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20 novembre 1952

A Napoli, muore Benedetto Croce.

20 novembre 1952

E’ nominato capo della polizia Tommaso Pavone, che subentra a Giovanni D’Antoni.

20 novembre 1952

A Battipaglia (Salerno), nel corso di uno sciopero delle tabacchine per il rispetto dei patti di lavoro e per il contratto nazionale, la polizia carica con violenza la manifestazione. Repressione armata

21-26 novembre 1952

A Roma, si svolge il 4° congresso nazionale della Democrazia cristiana. Nel suo intervento, Guido Gonella afferma: "La Dc compie l’opera del Risorgimento. Solo con la Dc il popolo entra nello Stato, la società viene a coincidere con lo Stato. Tra i profeti del Risorgimento splendono le figure del Rosmini, del Gioberti, del Balbo, Del Manzoni e del Tommaseo banditore della repubblica cristiana. Lo Stato democratico deve essere forte. La forza è prima interiore, nella giustizia della legge, e poi esteriore e strumentale, nell’autorità di imporre la legge. La tesi comunista della intangibilità della Costituzione è una tesi incostituzionale". D.C.

23 novembre 1952

A Pisa, la giunta provinciale eleva una protesta diretta agli organi governativi alla notizia, diramata dal sottosegretario all’Agricoltura Rumor, che la tenuta ex reale di San Rossore è stata concessa in uso al Comando logistico delle forze americane in Italia. Il sindaco, democristiano, parte per Roma per richiedere spiegazioni. Stati Uniti- Italia. D.C.

26 novembre 1952

Si svolge il congresso della Cgil che richiede l’adozione di uno ‘Statuto dei diritti dei lavoratori’. A questa data, la confederazione dichiara 4.342.206 iscritti. La segreteria risulta composta dal segretario generale, Giuseppe Di Vittorio, dai segretari aggiunti Bitossi, Lizzadri, Novella, Santi e da Bianco, Buschi, Foa, Marconi, Rossi, Tanzarella. Movimento operaio- sindacati

26 novembre 1952

A Nuova Delhi, l’ambasciatore italiano Ricotti invia una nota al ministero degli Esteri sul conto di Nehru e della sua politica: "Nehru spera e sempre spererà di diventare capo del movimento ‘razzial- nazionalista- colonialista asiatico e africano’, a fianco di una Cina verso la quale ogni giorno evoluisce. Capo cioè della dittatura del mondo dei colorati, in simmetria a quella ch’è oggi nei singoli Paesi la dittatura del proletariato. Se questo suo sogno per mille e una ragione avesse da tardare egli continuerà imperterrito a fare il pesce in barile in una politica di agitazione ch’egli sa definire ‘neutralità dinamica’, mai però dalla nostra parte".

27 novembre 1952

A Parigi, è firmata la convenzione tra Italia, Francia e Sarre per estendere ai cittadini dei tre paesi la legislazione francese sulla sicurezza sociale, e italiana e sarrese sulle assicurazioni sociali e prestazioni familiari.

27 novembre 1952

E’ formato un Comitato speciale dei rappresentanti dei servizi segreti, militari e civili, alle dipendenze del Consiglio nord Atlantico, destinato a coordinare l’intero ambito delle attività di informazione e sicurezza della Nato.

27 novembre 1952

A Praga (Cecoslovacchia), si conclude il processo contro gli ex dirigenti comunisti Slansky, Geminder, Margolius, London e altri con 11 condanne a morte e 3 all’ergastolo.

27 novembre 1952

A Torino, gli operai della Nebiolo iniziano il presidio dello stabilimento, minacciato di licenziamenti. Movimento operaio

28 novembre 1952

Ad Alessandria d’Egitto, muore l’ex regina d’Italia Elena di Montenegro.

29 novembre 1952

Pio XII nomina segretari di Stato i monsignori Domenico Tardini e Giovanbattista Montini. Vaticano

29 novembre 1952

Il ministro della Difesa Paolo Emilio Taviani si reca in visita negli Stati uniti. D.C. Stati Uniti- Italia

29 novembre 1952

A Trani, riprende in Corte d’assise il processo a carico di 3 imputati, Zingarelli, Cataldo e Antonio De Ninno, all’epoca segretario della sezione Pci di Canosa, per l’eccidio della famiglia fascista Rinella, avvenuto mediante un’esplosione il 20 agosto 1950. Ad accusare i tre, sono Vincenzo Zingarelli e Sabino Cataldo. Violenza politica- caduti

3 dicembre 1952

A Praga (Cecoslovacchia), sono eseguite le condanne a morte di Slansky, Geminder, Margolius e altri 8 dirigenti comunisti.

