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16 febbraio 1951

A Roma, Piero Malvestiti, in un appunto preso dopo un colloquio con Alcide De Gasperi, scrive: "Il Presidente ...non crede alla inevitabilità della guerra e ritiene anzi, per quanto è umanamente possibile giudicare oggi, di poterla obiettivamente escludere: si raccomanda quindi che non ci si lasci trascinare in un’atmosfera a cui non corrisponde affatto la realtà delle cose". D.C.

16 febbraio 1951

A New York, è messo al bando il film "Ladri di biciclette" di Vittorio De Sica, accusato di ‘glorificare il furto’. Stati Uniti

17 febbraio 1951

L’agenzia "U.P." riporta la risposta di Thorp ad una nota dell’ambasciatore Tarchiani, secondo la quale gli Stati uniti rifiutano di fornire il grano al prezzo già stabilito dagli accordi internazionali. Stati Uniti- Italia

18 febbraio 1951

In Sicilia, scendono in agitazione gli zolfatari, chiedendo limiti ai ritmi e sicurezza sul lavoro. Movimento operaio- sindacati

19 febbraio 1951

A conclusione della conferenza di Camberra, l’emissario americano Dulles ammette ufficialmente il piano per il riarmo giapponese. Stati Uniti

20 febbraio 1951

L’Italia è ammessa nel Consiglio dell’Onu per le amministrazioni fiduciarie, senza diritto di voto.

21 febbraio 1951

Si conclude a Verona il processo a carico dei componenti della Volante rossa, con le seguenti condanne: Giulio Paggio (‘Alvaro’), latitante, condannato all’ergastolo; Luigi Comini (‘Luisott’), a 8 anni di reclusione; Otello Alterchi (‘Otello’); Giordano Biadigo (‘Tom’), a 30 anni di reclusione; Mauro Bosetti (‘Maurino’), già latitante in Cecoslovacchia che si era costituito nel 1958 ai carabinieri di Milano, è condannato a 4 anni; Natale Burato (‘Lino’), latitante prima in Cecoslovacchia, poi in Russia, condannato all’ergastolo; Luigi Canepari (‘Pipa’); Camillo Cassis (‘Cassis’); Giulio Cimpellini (‘Ciro’); Ferdinando Clerici (‘Balilla’); Walter Fasoli (‘Walter’); Paolo Finardi (‘Pastecca’), latitante in Cecoslovacchia, condannato all’ergastolo; Mario Gandini (‘Mila’); Piero Jani (‘Jani’); Sante Marchesi (‘Santino’), condannato a 9 anni e 4 mesi; Ettore Patrioli (‘Gaìna’); Carlo Reina (‘Carlo’); Angelo Resentini (‘Stuccafiss’); Emilio Tosato (‘Lieto’); Ferruccio Tosi (‘Cazzo’); Angelo Vecchio (‘Tarzan’); Dante Vecchio (‘Tino’); Italo Zonato (‘Italo’); Felice Arnè (‘Mario’); Bruno Bonasio; Primo Borghini, condannato a 5 anni e 8 mesi; Ennio Cattaneo; Domenico Cavuoto; Guido Coscelli; Giacomo Lotteri; Angelo Maria Magni (‘Vento’); Antonio Minafra (‘Missaglia’); Enrico Mondani; Mario Mondani; Giuseppe Morandotti; Rinaldo Ricotti (‘Sbarbà’); Eligio Trincheri (‘Marco’), condannato all’ergastolo; Walter Veneri; Luigi Lo Savio, condannato a 9 anni e 4 mesi. Gli altri imputati sono condannati a pene varianti fra i 2 anni e 8 mesi e 1 anno e 6 mesi. Violenza politica- caduti. Repressione

21 febbraio 1951

A Rovigo, la polizia sloggia una famiglia sfrattata che si era accampata sotto i portici e un gruppo di persone che si erano avvicinate per manifestare loro solidarietà. Repressione armata

23 febbraio 1951

Il settimanale ispirato da Giovanni Gronchi "Politica sociale" critica il ministro dell’Interno, Scelba, sostenendo la sua inadeguatezza ad affrontare la situazione. D.C.

