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29 marzo 1956

Aldo Fascetti è nominato presidente dell’Iri.

29 marzo 1956

Si registra un altro calo della Fiom- Cgil nelle elezioni per le commissioni interne alla Fiat; il sindacato socialcomunista scende al 30% mentre la Cisl ottiene il 47% e la Uil il 23%. La Cisl ha conquistato la maggioranza dei voti anche alla Westinghouse di Torino. Movimento operaio- sindacati

30 marzo 1956

L’ambasciatrice Clara Booth Luce afferma che "nessuna visita di Stato ha contribuito, dalla fine della guerra ad oggi, a rafforzare le relazioni fra i paesi liberi quanto la visita del presidente Gronchi negli Stati uniti". Stati Uniti- Italia

30 marzo 1956

Danilo Dolci ed altre 6 persone arrestate con lui (v. nota 2 febbraio 1956) sono condannati per occupazione di suolo pubblico, a 1 mese e 20 giorni di reclusione, interamente scontati in custodia cautelare. Resta incarcerato solo Carlo Zanini, che sconterà 2 mesi. Repressione

30 marzo 1956

La Corte di cassazione decide l’assegnazione all’Archivio di Stato dell’epistolario fra Clara Petacci e Benito Mussolini, in considerazione del suo interesse storico e politico.

marzo 1956

Ad Addis Abeba, è firmato l’accordo fra Italia ed Etiopia relativo al pagamento dei danni di guerra che erano stati fissati dal Trattato di pace in 25 milioni di dollari. L’Italia ne verserà ora 16,3 milioni.

marzo 1956

A Mosca, mentre si svolgono i lavori del XX congresso del Pcus, muore il leader del Poup polacco, Beirut. E’ sostituito da Achab che si impegna a promuovere una politica di liberalizzazione moderata.

marzo 1956

Pietro Calamandrei su "Il Ponte" recensisce il libro del magistrato di Cassino Dante Troisi scrivendo: "C’è in questo libro un grande scrittore, una coscienza che si dibatte in cerca di giustizia". Contro Troisi il ministro della Giustizia Aldo Moro promuoverà un’azione disciplinare per danneggiamenti e offese al prestigio della magistratura, che infliggerà al giudice in primo grado l’ammonizione, e in appello la più grave sanzione della censura. D.C. Repressione

1 aprile 1956

In Germania, l’organizzazione Gehlen passa alle dipendenze del governo federale. Sulla sua base è costituito il servizio segreto, Bundesnachrichidienst (Bnd), al cui comando viene posto, con il grado di generale di corpo d’armata, lo stesso Reinhardt Gehlen.

3 aprile 1956

A Londra, la sottocommissione Onu per il disarmo discute il piano sovietico, esposto dal vice ministro degli Esteri Gromyko. Tale piano prevede tra l’altro la costituzione in Europa di una zona (area tedesca e limitrofe) di limitazione degli armamenti, con possibilità di ispezioni, nella quale sarebbero interdette tutti i tipi di armi atomiche e ad idrogeno.

3 aprile 1956

A Roma si aprono i lavori della direzione nazionale del Pci: all’ordine del giorno il "rapporto segreto" di Kruscev al XX congresso del Pcus e la figura di Stalin. P.C.I.

3 aprile 1956

Un editoriale di "Avanti!", attribuito a Pietro Nenni, critica le posizioni dei socialdemocratici per non saper superare gli errori insiti nella scissione socialista, "promossa nell’esclusivo interesse della borghesia /e involontariamente anche/, per ironia della sorte, dei comunisti contro i quali Saragat lottava"; errori riassumibili nel "cretinismo parlamentare" e "nell’opportunismo sociale". Dal canto suo il socialdemocratico Preti, parlando a Ferrara, osserva che "Togliatti e Nenni…parlano sempre un minuto dopo i loro capi sovietici". P.S.I.

4 aprile 1956

Data ufficiale d’inizio della guerra in Algeria.

4 aprile 1956

A Cagliari, il ministro della Difesa Taviani visita la zona che ospiterà il poligono di lancio dei missili. D.C.

4 aprile 1956

Carlo Cassola scrive ad Antonello Trombadori: "Tutto un castello di sofismi con cui si giustificava la dittatura staliniana con tutti i suoi delitti (ma che dico? Una giustificazione avrebbe avuto un senso: ma il fatto si è che si negava che Stalin fosse un dittatore e si negavano tutti i delitti) è crollato come un castello di carte. E voi mi venite a dire che il congresso del Pcus ha ribadito la linea togliattiana sulla via italiana al socialismo? Togliatti, torno a ripetertelo, è un ideologo che ignora i termini reali del dibattito politico". P.C.I.

4-5 aprile 1956

A Gaza (Palestina), l’esercito israeliano apre il fuoco sulla città uccidendo nel giro di un’ora 58 civili, dei quali 33 donne e 13 bambini, e ferendone un altro centinaio. Lo stesso ex primo ministro israeliano Sharret bollerà successivamente il massacro come un "crimine".

5 aprile 1956

Il consiglio nazionale del Pci approva la relazione di Palmiro Togliatti. Dopo aver affermato che Stalin occuperà nella storia del socialismo un ruolo incancellabile, il leader comunista afferma, in polemica con Antonio Segni, che "i comunisti non hanno né mai avranno santi o fiori da venerare" e rivendica al tempo stesso "il legame inossidabile con l’Urss" ed il peculiare carattere della linea comunista nel nostro Paese: "Sta accadendo qualcosa di nuovo – conclude- non ancora valutabile pienamente da noi…solo il futuro evidenzierà le molte cose nuove che ancora verranno". P.C.I.

