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16 gennaio 1953

Il presidente della Confindustria, Costa, dirama una circolare in cui ordina la repressione immediata di ogni protesta operaia non pertinente a motivi di lavoro.

16 gennaio 1953

La polizia carica a manganellate uno spezzone della manifestazione indetta per protestare contro la legge elettorale, formato dai lavoratori dell’Alfa Romeo. Repressione armata

16 gennaio 1953

A Castelguglielmo presso Adria, nel Polesine, la polizia invade armi in pugno la Camera del lavoro cacciando i lavoratori presenti per impedire la riunione che si stava tenendo allo scopo di organizzare iniziative. Repressione armata

16 gennaio 1953

A Roma, la polizia carica una manifestazione di protesta contro la legge Scelba ed opera 200 fermi tra corso Termini e piazza Fiume, e piantona le scuole medie per impedire le iniziative degli studenti. Repressione armata

16 gennaio 1953

A Porto Tolle, le forze di polizia operano 8 arresti fra i manifestanti. Altri arresti sono segnalati a Contarina (Rovigo). Repressione armata

16 gennaio 1953

Un documento del Sifar stabilisce la costituzione della scuola ‘Operazioni speciali’ al cui interno "sono previsti anche i locali per la sede della sezione ‘Duca’ ". Piani occulti

17 gennaio 1953

Alla Camera dei deputati, le opposizioni ritirano le proprie rappresentanze dall’ufficio di presidenza dopo che Giovanni Gronchi ha avallato la decisione di procedere al voto di fiducia sul disegno di legge di riforma elettorale così com’è, secondo quanto ha dichiarato De Gasperi, "con l’esclusione di qualsiasi emendamento, articolo modificato o aggiunto di qualsiasi natura". Palmiro Togliatti, quando si procede alla votazione, dichiara: "Consideriamo questo voto contrario allo spirito del regolamento e al regime parlamentare. Usciamo quindi dall’aula per non legittimare con la nostra presenza questa sopraffazione". I socialisti abbandonano anch’essi l’aula, mentre Pietro Amendola schiaffeggia Ivan Matteo Lombardo che lo aveva insultato. D.C. P.C.I. P.S.I.

17 gennaio 1953

Giacomo Acerbo, ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio con Benito Mussolini, tiene una conferenza stampa nella quale afferma: "Il pubblico accusatore dell’Alta corte di giustizia sostenne che la mia legge del 1923 portò alla distruzione di quanto vi fu di più sacro nel Risorgimento e giustificò con questo la richiesta della mia condanna a morte. Ma ecco che la Dc sforna la legge degli apparentamenti che è una copia fedele della mia legge. La legge attualmente in discussione alla Camera è anzi peggiore della mia; infatti la differenza tra il ‘quorum’ del premio di maggioranza previsto dalla mia legge e quello previsto dalla legge democristiana è annullata dal collegamento delle liste". Acerbo ricorda, inoltre, che nel 1923 "una buona metà del gruppo Pp con a capo De Gasperi approvò la mia legge". D.C.

17 gennaio 1953

La rivista "Civiltà cattolica" si scaglia contro la sentenza che ha condannato don Luigi Sola a 4 mesi di reclusione, il 27 ottobre 1952 (vedi nota). Nell’articolo intitolato "Un’inutile enormità: la sentenza di Padova" si legge: "La Chiesa tollera che lo Stato, contro lo spirito certissimo del Concordato, ammetta nella sua sfera partiti politici intrinsecamente contrari alla religione dello Stato e alla Chiesa"; e di converso la Chiesa deve essere libera di compiere atti che possono incidere "nel campo della politica". Il senatore comunista Umberto Terracini accusa "Civiltà cattolica", per questo articolo, di istigazione a delinquere. Vaticano. P.C.I.

18 gennaio 1953

A Roma, in occasione di una protesta nazionale di mutilati e invalidi di guerra, la polizia carica selvaggiamente con caroselli, travolgendo le carrozzelle per impedire ai manifestanti di raggiungere palazzo Madama e piazza Venezia, meta della manifestazione. Repressione armata

18 gennaio 1953

A Genova, ancora in occasione della giornata di lotta degli invalidi, la polizia carica per dissuadere i manifestanti che, in via XX Settembre, cercano di raggiungere il palazzo del governo. Repressione armata

19 gennaio 1953

Si svolgono altre manifestazioni contro la legge elettorale in diverse località: violenze poliziesche avvengono a Gallarate, Suzzara, Ravenna, Livorno, Ariano Irpino, Baieno (Avellino), Tricarico (Lucania), Palermo e Bronte. Repressione armata

20 gennaio 1953

Al Senato, nel corso del dibattito sulla costituzione dell’Eni, Ezio Vanoni sostiene la necessità di nazionalizzare, attraverso l’ente, le ricerche petrolifere in Italia, nella certezza che "di fronte all’ammontare dei capitali e all’importanza dell’organizzazione tecnica necessaria per condurre seriamente le ricerche, limitatissimi gruppi potrebbero in Italia intervenire in questo settore, per cui l’alternativa non è quella tra iniziativa privata e monopolio pubblico, quanto piuttosto l’altra tra monopolio privato e monopolio pubblico".

