Precedente 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 ..Successive

1 giugno 1955

A Roma, l’ambasciatrice americana Clara Booth Luce scrive a Cabot Lodge chiedendo il blocco degli aiuti finanziari alla Democrazia cristiana e ai suoi alleati: "Negli ultimi sei mesi ho maturato la profonda convinzione che la nostra politica di aiuti clandestini ai partiti politici italiani è destinata al fallimento, per ragioni sia politiche sia morali… Dopo cinque anni e mezzo miliardo di dollari di aiuti ufficiali, e ingenti quantitativi di aiuti clandestini, i leader di ‘questi partiti’ democratici ci dicono oggi, esattamente come ci dicevano nel ’48, che l’unica alternativa ad una vittoria comunista alle urne è rappresentata dal mantenimento su scala permanente del nostro finanziamento a loro e ai loro partiti…anni di aiuto clandestino ai partiti governativi non hanno prodotto né una prolungata azione anticomunista né la formazione di un ‘governo stabile’. Essi non sono neppure in vista… Il peggiore aspetto della politica degli aiuti clandestini è che essi indeboliscono la virtù principale che noi vogliamo vedere in un governo italiano, ossia un vigoroso comportamento anticomunista…un forte governo anticomunista è impossibile in una situazione in cui il mantenimento della minaccia comunista è l’unica cosa a disposizione dei politici anticomunisti per ottenere ampie somme di denaro di cui essi non sono tenuti a rendere conto in pubblico". Secondo la Luce, i pochi successi effettivamente ottenuti contro il Pci si devono esclusivamente "all’uso di aiuti clandestini per sostenere gruppi non governativi che hanno promosso efficaci azioni, nonostante la resistenza del governo". Stati Uniti- Italia

1-2 giugno 1955

A Messina, si svolge la Conferenza fra i 6 ministri degli Esteri dei paesi aderenti alla Ceca, promossa da Gaetano Martino.

3 giugno 1955

A Parigi, sono firmati gli accordi che riconoscono l’autonomia della Tunisia, e contengono le norme relative al graduale processo per l’indipendenza.

3 giugno 1955

A Modena, la Fiom denuncia Alberto Sabbatini, membro cislino dell’Oci-Fiat ed altri in relazione ad un comunicato in cui si attribuiva la causa delle riduzioni d’orario effettuate nello stabilimento alla temuta vittoria del sindacato rosso e si ventilavano perdite di salari se i lavoratori avessero votato Fiom, nonché erogazioni di somme in caso contrario. In diverse altre fabbriche, in vista del rinnovo delle commissioni interne, sono avvenuti fatti analoghi. Movimento operaio- sindacati

3 giugno 1955

A Roma, davanti al Viminale, la Celere carica una manifestazione di protesta indetta da mutilati di guerra e non vedenti, in seguito a qualche fischio partito all’indirizzo del presidente del Consiglio Scelba e del ministro Gava. Nuova carica dopo mezzora, quando gli invalidi chiedono il ricevimento di una delegazione. La polizia denuncia 29 manifestanti per violenza aggravata, resistenza a pubblico ufficiale e blocco stradale. Repressione armata

4 giugno 1955

Ad Agna (Padova), al 6° giorno di sciopero bracciantile, sono fermati e percossi dai carabinieri 3 lavoratori, Damiana Albertin, Antonio Guariento e Lazzarin, quest’ultimo considerato ‘capo’ della rivolta. Repressione armata

4 giugno 1955

Il Tribunale militare di Milano condanna, per vilipendio alle forze armate e di polizia, a 8 mesi e 9 giorni di reclusione senza benefici Amedeo Bianchi di Varese, già carcerato a Peschiera, in relazione ad un comizio nel quale aveva denunciato le vessazioni contro la stampa comunista. Repressione

4 giugno 1955

A Milano, la ‘Squadra 54’ invia alla divisione Affari riservati un appunto relativo a Giulio Alonzi: "Il col. dr. Giulio Alonzi è entrato nel Partito socialista italiano; egli dopo la dissoluzione del Partito d’azione non aveva accettato di entrare in nessun raggruppamento politico e l’unica sua carica era ed è quella di vice presidente della Fiap. La sua presenza nella Fiap avvicinerà probabilmente questa associazione al Psi e non è molto improbabile che alcuni esponenti dell’associazione stessa non siano restii a seguire l’esempio dell’Alonzi sempre che il Psi si distacchi dal Pci". Controllo politico di Stato e informative

4 giugno 1955

Muore Alessandro Casati.

