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25 novembre 1953

A Milano, la Corte d’assise giudica 5 partigiani ritenuti responsabili dell’uccisione di Michele Soliveri, dirigente fascista della Marelli avvenuta il 5 maggio 1945: 2 sono assolti, gli altri 3 condannati a 14 anni cadauno, col condono di 9. Repressione fascisti. Repressione partigiani

27 novembre 1953

A Washington, il segretario di Stato John Foster Dulles informa l’Ambasciata che si è proceduto ad accorpare i piani Cloven (Psb-14), Demagnetize (Psb-15) e quello relativo all’intera Europa occidentale (Psb-38), e a costituire all’interno dell’Ocb un gruppo di lavoro interdipartimentale per la ‘guerra psicologica’ in Europa. L’accorpamento dei piani e la loro centralizzazione ha come obiettivi: "A. Ridurre il potere e l’influenza del partito comunista in Europa occidentale, in particolare in Francia e in Italia; e B. Incoraggiare lo sviluppo dell’unità europea di natura politica, economica, culturale e militare". Stati Uniti- Italia. Piani occulti

30 novembre 1953

A Roma, nel corso di un incontro fra l’ambasciatrice americana Clara Booth Luce e Mario Scelba, quest’ultimo afferma che "i comunisti possono sempre essere messi dentro nel caso lo si ritenga necessario. Ma non è ancora venuto il momento e sarebbe politicamente pericoloso attaccare i comunisti senza essere preparati ad un attacco totale". Stati Uniti- Italia. D.C.

30 novembre 1953

La ‘Squadra 49’, operante a Napoli, invia alla divisione Affari riservati una nota relativa ad un comizio tenuto il 29 novembre in occasione della ‘Giornata del contadino’ nel cinema Augusteo a Salerno dall’onorevole Pietro Amendola, comunista. Controllo politico di Stato e informative. P.C.I.

novembre 1953

La Spagna è ammessa all’Unesco.

novembre 1953

A Roma è costituita una società per azioni, ‘Euroafrica’, presieduta da Franco Petrucci, presidente dell’Associazione nazionale per l’Africa, con il fine di organizzare Mostre mercato itineranti in Africa e in Medio Oriente per pubblicizzare prodotti italiani.

1 dicembre 1953

Una nota informativa del Viminale rileva che Gabriele Vigorelli "nato a Milano il …, abitante in via …, ha precedenti per truffa e lesioni. Nel 1944 aderì al movimento partigiano e, fino alla cessazione delle ostilità, fece parte delle brigate Matteotti. Dopo la liberazione, cercò di creare il ‘movimento di resistenza partigiana’ e, verso la fine del 1946 si portò, con gli aderenti, sulle montagne biellesi. Nel 1948 fu uno dei promotori della costituzione della Organizzazione generale del lavoro che ha fornito più volte gruppi di liberi lavoratori agricoli, in occasione di scioperi, in varie province, a richiesta delle associazioni agricoltori. Nel 1951 era direttore responsabile dell’agenzia ‘Latina press- Crociata della verità’ che pubblicava, a Milano, un bollettino periodico mensile di informazioni e propaganda anticomunista, recante lo stesso titolo". Controllo politico di Stato e informative

1 dicembre 1953

Il deputato regionale siciliano Mario Ovazza denuncia in un intervento all’Assemblea regionale che l’Eras ha iniziato ad operare alcuni scorpori di terreni che amministra, cedendo le quote non ai contadini che ne hanno diritto, ma agli ex proprietari e ai campieri.

2 dicembre 1953

Il deputato Francesco Spezzano presenta un’interpellanza sui retroscena dell’elezione di Dario Antoniozzi, figlio del direttore della Cassa di risparmio di Calabria e Lucania, nelle file della Dc in Calabria, con 62.340 preferenze benché – egli dice- totalmente sconosciuto. D.C.

3 dicembre 1953

A Milano, è registrato presso il Tribunale il periodico "Pace e libertà", organo dell’omonimo comitato.

