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4 novembre 1953

Il presidente del Consiglio Pella a Redipuglia: "Per Trieste, buona guardia. Nessuno deve dubitare della fermezza con cui il governo compirà il proprio dovere". Lo stesso giorno, a Trieste, la polizia carica un corteo di giovani nazionalisti che risponde con fitte sassaiole e circonda la sede del ‘Fronte dell’indipendenza’ ed il Supercinema, requisito dagli angloamericani. La situazione si normalizza in serata. Repressione armata

5 novembre 1953

A Trieste, la polizia alleata spara sui manifestanti a favore del ritorno della città all’Italia, uccidendo lo studente di 16 anni Pietro Addobbati e il lavoratore Antonio Zavadil, e ferendo oltre 100 persone di cui uno, Domenico Scoroglia, gravemente. Il fuoco è aperto davanti alla chiesa di S.Antonio, con inseguimento dei dimostranti anche all’interno del tempio dove si erano rifugiati per trovare scampo. T.L.T. Repressione armata- caduti

5 novembre 1953

"La Settimana Incom" trasmette un documentario intitolato "Che cos’è la Nato", a cura di Stefano Canzio.

5 novembre 1953

Enrico Mattei riceve la laurea honoris causa in Ingegneria meccanica dal Politecnico di Torino.

6 novembre 1953

A Trieste, la polizia alleata apre ancora il fuoco sui giovani nazionalisti uccidendo Saverio Montano, Erminio Bassa, Francesco Paglia e Leonardo Manzi di 15 anni, e ferendo altre 80 persone. I dati ufficiali parlano di 82 feriti fra i dimostranti, oltre ai 6 morti, 79 fra i poliziotti e di 55 fermati come bilancio delle due giornate. T.L.T. Repressione armata- caduti

6 novembre 1953

A Roma, una manifestazione studentesca di protesta per i fatti di Trieste, con bandiere abbrunate per il lutto e al canto dell’inno di Mameli, è aggredita dalla polizia davanti al Consolato britannico dove i manifestanti avevano portato la loro protesta, col pretesto di un lancio di sassi. Bilancio, 7 giovani contusi e 47 fermati. Si svolgono manifestazioni anche in altre città al grido di ‘fuori lo straniero’ e brevi astensioni dal lavoro, mentre messaggi di solidarietà giungono ai triestini colpiti dalla brutalità poliziesca. Repressione armata

6 novembre 1953

Si apre a Milano –continuerà a Roma su richiesta della difesa degli imputati- il processo iniziato da Ferruccio Parri con querela per diffamazione contro i redattori missini de "Il Meridiano", Servello e Franzolin, per aver scritto che la liberazione di Parri era avvenuta d’intesa coi dirigenti fascisti. Al processo, in favore di Parri, deporranno il generale Cadorna, il partigiano bianco Edgardo Sogno (‘Franchi’), Luca Osteria (‘Ugo’), l’ex agente della polizia politica che interrogò Parri, ed il nazista Rauff che depone anch’egli a favore di Parri sostenendo che la sua liberazione avvenne per la convinzione del generale Wolff che la guerra fosse oramai perduta. La difesa degli imputati per contro fa leva anche su rastrellamenti e catture di patrioti che sarebbero avvenuti subito dopo la liberazione del prigioniero. I due giornalisti saranno condannati a versare una somma a titolo di risarcimento del danno morale. Destra- M.S.I. Resistenza

7 novembre 1953

A Washington, il presidente americano Dwight Eisenhower scrive all’ambasciatrice a Roma, Clara Booth Luce: "Chiedo all’Ambasciata di Roma informazioni e giudizi sulla delicata situazione italiana dopo le recenti elezioni. Mi sembra che una eventuale elezione del presidente della repubblica italiana abbia bisogno del consenso della sinistra che fa riferimento al Cominform; ciò la dice lunga sui rischi del futuro". Stati Uniti- Italia

8 novembre 1953

A Teheran, l’ex primo ministro nazionalista Mossadeq è condannato a morte. Lo Scià concederà la grazia e la pena sarà commutata in 3 anni di reclusione.