24 febbraio 1951

In una riunione del gruppo parlamentare democristiano, 80 parlamentari criticano i pieni poteri richiesti dal governo nei decreti dell’8 gennaio. Fra gli altri, manifestano contrarietà Paratore, Jannaccone, Castelnuovo e Frassati Si registrano anche 55 astenuti, mentre 29 sono assenti al momento della votazione. D.C.

24 febbraio 1951

A Roma, la Corte di Cassazione afferma, a sezioni penali riunite, che è compito del giudice valutare i limiti entro i quali è esercitato il diritto di sciopero.

24-25 febbraio 1951

I gruppi posti in minoranza al congresso della Fai dell’8-10 dicembre 1950, fautori di un "movimento orientato e federato", si riuniscono a Genova –Pontedecima e decidono la costituzione dei Gruppi anarchici di azione proletaria.

25 febbraio 1951

L’agenzia "U.P." rivela che "gli Stati uniti stanno esercitando una nuova pressione sull’Italia affinché si riarmi molto rapidamente. Per accelerare il compito, la nazione americana progetta di fornire all’Italia, entro l’anno in corso, quantitativi di armi per un valore di 100 milioni di dollari, nonché consigli sulla strategia da seguire. L’Italia dal canto suo progetta di spendere 400 milioni di dollari (280 miliardi circa di lire) per il suo programma di riarmo. Il contributo americano verrà solo a condizione che l’Italia impieghi effettivamente per il riarmo la cifra di 400 milioni di dollari…La nazione italiana- prosegue la nota- è, fra le nazioni del Patto atlantico, quella che ha più potenziale umano disponibile. L’Italia ha circa 1 milione e 800 mila disoccupati. Questi potrebbero lavorare nelle fabbriche per incrementare la difesa e potrebbero arruolarsi nelle forze armate…". Stati Uniti- Italia

25 febbraio 1951

A Mantova, è arrestato Bruno Pasqualini, dirigente sindacale che, in un intervento pubblico, aveva esortato i giovani a lottare contro il riarmo. Repressione armata

26 febbraio 1951

Palmiro Togliatti rientra in Italia dall’Urss, dove si era recato ufficialmente per un periodo di riposo. P.C.I.

26 febbraio 1951

La direzione delle Officine Reggiane annuncia la liquidazione totale della fabbrica se non saranno accettati i tagli occupazionali prospettati.

27 febbraio 1951

A Parigi, secondo l’agenzia "Ins", Emilio Taviani, capo della delegazione italiana alla Conferenza sull’esercito europeo, offre di portare a 600.000 uomini il contributo italiano ai piani atlantici. Il Trattato di pace stipulato con l’Italia fissava il limite di effettivi consentiti al nostro esercito in 250.000. Stati Uniti- Italia. D.C.

27 febbraio 1951

Il presidente di Confagricoltura, Marino Rodinò, scrive al presidente del Consiglio Alcide De Gasperi: "... L’impegno del governo...almeno finora, a cercare di ignorare la nostra Confederazione e sminuirne l’importanza, il vezzo del partito Dc e della stampa governativa di attaccare sempre che se ne offra il destro gli agrari hanno prodotto negli animi degli agricoltori un senso di rivolta che l’estensione delle zone di riforma stralcio praticata dal Ministero...ha esasperato al punto che l’esplosione non si riesce quasi più a contenere...Le rivolgo, pertanto, ancora un appello accorato e, ancora una volta, La prego vivamente, La prego di riconsiderare attentamente e col Suo squisito senso politico la necessità di modificare 1’indirizzo del Suo governo verso una classe che, per quanto ingiustamente calunniata, è pur sempre la parte più sana del Paese". D.C.

28 febbraio 1951

A Milano, è annunciata la chiusura della Ducati e della Sertum.

febbraio 1951

Ambrogio Donini scrive a Giancarlo Pajetta per informarlo, con riferimento alla Cooperativa del libro popolare voluta personalmente da Palmiro Togliatti, che "la nuova gestione amministrativa, sotto l’impulso dato da Feltr. /inelli/, è riuscita a mettere un po’ d’ordine nelle cose e a sanare una parte notevole dei debiti accumulati". P.C.I.