20 gennaio 1953

La Cgil indice uno sciopero generale contro la legge elettorale. A Roma, sono nuovamente caricati i cortei di protesta in via del Tritone, via del Corso e via Minghetti. Le manifestazioni quotidiane a Roma hanno oramai un bilancio di 2.000 fermi, i contusi non si contano. Fra gli altri è malmenato l’on. Pietro Ingrao, direttore de "l’Unità", che aveva mostrato il tesserino di deputato nel tentativo di proteggere se stesso e lo spezzone di corteo dalla carica. Repressione armata

20 gennaio 1953

A Bologna, le cariche poliziesche provocano 200 fermi e 2 feriti gravi. La polizia si spinge sin dentro la chiesa di San Petronio, dove i manifestanti si erano rifugiati. Repressione armata

20 gennaio 1953

A Vado di Savona, la carica della polizia provoca contusi e un grave ferito, un operaio ricoverato per trauma cranico. Repressione armata

20 gennaio 1953

A Valdarno, le forze di polizia caricano la manifestazione contro la legge elettorale. Repressione armata

20 gennaio 1953

Il generale Dwight Eisenhower prende possesso, ufficialmente, della carica di presidente degli Stati uniti. Stati Uniti

20 gennaio 1953

L’ambasciatore americano in Italia, Bunker, rassegna le dimissioni dall’incarico. Stati Uniti- Italia

21 gennaio 1953

Il Senato approva il disegno di legge che istituisce l’Ente nazionale degli idrocarburi (Eni), con il solo voto contrario del Movimento sociale italiano, i cui parlamentari – secondo un rapporto di polizia – sarebbero stati pagati dalla Gulf oil Corporation, solo per questa occasione. In base al rapporto infatti "i finanziamenti erano stati erogati perché i parlamentari missini non appoggiassero il progetto di legge governativo sugli idrocarburi". Destra- M.S.I.

21 gennaio 1953

A Roma, alle ore 07.45, la Camera dei deputati approva il disegno di legge governativo sulla riforma della legge elettorale. Una delegazione composta da Nenni e Targetti, per i socialisti, Togliatti e Gullo, per i comunisti, e Tommaso Smith per gli indipendenti si reca dal presidente della repubblica Luigi Einaudi per metterlo al corrente della incostituzionalità della procedura seguita sulla riforma elettorale. D.C. P.S.I. P.C.I.

21 gennaio 1953

Una nota del ministero di Grazia e Giustizia, indirizzata al presidente del Consiglio Alcide De Gasperi, informa che "è da escludere che vi siano stati condannati per collaborazionismo, i quali abbiano interamente espiata la pena loro inflitta con la sentenza di condanna". I condannati per collaborazionismo sono stati 5.728, di cui 5.394 hanno subito la detenzione e 334 si sono resi latitanti. Al numero vanno aggiunti 91 fucilati su un totale di 500-550 condannati a morte dalle Corti di assise straordinarie. Repressione fascisti

21 gennaio 1953

A Modena, un poliziotto spara ad Angelo Ferrara, operaio trentenne, intento a scrivere su un muro slogan contro la legge Scelba. E’ ricoverato all’ospedale moribondo. Repressione armata

21 gennaio 1953

A Roma, Firenze, Novara e Rovigo si registrano altre violenze poliziesche contro le manifestazioni. Repressione armata

21 gennaio 1953

A Mosca, Stalin riceve la richiesta, inoltrata da Palmiro Togliatti, di autorizzare il vice segretario nazionale del Pci Pietro Secchia a recarsi nella capitale sovietica, il mese di febbraio, per trattare "questioni finanziarie". La richiesta sarà accolta. P.C.I.

22 gennaio 1953

A Treviso, la polizia carica un corteo studentesco. Repressione armata

22 gennaio 1953

A Siracusa, la polizia carica una manifestazione, provocando contusi e alcuni feriti gravi. Repressione armata

22 gennaio 1953

A Torino, la polizia in forze sgombera la Nebiolo, presidiata dagli operai da 56 giorni per la salvaguardia dell’occupazione. Repressione armata

22 gennaio 1953

A Torino, la Fiat annuncia provvedimenti contro gli operai che hanno preso parte allo sciopero generale contro la legge elettorale. Un comunicato della direzione recita: "Le astensioni dal lavoro per motivi non economici, o comunque non connessi col rapporto di lavoro, costituiscono infrazione disciplinare (assenza arbitraria e abbandono del posto senza giustificato motivo). I partecipanti incorrono perciò nelle sanzioni disciplinari del caso le quali, per gli operai ed impiegati astenutisi il 19 corrente, vengono limitate al provvedimento dell’ammonizione scritta, con riserva di più gravi sanzioni nei casi particolari, nonché per i promotori ed i recidivi".

23 gennaio 1953

A Roma giunge in visita ufficiale, per la prima volta, il primo ministro indiano Nehru.

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