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gennaio 1950

Fernando Della Rocca, nell’articolo "Bilancio esteri 1949", sostiene che "in realtà l’adesione al Patto atlantico non ha dato tutti i risultati sperati…L’Italia ha oggi la strana posizione di un paese sconfitto che, pur essendo rimasto in troppe cose vitali come tale, trovasi allineato coi Paesi vincitori i quali, per giunta, lo ritengono elemento importante di equilibrio e di difesa dell’intero sistema".

gennaio 1950

E’ fondato il Movimento nazionale per la rinascita del Mezzogiorno.

gennaio 1950

A Partinico (Palermo) giunge Frank Coppola, mafioso italoamericano che prende il posto di Santo Fleres, ucciso per vendetta da Salvatore Giuliano.

gennaio 1950

A Bari, richiamato al Car (Centro addestramento reclute), Pinna è giudicato dai medici militari afflitto da "nevrosi cardiaca" e, in quanto tale, esonerabile dal servizio militare. (Vedi note del 6 febbraio 1949, 30 agosto 1949, 5 ottobre 1949).

gennaio 1950

Il gruppo universitario del ‘Carroccio’, di ispirazione missina, ottiene la maggioranza nelle elezioni per l’Interfacoltà al Politecnico di Milano. Destra- M.S.I.

1 febbraio 1950

I delegati italiani, Giuseppe Pella e Ivan Matteo Lombardo, a Parigi, s’incontrano con l’amministratore Eca Hoffman con il quale cercano di mediare il contrasto sorto sull’impiego dell’ultima rata di aiuti previsti dal piano Marshall (70 milioni su 399 milioni di dollari), che l’Eca vorrebbe destinati ad investimenti e il governo italiano usare in gran parte come massa di riserva valutaria, per stabilizzare la lira. Stati Uniti- Italia

1 febbraio 1950

Si dimette dalla carica di sottosegretario al Lavoro e previdenza sociale, Vittorio Pertusio.

1 febbraio 1950

A Roma, il direttore degli Affari politici della Farnesina, Zoppi, informa l’ambasciatore italiano a Parigi, Pietro Quaroni, che "non vi saranno iniziative formali o sostanziali, di vistoso avvicinamento alla Germania…:ogni nostra eventuale iniziativa sarebbe diretta verso una solidarietà europea".

2 febbraio 1950

Il Senato respinge la convalida della elezione di Massimo Bontempelli con 112 voti contro 101, benché a favore della convalida si siano pronunciati esponenti di diverse parti politiche: fra essi, Terracini e il socialista Tonello che, dopo aver definito il Bontempelli "un frutto di stagione e un maddaleno pentito", ha affermato di non doversi dubitare della "sincerità del suo pentimento."

2-3 febbraio 1950

A Genova si svolgono agitazioni indette dalla Fiom a sostegno dei lavoratori della San Giorgio. Nell’occasione, sono spiccate denunce contro operai dello stabilimento e della Siac, per picchettaggi. Movimento operaio- sindacati. Repressione

3 febbraio 1950

Alla Camera, nel corso della discussione sul mandato fiduciario in Somalia, scoppia un alterco fra Giancarlo Pajetta e il democristiano Bettiol che accusa i comunisti di aver attaccato in precedenza il governo per il suo atteggiamento rinunciatario in Africa, ed ora di esprimersi "come un fitaurari abissino per colpire il nostro paese" . Ricevendo a sua volta l’epiteto di "buffone", replica "meglio buffone su questi banchi che, sui vostri, pelo di baffone". La rissa coinvolge i due gruppi e prosegue per almeno mezzora. P.C.I. D.C.

3 febbraio 1950

Il dirigente della Pontificia commissione di assistenza (Pca) mons. Baldelli comunica al vescovo Alois Hudal la chiusura del contatto austriaco della Pca. Vaticano

3 febbraio 1950

A Napoli, la Celere carica ripetutamente un corteo di disoccupati, a piazza Plebiscito e presso l’ospedale del Pellegrino. Negli scontri restano ferite 29 persone, fra le quali 7 agenti. La Camera del lavoro indice uno sciopero di protesta per l’indomani. Repressione armata

4 febbraio 1950

La Camera dei deputati autorizza la ratifica e l’esecuzione del mandato Onu per l’amministrazione fiduciaria italiana in Somalia ed approva, con 277 voti favorevoli e 153 contrari, la legge per la costituzione dei fondi necessari. Capo dell’amministrazione civile sarà Pompeo Gorini, comandante del corpo di sicurezza è nominato a sorpresa il generale Ferrara, in luogo del generale Nasi.

6 febbraio 1950

A Il Cairo (Egitto), il governo vara il decreto che vieta il transito per il Canale di Suez alle navi battenti bandiera israeliana e, comunque, dirette ai porti ebraici.

6 febbraio 1950

Il Laos proclama la propria indipendenza.

