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19 maggio 1954

A Milano, la polizia interviene per sciogliere i picchetti degli operai della Pirelli, nel primo giorno di uno sciopero di settore. A Magenta (Milano), sono incriminati per resistenza alla forza pubblica e violenza privata Federico Bosio e Aldo Villa, dirigenti sindacali. Otterranno la libertà provvisoria dopo 35 giorni di carcerazione a San Vittore. Saranno assolti il 30 maggio 1955. Repressione armata

19 maggio 1954

La polizia interviene ripetutamente contro i lavoratori delle campagne milanesi, anch’essi come nel Delta padano impegnati nella lotta per i nuovi contratti. Ad Abbiategrasso (Milano), oltre alla consueta scorta ai crumiri, la polizia ordina ai mungitori di tornare al lavoro, armi in pugno. Repressione armata

20 maggio 1954

Jean Paul David, accompagnato da Edgardo Sogno, si incontra a Roma con l’ambasciatore americano e, successivamente, con Mario Scelba. Stati Uniti- Italia. D.C. Strutture clandestine e semiclandestine

20 maggio 1954

A Milano, al secondo giorno dello sciopero del settore chimico e metallurgico per l’ottenimento di migliori retribuzioni, la polizia carica i lavoratori che manifestano in corso Sempione, provocando scontri nei quali restano feriti, oltre diversi operai, anche 4 agenti e l’ufficiale che li guida, Pantaleo Cialdini. La polizia carica anche il corteo degli operai dell’Alfa Romeo, Triplex e Osma in viale Certosa, cercando di spezzare la colonna; ne segue un corpo a corpo per sottrarre ai poliziotti gli operai fermati. Infine, in via Torino, i tranvieri si difendono dalle cariche della Celere facendosi scudo con i tram, posti in mezzo alla strada a mo’ di barricata. Repressione armata

21 maggio 1954

Continua ad oltranza lo sciopero bracciantile nelle campagne del Nord; nel Polesine molti agrari firmano i nuovi contratti, ma i più oltranzisti ricorrono ancora alla polizia che giunge in forze in alcune località, fra cui Adria. Scontri con i crumiri e tensione si verificano anche nel piacentino e nel mantovano: nel fondo dell’agrario Ragazzi presso Mantova, la polizia si porta sul posto con 4 autocarri, carabinieri a cavallo e cani poliziotto. A Iolanda (Ferrara) i carabinieri caricano per due ore gli scioperanti convenuti nel centro del paese, malmenando anche le donne ed una ragazzina di 12 anni. Altri interventi di carabinieri e polizia si registrano nel parmense a Noceto, Fontanellato, Fontevivo, Busseto, dove sono fermati diversi attivisti sindacali. Repressione armata

21 maggio 1954

Il governo vara, in coincidenza con l’inizio della produzione in serie della Fiat 600, il piano decennale di costruzioni autostradali.

23 maggio 1954

Giovanni Gronchi, in un articolo apparso su "La Discussione", scrive: "E’ necessario per gli interessi del Paese e /per/ rispondere alla natura ed ai compiti della Dc affrontare il problema di una scelta politica, dopo che la politica centrista, cioè di equilibrio, si va dimostrando superata dai fatti e dalle esigenze che nascono…Spetta alla Dc, in conseguenza anche della sua posizione di partito - guida, di adeguare con maggiore sollecitudine la propria azione alla esigenza di attrarre nuove forze nell’orbita della politica democratica dello Stato repubblicano…" D.C.

24 maggio 1954

A Genova, il locale centro Cs (controspionaggio) invia al Sifar una nota informativa sul conto di Jean Paul David, fondatore di Paix et liberté. Controllo politico di Stato e informative. Strutture clandestine e semiclandestine

24-31 maggio 1954

A Palermo, si svolge un secondo convegno organizzato dal ‘Centro per la cooperazione mediterranea’.

25 maggio 1954

In Vaticano, Pio XII proclama santo Pio X. Vaticano

25 maggio 1954

In un appunto del Sifar, si rileva che "Jean Paul David, fondatore del movimento Paix et libertè, è in stretti rapporti con gli esponenti americani della Nato e di recente ha fatto dei viaggi negli Usa dove è stato ricevuto da Eisenhower… Il David e il Sogno si sono recati a Roma per far visita all’ambasciatore degli Usa, Luce, ed al presidente del Consiglio, Scelba, per ottenere un congruo finanziamento per l’intensificazione della propaganda anticomunista in Italia". Controllo politico di Stato e informative. Strutture clandestine e semiclandestine

25 maggio 1954

A Roma, la polizia intima lo scioglimento di una manifestazione di non vedenti davanti al Viminale; ma i dimostranti ritornano poco dopo, costringendo i rappresentanti del governo a ricevere una loro delegazione.