5 giugno 1955

In Sicilia, si svolgono le elezioni regionali.

6 giugno 1955

Il Tribunale militare di Bologna condanna a 7 mesi e 5 giorni di reclusione senza condizionale Amelio Caselli, dirigente della Federmezzadri provinciale, in relazione ad un comizio nel quale aveva criticato la politica agraria del governo. Repressione

7 giugno 1955

Stati uniti, Gran Bretagna, Francia invitano l’Urss a partecipare alla conferenza dei Quattro che inizierà a Ginevra il 18 luglio. Stati Uniti

7 giugno 1955

Nikita Kruscev invita il cancelliere tedesco Konrad Adenauer a Mosca, al fine di stabilire relazioni diplomatiche fra i due paesi.

8 giugno 1955

A Roma, decine di ricoverati al sanatorio Forlanini restano contusi o feriti per gli incidenti provocati dall’intervento della polizia, che ha occupato l’ospedale in occasione dello sciopero dei lavoratori paramedici. Pur astenendosi dall’attività, i lavoratori garantivano l’assistenza nei reparti pediatrici, chirurgici ed infermieristici. Alle proteste dei lavoratori e dei ricoverati, la polizia risponde con cariche e getti d’acqua indiscriminati, ed insegue a manganellate un gruppo di ricoverati che cercano scampo nel cortile. Oltre ai contusi, si contano 40 fermi fra degenti e lavoratori iscritti al sindacato. Repressione armata

9 giugno 1955

A Roma, la polizia assedia ancora il Forlanini occupandone i punti nevralgici, alcuni agenti entrano nell’ufficio tubercolotici per sequestrare il materiale. Centinaia di ammalati lasciano il sanatorio e riparano altrove. Repressione armata

10 giugno 1955

Mentre è in corso il processo al direttore della Cozzi, Monti (cfr.5 marzo) , sono annunciati 150 licenziamenti. Monti sarà condannato a 3 mesi di reclusione per ingiurie ed atti contro la decenza, con riferimento a soltanto 2 dei fatti denunciati ed assolto con formula dubitativa intorno agli altri fatti.

10 giugno 1955

Il consiglio dell’Oece approva il documento del Cir sullo ‘Schema Vanoni’, presentato il 15 marzo 1955, riconoscendo che è "di importanza politica sociale ed economica di vasta portata tanto per l’Italia che per tutti gli altri paesi associati".

12 giugno 1955

Il consiglio direttivo della Fiom discute la sconfitta registrata nelle elezioni interne. Sono anche rinnovate le cariche direttive: Novella è il nuovo segretario generale accanto al segretario nazionale Foa, mentre Della Motta e Roveda passano ad altri incarichi –quest’ultimo alla presidenza dell’Unione internazionale dei metallurgici. Movimento operaio- sindacati

13 giugno 1955

Una relazione sul bilancio del Tesoro di Enrico Roselli illustra alla commissione Finanze e Tesoro della Camera dei deputati, in modo ampio, lo Schema Vanoni.

13 giugno 1955

A Castell’Apertole (Vercelli), in occasione di uno sciopero di mondariso, sono arrestati Stella Bertolani, Caterina Cavalli, Leda Gardi e il capolega Albino Marami, che ottengono la libertà provvisoria dopo 10 giorni di carcere. Repressione

13 giugno 1955

Il settimanale americano "Newsweek" dedica un articolo al vescovo di Milano, Giovanbattista Montini, scrivendo che il suo "frenetico attivismo – ricorda – quello di un uomo politico americano che lavora solo prima delle elezioni, dopo un lungo soggiorno a Washington". Stati Uniti- Italia. Vaticano

14 giugno 1955

A Roma, con il Dpr 503 sono varati i nuovi programmi della scuola elementare, che sostituiscono quelli in vigore dal 1945.