4-7 dicembre 1953

Alle Bermude, si svolge un vertice fra Stati uniti, Gran Bretagna, Francia tendente a definire la linea politica comune nei confronti dell’Unione sovietica e della Germania. Ai lavori assiste Lord Ismay, in qualità di osservatore per conto della Nato. Stati Uniti

5 dicembre 1953

Il presidente del Consiglio Giuseppe Pella concorda con l’ambasciatore jugoslavo in Italia il ritiro contemporaneo delle truppe dei due paesi dai confini. T.L.T.

5 dicembre 1953

Il maggiore AntoninoTrizzino (cfr.19 ottobre 1953) è condannato a 2 anni e 4 mesi di reclusione e al pagamento di 10 milioni fra danni e spese processuali; il suo libro è sequestrato. Repressione

5 dicembre 1953

In un appunto del Sifar relativo all’attività di Hass, si riferisce della visita effettuata il 2 dicembre dal direttore del Centro di servizio di Bonn, Schultz. Quest’ultimo ha comunicato ad Hass "che è decaduto l’interesse del servizio di Bonn per una attività (sua) nel settore albanese. E' "aumentato invece l’interesse per i settori bulgaro, romeno, jugoslavo. Nessun interesse per ora, per il settore italiano...". Il redattore della nota riferisce inoltre di un incontro fra Ulderico Caputo, direttore della divisione Affari riservati, e lo stesso Schultz: "Egli ha fatto presente allo Schultz che si sta determinando in Italia una situazione che desta preoccupazioni nelle autorità politiche italiane. Infatti i Servizi politici e militari americani stanno creando nel territorio italiano una poderosa quinta colonna costituita nelle linee fondamentali da cittadini americani civili in apparenza, che si stabiliscono in Italia con i più strani pretesti e creano delle reti apparentemente anticomuniste, ma in realtà destinate ad impadronirsi dei gangli vitali dello Stato col pretesto di una presunta carenza dei poteri dello Stato in occasione di una crisi che forse essi stessi provocheranno al fine di rendere possibile un vero regime di occupazione militare americana…Caputo ha affermato di ritenere che analoga situazione si stia determinando nella Germania occidentale e pertanto ha ufficialmente invitato lo Schultz ad uno scambio delle rispettive informazioni sulla attività dei Servizi americani e sui nominativi degli appartenenti e collaboratori. Questo strano discorso ha visibilmente spaventato lo Schultz…Invano Caputo ha cercato di ottenere il suo consenso…". Controllo politico di Stato e informative. Stati Uniti- Italia. Piani occulti

6 dicembre 1953

A Roma, nel corso del 5° convegno nazionale dell’Unione dei giuristi cattolici, Pio XII interviene affermando che "nessuna autorità umana, nessuno Stato, nessuna comunità di Stati, qualunque sia il loro carattere religioso, possono dare un mandato positivo o una positiva autorizzazione d’insegnare o di fare ciò che sarebbe contrario alla verità religiosa o al bene morale". E prosegue: "Ciò che non risponde alla verità e alla norma morale non ha oggettivamente alcun diritto né all’esistenza né alla propaganda né all’azione…il non impedirlo per mezzo di leggi statali e di disposizioni coercitive può nondimeno essere giustificato nell’interesse di un bene superiore e più vasto". Vaticano

7 dicembre 1953

La Corte d’assise di Ferrara condanna a pene varie, ma scarcera per l’applicazione di condoni o in vista della natura politica dei fatti, 7 partigiani –Uriano Spadoni, Tinozzi, Dragoni, Spada, Maragliano, Mucchi, Gardellini- accusati dell’esecuzione dei fascisti Toto, Contini e Tabacchi. Repressione fascisti. Repressione partigiani