26 maggio 1954

A Valdagno (Vicenza), in occasione dello sciopero, indetto per tre giorni consecutivi dagli operai della Marzotto contro 138 licenziamenti intimati dalla direzione, la Celere in assetto da guerra carica i lavoratori ma è respinta. Repressione armata

26 maggio 1954

A Mezzogoro (Ferrara), la Celere carica le mondariso in lotta mentre tentano di allontanare i crumiri. Repressione armata

26 maggio 1954

A Milano, la Questura relaziona il Viminale sulla riunione svoltasi con Jean Paul David, "cui hanno preso parte gli esponenti della locale direzione di Pace e libertà e i rappresentanti del movimento nelle province di Genova, Torino, Padova e Bologna". Controllo politico di Stato e informative. Strutture clandestine e semiclandestine

28 maggio 1954

A Roma, l’ambasciatrice americana Clara Booth Luce informa il ministro degli Esteri, Piccioni, che il Dipartimento di stato concorda con la tesi italiana di un preventivo assenso della Nato per trasformare il Patto balcanico (vedi nota 28 febbraio 1953) in alleanza militare. Stati Uniti- Italia

28 maggio 1954

Un appunto dell’ufficio Rei, diretto dal colonnello Renzo Rocca, al direttore del Sifar, generale Ettore Musco, relaziona sul conto di Edgardo Sogno. Nella stessa si riportano i progetti esposti dal Sogno, elementi riferiti alla sua organizzazione, Pace e libertà, la sua intenzione di aprire "un ufficio a Roma in via Torino, e vi metterà a capo un certo dr. Vecchiato, della redazione del ‘Popolo’ e, per la parte informativa vera e propria, si avvarrà dell’opera del gen. Piechè. Inoltre il Sogno avrebbe fatto istituire agli Esteri (egli è diplomatico di carriera) un ufficio per il coordinamento della guerra psicologica da lui diretto". Ancora: "Inoltre egli chiede quanto ebbe già a dire al sig. ministro Taviani e cioè di poter trarre dagli archivi dell’ufficio storico dello S.M. elementi relativi alla guerra di Spagna ed ai crimini commessi a danno di italiani per opera dei vari Longo, Di Vittorio, Togliatti ecc.". E conclude: "Il dottor Sogno ha programmi assai vasti e ambiziosi...l’iniziativa sembra buona, molto audace e spregiudicata, ossia quella adatta veramente a combattere il comunismo". Controllo politico di Stato e informative. Strutture clandestine e semiclandestine. Piani occulti

28 maggio 1954

Sono state serrate alcune fabbriche di Vigevano (Pavia), come la Ursus gomma. Alla Breda, i dirigenti chiamano la polizia e cercano di bloccare i cancelli, ma l’astensione riesce egualmente. Repressione armata

30 maggio 1954

Il movimento sorto dalla fusione tra il Mai (Movimento anticomunista italiano) e il Fai (Fronte anticomunista italiano) si ristruttura con due segreterie facenti capo, rispettivamente a Padova e a Venezia, ai colonnelli Arrigo Astori e Antonino Presti. Strutture clandestine e semiclandestine

31 maggio 1954

Cariche poliziesche contro i braccianti si registrano a La Salute di Livenza e Concordia Sagittaria (Venezia), dove i celerini si abbandonano a pestaggi e fracassano le biciclette dei lavoratori. Repressione armata

31 maggio 1954

La Corte d’appello di Bologna conferma la assoluzione dei 32 lavoratori testimoni dell’eccidio di Modena del 9 gennaio 1950 (cfr. a questa data nonché maggio 1952). Per evitare la assoluzione, il procuratore generale aveva chiesto invece, per gli operai incriminati, i benefici di legge derivanti dai provvedimenti di condono recentemente approvati. Repressione armata- caduti

maggio 1954

A Udine, sono denunciati per occupazione di stabilimento 4 componenti della commissione interna della Safau, Birri, Pilutti, Deganis e Comino. Gli operai, che presidiavano la fabbrica, avevano in realtà mantenuto in efficienza i forni Martin e gli impianti abbandonati dalla direzione. I 4 operai saranno assolti il 6 maggio 1955. Repressione