9 novembre 1953

Da New York, il segretario di Stato Foster Dulles respinge seccamente la richiesta del governo italiano di sostituire il generale inglese Winterton, comandante alleato della zona A, e rivendica agli Usa la corresponsabilità politica degli eccidi di Trieste, elogiando Winterton e le truppe per "l’ammirevole disciplina e il senso di misura della polizia di fronte ad un’estrema provocazione". Dal governo italiano non proviene neppure una nota di protesta. Stati Uniti- Italia. T.L.T.

9 novembre 1953

A Milano, militanti missini inscenano una manifestazione dinanzi alla tipografia Same dove si stampano "Corriere lombardo", "Popolo", "Avanti!", "l’Unità" e altri giornali, forzando l’ingresso, spaccando vetrate e incendiando con un falò le copie stampate di cui si sono impadroniti. Violenza politica

10 novembre 1953

La Cgil ribadisce la propria opposizione alla partecipazione della Cisnal alle trattative interconfederali. Movimento operaio- sindacati

12 novembre 1953

Giovanni Stefano Rocchi invia una lettera all’ambasciatore italiano in Israele, Benedetto Capomazza, nella quale rileva come le "rigidità" del Vaticano in merito allo status di Gerusalemme siano "irrealistiche /e/ pericolose". Vaticano

12-14 novembre 1953

Il presidente del Consiglio Giuseppe Pella si reca in visita ufficiale in Turchia, ed esalta nel corso dei suoi interventi ufficiali la "democrazia" turca. Il regime di Ankara sta processando 167 oppositori politici e la pena di morte è sovente applicata. D.C.

13 novembre 1953

Il confidente ‘Aristo’ inoltra alla direzione Affari riservati una nota sul conto di Tullio Abelli: "Abelli Tullio di Roberto ex tenente in spe, già ufficiale della X Mas ed ispettore regionale e segretario del Msi di Torino, ha svolto dopo la Liberazione attività neofascista. Nel 1948 si recò in Argentina quale corrispondente del giornale "Ordine sociale" e per prendere contatto con le associazioni studentesche per gli scambi culturali. Nel marzo 1950, dopo essere stato nominato membro del comitato centrale del Msi, espatriò nuovamente. Esplicherebbe, all’estero, attività in favore del Msi". Controllo politico di Stato e informative. Destra- M.S.I.

15 novembre 1953

E’ presentato al Senato il disegno di legge della maggioranza sulle locazioni urbane che prevede rivalutazioni dei canoni nel quadriennio entrante sino al 244%.

16 novembre 1953

A Venezia, si riapre il processo d’appello a carico degli appartenenti alla Volante rossa. Si concluderà con sentenza che attutisce alcune condanne e mitiga complessivamente le pene: assolto per l’uccisione del generale fascista Ferruccio Gatti il Biadigo, che viene condannato a 15 anni, di cui 3 condonati, per gli altri reati; assoluzione piena per Lo Savio, precedentemente indicato come mandante del delitto Masazza, mentre l’ergastolo per Trincheri e Burato è commutato in 30 anni. Agli altri condannati sono diminuite le pene per la concessione delle attenuanti del 62-bis c.pen., in vista anche del passato partigiano. Violenza politica- caduti. Repressione

16 novembre 1953

A Roma, muore Luigi Damiani, redattore del giornale anarchico "Umanità nuova" nel primo dopoguerra e direttore dello stesso nel secondo dopoguerra.

17 novembre 1953

Anna Maria Moneta Caglio consegna un memoriale sulla morte di Wilma Montesi a padre Dall’Oglio, che lo invia al ministro degli Interni Amintore Fanfani. D.C.

