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1 gennaio 1955

A Saigon, il primo ministro del Vietnam del sud, Diem, respinge gli accordi di Ginevra.

4 gennaio 1955

A Parigi, l’ambasciatore italiano Pietro Quaroni invia al presidente della repubblica Luigi Einaudi, tramite il funzionario del ministero degli Esteri B. Mosca, una lettera nella quale fa ironicamente notare come il piano Vanoni sia "l’unico obiettivo serio ed importante della politica estera italiana" che occorrerebbe cercare di realizzare trovando appoggi all’estero, mentre invece il governo è troppo impegnato nella lotta interna al comunismo e alla disoccupazione per svolgere una politica estera seria.

4 gennaio 1955

Su decreto del ministro dell’Interno Scelba, è sciolto il consiglio comunale di Rimini. Fra le motivazioni, vi è la mancata applicazione di alcuni tributi, tassa di famiglia, patente e tassa di licenza, nella misura voluta dalla Prefettura. E’ anche sospeso con decreto prefettizio il sindaco di Camposanto (Modena) Anello Vezzali perché in una pubblica riunione "usando un frasario violento e provocatorio, si è scagliato contro gli organi della Prefettura, accusandoli di intralciare l’opera dell’amministrazione comunale". D.C. Repressione

4 gennaio 1955

Pietro Secchia invia alla direzione nazionale del Pci una seconda lettera autocritica che, però, sarà respinta. P.C.I.

5 gennaio 1955

In una nota del Sifar, si allega il bigliettino inviato da Ulderico Caputo, funzionario del ministero degli Interni, a Karl Hass, con gli auguri di fine anno. Controllo politico di Stato e informative. Occupazione tedesca

6 gennaio 1955

A Villa Madama, una riunione ristretta dei responsabili del quadripartito Dc-Psdi-Pri-Pli decide il rinvio della riforma dei patti agrari, con la motivazione che la riforma contrattuale va abbinata a quella fondiaria. D.C.

6 gennaio 1955

Il ministro dei Trasporti conferma il licenziamento di 1.500 lavoratori degli appalti ferroviari.

7 gennaio 1955

A Roma, il procuratore generale della Corte d’appello, dottor Giocoli, nella inaugurazione all’anno giudiziario, auspica misure restrittive della libertà di stampa, alla quale "non si devono sottoporre i beni dell’ordine pubblico, del buon costume, dell’onore individuale e dei segreti di carattere politico, militare e istruttorio"; viceversa è questa libertà ad essere subordinata all’interesse dello Stato. Repressione

7 gennaio 1955

La direzione nazionale del Pci decide di respingere la seconda lettera autocritica di Pietro Secchia, trovandola ancora inadeguata. P.C.I.

8 gennaio 1955

Al Cairo (Egitto), l’ambasciatore italiano sconsiglia il governo di "farsi trascinare" nella vicenda del ‘Bat Galim’ prestandosi alla manovra israeliana, in modo da evitare di mischiare "la questione di principio della libertà di navigazione nel Canale con il problema dei rapporti fra Israele e il mondo arabo".

8 gennaio 1955

Pietro Secchia invia alla direzione nazionale del Pci una terza lettera autocritica sulle sue presunte responsabilità nel caso Seniga. P.C.I.

8 gennaio 1955

L’ex deputato democristiano Bavaro, già presidente dell’Ingic ed incriminato per tangenti, latitante, denuncia in un esposto alle Procure della repubblica di Roma, Milano ed Arezzo la connivenza dei ministeri e dei loro organi periferici col sistema delle tangenti, a suo dire con forti elargizioni alle Prefetture di Milano, Pavia e Novara. In seguito, è tratto in arresto anche il direttore dell’Ingic di Lecco, quello di Bergamo, Mazzariol, il presidente centrale Vincenzo Bavaro, i vice direttori Camillo Forghieri e Simoncini, ed altri alti funzionari. Sono arrestati anche Franco Del Pace e Leonetto Melani, rispettivamente segretario della federazione Pci di Arezzo e dirigente della sezione socialista di San Giovanni Valdarno, entrambi scarcerati nel luglio 1955. D.C. P.C.I. P.S.I.

10 gennaio 1955

Il Tribunale di Bologna giudica Giuseppe Brini e Remigio Barbieri, rispettivamente responsabile e articolista di "La lotta" per vilipendio alle istituzioni (cfr.21 dicembre 1954) e li condanna a 11 mesi di reclusione ciascuno. Altri giornalisti e redattori di organi di stampa comunisti e socialisti sono denunciati tra gennaio e febbraio: Davide Lajolo, Rubens Tedeschi, Giosuè Ravaioli, Luciano Bergonzini, Luciano Barca, Aroldo Torelli, Rubens Borghi (condannato a 7 mesi), Vittorio Bardini, Silvano Armaroli, Carlo Colombo, Rinaldo Rinaldi, Ermanno Tondi, Gaetano Loreti, Sergio Soglia, Gaetano Frontali, Lanfranco Bugatti, Vittorio Vezzali, Giancarlo Grazia, Enzo Peruzzi, Domenico Fonti, Mario Stefano Maffei, Adriano Zana e la scrittrice Renata Viganò. In relazione ad un articolo del giornale sindacale "Lotte della Breda", il responsabile della commissione interna della III Breda di Milano è licenziato. Denunciato anche Palmiro Togliatti per vilipendio del Presidente della repubblica, per la reazione allo scioglimento del consiglio comunale di Rimini. Repressione