maggio 1954

Guido Pazzi pubblica il libretto "Autocritica borghese e alternativa socialista", con una prefazione di Pietro Nenni favorevole alle tesi esposte. Pazzi, fra l’altro, definisce gli obiettivi della "a1ternativa socialista": "Realizzare...piani d’incontro, vuoi in politica estera, vuoi in politica economica; d’incontro, cioè con la parte progressiva della classe borghese e dei suoi partiti. Dei piani in sostanza, che concilino da un lato l’esigenza della borghesia, che vuole sopravvivere sul ciclo dei buoni profitti e dall’altro l’esigenza dei lavoratori...che vogliono sopravvivere alla miseria...E’ allora evidente che queste due parti, della borghesia e dei lavoratori, devono trovare un punto d’incontro... Spetta dunque alla borghesia di qualificarsi, di dire cioè quello che essa è, ed in qual modo consideri di poter salvaguardare i propri ben noti interessi, trovando un punto d’incontro con le esigenze dei lavoratori...". P.S.I.

1 giugno 1954

Il governo italiano è informato sui risultati delle trattative fra Jugoslavia, Gran Bretagna e Stati uniti relative al Territorio libero di Trieste. L’Italia avrà la zona ‘A’ rettificata territorialmente a suo sfavore. T.L.T.

1 giugno 1954

Amintore Fanfani, per conto del governo Pella, informa l’ambasciatore americano Clara Booth Luce che sta predisponendo l’attacco all’apparato finanziario del Pci stabilendo il monopolio statale sul commercio con i paesi dell’Est europeo. Fanfani specifica che il programma prevede: "1) attaccare l’apparato finanziario esterno del Pci con la costituzione di una organizzazione statale che abbia il monopolio del commercio con i paesi orientali e quindi impedisca a gruppi paracomunisti di commerciare con i paesi d’oltrecortina; 2) ridurre la capacità finanziaria interne del Pci dando istruzioni alla Banca d’Italia di esercitare il proprio controllo sul sistema finanziario italiano in modo da strangolare le cooperative comuniste; 3) chiudere le sezioni del Pci negli edifici dell’ex partito fascista; 4) limitare le attività sindacali che compromettono lo Stato". Stati Uniti- Italia. D.C. P.C.I.

1 giugno 1954

Achille Lauro esce dal Partito nazionale monarchico (Pnm) e fonda il Partito popolare monarchico (Pmp) in contrasto con Alfredo Covelli, leader del Partito nazionale monarchico.

1-8 giugno 1954

Nelle campagne milanesi, proseguono interventi polizieschi contro i braccianti. Alcuni esempi sono riportati dal quotidiano "l’Unità": il maresciallo dei carabinieri di Paullo si reca in visita dall’agrario della cascina Villambrera e, alla presenza del sindaco del paese che tenta di convincere costui a trattare coi braccianti, invita l’agrario a ‘prendere a legnate’ chi va da lui per quello scopo. Poco dopo, il maresciallo interviene alla cascina Giardino di Comazzo dove ha luogo un comizio regolarmente autorizzato, e ferma diversi partecipanti; lo stesso accade agli intervenuti ad un comizio a Pieve Emanuele. A Lodivecchio, la Celere ha fermato il segretario della Federbraccianti, Mascherpa. Alla cascina Locatelli di Sesto Ulteriano, 3 lavoratrici vengono azzannate dai cani e una di loro, Giuseppina Spinacci, perde un polpaccio. Repressione armata

3 giugno 1954

In un promemoria indirizzato a mons. Ronca, si segnalano le voci che circolano sul conto suo e dell’Unione nazionale italiana: "Anche in periferia presso gli Ecc.mi Ordinari si va svolgendo una attiva propaganda da parte di chi e preoccupato di un possibile sviluppo dell’Uni. Si diffondono tra i Vescovi le seguenti voci: 1) che mons. Ronca sta creando un partito valendosi di uomini sconosciuti ai Vescovi e uomini che si vogliono ‘imporre’ ai medesimi Ecc.mi Vescovi; 2) che il fine che egli si propone è quello di dividere la Dc, facendo con ciò venire meno l’unico argine". Vaticano. D.C.

3 giugno 1954

Filiberto Guala è nominato amministratore delegato della Rai-Tv. (Vedi nota del 3 gennaio l954).

3 giugno 1954

Ad Ancona, la polizia carica gli operai del Cantiere navale che avevano sospeso il lavoro un’ora prima del consueto, causa sciopero, e sequestra loro volantini e manifesti. Repressione armata

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