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15 marzo 1952

Il Senato approva con 97 voti favorevoli e 48 contrari la legge di ratifica del trattato istitutivo della Ceca.

15 marzo 1952

La Gran Bretagna espelle come indesiderati 33 emigrati italiani, minatori, che avevano aderito ad uno sciopero.

15 marzo 1952

Ad Atene, a fronte della richiesta avanzata da alcune forze politiche di ripristinare il sistema elettorale proporzionale, l’ambasciatore americano dichiara di aver chiesto al governo Plastiras di opporsi alla riforma, perché il governo americano ritiene che questa accentui "la instabilità governativa ed avrebbe effetti disastrosi sull’uso efficace degli aiuti militari alla Grecia". Stati Uniti

17 marzo 1952

Dopo una riunione fra gli esponenti dei quattro partiti dell’area di governo, si stabilisce una comune collaborazione e, dopo aver dato atto del carattere amministrativo delle elezioni imminenti, si accetta l’apparentamento elettorale "con l’esclusione a sinistra dei socialcomunisti, a destra dei neofascisti e delle forze che non si riconoscono lealmente nelle istituzioni dello Stato".

17 marzo 1952

A Roma, il sottosegretario agli Esteri Paolo Emilio Taviani, in risposta a numerose interrogazioni parlamentari sulla posizione del governo italiano verso la conferenza indetta a Mosca dal 3 al 12 aprile, risponde che non è pervenuto al governo italiano alcun invito ma che, comunque, "il completo monopolio statale dei rapporti economici, le ferree disposizioni di sicurezza che regolano il movimento degli stranieri impedendo libere prese di contatto, lo scopo politico e l’organizzazione stessa della conferenza portano il governo a sconsigliarne la partecipazione". D.C.

17 marzo 1952

A Roma, davanti all’ateneo e in piazza IV Novembre, la polizia carica gli studenti che manifestano contro l’esosità delle tasse universitarie, senza riuscire a disperderli ed irrompe nella sede dell’Udi, con la motivazione di cercare i dimostranti. Repressione armata

17 marzo 1952

A Reggio Emilia, una manifestazione di destra al teatro Ariosto provoca la reazione dei militanti di sinistra che accerchiano il teatro con intenzioni bellicose; la polizia li carica, diverse persone devono ricorrere al pronto soccorso, compresa una bimba di 4 anni, Maria Ragazzi, raccolta sanguinante. Repressione armata

18 marzo 1952

A Roma, al secondo giorno di agitazione degli studenti universitari, la polizia carica i dimostranti in via del Corso e al Tritone, operando 50 fermi. Repressione armata

18 marzo 1952

A Roma, inizia il terzo congresso della gioventù missina al quale il maresciallo Graziani invia il suo saluto e, alla fine, offre ai partecipanti un "rancio cameratesco" nella sua residenza di campagna. Destra- M.S.I.

18 marzo 1952

A Roma, la direzione generale di Pubblica sicurezza, in una sua nota, riporta una circolare della ‘sezione lavoro di massa’ della direzione nazionale del Pci, firmata da Giancarlo Pajetta, relativa ai "punti che la Segreteria del Partito ha approvato sull’attività di propaganda nel confronto degli aderenti al Msi e dei suoi simpatizzanti". La circolare definisce il Msi un "partito che si è inserito o tende ad inserirsi nello schieramento generale delle forze reazionarie guidato direttamente dai gruppi imperialisti americani…partito apertamente fascista, guidato da uomini corrotti". Rileva, però, che "la massa degli aderenti e soprattutto gli elettori non sono ancora propriamente fascisti" e che "quasi dovunque si manifestano grandi possibilità di dialogo…in molti punti i nostri compagni, come avvicinano i missini, si stupiscono di trovare terreno fertile per la nostra azione". Nella circolare si specifica che occorre anche "arrivare là dove sono questi giovani, questi lavoratori…Sono opportuni dibattiti, inchieste tra i giovani, discussioni…sono necessarie conferenze che chiariscano la nostra posizione su Trieste, sui problemi dei giovani…E’ inoltre necessario pubblicare del materiale per i missini. Le azioni unitarie con i lavoratori e gli studenti del Msi sono sempre opportune, a condizione che non si tratti di compromessi dall’alto, né che comportino nostre rinunce sul terreno politico e ideologico. La rivista ‘Pensiero Nazionale’ e i gruppi che le fanno capo rappresentano un’interessante esperienza…Noi dobbiamo favorire la conoscenza tra i giovani missini di queste posizioni…E’ quindi indispensabile che ogni organizzazione favorisca la diffusione di ‘Pensiero Nazionale’ e ne segua l’attività politica". Controllo politico di Stato e informative. P.C.I. Destra- M.S.I.

