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26 marzo 1955

Il Parlamento dispone provvedimenti per la costruzione di edifici scolastici, opere igieniche, sistemazioni aeroportuali e stradali ecc., per il comune ed il Territorio libero di Trieste.

26 marzo 1955

A Torino, si svolge il convegno internazionale dei partiti socialisti in esilio.

26 marzo 1955

Nel comune di Carpineti (Reggio Emilia), alla frazione Colombaia, sono uccise 2 persone che avevano partecipato ad una cena all’osteria Vezzosi per festeggiare la vittoria bianca alla mutua. Violenza politica- caduti

29 marzo 1955

A Torino, per la prima volta la Cgil è messa in minoranza nelle elezioni per le commissioni interne. Le elezioni alla Fiat hanno dato il 41% dei voti alla Cisl, il 36% alla Cgil, il 23% alla Uil. Movimento operaio- sindacati

30 marzo 1955

La Gran Bretagna aderisce al Patto di Baghdad.

30 marzo 1955

Egidio Ortona annota nel suo diario che, nel corso di un colloquio con Charles Wilson, segretario per la Difesa, presenti Mario Scelba e Clara Booth Luce, viene comunicato l’esito delle elezioni interne alla Fiat con la sconfitta della Cgil: "Alla notizia – scrive Ortona – vedo mrs. Luce perdere per la prima volta il proprio controllo abituale e quasi fare un balzo di gioia sulla sedia, tanto incredula essa era". Stati Uniti- Italia

30 marzo 1955

E’ sospeso il sindaco di Carpineti (Reggio Emilia), il comunista Nello Lusoli, per non aver informato le autorità superiori di una manifestazione contro l’Ueo indetta in una frazione e per asserita faziosità nell’appoggio della lista di sinistra nelle elezioni della mutua contadina. Repressione

31 marzo 1955

Paolo Emilio Taviani dichiara a Elbridge Durborw, consigliere dell’Ambasciata americana a Roma, che "Einaudi non sarà eletto dal momento che l’Italia ha bisogno di un uomo più forte e aggressivo alla presidenza", e illustra le ragioni dell’asserzione: "Anche se non penso che accadrà, si deve essere sempre preparati per la possibilità che sia necessario un colpo di Stato in Italia per evitare che i comunisti vadano al potere. Io non penso che se questo dovesse accadere Einaudi sarebbe sufficientemente forte". Stati Uniti- Italia

31 marzo 1955

A Torino, inizia il 31° congresso nazionale del Psi che conclude i suoi lavori il 3 aprile. Nel corso del suo intervento, Pietro Nenni afferma che il Partito socialista accetta la Nato come "alleanza puramente difensiva e geograficamente limitata". Il congresso elegge segretario nazionale Pietro Nenni e vice segretario Rodolfo Morandi; la direzione nazionale risulta composta da De Martino, Foa, Vincenzo Gatto, Lami, Lizzadri, Lombardi, Panzieri, Pertini, Santi, Targetti, Tolloy, Valori, Vecchietti. P.S.I.

31 marzo 1955

Sul quotidiano comunista "L’Unità", Giuseppe Di Vittorio, nell’articolo intitolato "Il voto alla Fiat chiama alla lotta per le libertà operaie", commenta i risultati per le elezioni interne alla Fiat: "Alla Fiat ha vinto la violenza, il ricatto, il terrore padronale…Tutti noi della Cgil siamo abbastanza forti per accusare il colpo…giacché noi non accettiamo l’idea che anche col terrore il grande padronato debba pervenire a piegare la classe operaia…". P.C.I.

marzo 1955

Misure di rappresaglia sono disposte in diverse aziende per gli scioperi politici contro l’Ueo: fra gli altri, sono licenziati due esponenti della commissione interna della fonderia Altor di Milano. Alla Magneti di Crescenzago, sono sospesi due delegati, altri due attivisti sindacali di Vicenza, i ferrovieri Giuseppe Nicoletti e Pietro Ferronato sono sospesi per avere espresso la loro opposizione alla bomba H. Movimento operaio

marzo 1955

Sono denunciati abusi all’orfanotrofio di Seregno (Milano), gestito dalle suore della carità di san Vincenzo, dove le giovani donne ospitate sono mandate a lavorare con paghe irrisorie, per lo più trattenute dalla direzione dell’orfanotrofio, nei cotonifici della zona. Alcune ragazze denunciano anche punizioni come docce gelate, nonché il caso di una ragazza malata di tbc, rinchiusa in uno sgabuzzino fatiscente. Pochi giorni dopo, emerge un altro caso di maltrattamenti alla Casa del fanciullo di Cazzanigo (Bergamo), anch’esso di gestione clericale, per la denuncia alla Procura di Monza della madre del piccolo Giuseppe Galvan, 8 anni, che era stato rinchiuso per punizione in uno stanzino buio e percosso, riportando abrasioni, contusioni e conseguenze psichiche.

aprile 1955

A Vercelli, il prefetto sospende il sindaco di Cossato contestandogli di non avere impedito la presenza di bandiere rosse alla celebrazione del 25 aprile.

1 aprile 1955

A Carpineti (Reggio Emilia), in relazione al duplice omicidio del 26 marzo, la polizia annuncia la confessione di Guerrino Costi, mezzadro aderente al Pci, nonché altri 9 fermi. E’ invece rilasciato il segretario della Cdl di Toano. Violenza politica- caduti

1 aprile 1955

A Roma, è tratto in arresto il giornalista Gualtiero Jacopetti, con l’accusa di ratto e violenza nei confronti di Jolanda Calderas, una bambina zingara di 13 anni.