10 gennaio 1955

Con nota diretta al Viminale, si informa che George Weller "nato a Boston il 13 luglio 1907, domiciliato a Roma…, corrispondente in Italia del ‘Chicago Daily news’ con ufficio in Roma in via Mercede 54, ha in questi giorni preso contatto con gli esponenti del movimento ‘Pace e libertà’ col pretesto di voler constatare de visu l’attività e il funzionamento del comitato, allo scopo di farne oggetto di una serie di articoli. Si ritiene però che il Weller sia stato incaricato di svolgere una minuziosa indagine sul movimento ‘Pace e libertà’ in relazione alla recente scissione e costituzione dell’altro movimento ‘Pace e lavoro’…". Controllo politico di Stato e informative. Strutture clandestine e semiclandestine

11 gennaio 1955

Muore Rodolfo Graziani. Destra- M.S.I.

11-12 gennaio 1955

A Roma, si svolge l’incontro tra il primo ministro francese Pierre Mendès-France e quello italiano, Mario Scelba.

13-14 gennaio 1955

Ezio Vanoni illustra al consiglio dell’Oece, a Parigi, il suo ‘Schema’, ricevendone un parere positivo.

14 gennaio 1955

E’ fondata l’Associazione nazionale Arma Milizia (Anam).

15 gennaio 1955

La direzione nazionale del Pci accoglie la terza lettera di autocritica inviata da Pietro Secchia sul caso Seniga. P.C.I.

15-18 gennaio 1955

Si svolge la visita ufficiale in Gran Bretagna del presidente del Consiglio Mario Scelba, accompagnato dal ministro degli Esteri Gaetano Martino. D.C.

17 gennaio 1955

A Milano, la Corte d’assise giudica Angelo Bertagna, Aldo Bertagna, Ferruccio Manzoni di Sesto San Giovanni accusati dell’uccisione, avvenuta il 27 aprile 1945 di Hermann, Clelia e Cirena Laube. Secondo i partigiani l’intera famiglia era collaborazionista. Repressione fascisti. Repressione partigiani

18 gennaio 1955

Il quotidiano comunista "L’Unità" pubblica un comunicato che informa: "il compagno Pietro Secchia è stato designato a coprire il posto di segretario regionale della Lombardia". P.C.I.

19 gennaio 1955

A Macerata, si apre il processo a carico di Ascanio Boni, già condannato alla pena di morte da una Corte d’assise straordinaria il 19 agosto 1945 per delitti e sevizie a danno di partigiani, nella zona fra Nonantola, Bomporto e Ravarino (Modena). Repressione fascisti

20 gennaio 1955

Aldo Moro è eletto presidente del gruppo parlamentare democristiano, di stretta misura su Giulio Andreotti. D.C.

20 gennaio 1955

A Bologna, si riapre la vertenza Ducati con altre 527 lettere di licenziamento dirette a lavoratori che, secondo i precedenti accordi, frequentavano corsi di riqualificazione per sospesi. I lavoratori, che si presentano al corso chiedendo il rispetto degli accordi, sono allontanati a forza dalla polizia. Repressione armata

20 gennaio 1955

A Genova, si apre la lunga lotta dei portuali contro il decreto che impone la ‘libera scelta’, vale a dire il diritto degli armatori di scegliere liberamente la manodopera fuori delle Compagnie. Analogo tentativo era stato fatto da Mussolini nel 1927 ma era rientrato in pochi mesi per l’opposizione delle categorie economiche cittadine e dell’allora podestà. La polizia carica violentemente a piazza Bianchi, provocando contusi e feriti fra i quali il più grave è Rino Lamberti. Scioperano anche i tranvieri, uno dei quali è picchiato durante le cariche. Gli armatori cercano di organizzare il crumiraggio ma il nuovo personale, inesperto, provoca il danneggiamento di una nave ed essi devono temporaneamente desistere dal tentativo. Movimento operaio- sindacati. Repressione armata

22 gennaio 1955

Ernesto De Marzio, parlamentare del Msi, rifiuta di pronunciare un intervento alla Camera perché presidente di turno è il comunista Edoardo D’Onofrio, indicato come torturatore di soldati italiani in Russia. La Dc propone di aprire un’inchiesta sul conto di D’Onofrio ma il Psi si oppone. De Marzio è sospeso dai lavori parlamentari. Destra- M.S.I. P.C.I.

22 gennaio 1955

A Genova, si svolge uno sciopero di due ore in appoggio all’agitazione dei portuali per contrastare il decreto governativo che vorrebbe introdurre il sistema della ‘libera scelta’. La polizia, presente in forze, crea ancora tensione. Movimento operaio- sindacati

24 gennaio 1955

Paolo Emilio Taviani annota nel suo diario: "Il generale Ettore Musco, capo del Sifar, mi ha consegnato la documentazione precisa del finanziamento di circa due miliardi giunti dall’Urss al Pci attraverso Zurigo. E’ il risultato di parecchi versamenti. Notifico immediatamente la cosa al presidente del Consiglio Scelba e al ministro degli Esteri Gaetano Martino". Controllo politico di Stato e informative. D.C. P.C.I.

24 gennaio 1955

Il colonnello Mosè Bongioanni è assegnato al Sifar, provenendo "dal disciolto nucleo Duca", insieme al colonnello Romolo Ragnoli, anch’egli proveniente dal nucleo Duca. Strutture clandestine e semiclandestine

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