18 marzo 1952

A Genova, scioperano i lavoratori dell’Ansaldo contro i 1.400 licenziamenti annunciati. Movimento operaio- sindacati

19 marzo 1952

A Villa Literno (Ce), nel corso di una manifestazione contadina indetta per protestare contro le ingiuste assegnazioni delle terre già dell’Opera nazionale combattenti, le forze di polizia caricano e uccidono Luigi Noviello, padre di 8 figli, feriscono gravemente Armando Vitiello e provocano diversi contusi. Repressione armata- caduti

19 marzo 1952

Nel senese, come reazione alle lotte per la terra, le forze di polizia si dedicano a rastrellamenti e arrestano, in diverse località, 20 lavoratori in 24 ore. Repressione armata

20 marzo 1952

A Trieste, si verificano incidenti fra polizia e dimostranti in occasione della ricorrenza della Dichiarazione tripartita del 1948. Come reazione, i sindacati decidono uno sciopero di 12 ore per esigere la punizione dei responsabili e il sindaco di Trieste, il democristiano Bartoli, dichiara "sospesa ogni collaborazione delle autorità civili locali con gli organi del governo militare alleato fin tanto che non sarà data soddisfazione per la grave offesa subita dalla popolazione". Ma gli ambasciatori a Londra e Washington effettuano subito un passo presso i governi alleati, sostenendo che questa reazione "non ha carattere di protesta". T.L.T. Repressione armata

21 marzo 1952

Si svolge un incontro segreto fra il maresciallo Rodolfo Graziani, presidente del Msi, e Luigi Gedda, leader dell’Azione cattolica, in vista delle elezioni amministrative di Roma previste per il mese di aprile. Graziani è accompagnato da Vanni Teodorani. L’incontro avviene in un appartamento in viale Bruno Buozzi ed ha per scopo la costituzione di un ‘Fronte nazionale’. Destra- M.S.I.

22 marzo 1952

A Trieste, la polizia civile carica ancora, con cavalli, motocicli e autopompe, i manifestanti che richiedono il ritorno della città all’Italia, provocando 157 feriti. Il generale Winterton, in un comunicato, respinge ogni responsabilità per i fatti del 20 marzo. T.L.T. Repressione armata

22 marzo 1952

A Roma, Pietro Nenni esprime ad Alcide De Gasperi la convinzione che la riforma elettorale, con il ripudio del sistema proporzionale, "avrebbe come ineluttabile conseguenza la guerra civile e la dittatura, non si può dire a priori di chi". P.S.I. D.C.

23 marzo 1952

7.000 soldati angloamericani presidiano Trieste per impedire altre proteste. T.L.T.

24 marzo 1952

In Francia, le forze di polizia fanno irruzione, in ore notturne e senza autorizzazione della magistratura, nelle sedi della Cgt e delle associazioni partigiane alla ricerca di prove su un presunto complotto comunista. Sono, in seguito, arrestati il segretario dell’Unione dipartimentale dei sindacati Cgt della Senna, Andrè Tollet, e il redattore capo del quotidiano comunista "L’Humanitè" André Stil.

