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7 ottobre 1950

A Seul (Corea del sud), il generale MacArthur ordina alle sole truppe coreane di attraversare il 38° parallelo, riservandosi di far intervenire in un secondo tempo quelle americane e alleate. Intanto, a Lake Success, l’Assemblea generale dell’Onu approva con 45 voti contro 5 e 8 astensioni il piano americano per la ‘unificazione della Corea’. Stati Uniti

8 ottobre 1950

"La Libertà", giornale vicino a Giovanni Gronchi, ospita un editoriale critico verso la politica economica del governo, in specie riguardo i freni burocratici posti alla politica di investimento e la politica occupazionale, ritenuta insufficiente; quanto alla politica estera, si chiede che siano evidenziati i diritti e i doveri dell’Italia nei progetti di riarmo. D.C.

9 ottobre 1950

In Vaticano, mons. Angelo Dell’Acqua scrive una lettera all’arcivescovo Jozsef Grosz nella quale condanna l’accordo sottoscritto con il regime comunista, scrivendo: "Anche se non abbiamo informazioni su nulla, è risaputo come solo la Santa Sede Apostolica sia competente nel definire i principi politici basilari tra la Chiesa e le diverse nazioni". Vaticano

10 ottobre 1950

Si svolge in tutto il territorio nazionale uno sciopero generale contro la violenza della polizia sui braccianti agricoli. Repressione armata

10 ottobre 1950

L’ambasciatore Tarchiani protesta presso il Dipartimento di Stato americano per il trattamento riservato a 75 italiani, fermati dai funzionari dell’ufficio immigrazione mentre stavano per sbarcare a New York. Fra essi, vi sono alcuni musicisti: il maestro Arturo Toscanini se l’è cavata in un’ora, dopo aver assicurato di non essere mai stato iscritto al Pnf, altri invece sono stati internati: fra essi Ornella Puliti, De Sabata e Fedora Barbieri che, alla domanda se avesse frequentato la scuola fascista, aveva risposto affermativamente. Stati Uniti- Italia

11 ottobre 1950

Intervenendo al gruppo parlamentare democristiano, De Gasperi minimizza il contrasto verificatosi con la missione Eca ed afferma che l’affare Dayton, con le precisazioni di quest’ultimo, deve ritenersi un incidente chiuso. D.C. Stati Uniti- Italia

12 ottobre 1950

A Roma, la Corte di cassazione riferendosi alla libertà di pensiero sul ricorso Morroni così si esprime: "Il principio della libera informazione del pensiero costituisce di certo una fondamentale esigenza del rinnovato ordinamento dello Stato; tuttavia la efficacia di tale principio non può intendersi rivolta alla sovversione del sistema delle leggi vigenti, sovversione inevitabile qualora quel principio fosse inteso altrimenti che come una mera aspirazione all’avvento di un consorzio politico nel quale il massimo di libertà dei consociati venga ottenuto con il minimo di limitazioni. La applicazione letterale e assoluta dell’articolo 21 della Carta costituzionale porterebbe disordini irreparabili, giacché le più nocive e maligne espressioni del pensiero, dalla ingiuria all’oltraggio, dal vilipendio alla istigazione a delinquere acquisterebbero impulsi tali da infirmare lo stesso principio della sovranità dello Stato". Repressione

12 ottobre 1950

Il leader socialista Pietro Nenni afferma: "Il contrasto fra il Psi e i movimenti socialdemocratici di destra è assoluto proprio sul terreno che oggi determina tutto, cioè la politica estera". P.S.I.

14 ottobre 1950

I ministri dell’Interno Scelba, della Difesa Pacciardi, del Tesoro Pella e dei Lavori pubblici Aldisio presentano un disegno di legge che prevede "Disposizioni per la protezione della popolazione civile in caso di guerra o di calamità (Difesa civile)". E’ accompagnato da un altro disegno che prevede l’aumento delle guardie di Ps a oltre 80.000 unità. D.C. Repressione armata

14 ottobre 1950

Al consiglio nazionale democristiano, si verificano contrasti fra la maggioranza e la componente di sinistra interna, per la quale Dossetti esprime riserve, fra l’altro, sul progetto di irregimentare l’attività sindacale; e contrasti fra la linea politica economica liberista, rappresentata da Pella, e quella favorevole all’intervento statale, rappresentata da Togni. Quest’ultimo afferma: "Lo Stato deve intervenire svolgendo una equilibrata politica creditizia e di nuovi investimenti, nonché controllando prezzi e materie prime". D.C.

14 ottobre 1950

Jean Monnet propone, in una lettera riservata al presidente del Consiglio René Pleven, di applicare ai problemi militari europei gli stessi criteri seguiti per la Ceca, "allo scopo di evitare la ricostituzione dell’esercito tedesco attraverso una via occulta".

15 ottobre 1950

Nell’isola di Wake, s’incontrano il presidente americano Harry Truman e il generale MacArthur per stabilire la strategia da applicare in Corea. Stati Uniti

16 ottobre 1950

In Corea del nord, iniziano a confluire reparti di ‘volontari’ cinesi.

