Precedente 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 ..Successive

6 novembre 1956

A Venosa (Potenza), i carabinieri effettuano 29 arresti fra braccianti e membri della Camera del lavoro. Le accuse vanno da quella di violenza e resistenza a pubblico ufficiale a quella di coinvolgimento nell’uccisione di Rocco Girasole (vedi nota del 14 gennaio 1956): secondo gli inquirenti, la perizia legale "avrebbe messo in evidenza che il giovane Rocco Girasole, deceduto in seguito a ferite riportate nel corso di un conflitto a fuoco tra forza pubblica e dimostranti" sarebbe stato colpito da un fucile "non in dotazione delle forze armate italiane, ma di tipo francese o belga, probabile residuo di guerra". Repressione armata- caduti

7 novembre 1956

Pietro Nenni, intervenendo alla Camera dei deputati, attacca pesantemente il comunismo e l'Unione sovietica. Dopo l’intervento egli annota nel suo diario: "I comunisti mi hanno ascoltato in un silenzio glaciale. Non tarderanno ad attaccarmi". P.S.I. P.C.I.

7 novembre 1956

A Roma, al tradizionale ricevimento organizzato dall’Ambasciata sovietica nell’anniversario della rivoluzione d’ottobre, partecipano Di Vittorio, Lizzadri, Pertini, Corona, Santi, Longo, Amendola, Li Causi, Valori, Foa. E’ assente Pietro Nenni. P.C.I. P.S.I.

7 novembre 1956

A Torino, i rappresentanti di Cisl e Uil chiedono alla direzione della Fiat di rinviare l’incontro con la commissione interna e di incontrarsi solo con loro, escludendo il sindacato socialcomunista perché, affermano, non possono "assidersi al tavolo delle trattative con la controparte avendo al fianco i rappresentanti di quel partito antioperaio e comunista che ha esaltato, con l’identico cinismo dei materiali esecutori, l’inumana carneficina compiuta a tradimento dalle truppe della Russia sovietica nei confronti degli operai, degli studenti, delle donne e dei bambini della gloriosa ed eroica nazione ungherese". Analoghe richieste sono presentate alla Spa e al Lingotto. Movimento operaio- sindacati

7 novembre 1956

Entra in vigore il cessate il fuoco, imposto dalle Nazioni unite in Medio Oriente, mentre l’Assemblea generale dell’Onu istituisce la forza di interposizione che dovrà schierarsi nel Sinai, e vota una risoluzione nella quale si chiede agli eserciti israeliano, francese e britannico di ritirarsi dal Sinai.

7 novembre 1956

A Tel Aviv, Ben Gurion afferma che le truppe israeliane non si ritireranno dal Sinai fino a quando non sarà ristabilito il libero transito nel Canale di Suez e nello stretto di Tiran.

7-8 novembre 1956

A Torino, nella notte, sono sparati colpi di pistola contro la sede del Partito comunista. Violenza politica

8 novembre 1956

All’Assemblea generale straordinaria delle Nazioni unite, il rappresentante italiano afferma che "le Nazioni unite debbono affermare in modo chiaro, definitivo e preciso la necessità e l’urgenza del ritiro delle forze sovietiche" dall’Ungheria. Il delegato ungherese si oppone invece alla discussione della questione presso le Nazioni unite.

8 novembre 1956

A Parigi, militanti di destra assaltano la sede del Partito comunista e la redazione del quotidiano "L’Humanité". Un gruppo di scrittori pubblica, su "France Observateur" una lettera "Contre l’intervention soviétique" in Ungheria.

8 novembre 1956

Al quotidiano "Il Giorno" di Milano, che lo intervista per conoscere le ragioni della sua partecipazione al ricevimento offerto, il giorno precedente, dall’Ambasciata sovietica a Roma, Giuseppe Di Vittorio dice: "Le cose sono già così spinte, i tempi così duri, i rapporti così tesi, che un gesto, qualsiasi gesto può contribuire alla distensione. Perché non fare quel gesto?". Movimento operaio- sindacati. P.C.I.

8 novembre 1956

Il Senato approva il disegno di legge sull’istituzione del ministero delle Partecipazioni statali.

