Precedente 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 ..Successive

13 aprile 1955

Il Tribunale di Firenze condanna 7 responsabili del Msi di diverse città toscane per ‘tentata ricostituzione del Partito fascista’ ai sensi della legge Scelba: Renzo Benvenuti a 3 anni, Gastone Picchianti, Ferdinando Raimondi e Siro Tommasi a 9 mesi; Angiolino Montella, Antonio De Cesare e Sergio Buti a 6 mesi. Destra- M.S.I. Repressione

13 aprile 1955

E’ arrestato a Catania, dove viveva sotto falso nominativo, Mario Ettore Arratano, ex maggiore della Rsi e comandante delle Brigate nere di Mestre, autore dell’uccisione di 7 partigiani di Mirano (Venezia), di altri eccidi di antifascisti in Friuli e dell’incendio di alcuni villaggi, per i quali fatti egli aveva riportato la condanna a morte, commutata in ergastolo. Repressione fascisti

15 aprile 1955

A Roma, nel corso di una riunione del Consiglio dei ministri, Mario Scelba afferma: "Non tollereremo che la Germania diventi un altro grande, rimanendo noi in posizione inferiore…". D.C.

15 aprile 1955

A Genova, durante un nuovo sciopero dei portuali di 24 ore che blocca in porto 100 navi, la Celere carica in via Grandi, poi si spinge nei vicoli occupando Sottoripa e dà il via ad una battaglia in tutta la zona sino alla centrale via XX settembre. Bilancio, 20 contusi fra i quali un anziano cieco e 20 fermi. Repressione armata

16 aprile 1955

A Roma il governo, solo dopo reiterate sentenze della magistratura, dichiara decaduta la circolare emessa da Guido Buffarini Guidi il 9 aprile 1935, che aveva decretato lo scioglimento delle associazioni di culto pentecostale e la chiusura dei loro luoghi di culto "essendo risultato che esso si estrinseca e concreta in pratiche religiose contrarie all’ordine sociale e nocive all’integrità fisica della razza". D.C. Repressione

17 aprile 1955

A Novate (Milano), i celerini occupano il calzificio Errera, presidiato da 4 giorni dagli operai in lotta contro la smobilitazione dello stabilimento e sfrattano con la forza gli occupanti. Repressione armata

18 aprile 1955

Muore lo scienziato Albert Einstein. Poco prima, egli aveva lanciato un appello per la cooperazione fra i popoli e contro la bomba H.

18 aprile 1955

A Budapest (Ungheria), il comitato centrale del Pcu destituisce da tutti gli incarichi Imre Nagy perché, si legge nel comunicato, "per 20 mesi con fatti e parole, egli ha perseguito una politica contraria agli interessi dello Stato, del partito, della classe operaia e dei contadini. Interrompendo l’edificazione dell’industria pesante, egli ha provocato gravissimi danni all’economia nazionale. Egli ha inoltre cercato di esautorare la direzione del partito". Il Parlamento, riunitosi in seduta straordinaria, ha destituito Imre Nagy dalla carica di primo ministro e ha nominato, in sua vece, Andras Hegediis.

18-24 aprile 1955

A Bandung nell’isola di Giava (Indonesia), il Fronte di liberazione nazionale algerino è ammesso ufficialmente alla Conferenza del Terzo mondo, in rappresentanza dell’Algeria. Alla Conferenza prendono parte 29 paesi afroasiatici che proclamano il principio di autodeterminazione dei popoli, l’equidistanza dai blocchi e l’anticolonialismo.

19 aprile 1955

A Genova, la Celere aggredisce i capannelli di portuali al 90° giorno di lotta, ma deve ritirarsi. Il crumiraggio tentato dagli armatori è fallito ed i lavoratori, nei giorni di sciopero, fanno partire solo navi che effettuano trasporti funebri o di medicinali. Repressione armata

20 aprile 1955

E’ presentata al Parlamento una proposta governativa di interpretazione estensiva della competenza dei Tribunali militari, con l’attrazione generalizzata fra l’altro del reato di vilipendio alle forze di polizia, da chiunque commesso. Pochi giorni prima era stato respinto un progetto di riforma di segno opposto. Repressione

21 aprile 1955

A Roma, il lancio di una bottiglia esplosiva ad alto potenziale contro la sezione Pci Alberto Maggi, sul lungotevere Flaminio, danneggia seriamente l’edificio. Violenza politica

21 aprile 1955

A Napoli, nella serata, elementi di destra irrompono nella sezione Pci del quartiere Arenaccia. Violenza politica

23-27 aprile 1955

A Roma, si svolge il secondo congresso nazionale della Cisl che discute fra l’altro di come ampliare la politica di concertazione e confronto fra sindacato ed impresa allo scopo di "creare un clima di lavoro favorevole allo sviluppo di migliori rapporti tra le parti". Accanto al segretario generale Giulio Pastore, sono nominati segretari aggiunti Canini, Cavezzali, Coppo, Macario e Parri. Movimento operaio- sindacati

24 aprile 1955

Alla Camera dei deputati, Giovanni Gronchi commemora l’anniversario della caduta del fascismo con un discorso che appare come una autocandidatura per le imminenti elezioni presidenziali. D.C.

