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giugno 1956

L’esponente socialista Riccardo Lombardi propone lo scioglimento del Movimento dei partigiani della pace. La proposta è interpretata dai commentatori politici come una dissociazione dal Pci. P.S.I. P.C.I.

giugno 1956

A Roma, presso la federazione del Pci è convocata un’assemblea di intellettuali, alla quale prendono parte Otello Nannuzzi, responsabile della federazione, Aldo Natoli, Mario Alicata, Giovanni Berlinguer, Carlo Aymonino, Luciano Cafagna, Antonio Giolitti, Salinari, Antonello Trombadori, Muscetta, Spinella, Paolo Spriano ed altri, per un totale di almeno 100 persone. P.C.I.

giugno 1956

Nikita Kruscev, segretario del comitato centrale del Pcus, scrive a Palmiro Togliatti chiedendogli di interessare Giangiacomo Feltrinelli perché voglia occuparsi dell’acquisto di "documenti originali di Marx e Engels", trattando però a suo nome "senza rendere noto l’interesse dell’Istituto del marxismo- leninismo" sovietico. P.C.I.

1 luglio 1956

Giuseppe Di Vittorio, in un telegramma a nome della Cgil, difende le "legittime rivendicazioni" degli operai polacchi di Poznan. Movimento operaio- sindacati

1 luglio 1956

Il quotidiano comunista "L’Unità", da una corrispondenza del proprio inviato a Poznan, scrive: "A quarantotto ore dalla sanguinosa provocazione, Poznan quest’oggi sembra che si sia ricomposta nella sua dignità…In tutte le fabbriche della Polonia ci sono state oggi riunioni: gli operai hanno criticato il partito e la polizia…come è potuto accadere? E ci sono critiche anche sulla stampa…". P.C.I.

1 luglio 1956

A Firenze, su "Il Nuovo Corriere", nell’articolo intitolato "I morti di Poznan", Romano Bilenchi scrive: "I morti di Poznan sono morti nostri. Intendete cosa vogliamo dire? Vogliamo dire che anch’essi sono caduti sulla via che porta a una società più giusta e più libera…Questi morti ci incitano sempre più a percorrere la nostra strada. E se dall’Est venissero prove che le cose sono in parte sbagliate, noi affermeremo tranquillamente che quell’esempio, quelle esperienze di socialismo non vanno bene, faremmo di tutto per correggerne gli errori, e se questo non fosse ancora fruttuoso cercheremmo altre vie per creare il socialismo di casa nostra. Non desisteremmo dal cercarle".

2 luglio 1956

Ancora "l’Unità", sotto il titolo "Come si sono svolti i fatti di Poznan. Quali sono le centrali della provocazione", afferma che la responsabilità dei fatti sanguinosi "ricade su un gruppo di spregevoli provocatori" che fra l’altro "costringevano con la violenza gli operai ad uscire dalle fabbriche". P.C.I.

2 luglio 1956

La "Pravda" pubblica la risoluzione del comitato centrale del Pcus sui fatti di Poznan.

2 luglio 1956

A Mosca, il comitato centrale del Pcus critica l’intervista rilasciata da Palmiro Togliatti alla rivista "Nuovi argomenti", affermando: "Sarebbe sbagliato chiudere gli occhi di fronte al fatto che alcuni nostri amici all’estero non si sono orientati a fondo sulla questione del culto della personalità e delle sue conseguenze e ammettono a volte interpretazioni inesatte di alcune posizioni circa il culto della personalità…Così, ad esempio, nella meditata e interessante intervista del compagno Togliatti alla rivista ‘Nuovi Argomenti’, accanto a molte conclusioni molto importanti e giuste, ci sono anche affermazioni sbagliate. In particolare non si può essere d’accordo con la questione sollevata dal compagno Togliatti se la società sovietica non sia giunta a certe forme di degenerazione". P.C.I.

2 luglio 1956

E’ eletto sindaco di Roma, con i voti del Msi, Umberto Tupini. Obbligato a dimettersi sarà rieletto ancora il 9 luglio, sempre con i voti del Msi. D.C. Destra- M.S.I.

3 luglio 1956

Sul quotidiano comunista "l’Unità" Palmiro Togliatti pubblica un articolo intitolato "La presenza del nemico", con il quale si allinea alla tesi delle provocazioni americane a Poznan, sostenuta dal comitato centrale del Pcus. Il suo articolo sarà, pertanto, pubblicato dalla "Pravda". P.C.I.

