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8 aprile 1952

Alcide De Gasperi attacca ancora il Pnm per il fallimento delle trattative sull’apparentamento elettorale, sostenendo che "la monarchia ci divide, la democrazia ci unisce" e ribadendo che "il neofascismo è elemento di profonda insanabile divisione. Si può pensare quello che si vuole circa il futuro e tutti siamo disposti ad auspicare la pacificazione e l’oblio. Ma quando un partito rivendica un patrimonio che portò alla guerra civile e intende nobilitare un passato intriso di dolori e di sangue, giustificando ed esaltando gli uomini del disastro, questo partito non reca la pace, ma riaccende la lotta". D.C. Destra- M.S.I.

8 aprile 1952

L’organo dell’Azione cattolica scrive: "Il fallimento dell’accordo a destra ha fatto grandemente rialzare le sorti della coalizione del 18 aprile che con tutti i suoi difetti, le difficoltà e le antinomie che presenta, appare ancora la formula più valida per far da base e da cardine all’attività democratica".

8 aprile 1952

Il quotidiano "Il Roma" di Napoli scrive: "I dirigenti del Pnm si sono adoperati con la migliore volontà per superare gli ostacoli che si frapponevano alla formazione di un fronte solidale anticomunista: da mesi dura il loro tenace sforzo per arrivare a un minimo di comprensione e di collaborazione fra tutte le forze anticomuniste. Nessun veto è partito dai dirigenti monarchici o missini…: è nella Dc che si è notata e si nota un’involuzione di atteggiamenti non consoni al fine di creare una barriera anticomunista". D.C. Destra- M.S.I.

8 aprile 1952

La Dc sanziona 10 deputati che hanno votato contro il cumulo delle cariche, discostandosi dalle direttive di partito. Fra gli altri, sono sospesi dal gruppo per 3 mesi gli on. Caronia, Fabiani e Petrone. D.C.

9 aprile 1952

Nelle campagne del senese, si verificano ancora violenze poliziesche nei confronti degli scioperanti che si oppongono agli sfratti dei mezzadri, con centinaia di fermi. Repressione armata

10 aprile 1952

Entra in funzione il Quartiere generale supremo delle forze alleate nell’Atlantico.

11 aprile 1952

A Milano, sono assolti gli ex partigiani Luigi Grassi e Dionisio Gambaruto, che erano stati incriminati per aver ucciso il 14 marzo 1947 il direttore de "Il Meridiano d’Italia", Franco De Agazio. Violenza politica- caduti

12-21 aprile 1952

In questa data il segretario del dipartimento della Difesa americano approva definitivamente il ‘Piano Demagnetize’, ovvero "piano di operazioni psicologiche per la riduzione del potere comunista in Italia e in Francia", pianificato dallo ‘Psycological strategy board’, da condurre a cura del Dipartimento di stato e degli ambasciatori a Roma e Parigi, assistiti da un comitato di esperti (v. note 21 febbraio e 4 aprile 1952). Stati Uniti- Italia. Piani occulti

14 aprile 1952

Alcide De Gasperi esprime a Giulio Andreotti il suo convincimento che il Vaticano stia progettando, prendendo a pretesto la questione elettorale romana, decisioni di più ampia portata come, ad esempio, la creazione di un secondo partito cattolico, una svolta radicale a destra o il sostegno alla sinistra democristiana. D.C. Vaticano

14 aprile 1952

E’ presentata a Roma la ‘Lista cittadina’, capeggiata da Francesco Saverio Nitti, che ha per simbolo il Campidoglio, e riunisce i partiti di sinistra in vista delle elezioni amministrative.

15 aprile 1952

A Cavarzere e nella zona di Occhiobello nel ragusano, la polizia disperde 1.300 lavoratori volontari, intenti a riparare le falle del Po. Repressione armata

16 aprile 1952

A Parigi, avviene la inaugurazione della sede provvisoria della Nato, al Palais de Chaillot.

16 aprile 1952

A Torino, ignoti uccidono l’ingegnere Erio Codecà, direttore della Fiat Spa. Il giorno dopo, sul muro di recinzione della sezione Grandi motori, appare la scritta ‘E uno!’, il che fa partire indagini verso gli ambienti operai. Sull’omicida è posta una taglia di 30 milioni, e in fabbrica il clima si fa pesantissimo. Violenza politica- caduti

16 aprile 1952

A Roma, si riuniscono i rappresentanti del cosiddetto ‘Blocco del 18 aprile’ per concordare le intese elettorali. All’accordo si oppongono solo 2 frazioni minori dei socialdemocratici e dei repubblicani.