6 aprile 1956

In Polonia, è proclamata la "via polacca al socialismo" e sono scarcerati Gomulka, Spichalski ed altri, detenuti per ‘titoismo’.

7 aprile 1956

Al Cairo, la Lega araba propone il boicottaggio della Francia per la repressione in Algeria ed esprime solidarietà all’Egitto per i fatti di Gaza.

7 aprile 1956

A Firenze, al processo contro Moranino (v. note 27 gennaio e 7 maggio 1955) depone come teste a carico Eugenio Bonvicini, già comandante della missione italo- alleata Cherokee che insiste sulla mancata richiesta di informazioni da parte dell’imputato alla missione circa le persone sospettate: fatto che, se avvenuto, avrebbe evitato l’esecuzione poiché le stesse erano conosciute e che costituiva a suo avviso un dovere militare per i partigiani. Quinto Antonietti, già comandante in capo delle divisioni del biellese, conferma che il comando di zona sanzionò l’esecuzione . A favore di Moranino testimonieranno invece, nei prossimi giorni, Sandro Pertini, Luigi Longo, Silvio Ortona ed altri per rivendicare i suoi meriti nella lotta di liberazione. Repressione partigiani

9 aprile 1956

A Bergamo, la Celere carica violentemente un corteo di lavoratori in sciopero, provoca contusi e procede ad alcuni fermi. Repressione armata

9 aprile 1956

A Milano, l’assemblea straordinaria dell’Associazione nazionale magistrati approva all’unanimità un ordine del giorno relativo alle rivendicazioni salariali degli stessi giudici, nel quale afferma "la incrollabile e unanime decisione dei magistrati di ricorrere a tutti i mezzi legali a loro disposizione per il conseguimento delle loro legittime richieste".

9 aprile 1956

Al comitato centrale socialista, Pietro Nenni chiarisce che il partito presenterà liste proprie nei comuni al di sopra dei 10.000 abitanti, e liste unitarie negli altri. Auspica che, trattandosi di elezioni amministrative, si parli soprattutto di programmi locali ma- afferma- "noi non abbiamo il minimo imbarazzo a parlare della destalinizzazione. Ciò che nel congresso di Mosca è per noi fondamentale è l’apporto alla politica di distensione…le vie multiple al socialismo e la non inevitabilità della guerra…Noi –aggiunge- non abbiamo mai aderito a Comintern e Cominform…Il rapporto del Psi con Mosca fu di solidarietà" dato che il centro di gravità del movimento operaio mondiale si era trasferito in Russia dopo la rivoluzione di ottobre "non di identificazione". E infine, sulla concentrazione dei poteri della burocrazia e della polizia "non ci sono solo responsabilità personali, le quali possano servire da alibi alle responsabilità collettive". P.S.I.

10 aprile 1956

Nel corso del dibattito al comitato centrale del Psi, intervengono fra gli altri Amaduzzi, per rivendicare "il rafforzamento dell’unità operaia come perno per allargare lo schieramento democratico" e Mazzali il quale, riconosciuto ai comunisti il merito e la capacità di aver guidato la classe operaia nei dieci difficili anni trascorsi, afferma: "Non è detto che essi debbano ora conservare la stessa posizione; e lo stesso patto di unità d’azione deve ora consentire che la classe operaia si pronunci, politicamente ed elettoralmente, per quel partito che ritiene più indicato a sciogliere i nodi del momento". P.S.I.

11 aprile 1956

A Roma, il presidente del Consiglio Antonio Segni, intervenendo al congresso della Confederazione nazionale coltivatori diretti, afferma che vanno contrastati in pari modo il conservatorismo ed il comunismo ed occorre "chiudere per sempre, nella nostra Italia libera e cristiana, la strada al comunismo". I congressisti, intervenuti a migliaia, si recano poi nella basilica di San Pietro per ascoltare il Papa che, parlando loro, raccomanda di "sapersi sottrarre alle insidie, e distinguere il vero dal falso" nelle dottrine sociali. Movimento contadino e bracciantile. D.C. Vaticano

13 aprile 1956

Il generale Gruenther, dimessosi da comandante supremo delle forze atlantiche, è sostituito dal generale Norstad.

13 aprile 1956

Al Senato, nel corso di un dibattito sulla situazione in Medio oriente, il ministro degli Esteri Gaetano Martino esprime forti perplessità sulla proposta francese di una conferenza sul tema dalla quale sarebbe stata esclusa l’Italia.

13 aprile 1956

L’esponente democristiano Wladimiro Dorigo chiede al segretario del Psi Pietro Nenni l’appoggio del suo partito per la formazione delle giunte comunali. D.C. P.S.I.

14 aprile 1956

Esce, edito da Garzanti, un libro contenente i discorsi tenuti da Giovanni Gronchi nel corso del suo viaggio negli Stati uniti e in Canada, dal titolo "I discorsi d’America". D.C. Stati Uniti- Italia

14 aprile 1956

Al consiglio nazionale della Democrazia cristiana, Amintore Fanfani dichiara: "Con il comunismo nessun discorso, nessuna intesa; con gli alleati del comunismo nessun discorso, nessuna intesa". D.C.

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