3 dicembre 1952

A Firenze, il responsabile del locale centro di controspionaggio, maggiore Felice Scafa, riferisce all’ufficio D del Sifar che un ufficiale americano ha avvicinato un informatore del servizio, tale ‘Vitolo’, al quale ha chiesto notizie su due società, pare di proprietà di Feltrinelli, che dovrebbero eseguire lavori presso le basi americane in Toscana. Stati Uniti- Italia. Controllo politico di Stato e informative

3 dicembre 1952

In Parlamento, il sottosegretario agli Esteri Francesco Dominedò si associa, a nome del governo, alla commemorazione della regina Elena di Montenegro, suscitando le proteste di repubblicani, socialisti e comunisti.

3 dicembre 1952

A Roma, la Celere interviene alla Masi, di proprietà del conte Vaselli, presidiata dai lavoratori dello stabilimento insieme a quelli della Stigler Otis, anch’essi minacciati di licenziamento. Repressione armata

4 dicembre 1952

La proposta del deputato democristiano Oscar Luigi Scalfaro di procedere ad una seduta fiume fino al 23 dicembre per garantire l’approvazione della nuova legge elettorale, provoca violente reazioni dell’opposizione e tumulti. D.C. P.C.I. P.S.I.

4 dicembre 1952

A Roma, nel corso di una riunione della direzione nazionale del Pci, Giancarlo Pajetta riferisce, in ordine alle discussioni parlamentari sulla cosiddetta ‘legge truffa’: "La nostra azione nella Commissione parlamentare. Gli avversari non accettano nessun argomento, anche il più ragionevole: debbono far passare la legge e basta…Cercheranno di abbreviare la discussione in aula, senza nessun riguardo alle forme. E’ prevedibile che ricorrano a palesi violazioni del regolamento e ad aperte sopraffazioni". P.C.I.

5 dicembre 1952

A Tarvisio, in concomitanza con lo svolgimento del Congresso della pace a Vienna, i passeggeri dei treni sono sottoposti a lunghi ed esasperanti controlli dei passaporti. Repressione

6 dicembre 1952

Sull’organo di stampa dell’Azione cattolica, "Il Quotidiano", nell’articolo intitolato "Fino a quando?", si sollecita l’arresto dei parlamentari che si oppongono con l’ostruzionismo all’approvazione della legge di riforma elettorale, nota come legge truffa, concludendo: "Noi saremmo i primi a visitare con compassione i nuovi carcerati quando ci fossero".

7 dicembre 1952

A Milano, compare nelle edicole il quotidiano "La Notte", diretto da Nino Nutrizio.

8 dicembre 1952

A Palma Montechiaro (Agrigento), sono lanciate 3 bombe a mano verso il sindaco socialista Domenico Aquilino, che resta lievemente ferito. Violenza politica

8 dicembre 1952

A Napoli, la Questura vieta un comizio di destra in piazza della Carità, presidiata da ingenti forze di polizia che caricano i gruppi di persone affluite nonostante il divieto, operando 30 fermi. Il comizio è stato indetto per proseguire idealmente l’assemblea convocata il giorno precedente al Teatro nuovo dai dissidenti del Msi e dal Raggruppamento sociale repubblicano, facente capo a Giorgio Pini, che contestano la linea politica del partito e l’alleanza con i monarchici. Repressione armata. Destra- M.S.I.

8 dicembre 1952

L’on. Viola protesta, alla Camera dei deputati, perché la commissione elettorale presieduta dal democristiano Tesauro ha indebitamente sottratto all’assemblea una sua proposta di legge che doveva, come prescritto dal regolamento, essere abbinata alla proposta governativa di riforma elettorale. D.C.

9 dicembre 1952

Con tre decreti presidenziali sono determinate le attribuzioni dell’amministratore fiduciario italiano in Somalia e degli organi principali dello stesso (Afis), nonché l’ordinamento amministrativo contabile e lo status del personale italiano.

9 dicembre 1952

Alla Camera, la maggioranza respinge la proposta delle sinistre di procedere alla votazione dei disegni di legge sulle norme di organizzazione della Corte costituzionale e del referendum, per non intralciare l’iter del disegno di legge governativo sul progetto di riforma elettorale. P.C.I. P.S.I. D.C.

9 dicembre 1952

La Corte di cassazione dichiara decaduti i ricorsi degli agrari contro gli espropri e la incompetenza del Consiglio di stato a giudicarli, in quanto atti legislativi e non amministrativi. Ciò potrebbe sbloccare la situazione delle assegnazioni, paralizzate dai ricorsi. Ma sono ben 245.000 gli ettari ancora da espropriare entro il 31 dicembre, per attuare la già moderata riforma.

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