18 aprile 1952

Un rappresentante vaticano s’incontra con Guido Gonella al quale intima che la Dc deve allearsi, elettoralmente, con monarchici e missini per scongiurare una possibile vittoria dei partiti di sinistra a Roma. L’emissario vaticano afferma che l’ordine viene direttamente da Pio XII. Vaticano. D.C. Destra- M.S.I.

18 aprile 1952

Nel corso di una riunione Lenap, alla quale prendono parte l’ambasciatore americano a Roma Bunker, l’addetto all’‘Italian desk’ del Dipartimento di stato William Knight e il colonnello Richard Hirsch del Psb, il Dipartimento di stato esprime la sua insoddisfazione per le iniziative adottate dal governo italiano contro il comunismo, governo questo ritenuto "…meno ricettivo alle pressioni politiche /americane/ rispetto agli anni passati" e si stabilisce di adottare anche nel caso italiano le misure di "controinfiltrazione" effettuate con successo in Francia (v. nota 12-21 aprile 1952) Stati Uniti- Italia. Piani occulti

19 aprile 1952

A Milano, è indetta una dimostrazione in Galleria per protestare contro la visita del maresciallo atlantico Montgomery, che intende ispezionare alcuni reparti militari in città e nella vicina Legnano. Questa volta, oltre alle organizzazioni di sinistra, alle proteste aderiscono anche quelle monarchiche.

19 aprile 1952

Padre Lombardi si reca in visita a Francesca De Gasperi, alla quale dice che il Papa avrebbe preferito Stalin e i russi in piazza San Pietro piuttosto che i comunisti in Campidoglio. Vaticano. D.C.

19 aprile 1952

Alcide De Gasperi e Guido Gonella concordano che l’operazione di apparentamento elettorale con la destra monarchica e missina per le imminenti elezioni amministrative deve apparire come promossa da don Luigi Sturzo. D.C. Destra- M.S.I.

19 aprile 1952

Orfeo Sellani, ispettore interprovinciale del Msi per il Lazio e componente del comitato centrale del Msi, dichiara a "Lotta politica" che "per ottenere la nostra adesione sono state effettuate pressioni da tutte le parti, dai Comitati civici, dall’Azione cattolica, dalla stessa Dc che, mentre alla Camera portava avanti la legge Scelba, ci faceva poi indirizzare richieste scritte (abbiamo le lettere) perché ci unissimo contro il comunismo", e prosegue spiegando che "Il Movimento sociale italiano per amor di Patria, in diverse località della Provincia ha aderito alle liste civiche…perché la nostra linea anticomunista ce lo imponeva…". Sempre sull’organo di stampa del Msi appare anche un duro attacco a Russo Perez, definito "coniglio di ritorno" per la sua proposta di creare una "forza ausiliatrice" di supporto alla Dc. D.C. Destra- M.S.I.

20 aprile 1952

Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giulio Andreotti, scrive a Pio XII per informarlo che "per parare sleali campagne dei fascisti, la Dc ha già ottenuto che in una solenne riunione degli ufficiali e degli appartenenti alla ex milizia si faccia formale riconoscimento della politica pacificatrice del governo che proprio in questi giorni ha accettato la pensione agli ex militi del ventennio, dopo averla in precedenza concessa a tutti gli invalidi anche del periodo di Salò. Tale riunione sarà presieduta dal generale Galbiati, già capo di Stato maggiore della Milizia ed uno dei 6 membri del Gran consiglio che il 25 luglio ’43 votarono contro l’o.d.g. Grandi". D.C. Destra- M.S.I.

20 aprile 1952

Sulla rivista "Asso di bastoni", Pino Rauti scrive, in un articolo dal titolo "Vento del Sud": "Dal Sud può scoccare la nostra ora. /Nel Sud/ c’è una riserva di energie freschissime alle quali collegarsi per indirizzare verso precisi intendimenti rivoluzionari l’ansia d’ordine e di giustizia, il senso della gerarchia e dello Stato che tuttora, stupendamente, resistono nel Sud per un fortunato complesso di ragioni storico- politiche; e mai, forse, ci si offrirà più propizia combinazione di elementi morali, politici e sociali per assumere su di noi, come compito di Partito, quella che è sostanzialmente la missione civile di tutta la collettività nazionale". La rivista "Asso di bastoni " pubblica anche un articolo nel quale, prendendo spunto dall’espulsione dal Msi di Franco Maria Servello, pur premettendo che la sua condotta non permette di "assumere la difesa del direttore del ‘Meridiano d’Italia’ e meno ancora di assolverlo", scrive che gli organismi direttivi del partito sono "i meno qualificati a pontificare in materia di coerenza politica". Destra- M.S.I.