6 febbraio 1950

A Stoccarda, inaugurando la ‘American house’, il commissario statunitense per la Germania McCloy pronuncia un discorso durissimo nel quale avverte che l’America non tollererà il risorgere del nazionalismo tedesco, diffida il governo germanico dall’attribuire ad altri le responsabilità delle proprie attuali difficoltà, ribadisce che la Germania non avrà né esercito né aeronautica propri, ma la sua sicurezza sarà protetta dalla comunità internazionale; infine, che le persone ed organizzazioni private delle proprietà per effetto della politica nazista dovranno avere adeguato risarcimento. Stati Uniti

8 febbraio 1950

Il Senato approva, con 164 voti favorevoli e 93 contrari, la legge per la costituzione dei fondi necessari per l’amministrazione fiduciaria della Somalia.

8 febbraio 1950

A Roma, la Corte di assise emette sentenza di condanna a carico di Tullio Corsetti, Ennio Pitocchi, Alfredo Novarini, Egidio Vasari, Andrea Iacchella, accusati per quanto avevano fatto contro le forze partigiane. Repressione fascisti

8 febbraio 1950

A Londra, il tribunale investito della controversia fra il governo italiano e la famiglia ex reale stabilisce che il deposito di un milione e mezzo di sterline presso la banca Hambros è degli eredi di Vittorio Emanuele.

9 febbraio 1950

Negli Stati uniti, il senatore Joseph McCarthy, presidente della sottocommissione per le investigazioni del Senato, inizia un’inchiesta sulle attività antiamericane dando il via ad una campagna anticomunista, che passerà alla storia con il nome di ‘maccartismo’. Stati Uniti

9 febbraio 1950

Una circolare del ministero della Giustizia, in tema di pubblicazioni definite "immorali", impone che "la vigilanza sulle pubblicazioni, specialmente destinate all’infanzia e all’adolescenza, sia esercitata nelle procure della repubblica, da magistrati in particolar modo sensibili alle esigenze della pubblica moralità".

9 febbraio 1950

Alla Camera dei deputati, Pietro Nenni ripropone una politica pacifica e di neutralità contro la linea di riarmo e di esasperazione, all’interno, della politica di ordine pubblico motivata con presunti pericoli di attacchi: "E’ una vecchia storia, onorevole De Gasperi, quella dei complotti comunisti. Il movimento operaio fa quello che deve fare, pubblicamente". Nenni critica il governo anche per farsi esso "crociato della Chiesa" e chiede la modifica degli articoli 5,34 e 36 del Concordato. Il Partito comunista, però, non approva la sua iniziativa. P.S.I. P.C.I. Vaticano

9 febbraio 1950

Il segretario nazionale del Msi, Augusto De Marsanich, riceve i responsabili del raggruppamento giovanile del partito, Mieville, Perina, Caradonna, Finaldi, De Boccard, Borghetti e Tagliaferri, con i quali concorda la strategia da seguire in campo attivistico. Destra- M.S.I.

9 febbraio 1950

La prefettura di Savona comunica al ministero degli Interni che hanno avuto esito negativo le indagini per identificare gli autori dei volantini "sovversivi" intitolati "Non uccidere i tuoi fratelli!", firmati "una madre", che sostenevano l’invito agli agenti di Ps di non sparare sui lavoratori. Repressione

10 febbraio 1950

Il Tribunale di Roma è investito della controversia fra il governo italiano e i discendenti dell’ex re Vittorio Emanuele nonché della principessa Mafalda, che reclamano la proprietà dei beni dei Savoia esistenti in Italia. Secondo il ministero delle Finanze i beni vanno avocati per l’art.13 delle disposizioni transitorie della Costituzione; inoltre, afferma che gli eredi Savoia devono pagare al fisco quasi 20 milioni di lire di tassa di successione, come condizione per stare in giudizio.

11 febbraio 1950

A Ragusa, Alfredo Cucco, dirigente nazionale del Msi, tiene un pubblico comizio per ricordare la firma dei Patti lateranensi. Destra- M.S.I. Vaticano

12 febbraio 1950

A La Spezia, finisce con una fuga all’interno della federazione del Msi, protetta da ingenti forze di polizia, il tentativo di Giorgio Almirante di tenere un comizio al teatro Cossano. Una folla minacciosa, difatti, dopo aver circondato lo stabile, è penetrata al suo interno e ha rotto gli altoparlanti. Destra- M.S.I.

12 febbraio 1950

A Torricella del Pizzo (Cremona), i carabinieri intervengono per sequestrare il raccolto di 200 lavoratori che avevano iniziato a lavorare su terre demaniali. Dopo una lotta accanita, i prodotti restano ai lavoratori mentre i carabinieri arrestano un signore di 80 anni, che aveva chiamato a raccolta la popolazione attaccandosi alla campana del municipio, e un ragazzo di soli 10 anni. Repressione armata

12 febbraio 1950

In un articolo apparso sul periodico "Il Meridiano d’Italia", Giorgio Almirante scrive:" Basta con quel colossale pasticcio storico che va sotto il nome di liberazione". Destra- M.S.I.

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