24 marzo 1952

A Roma, la polizia carica violentemente, usando manganelli, moschetti e mitra, davanti al Viminale e al ministero degli Interni, gli studenti in agitazione per i fatti di Trieste, che chiedono la fine dell’occupazione straniera. Repressione armata. T.L.T.

24 marzo 1952

A Bologna, la Corte di assise si pronuncia sulla strage del 9 gennaio 1950 a Modena, scrivendo fra l’altro: "..Quando la pressione aggressiva era quasi cessata e la folla stazionava compatta ma inerte, l’uccisione di Renzo Bersani ed Ennio Garagnani deve ritenersi conseguenza di uso frettoloso e lesivo delle armi, senza alcuna necessità perché i colpiti stavano allontanandosi; ma le indagini non hanno dato alcun risultato perché nessuno di coloro che avrebbero assistito all’uccisione…è stato in grado di fornire elementi utili per la identificazione degli sparatori o dell’unico sparatore…". Repressione armata- caduti

24 marzo 1952

A Torino, don G. Macario, in una lettera pubblicata da "La settimana del clero", chiede lo scioglimento dell’associazione Pionieri d’Italia, di filiazione comunista, ritenendola "più urgente della legge sulla stampa e della legge che vieta le case di tolleranza". Vaticano

25 marzo 1952

A Roma e Milano, le forze di polizia effettuano altre cariche contro gli studenti in agitazione per i fatti di Trieste. Un comunicato del ministero della Pubblica istruzione ordina la cessazione delle manifestazioni e invita gli studenti a "riprendere con serenità gli studi". Repressione armata. T.L.T.

25 marzo 1952

A Napoli, Lando Dell’Amico ed il senatore comunista Mario Palermo organizzano un convegno giovanile "contro l’occupazione straniera e l’indipendenza nazionale". P.C.I.

25 marzo 1952

Nel Cassinate, un crollo della galleria fra Mignano e Venafro, lunga 5 Km., provoca 38 morti e 42 feriti. I sindacati denunciano la responsabilità della Sme.

26 marzo 1952

A Modena, 27 lavoratori che avrebbero dovuto testimoniare al processo per l’eccidio delle Reggiane, sono invece incriminati e rinviati a giudizio. Repressione armata- caduti

27 marzo 1952

Stati uniti ed Italia stipulano un memorandum d’intesa relativo all’organizzazione ed alla gestione delle commesse militari all’Italia. Al punto 18 dell’accordo si specifica che le commesse vanno utilizzate anche per "a) incoraggiare la libera impresa, eliminando pratiche commerciali restrittive e aumentando la produttività; b) incoraggiare lo sviluppo e il rafforzamento dei sindacati liberi". Stati Uniti- Italia

27 marzo 1952

A Londra, è dato l’annuncio che una Conferenza tripartita sanzionerà la spartizione del Tlt fra Jugoslavia e Italia e le agenzie riportano che l’ambasciatore italiano al Foreign office avrebbe dato il proprio assenso al piano concordato fra Londra, Washington e Belgrado. T.L.T.

27 marzo 1952

A Napoli, la Celere dopo aver circondato l’Università carica gli studenti che hanno indetto uno sciopero per l’obiettivo ‘Trieste all’Italia’ e ‘fuori lo straniero da Trieste e Napoli’, provocando una furiosa battaglia dentro e fuori l’ateneo, con un bilancio di 80 feriti e 350 fermati. Lo scontro si accende anche a Portici e San Giovanni a Teduccio. Repressione armata

27 marzo 1952

A Viterbo, la Procura ordina la scarcerazione dei partigiani incriminati il 12 febbraio in relazione all’uccisione del carabiniere Sabatino Di Carlo, essendo emersi indizi dell’uccisione del carabiniere da parte dei tedeschi. La campagna contro i partigiani era stata condotta con particolare vivacità da "Il Tempo". Repressione partigiani

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