25 aprile 1955

Nella ricorrenza dell’anniversario della caduta del fascismo, il telegiornale trasmette un servizio da Genova, su una messa officiata dal cardinale Giuseppe Siri, e un servizio da Milano, su una manifestazione avente per tema il "Contributo dei cattolici alla Resistenza". Vaticano. Resistenza

25 aprile 1955

A Roma vengono in contatto, per sconfinamento dai limiti delle rispettive autorizzazioni, partecipanti alla celebrazione della liberazione e militanti di destra presenti al rito funebre in memoria dei loro caduti alla chiesa Ss. Apostoli. La polizia interviene operando 10 arresti e 160 fermi, prevalentemente tra questi ultimi. Violenza politica. Repressione armata

25 aprile 1955

A Dongo (Como), si scontrano militanti di sinistra e missini, intenti questi ultimi alla commemorazione dei fascisti giustiziati. Sono denunciati Carlo Baragiola, Alberto Salusti, Rosario Amico, tutti e 3 missini. Violenza politica. Repressione

25 aprile 1955

A Milano, alcuni militanti missini a bordo di un aliante lanciano manifestini in piazza Duomo dove si sta svolgendo la commemorazione della liberazione. E’ identificato e denunciato il pilota, Laerte Trivellini. Destra- M.S.I. Repressione

26 aprile 1955

Il Parlamento approva la legge sui fitti, che prevede un immediato aumento fino al 20% e successivi aumenti annuali, nonché lo sblocco della regolamentazione a partire dal 1960.

27 aprile 1955

La "Gazzetta ufficiale" pubblica il testo definitivo della legge che istituisce la Commissione parlamentare d’inchiesta sulle condizioni dei lavoratori italiani, composta da 15 deputati e da 15 senatori di tutti i partiti politici. Presidente sarà designato Leopoldo Rubinacci; vice presidenti, il senatore Pezzini e l’onorevole Lizzadri.

28 aprile 1955

Le Camere sono riunite per l’elezione del presidente della repubblica. Il candidato ufficiale della Dc, Cesare Merzagora, ottiene al primo scrutinio 228 voti sui 328 di cui poteva teoricamente disporre. Al secondo e terzo scrutinio, invece, Giovanni Gronchi ottiene, rispettivamente, 127 e 281 voti. D.C.

28 aprile 1955

Con nota informativa diretta al Viminale si comunica che Teresio Guglielmone, senatore democristiano "recentemente…si è prestato per sostenere una parte delle spese che l’organizzazione ‘Pace e libertà’ sta affrontando per la campagna siciliana"; che Gino Silvestri, ex iscritto al Pci ed ex collaboratore di Luigi Cavallo, ispettore del comitato ‘Pace e libertà’ in Sicilia, cura il collegamento con il Psdl e l’estrema sinistra; che Alfredo Maria Mendola "ha operato fino ad ora in modo occulto e valendosi di uno speciale collaboratore, il dr. Mannoni", vicino a Carlo Andreoni che "nel 1926 risulterebbe essere stato arrestato dalla polizia politica di allora (Ovra) per sovversivismo…che è in contatto con agenti del comunismo jugoslavo e che assiste il dr. Sogno nei rapporti che questo cerca di rendere più solidi con l’ambiente dell’Ambasciata americana". Controllo politico di Stato e informative. Strutture clandestine e semiclandestine

28 aprile 1955

A Milano, si apre il processo per diffamazione a carico di Carlo De Cugis, responsabile del giornale dei lavoratori Montecatini "Il Ventisette", che aveva denunciato una serie di abusi padronali. De Cugis sarà condannato a un periodo di reclusione, al risarcimento monetario e alla pubblicazione della sentenza sul giornale da lui diretto nonché su "l’Unità". Repressione

29 aprile 1955

Giovanni Gronchi è eletto presidente della repubblica con 685 voti a favore. D.C.

29 aprile 1955

Sull’elezione di Giovanni Gronchi a presidente della repubblica, Pietro Secchia annota nel suo diario: "Abbiamo finito per mettere alla testa della Repubblica un clericale. Il primo risorgimento ha tolto l’Italia ai preti, il secondo gliela riconsegna". P.C.I. D.C.

29 aprile 1955

La direzione nazionale della Dc emette un comunicato nel quale esprime il suo compiacimento per l’elezione di Giovanni Gronchi a presidente della repubblica affermando che "l’elezione di un democratico cristiano alla suprema Magistratura dello Stato onora altamente il Partito di cui l’on. Giovanni Gronchi è stato milite illustre e fedele". D.C.

30 aprile 1955

La stampa americana presenta l’elezione di Giovanni Gronchi alla presidenza della repubblica, come una vittoria delle sinistre. Stati Uniti- Italia

aprile 1955

A Milano, il prefetto commenta i risultati delle elezioni delle commissioni operaie interne, nettamente sfavorevoli alla Cgil, scrivendo che "in larghi strati del ceto operaio prevale l’opinione che il risultato delle elezioni è connesso con la necessità di ottenere commesse di lavoro per evitare licenziamenti e riduzioni dei cicli produttivi". Controllo politico di Stato e informative. Movimento operaio- sindacati

aprile 1955

La Cgil, al termine di una riunione del suo direttivo, emana un documento nel quale, fra l’altro, si dice: "Il fatto che il padronato sia riuscito in numerose aziende ad imporre ai lavoratori il suo predominio assolutistico dimostra che nell’impostazione della politica sindacale e nell’azione svolta dalle organizzazioni della Cgil, vi sono stati errori, debolezze, lacune". Movimento operaio- sindacati

Precedente 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 ..Successive