1 marzo 1951

Si svolgono manifestazioni contro la disoccupazione nel Delta padano, nell’Agro pontino e nel barese, con forme di ‘sciopero alla rovescia’, cioè l’inizio di lavori socialmente utili, di cui è poi chiesta la remunerazione. Sono organizzate dalla Cgil, da leghe comuniste o direttamente dal Pci. Movimento operaio- sindacati. Movimento contadino e bracciantile

1 marzo 1951

A Napoli, la Corte di assise condanna il carceriere Felice La Manna, accusato di aver ammazzato a botte il prigioniero Lucio Volpe (vedi nota 29 gennaio 1951), a 11 anni a titolo di omicidio preterintenzionale, il medico del carcere Mariano Califano a titolo di omicidio colposo e il detenuto Tobia Varriale per lesioni, a 6 mesi di reclusione. Altri imputati minori sono assolti per non aver commesso il fatto o per insufficienza di prove. Sevizie di Stato

3 marzo 1951

A Macerata, al processo per l’eccidio della famiglia Manzoni del 7 luglio 1945, l’imputato Tasselli accusa di mendacio Primo Cassani, autore di un memoriale di autoaccusa a carico proprio e del gruppo partigiano incriminato. Repressione fascisti. Repressione partigiani

3 marzo 1951

La Corea denuncia all’Onu una nuova strage americana di civili ad Hamhung. Stati Uniti

4 marzo 1951

L’agenzia "Nuova Cina" denuncia eccidi americani a Seul e Inchom, con la morte di migliaia di coreani. Stati Uniti

5 marzo 1951

A Roccagorga (Latina), polizia e carabinieri caricano i disoccupati intenti ad uno ‘sciopero alla rovescia’ consistente nella manutenzione di una strada, e fermano 34 persone. Scioperi alla rovescia sono in corso in questi giorni anche a Cerignola, Volterra (Pisa), Pietrabuona (Pistoia), Primavalle a Roma, Priverno, Pesaro, Pescarise (Aquila). Nel catanzarese, gruppi di disoccupati organizzano una ‘marcia della fame’; altre centinaia di persone manifestano a Benevento e nel salernitano. Repressione armata

5 marzo 1951

A Capodistria, è arrestato il tipografo Pietro Minca. Il suo corpo sarà restituito tre giorni più tardi alla famiglia. La polizia asserirà che si è suicidato, ma sul corpo appaiono evidenti le tracce delle sevizie alle quali è stato sottoposto. T.L.T.

5 marzo 1951

Ralph B. Bolton, rappresentante in Italia della Standard oil Company, invia al presidente del Consiglio Alcide De Gasperi copia di un telegramma spedito al ministro dell’Industria Giuseppe Togni, nel quale condanna lo "sfavorevole atteggiamento" del governo italiano "verso l’industria privata" in quanto "questo costituirebbe trattamento preferenziale Agip et verrebbe considerato azionisti americani quale vera e propria azione di discriminazione non consentita da trattato di amicizia et commercio stipulato nel 1949 fra governi italiano et americano costringendoli a chiedere tutela et appoggio autorità Washington". Stati Uniti- Italia. D.C.

6 marzo 1951

A Macerata, al processo per l’eccidio della famiglia Manzoni perviene una dichiarazione di colpevolezza firmata da 7 latitanti, avente lo scopo di scagionare gli imputati. I sette sono Olindo Zarrotti, Leonida Ceccoli, Pompeo Graziani, Paolo Casella, Fausto Tamburini, Sante Gagliardi e Alvaro Bacchini, tutti di Voltana. La Corte respinge la richiesta della difesa di rimettere gli atti al procuratore generale e ordina la prosecuzione del processo, che sarà in seguito rinviato a nuovo ruolo. Si offrono 13 testimoni a carico dei ‘7 di Voltana’. Repressione fascisti. Repressione partigiani

7 marzo 1951

E’ approvata la legge che consente il riarmo delle forze armate italiane, superando diverse limitazioni imposte dal Trattato di pace, e prolunga la ferma a 15 mesi effettivi. Per protesta, le sinistre abbandonano l’aula.

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