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16 dicembre 1953

A Parigi, il presidente del Consiglio Giuseppe Pella si esprime a favore della soluzione del problema tedesco, affermando che "ci troviamo oggi in presenza di una nuova Germania, libera e democratica, di interesse essenziale per tutti i paesi dell’Alleanza atlantica". D.C.

17 dicembre 1953

Alcide De Gasperi prende le distanze dal governo monocolore diretto da Giuseppe Pella definendolo, significativamente, ‘governo amico’. Pella aveva ottenuto la fiducia del Parlamento nonostante la Dc non lo avesse indicato al capo dello Stato come il suo candidato ufficiale. D.C.

17 dicembre 1953

Il vice presidente dell’Associazione per la libertà e per la cultura, Carlo Antoni, in una relazione alla terza assemblea dell’associazione, afferma: "Non ammettiamo che il potere sia in grado di prescrivere agli artisti come devono creare le loro opere né agli scienziati come devono pensare. Prescrizioni del genere, con i relativi castighi, arrestano e paralizzano l’attività creatrice ed innovatrice dell’arte e del pensiero, indispensabile per la vita dei popoli, per la società e per il progresso umano. Tutto il resto, cioè la questione della struttura politica e sociale e dell’ordinamento giuridico, della organizzazione economica, della forma dello Stato, qui non ci interessa. Non siamo quindi avversari né del socialismo né del comunismo in quanto ideali di vita collettiva e di solidarietà umana, ma dei metodi delle dittature totalitarie nei confronti dell’arte e del pensiero. E contrastiamo anche quei governi che, pur non assumendo veste e titolo di dittatura, attentino con restrizioni e censure a quelle libertà". Repressione

18 dicembre 1953

Massimo Magistrati, commentando l’esito del Consiglio atlantico di Parigi, scrive all’ambasciatore Pietro Quaroni: "In avvenire occorrerà prepararsi a fronteggiare tutte e due le eventualità: o una guerra condotta sulla base di principi morali a mezzo delle attuali ‘armi convenzionali’ o una guerra di distruzione condotta, fuori dalla morale e dall’umanità, a mezzo delle ‘armi nuove’ allo scopo di ottenere da parte di uno o dell’altro dei due blocchi il successo definitivo. Situazione questa destinata a far rivedere, anche sul terreno finanziario ed economico, l’intero piano protettivo" della Nato.

18 dicembre 1953

Alla Camera dei deputati, Amintore Fanfani preannuncia un piano di rinascita della Sardegna con interventi che devono "rimuovere le pietre". D.C.

18 dicembre 1953

Dopo che, l’11 dicembre, un’alleanza fra democristiani e monarchici aveva quasi affossato il progetto di legge per l’amnistia e l’indulto, una proposta di mediazione consente il raggiungimento dell’accordo fra i partiti sul nodo dei reati politici. La proposta votata è la commutazione dell’ergastolo nella reclusione di anni 10 per i delitti commessi dall’8 settembre 1943 al 18 giugno 1946, la commutazione a 2 anni delle pene superiori ai 20, il condono delle pene inferiori. In conseguenza del provvedimento legislativo saranno scarcerati circa 20.000 detenuti; fra i primi politici liberati vi sono Ostelio Modesti, ispettore delle divisioni garibaldine del Friuli, Aldo Mirotti, consigliere comunale milanese, il professor Segato di Vicenza.

21 dicembre 1953

A Palermo, è aperto un nuovo procedimento sulla morte di Salvatore Giuliano in seguito alla denuncia di un carabiniere già in forze al Cfrb (Centro forze repressione banditismo), secondo la quale il bandito fu soppresso quando già era stato reso inoffensivo, perché non svelasse i mandanti della strage di Portella delle ginestre. E’ interrogato il cap. Perenze, che aveva fornito alle autorità e alla stampa la versione della morte di Giuliano in seguito a conflitto a fuoco entro il cortile di De Maria a Castelvetrano. Stragi- Portella delle ginestre

22 dicembre 1953

E’ approvata, su proposta di Costantino Bresciani Turroni, la legge sul finanziamento e l’assicurazione dei crediti all’esportazione.