17 ottobre 1950

Il capo di Stato maggiore generale Efisio Marras giunge a Washington per presentare i dati relativi al riarmo italiano e alle esigenze di difesa del Paese. Stati Uniti- Italia

17 ottobre 1950

E’ posto in liquidazione il Fondo industria meccanica (Fim).

17 ottobre 1950

Oscar Sinigaglia si dimette dalle cariche di presidente della Finsider nonché di consigliere dell’Iri e della Finmeccanica in conseguenza delle critiche rivoltegli per le convenzioni Dalmine e Innocenti (v.a. nota del 25 settembre 1950) sulle quali ritiene di non aver avuto sufficiente appoggio dal governo.

18 ottobre 1950

Il ministro degli Esteri Carlo Sforza invia un telegramma di istruzioni in varie sedi: "L’Italia, nelle attuali circostanze e dato lo sforzo da essa assunto, non è in grado di espandere ulteriormente i suoi programmi di armamento. Tuttavia se l’assistenza in materie prime, prodotti di consumo e mezzi finanziari fosse tale da garantire contro il pericolo di un’inflazione monetaria, essa sarebbe disposta a considerare altro sforzo". Stati Uniti- Italia

18 ottobre 1950

A Pisa, inizia il processo contro Livio Falloppa, ex segretario federale di Genova, accusato di aver fatto uccidere 68 partigiani. La Corte, presieduta da Guerrazzo Guerrazzi, lo condannerà a 20 anni di reclusione, dei quali un terzo condonati. Repressione fascisti

18 ottobre 1950

L’Unione sovietica invia una nota ai governi americano, inglese e francese in relazione al progettato riarmo tedesco, in cui li diffida dall’intraprendere iniziative unilaterali in tal senso.

19 ottobre 1950

Gullo e Amadei si dimettono dalla commissione sul caso Viola, protestando per la mancanza di obiettività e per il fatto di essere stato loro interdetto di presentare una relazione di minoranza. P.C.I. P.S.I. D.C.

20 ottobre 1950

Il fisico nucleare Bruno Pontecorvo fugge in Unione sovietica, temendo di essere arrestato per spionaggio a favore della stessa.

21 ottobre 1950

Il disegno di legge stralcio sulla riforma agraria diviene legge (n.841). La legge generale di riforma agraria sarà definitivamente accantonata.

22 ottobre 1950

Luigi Gedda, tramite l’organizzazione dei Comitati civici, convoglia 20 mila amministratori locali a Roma, in pellegrinaggio, in occasione dell’Anno santo.

22-24 ottobre 1950

Si svolge a Roma il primo congresso europeo della Gioventù nazionale organizzato dal Fuan, con la partecipazione di Caradonna, Marcello Perina, Lochi, Mosillo e Mario Tedeschi. Destra- M.S.I.

23 ottobre 1950

A Roma, la Corte di cassazione afferma sul ricorso Sinsig: "La norma di cui all’art.50 della Costituzione circa la libertà di petizione è precettiva e di immediata attuazione, ma non è con essa incompatibile un provvedimento di Ps che per ragioni di ordine pubblico inibisca che la raccolta avvenga in un determinato modo". Repressione

24-25 ottobre 1950

A Parigi, il presidente del Consiglio francese René Pleven espone all’Assemblea nazionale il suo progetto di istituire un ministero europeo della Difesa, nonché un esercito europeo unificato di 6 divisioni, comprendente anche contingenti tedeschi da utilizzare nel quadro della Nato e posti sotto comando americano. Il ‘piano Pleven’ è approvato dall’Assemblea il giorno successivo con 343 voti a favore e 220 contrari.

25 ottobre 1950

Aldo Capitini risponde ad Emilio Sereni, che gli aveva chiesto di aderire all’appello lanciato dai partigiani della pace per la messa al bando della bomba atomica. Capitini sottolinea di aver già aderito ad un appello contro il Patto atlantico ma di non volerlo fare ora perché "scoppiata una guerra…mi è parso che dovessi sospendere ogni considerazione di questa o quell’arma, ed ancora più recisamente mantenere la mia avversione ad ogni guerra e ad ogni arma, partecipando solo a ciò che dice o faccia esplicitamente questo".

25 ottobre 1950

A Washington, Egidio Ortona registra nel suo diario l’assiduità con la quale Ivan Matteo Lombardo si reca negli Stati uniti: "Arriva Lombardo. Ormai viene ogni due mesi…" Stati Uniti- Italia

28 ottobre 1950

Alcide De Gasperi, parlando ai partigiani cristiani, afferma che "oggi c’è un " ‘bolscevismo uber alles’. C’è un concetto generale di una dominazione che non conosce frontiere, anzi che spacca le frontiere; la dominazione di un regime, non parlo della dottrina, parlo di un regime che non conosce istituzioni rappresentative di carattere democratico". Resistenza. D.C.

28 ottobre 1950

Il ministro degli Esteri Carlo Sforza, a commento della proposta francese per un esercito europeo, invia all’ambasciatore italiano a Washington, Alberto Tarchiani, un messaggio nel quale ribadisce la subalternità alle decisioni americane, pur senza essere aprioristicamente contrario al piano francese. Stati Uniti- Italia

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