9 dicembre 1953

Il presidente del Consiglio e ministro degli Esteri ad interim Giuseppe Pella, in una lettera indirizzata al ministro degli Interni Amintore Fanfani, lo informa che la proposta italiana avanzata nella riunione del Consiglio atlantico a Lisbona nel febbraio 1952 - già rappresentata dallo stesso Alcide De Gasperi nella riunione di Ottawa nel settembre 1951, che sottolineava "la necessità di coordinare fra i diversi paesi Nato l’attività di informazione e propaganda onde contrastare adeguatamente e secondo linee congiuntamente studiate le analoghe attività cominformiste"- non ha potuto essere tradotta in pratica per "la differenza nelle situazioni interne fra i vari paesi". Tuttavia, conclude Pella, Francia e Italia si sono accordate "per una più intima cooperazione fra di esse in questa materia". Giuseppe Pella quindi, inquadrandola nell’ambito degli accordi italo - francesi, parla della costituzione e dell’attività di Pace e Libertà: "Nel settembre scorso si è costituita a Milano – via Palestro 22 – una sezione italiana del movimento Paix et Liberté. La suddetta sezione, nella sua prima fase di avviamento, ha utilizzato esclusivamente fondi di provenienza privata e si è avvalsa di collaborazioni volontarie; ha tuttavia lavorato molto bene…Nel corso di questo periodo organizzativo gli uffici di Milano hanno provveduto alla pubblicazione di una serie di documenti destinati allo studio dei problemi della propaganda anticominformista, alla redazione e stampa di volantini, opuscoli e pubblicazioni destinati alla propaganda di massa e hanno disposto gli schedari necessari alla distribuzione classificata del materiale e gli opportuni collegamenti con le aziende industriali e le aziende agricole nonché con i gruppi politici per il coordinamento e lo sviluppo della propria attività…A Paix et Liberté – prosegue Pella – non è mancato il successo in Francia e sarebbe desiderabile che eguale successo ottenesse in Italia…Ti sarò perciò assai grato se vorrai esaminare la possibilità di rivolgere la tua attenzione a Pace e Libertà in Italia, alla quale il ministero degli affari Esteri già fornisce assistenza nei limiti delle proprie possibilità e competenze (informazioni dai paesi d’oltre cortina, giornali, ecc.), ma che, per la sua particolare e utile attività all’interno, conviene far capo anche al tuo dicastero". D.C. Controllo politico di Stato e informative. Strutture clandestine e semiclandestine

9 dicembre 1953

A Palermo, la sezione istruttoria della Corte di appello, su conforme richiesta del procuratore generale, decreta l’archiviazione delle indagini sui mandanti della strage di Portella delle ginestre. Stragi- Portella delle ginestre

9 dicembre 1953

Sono incriminati per omicidio 5 partigiani di Acquanegra (Cremona) che il 28 ottobre 1944 ridussero in fin di vita, mediante sprangate in testa, il fascista Attilio Signorini, morto due giorni dopo. L’amnistia non ha luogo, secondo la pubblica accusa, per l’efferatezza dell’omicidio. E’ stato incriminato per furto aggravato un altro giovane di Acquanegra, Severo Gabella, per essersi impossessato nel settembre 1944 di un moschetto appartenente alla Gnr di Mantova. Repressione partigiani

9 dicembre 1953

In previsione dello sciopero nazionale dei pubblici dipendenti, indetto dalla Cgil per ottenere aumenti salariali e il riconoscimento dei diritti sindacali, il ministro degli Interni invita i prefetti ad intervenire presso i sindaci e i presidenti delle amministrazioni provinciali per svolgere opera di dissuasione; quasi tutti i prefetti emanano per conseguenza circolari nelle quali si invitano i lavoratori a non aderire all’agitazione, ventilando - più o meno esplicitamente secondo i casi- rappresaglie. Particolarmente dure le circolari prefettizie di Mantova e Pavia, mentre a Como la circolare è diffusa dai capufficio che invitano i dipendenti ad apporre la propria firma. Il ministro del Tesoro Gava lancia per radio un appello a non aderire all’agitazione. D.C. Repressione

10 dicembre 1953

La stampa diffonde le immagini delle atrocità perpetrate dagli inglesi in Kenya, particolarmente ad opera del reggimento Devonshire: persone fatte spogliare nude e torturate, gare fra le compagnie con l’assegnazione di premi per la consegna di teste e mani mozzate. "Non aspettammo molto tempo per registrare la nostra prima uccisione – si legge sulla rivista "Devonshire Regiment", sotto il titolo "Noterelle dalle compagnie"- ma poiché anche la compagnia D segnalò nello stesso tempo di aver ucciso un Mau-Mau, il premio di 5 sterline promesso dal comandante per il ‘primo ucciso’ dovette essere diviso". Due soldati inglesi, Michael Sawyer e Denis Pharazin, colpevoli di aver ucciso e cotto a fuoco lento un kenyota, sono stati messi in libertà provvisoria dalla magistratura.