14 giugno 1955

A Milano, sono arrestati e incarcerati 2 giovani, Osvaldo Bergamaschi e Giuseppe Valsecchi, quest’ultimo attivista sindacale, per aver scritto sull’asfalto ‘viva la pace’. Repressione

16 giugno 1955

Il segretario della Cisl, Giulio Pastore, indirizza al presidente del Consiglio una lettera con la esposizione dei punti a suo giudizio irrinunciabili per un programma di governo. Movimento operaio- sindacati

16 giugno 1955

A Presinaci (Reggio Calabria), è arrestato dai carabinieri Serafino Castagna, accusato di vari omicidi. Dopo l’arresto e la condanna all’ergastolo, Castagna si dedicherà a svelare i segreti della ’ndrangheta, scrivendo anche un libro intitolato "Devi uccidere".

17 giugno 1955

A Torino, una nota della Questura segnala che Franco Giordano è l’addetto ai partiti politici del comitato cittadino di Pace e libertà. Controllo politico di Stato e informative

18 giugno 1955

A Roma, il Tribunale sentenzia sul processo per le frodi valutarie (speculazioni per diverse centinaia di milioni iniziate in occasione della guerra in Corea), pronunciando 107 assoluzioni con formule varie e 40 condanne a pene varianti dagli 8 mesi ai 5 anni: pene complessivamente lievi e soprattutto si ha la percezione che non si sia arrivati a colpire i pesci grossi. Durante la requisitoria, il pm Giallombardo aveva dichiarato che gli illeciti sono stati resi possibili da una legislazione "incerta, contraddittoria, momentanea" che ha sostituito la precedente, che accentrava statalmente il traffico di valuta.

18 giugno 1955

A Roma, la Questura informa in Viminale sul conto di alcuni esponenti di Pace e libertà: Vito Peroni, dirigente della sezione romana ed ispettore per l’Italia centrale; Angelo Mannoni, "capo dell’ufficio stampa nazionale /che/ fu iscritto al Pci dal 1942, e fino all’8 settembre 1943 organizzò le cellule comuniste in Sardegna, in seno al reparto militare al quale era in forza col grado di sergente maggiore. Dopo la liberazione dell’isola, fu preposto al settore culturale della federazione comunista di Sassari e diresse il settimanale di cultura marxista ‘Mediterraneo’. Contemporaneamente, esercitò le funzioni di segretario di quel Consorzio agrario provinciale. In quell’epoca, era conosciuto in Sardegna come il collaboratore più intimo dell’on.le Renzo Iaconi, cui era legato da vecchia amicizia. Successivamente, abbandonò clamorosamente il partito ed assunse la direzione della ‘Gazzetta sarda’ contribuendo nell’isola, con una campagna scandalistica, all’insuccesso del cosiddetto ‘Fronte popolare’ nelle elezioni politiche dell’aprile 1948. Nel 1950, trasferendosi a Roma, lasciò la direzione di detto giornale del quale, però, fu capo della redazione romana fino all’anno successivo, epoca in cui, essendo il periodico divenuto organo fiancheggiatore del Partito sardo d’azione, troncò con esso ogni rapporto. Sempre nel 1951, assunse le funzioni di amministratore della rivista ‘Pensiero nazionale’ diretta dall’ex fascista De Rosas Giovanni Antonio di Gavino –inteso Stanis Ruinas – ed allora sovvenzionato dal Pci, ma poi lasciò l’incarico, nel settembre dello stesso anno, per asseriti motivi economici…"; infine, Giovanna Mannoni, sorella di Angelo, impiegata presso la redazione de "Il pensiero nazionale". Controllo politico di Stato e informative

18 giugno 1955

In occasione dello sciopero delle mondariso, l’agrario della cascina Favina nel pavese spara per intimorire le lavoratrici. In tutta la provincia vi è uno sproporzionato spiegamento di forze di polizia. Violenza politica

18 giugno 1955

Sul quotidiano comunista "L’Unità", nell’articolo intitolato "Intellettuali nelle fabbriche", si rileva che "in aziende dove alcuni decenni fa gli impiegati costituivano il 5% di tutti gli occupati, oggi gli impiegati costituiscono il 25% e più; alla Fiat, dal 1953 al 1954, mentre il numero degli operai è rimasto stazionario, sono stati assunti mille nuovi impiegati… Inoltre, i lavoratori che non svolgono attività manuali si sono moltiplicati in numerosi servizi… Citiamo, per puro esempio, tutti i servizi di pubblicità, di propaganda e distribuzione commerciale, oltre ai servizi di credito, assicurazione, ecc." P.C.I.

Precedente 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 ..Successive