22 dicembre 1953

A Roma, l’assessore liberale Vincenzo Storoni dichiara: "…tutto intorno a Roma sta nascendo un vero e proprio quartiere coloniale: 31 borgate abusive con quasi 3000 case esistono oggi nell’immediata periferia di Roma e crescono ogni giorno per effetto di nuove costruzioni. Per 18 di esse non è neppure mai stata presentata domanda di lottizzazione…". L’intervento di Storoni apre l’esame della situazione urbanistica della città, che durerà fino al 18 febbraio 1954.

22 dicembre 1953

Il periodico "Il Mondo" scrive: "Locuzioni identiche vengono indifferentemente usate per indicare il bianco e il nero, una soluzione e il suo contrario…vediamo, ad esempio, che riesce ugualmente possibile parlare di apertura a sinistra ai Comitati civici e al Partito comunista, a Saragat e a La Pira. Sappiamo tutti che l’apertura dei primi postula la distruzione del secondo e viceversa. Allo stesso modo il sinistrismo dei socialdemocratici vuole proprio l’opposto di quello predicato dagli integralisti cattolici…Gli equivoci beninteso non si esauriscono nella ‘apertura a sinistra’. Un analogo discorso può essere fatto per l’apertura a destra ( è in atto ma nessuno pare abbia interesse a riconoscerlo e soprattutto l’esatta portata) nonché per il ‘centrismo’ il ‘degasperismo’ la ‘alleanza democratica’, o come altrimenti si voglia definire la lotta su due fronti che con alterne vicende da molti anni costituisce una delle costanti della nostra vicenda politica".

24 dicembre 1953

La vigilia di Natale, il Consiglio dei ministri discute un provvedimento limitativo del diritto di sciopero, riesumando il disegno legge a firma De Gasperi, affossato nella precedente legislatura. Repressione

24 dicembre 1953

A Napoli, appare su un quotidiano della sera, in un servizio a firma di un giornalista americano, la dichiarazione dell’ammiraglio John H.Cassaday, comandante della VI Flotta, che afferma di avere sulle sue navi bombe atomiche ed aerei capaci di sganciarle sino ad oltre 770 miglia dalla base di partenza. Stati Uniti

24 dicembre 1953

In Vaticano, Pio XII ribadisce nel suo radiomessaggio natalizio il sostegno alla creazione di una unione europea, i cui popoli sono "differenti bensì, ma geograficamente e storicamente l’uno all’altro legati". Vaticano

24 dicembre 1953

E’ annunciata l’avvenuta esecuzione capitale di Lavrentij Beria, ex capo del servizio segreto sovietico.

25 dicembre 1953

A Cislago (Varese), è profanata la tomba del partigiano Luigi Carnelli (‘Tito’), ucciso dai fascisti nell’agosto 1945. Violenza politica

27 dicembre 1953

Si diffonde la voce che il ministro degli Interni, Amintore Fanfani, abbia in suo possesso un memoriale scritto da Annamaria Caglio, ex amante di Ugo Montagna, relativo alla morte di Wilma Montesi. D.C.

28 dicembre 1953

L’Ambasciata americana a Roma informa Washington: "Taviani vorrebbe che prendessimo in considerazione l’accordo in 5 o 6 parti separate. In questo modo, dice, sarebbe possibile per il governo italiano mostrare alcune di quelle parti se qualcuno dovesse chiederle in visione senza però mostrare l’intero accordo", con riferimento alle trattative in corso per l’installazione di basi militari americane in Italia. Stati Uniti- Italia

29 dicembre 1953

In un appunto del ministero degli Interni, si rileva che Lando Dell’Amico è divenuto caporedattore del settimanale "Pace e Libertà" dietro suggerimento di Ignazio Silone; e che Giulio De Marzio, fratello del parlamentare missino Ernesto De Marzio, è il segretario della sezione romana di Pace e Libertà. Controllo politico di Stato e informative. Strutture clandestine e semiclandestine