3 luglio 1956

Sul quotidiano "Paese sera", nell’articolo intitolato "Risposta alla Pravda", Palmiro Togliatti risponde alle critiche rivoltegli dal comitato centrale del Pcus, dichiarando di approvare "l’azione che i dirigenti del Pcus hanno condotto e conducono per superare totalmente le conseguenze che il culto della personalità di Stalin ha avuto sia nell’Urss che nel movimento operaio internazionale". P.C.I.

3 luglio 1956

A Tornaco (Novara), due agrari, i fratelli Franchino, prendono a fucilate un gruppo di mondine e braccianti che stanno discutendo sull’adesione allo sciopero, ferendo 8 lavoratori. Violenza politica

4 luglio 1956

Si compie, negli Stati uniti, il primo volo operativo dell’U-2, aereo da ricognizione di alta quota. Stati Uniti

4 luglio 1956

Il quotidiano "L’Unità" pubblica la risoluzione del comitato centrale del Pcus sulle origini e conseguenze del culto della personalità. P.C.I.

4 luglio 1956

A Milano, il Tribunale assolve con formula ampia Pier Paolo Pasolini e l’editore Livio Garzanti dall’accusa di pubblicazione immorale per il libro "Ragazzi di vita". Repressione

4 luglio 1956

A Napoli, i gravi disservizi di alcune linee tranviarie scatenano vivaci reazioni di protesta degli operai costretti a servirsene; interviene la polizia che ferma 20 dimostranti e ne ferisce 32. Repressione armata

7 luglio 1956

Il quotidiano "L’Unità" richiama un’inchiesta del "Found for the Republic" sulla campagna maccartista negli ambienti cinematografici americani: "L’iscrizione in apposite liste – si legge – in seguito e a motivo delle opinioni politiche degli iscritti è un fenomeno esistente di fatto"; e ancora: "Praticamente tutti gli studios di Hollywood sono concordi nel rifiutare l’assunzione al lavoro a chiunque risulti aver fatto ricorso, in un interrogatorio dinanzi a comitati congressuali, al V emendamento". P.C.I. Stati Uniti

9 luglio 1956

A Venezia, Democrazia cristiana e Partito socialdemocratico formano una giunta comunale con l’appoggio esterno del Partito socialista. D.C. P.S.I.

11 luglio 1956

A Gaza, i servizi segreti israeliani uccidono con un pacco bomba il tenente colonnello Mustafa Hafiz, capo dei servizi segreti militari egiziani nella zona.

13 luglio 1956

A Milano, si dimette il sindaco Ferrari, socialdemocratico, che aveva tentato di inserire i socialisti nella giunta scontrandosi con il netto rifiuto dei democristiani. D.C. P.S.I.

14 luglio 1956

Ad Amman (Giordania), i servizi segreti israeliani uccidono, con un libro bomba, il tenente colonnello Mahmud Mustafa, ufficiale dei servizi segreti militari egiziani.

15 luglio 1956

Su "Azione comunista", Giulio Seniga scrive: "All’inizio della nostra azione, al compagno Seniga è stato affidato un incarico particolarmente delicato. Sul modo con il quale egli lo ha assolto giudicherà il partito non appena in esso vi saranno ripristinati i principi comunisti della lotta di classe rivoluzionaria e le regole della democrazia operaia". Ma Giulio Seniga non rivelerà mai il compito ‘delicato’ che gli era stato affidato dai vertici del Pci. P.C.I.

17 luglio 1956

E’ nominato un commissario straordinario alla Cassa rurale e artigiana di Alatri.

18-20 luglio 1956

A Brioni (Jugoslavia), s’incontrano Tito, Nasser e Nehru che emettono un comunicato congiunto, al termine delle conversazioni, sulla convivenza pacifica.

19 luglio 1956

A Washington, il segretario di stato John Foster Dulles annuncia che gli Stati uniti ritirano l’offerta di aiuti finanziari all’Egitto per la costruzione della diga di Assuan. Stati Uniti

19 luglio 1956

La Corte costituzionale dichiara illegittime le norme del Tups relative all’istituto dell’ammonizione.

20 luglio 1956

La Gran Bretagna ritira i crediti concessi all’Egitto per la costruzione della diga di Assuan.

21 luglio 1956

Il ministro degli Interni, Fernando Tambroni, criticando le sentenze con le quali la Corte costituzionale aveva dichiarate illegittime le norme degli articoli dal 164 al 176 del Tups, relative all’istituto dell’ammonizione, afferma alla Camera: "Abolito il fermo provvisorio, sospeso l’istituto dell’ammonizione e del foglio di via, si è determinata nei tutori dell’ordine una crisi psicologica di allarmanti proporzioni". D.C.

22 luglio 1956

A Londra, il primo ministro Anthony Eden incarica i capi di Stato maggiore di predisporre un piano d’attacco contro l’Egitto.

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