21 aprile 1952

Per vincere le resistenze democristiane alla pubblicazione dell’appello di Luigi Sturzo sull’alleanza elettorale con monarchici e missini, Luigi Gedda minaccia di ritirare dalla lista della Dc i 15 candidati dell’Azione cattolica. D.C. Destra- M.S.I.

22 aprile 1952

Su "Il Popolo", organo della Dc, esce un articolo di don Luigi Sturzo sul "Destino di Roma", ufficialmente inteso a celebrare il "2705° Natale di Roma": "Il Campidoglio – scrive don Sturzo – non è solo una amministrazione che cura strade, fognature, servizi idrici, illuminazione, anagrafe e ogni altra attività municipale, il Capidoglio è il simbolo del popolo romano, della sua tradizione civica e della sua partecipazione alle attività politiche dello Stato e a quelle religiose del Papato…Un contro- altare al Vaticano o al Quirinale e ai due insieme, non può essere elevato in Campidoglio. Certo che il popolo di Roma è libero di mandarvi i rappresentanti che egli vuole per amministrare la città; ma, al di là del servizio municipale, esiste la ragione e la forza di una missione che Roma non può rinnegare senza rinnegare lo Stato o il Papato o i due insieme…Di punto in bianco può divenire l’antagonista dello Stato o l’avversaria del Papato sol che le borgate, aumentate di popolazioni estranee a Roma, che non ne conoscono e non ne apprezzano le delicate posizioni, vogliano mandare in Campidoglio tipi di uomini come quelli che nel 1870 sognavano la fine del Papato o l’instaurazione di uno Stato laico- massonico, o altri più rivoluzionari che vorrebbero oggi instaurare in Italia una seconda e peggiore dittatura". A parte, sul quotidiano compare l’annuncio che "oggi Sturzo rivolgerà un appello ai Partiti per Roma", e sotto compare una dichiarazione di Guido Gonella: "Sono stato chiamato da don Sturzo il quale mi ha informato dell’appello che domani pubblicherà rivolgendosi ai vari partiti per le elezioni di Roma. Ho ringraziato don Sturzo del cortese invito rivolto alla Dc. Domani mattina gli risponderò dopo aver sentito la direzione della Dc e gli esponenti dei partiti con i quali abbiamo trattato gli apparentamenti." D.C. Destra- M.S.I.

23 aprile 1952

A Roma, si conclude con un fallimento la cosiddetta ‘operazione Sturzo’. D.C. Destra- M.S.I.

23 aprile 1952

Prendendo atto del fallimento dell’operazione Sturzo, Pio XII fa sapere ai dirigenti democristiani che "a parte l’impressione sul modo con cui erano state interrotte le trattative, era d’avviso che ormai non ci fosse altro da fare che concentrare gli sforzi dei cattolici sulla Democrazia cristiana". Vaticano D.C. Destra- M.S.I.

23 aprile 1952

Alla Camera, si svolge un dibattito sull’istituzione dell’Eni, che dovrà unificare tutte le partecipazioni statali nel settore petrolifero, attualmente distribuite fra varie società, con l’esclusiva, per la sola Val Padana, della ricerca e della gestione dei giacimenti di idrocarburi, nonché costruzione ed esercizio di condotte per il trasporto. L’opposizione di sinistra contesta la legislazione e i favoritismi nei confronti dei gruppi monopolistici stranieri, in particolare della Standard Oil. Stati Uniti- Italia

24 aprile 1952

A Londra, a conclusione della ‘piccola conferenza’, la delegazione titina dichiara di aver "pienamente raggiunto lo scopo". T.L.T.

24 aprile 1952

Su "Il Popolo", organo della Dc, è pubblicato un "comunicato di don Sturzo sulle difficoltà incontrate dalla sua iniziativa" chiarendo che la Dc gli aveva dato un mandato di fiducia per "la compilazione di una lista unica composta con personalità amministrative e non personalità politiche". D.C. Destra- M.S.I.

24 aprile 1952

Termina a Milano il processo a carico di 27 operai incriminati per detenzione abusiva di armi nonché "preparazione alla guerra civile e all’insurrezione armata": 16 di essi sono prosciolti e 11 condannati a pene varianti fra i 2 anni e i 2 anni e mezzo. In definitiva, l’accusa è stata ridimensionata. Repressione

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