29 dicembre 1953

Il presidente del Consiglio Pella respinge l’invito della Cgil a revocare le punizioni inflitte ai dipendenti pubblici scioperanti, come suggerito in un odg approvato dalla Camera dei deputati, e riconferma le sanzioni adottate. D.C. Repressione

31 dicembre 1953

Il finanziere clericale Guglielmone acquista il quotidiano romano "Il Momento", dopo aver acquistato, in precedenza, la "Gazzetta del popolo" di Torino. Nel corso dell’anno la concentrazione delle testate ha avuto un’impennata per l’iniziativa di Pesenti. Fondatore de "La notte" e del "Giornale del popolo" di Bergamo, proprietario del "Messaggero veneto" di Udine, Pesenti ha acquistato il "Giornale d’Italia" di Roma e contratta per l’acquisto de "Il Mattino" di Napoli, giornale di Ansaldo; mentre la prospettata fusione fra Italcementi ed Eridania significa arrivare al "Resto del Carlino" di Bologna e alla "Nazione" di Firenze. Come noto, il "Corriere della Sera" è dei Crespi, "la Stampa" di Torino degli Agnelli, il "Gazzettino di Venezia" è controllato da De Gasperi.

31 dicembre 1953

A questa data, su 14 concessioni petrolifere accordate, 10 sono intestate alle compagnie Gulf Oil e Anglo-Iranian o loro agenti e affiliati, solo 4 a ditte italiane, con 300.000 ettari concessi agli angloamericani su 450.000: a Ragusa, 79.400 ettari alla Gulf Oil; a Vittoria, 33.832 ettari a D’Arcy (filiazione di Anglo Iranian); a Ravanusa, 47.145 ettari a D’Arcy; ad Aragona Licata, 54.987 ettari alla Mediterranea Oil (consociazione fra Gulf Oil e Mac Millan); a Caltanissetta, 24.981 ettari alla Mediterranea Oil; a Comiso, 11.985 ettari alla Mac Millan; a Montallegra, 7.483 ettari all’ing. Fenzi, italoamericano associato al petroliere statunitense Clarles Wrigtsman. Le condizioni sono inique: ad esempio, a Ragusa l’89,5% del petrolio estratto va alla compagnia, solo la parte restante ai siciliani. Stati Uniti- Italia

dicembre 1953

A Firenze, su sollecitazione di Giorgio La Pira, Enrico Mattei rileva la Pignone impedendone la chiusura. D.C.

dicembre 1953

Al suo congresso nazionale, la Uil denuncia 492.000 iscritti. Movimento operaio- sindacati

dicembre 1953

Giulio Pastore scrive al presidente del Consiglio, Amintore Fanfani, dopo che il ministro Malvestiti si era espresso a favore della creazione di un ministero delle Partecipazioni statali per rilevare l’opportunità di una legge che creasse l’industria a capitale pubblico con configurazione autonoma "nei confronti del settore dell’industria, e ciò anche sul piano sindacale". D.C.

dicembre 1953

Il vice presidente americano Richard Nixon, sul conflitto in corso in Indocina e sul sostegno fornito dagli Stati uniti alla Francia, dichiara: "Se cade l’Indocina sarà impossibile alla Thailandia reggere l’urto. Lo stesso dicasi della Malesia, con la sua gomma e il suo stagno, e dell’Indonesia. Se tutta questa zona dell’Asia sud – orientale venisse a trovarsi sotto il dominio o l’influenza comunista, il Giappone che commercia e deve necessariamente commerciare con quei paesi si orienterà ineluttabilmente verso il comunismo". Stati Uniti

dicembre 1953

Negli Usa, Dwight Eisenhower lancia il programma ‘Atoms for peace program’ (Atomi per la pace) per l’utilizzazione a scopi pacifici dell’energia nucleare, ideato da C.D. Jackson, esperto di ‘guerra psicologica’. Stati Uniti

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