10 dicembre 1953

Il segretario generale del ministero degli Esteri invia al ministro degli Interni Amintore Fanfani una lettera relativa all’attività del movimento Pace e Libertà: "Mi sembra opportuno segnalarle la seguente comunicazione nella quale mi si conferma che, in sede di consiglio atlantico, Bidault solleverà il problema della guerra psicologica. La segnalazione mi sembra particolarmente interessante perché offre un quadro generale del modo in cui si articoleranno le varie sezioni nazionali di Pace e Libertà rispetto all’attività internazionale in questo settore". Segue la comunicazione, non firmata: "Desidero riferire quanto mi ha comunicato David in un colloquio che ho avuto con lui ieri a Parigi. Egli mi ha confermato che Bidault solleverà la questione della guerra psicologica nella prossima riunione del Consiglio atlantico e mi ha precisato che il suo intervento sarà impostato su un programma massimo e un programma minimo. Il programma massimo, che è quello a cui tende David, consiste nella riorganizzazione del servizio informazioni della Nato, che sarebbe trasformato in un centro motore e coordinatore dell’azione anticominform sul piano internazionale. A tale centro farebbero capo dei nuclei nazionali in ogni paese Nato. Detti nuclei, o cellules nationales, avrebbero la funzione di presiedere e coordinare tutta l’azione anticominform svolta da parte dei vari ministeri o organi governativi. L’attività sostanziale sarebbe invece affidata agli organismi di natura privata, come Pace e Libertà, i quali continuerebbero ad operare alle dipendenze del centro internazionale e in collegamento con i nuclei nazionali". Il programma minimo, a sua volta, "consisterebbe nel mandato a Paix et Liberté (leggi David) di continuare ad allargare l’azione costruttiva svolta in questi ultimi mesi in vista del programma massimo visto come punto d’arrivo…In sostanza l’onorevole Pella dovrebbe mettere in luce l’opportunità di affidare l’azione anticominform a organismi privati perché più efficaci e più efficienti". D.C. Controllo politico di Stato e informative. Strutture clandestine e semiclandestine

10 dicembre 1953

A Roma, la Questura consegna un foglio di via a Pietro Valpreda. Repressione

11 dicembre 1953

Il Consiglio dei ministri riunitosi in serata, contrasta i dati diffusi dal sindacato Cgil sulla partecipazione allo sciopero e riconferma la volontà di prendere misure punitive verso gli scioperanti. Repressione

13 dicembre 1953

A Roma, un gruppo di missini aggredisce studenti di sinistra, ferendo seriamente Pierluigi Donini. Violenza politica

14 dicembre 1953

A Milano, la polizia ritira il passaporto a Giovanni Berlinguer, presidente dell’Unione internazionale studenti, al suo rientro da Praga. Repressione

14 dicembre 1953

In occasione dello sciopero dei lavoratori dell’industria contro i licenziamenti, il cotonificio Macchi di Gallarate annuncia laconicamente la serrata e, nella stessa località, è denunciato l’industriale Bertolli per aver percosso e licenziato uno scioperante. Trasferimenti e licenziamenti di rappresaglia si registrano alla Moto Guzzi di Lecco, alla Necchi di Pavia, alla Conciaria Cornelia di Valle Olona ed in altre località. A Cremona, sono arrestati alcuni attivisti sindacali che diffondono volantini. Repressione armata

14-16 dicembre 1953

A Parigi, si svolge la sessione ministeriale del Consiglio atlantico. Nel suo corso si manifestano contrasti fra Stati uniti e Francia sulla questione della Ced. Stati Uniti

15 dicembre 1953

Cessa la mobilitazione dell’organizzazione ‘O’ sui confini orientali. Strutture clandestine e semiclandestine

16 dicembre 1953

In Israele, l’ambasciatore italiano Benedetto Capomazza, il primo accreditato presso lo Stato ebraico, presenta le proprie credenziali al presidente Yizhak Ben Zvi mentre questi è in vacanza a Tiberiade, per evitare di farlo a Gerusalemme, dove il suo atto avrebbe assunto il significato di un implicito riconoscimento delle aspirazioni israeliane sulla città.

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