17 novembre 1953

A Roverbella (Mantova), sono arrestati 3 braccianti, Bruno Coghi, Eros Fortunati e Riccardo Marconcini, per essersi recati al lavoro sul fondo dell’agrario Portioli nonostante la disdetta ricevuta, che essi contestano perché avvenuta senza giusta causa. Repressione armata

17 novembre 1953

A Firenze, gli operai occupano gli stabilimenti della Fonderia Pignone della Snia, posta in liquidazione, per difendere il posto di lavoro. Movimento operaio

19 novembre 1953

A Sesto San Giovanni (Milano), al termine di uno sciopero contro i licenziamenti, l’industriale Bruno Falck attende gli operai all’ingresso della fabbrica circondato da un folto cordone di poliziotti per impedire l’ingresso agli scioperanti. La scena si ripete in altri stabilimenti del gruppo, dove gli operai trovano ad attenderli la polizia. Repressione armata

19 novembre 1953

A Firenze, si svolge uno sciopero di solidarietà con i lavoratori della Pignone occupata. Movimento operaio

20 novembre 1953

In Indocina, 6 battaglioni di paracadutisti francesi sono lanciati in località Diem Bien Phu.

20 novembre 1953

La Commissione parlamentare d’inchiesta sulla miseria in Italia, presieduta dall’on. Vigorelli, conclude i lavori raccolti in 14 volumi e presenta al Parlamento la sua relazione conclusiva. Fra i dati, risulta che il 18% delle famiglie italiane non consuma che saltuariamente zucchero, carne e vino, che il 22% vive in case fatiscenti e sovraffollate, mentre l’analfabetismo passa da uno standard nazionale del 4% a punte assai più elevate nel Sud, fino al 53% a Cagliari; che le malattie dei poveri, prevalente causa di anticipata mortalità sono la silicosi, la tbc e naturalmente, la denutrizione.

20 novembre 1953

La Cassazione assolve il generale fascista Enrico Adami Rossi, che era stato processato dal Tribunale di Firenze nel maggio 1946 e condannato a morte per aver ucciso 23 partigiani toscani e fatto sparare colpi di mitra sulla popolazione che chiedeva la fine del conflitto, nell’agosto 1943. La condanna era stata annullata dalla Cassazione ed un secondo giudizio presso la Corte d’assise di Roma si era concluso per il generale ed il suo braccio destro, Berti, con una condanna a 24 anni di reclusione. Dopo poco i due, benché scarcerati, erano ricorsi in Cassazione per ottenere l’annullamento della sentenza di condanna. R.S.I.

21 novembre 1953

Il fattore Guido Cenacchi, imputato per l’uccisione del bracciante Loredano Bizzarri, è assolto dal Tribunale di Bologna. Per contro, sono condannati ad 1 mese di reclusione 24 braccianti che, insieme al compagno caduto, si trovavano inermi di fronte all’arma del fattore, guardaspalle dell’agrario Lenzi. Violenza politica. Repressione

22 novembre 1953

Egidio Ortona annota nel suo diario il contenuto di una conversazione con Frank Nash che, sul progetto aeronautico, gli dice che "è difficile ‘vendere’ al Pentagono l’idea del potenziamento dell’aviazione italiana, quando non si sa fino a che punto si vuole in Italia favorire la collaborazione con l’aeronautica americana aderendo alle sue richieste per la concessione di basi. Questo è il punto politico cruciale di tutto il problema" Stati Uniti- Italia

24 novembre 1953

Acceso dibattito alla Camera dei deputati sull’amnistia. Le opposizioni denunciano che la pregressa amnistia è stata applicata in modo discriminato, con estensioni oltre la lettera della legge a beneficio dei fascisti e sovente disapplicata per i partigiani e criticano la nuova legge per la mancata demarcazione fra reati politici e comuni dopo la scadenza indicata, mentre esponenti della maggioranza intervengono per invocare limitazioni all’indulto per i reati politici.

24 novembre 1953

A New York, il Consiglio di sicurezza dell’Onu condanna "nel modo più reciso" Israele per il massacro di Qibya, compiuto dall’Unità 101 agli ordini del maggiore Ariel Sharon. (Vedi nota del 14 ottobre 1953).

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