1-2 aprile 1955

Querele incrociate fra Giuseppe Saragat e "Paese sera", per la pubblicazione della notizia di un rapporto amicale esistente tra il vice presidente del Consiglio e il marchese di Capocotta, Ugo Montagna, e della registrazione di una conversazione telefonica tra il noto marchese ed il prefetto Mastrobuono, che chiama in causa Saragat.

2 aprile 1955

Una nota del ministero degli Interni rileva che Lando Dell’Amico è stato accusato, nel numero 3 del mese di marzo 1955 della rivista "Pace e Libertà", di aver provocato, nella sua veste di presidente della giunta nazionale giovanile dei Partigiani della pace, nel 1952, insieme ad Enrico Berlinguer, l’arresto e la successiva condanna all’ergastolo di Giorgio Heyzlar, presidente della Gioventù comunista cecoslovacca. Controllo politico di Stato e informative

2 aprile 1955

Il quotidiano vaticano "L’Osservatore Romano" auspica l’elezione a presidente della repubblica italiana di un "uomo politico cristiano". Vaticano

6 aprile 1955

A Londra, Anthony Eden subentra a Winston Churchill nella carica di primo ministro.

6 aprile 1955

A Roma, la direzione nazionale del Psdi, su proposta di Giuseppe Saragat, approva un ordine del giorno favorevole all’apertura della crisi di governo.

6 aprile 1955

Centinaia di braccianti disoccupati e contadini poveri riprendono le occupazioni di terre nelle valli del basso ferrarese, rivendicando la bonifica e le assegnazioni. Lo stralcio di riforma agraria strappato 5 anni orsono non ha infatti risolto il problema terra. I carabinieri intervengono nelle valli, strappando i cartelli, diffidando ed identificando i partecipanti; ma l’agitazione si estende ad altri centri del Delta padano. Riprendono anche le agitazioni bracciantili in Emilia Romagna ed in Veneto e questa volta al sindacato rosso si aggiungono spezzoni di Cisl e Uil. Repressione armata. Movimento contadino e bracciantile

7 aprile 1955

La divisione Affari riservati del ministero degli Interni, in una nota relativa al movimento Pace e libertà, scrive: "A un anno e mezzo circa dalla sua costituzione, il movimento anticomunista Pace e libertà ha già incominciato ad accusare stanchezza perdendo quel mordente che lo aveva portato all’avanguardia dei cosiddetti movimenti di destra nati dal 1950 in poi. In seno a questa organizzazione hanno decisamente influito le beghe personali, gli arrivismi e in particolare l’esibizionismo politico dei suoi dirigenti centrali e periferici…Nel dicembre dello scorso anno si ebbero le prime defezioni, gli esponenti di Pace e lavoro portarono via dall’archivio centrale di Milano quasi tutti i più importanti documenti… Altro fattore che incide in senso negativo sull’attività di Pace e libertà è la difficoltà di reperimento di fondi. In questi ultimi tempi, infatti, molti industriali del nord si sono rifiutati di devolvere somme di denaro a favore del movimento e tale comportamento sembra sia stato loro suggerito dal presidente della Confindustria". Controllo politico di Stato e informative. Strutture clandestine e semiclandestine

7 aprile 1955

A Bologna, elementi di destra appiccano un incendio alla sede della scuola quadri del Pci Anselmo Marabini. Violenza politica

7 aprile 1955

A Milano, la direzione della Redaelli, che già due settimane orsono ha licenziato un componente della commissione interna, risponde alle proteste dei lavoratori licenziando l’intera commissione e comunicando all’Ufficio del lavoro l’intenzione di licenziare altri 60 operai. Movimento operaio

8 aprile 1955

A Londra, Winston Churchill annuncia il suo definitivo ritiro dalla vita politica.

9 aprile 1955

A Cremona, nel clima teso verificatosi per il tentativo dei missini di commemorare il gerarca Farinacci, assassinato dai partigiani, avvengono tafferugli tra missini e militanti di sinistra: fra gli altri il missino Merlini viene alle mani con Roberto Ferretti, ex questore del periodo di liberazione. Destra- M.S.I.

9 aprile 1955

Esce il primo numero de "Il dibattito politico", diretto da Mario Melloni e Ugo Bartesaghi, che si distingue per le sue posizioni neutraliste in politica estera (v. nota 23 dicembre 1954).

11 aprile 1955

Centinaia di agricoltori sfilano a Vercelli in occasione di un convegno sull’agricoltura indetto al teatro Verdi per avanzare rivendicazioni quali l’abbassamento dei tassi di credito, la riforma dell’Ente risi, la rateizzazione dei debiti, la regolamentazione del mercato delle carni ecc. La polizia, intervenuta in forze, carica con lanci di lacrimogeni e provoca tafferugli sino a mezzogiorno. Repressione armata

12-13 aprile 1955

A Genova, la Celere si scaglia nuovamente contro i portuali giunti all’84° giorno di agitazione. Le camionette bloccano la città spingendosi nei vicoli fino a Banchi e Sottoripa, tentando di disperdere i capannelli dei lavoratori. Ancora cariche avvengono il giorno dopo contro i lavoratori che tentano di dissuadere i crumiri organizzati dall’armatore Costa. Repressione armata

13 aprile 1955

Le sinistre rilanciano alla Camera la richiesta di scioglimento del Msi. P.C.I. P.S.I. Destra- M.S.I.

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