9 novembre 1956

Il generale Gruenther, comandante supremo alleato in Europa, si congeda dal Consiglio atlantico.

9 novembre 1956

L’Assemblea generale straordinaria delle Nazioni unite approva 3 risoluzioni sulla questione ungherese, una delle quali presentata da Italia, Stati uniti ed Austria. Stati Uniti- Italia

9 novembre 1956

A Parigi, su "L’Express", nell’articolo intitolato "Après Budapest: Sartre parle", il filosofo annuncia la sua rottura con il Pcf: "Benché mi dispiaccia rompere con il Partito comunista – scrive Sartre – posso farlo perché ho denunciato in tempo la guerra di Algeria: non sono in contraddizione con tutti gli uomini sinceri e onesti di sinistra, nemmeno con quelli che rimangono nelle file del Pcf. Resto solidale con loro anche se domani mi respingeranno. I dirigenti diranno che avevano avuto ragione da molto tempo a chiamarmi ‘iena’ e ‘sciacallo’ quando Fadeev – che si è suicidato – parlava come parla oggi ‘L’Humanité’: ma mi è del tutto indifferente sapere ciò che essi diranno di me, considerato quello che dicono gli avvenimenti di Budapest".

9 novembre 1956

Il quotidiano socialdemocratico "Giustizia" scrive: "Le differenti valutazioni sui recenti fatti d’Ungheria – come del resto su problemi di carattere politico – non costituiscono e non debbono costituire motivo o pretesto per mettere in crisi i rapporti fra lavoratori". Sullo stesso numero, Saragat attacca l’Urss "che oltrepassa quasi le efferatezze del regime nazionalsocialista" ed aggiunge: "Mentre l’America fa tutti gli sforzi per tentare di spegnere il fuoco nel Medio Oriente, la Russia fa di tutto per attizzarlo". Stati Uniti- Italia

9 novembre 1956

L’Associazione nazionale dei giuristi condanna duramente la repressione in atto in Ungheria e chiede che fra gli osservatori dell’Onu vi siano esperti del diritto "per garantire che giustizia sia data al popolo ungherese, secondo i fondamentali principi della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo". Non parla invece dei fatti di Suez.

9 novembre 1956

A Bologna, si scontrano in piazza Maggiore, dopo un comizio di Dozza, comunisti ed anticomunisti, successivamente separati dalla polizia che opera alcuni fermi. Analogamente, a Bolzano, la polizia carica e disperde una manifestazione che intendeva contestare un’assemblea comunista con Terracini, fermando alcuni dimostranti. Violenza politica. Repressione

9 novembre 1956

A Saint Vincent, è assegnato il premio per il giornalismo a Luigi Salvatorelli.

10 novembre 1956

Truppe Onu arrivano a Napoli, per essere successivamente trasferite in Egitto.

10 novembre 1956

A Tel Aviv, l’ambasciatore italiano Benedetto Capomazza invia una lettera al ministero degli Esteri, nella quale giustifica la sua ignoranza delle intenzioni israeliane di invadere l’Egitto.

10 novembre 1956

Nella riunione del consiglio generale della Cisl, Giulio Pastore respinge l’ipotesi di unità sindacale affermando che "la Cisl non ha alcuna necessità di ripensamenti e revisioni dei suoi indirizzi", e prosegue affermando: "La Cgil è in grave stato di crisi, conseguenza del sistema su cui si è fino ad oggi retta, e pertanto gli attuali inviti non possono non ricondursi ad una delle caratteristiche manovre intese a nascondere lo stato di crisi; a ridurre e contenere l’emorragia di adesioni ed il calo di prestigio, a tendere a ripristinare un controllo sul movimento sindacale italiano delle forze negatrici del sindacato autentico". Movimento operaio- sindacati

10 novembre 1956

A Roma, la Questura vieta una manifestazione comunista all’aperto (avrebbe sostituito un’assemblea al teatro Adriano, che ha revocato la concessione della sala); autorizza invece la manifestazione ‘di solidarietà con i patrioti ungheresi’ cui hanno aderito varie associazioni combattentistiche alla basilica di Massenzio.

10 novembre 1956

Per l’appoggio dato dal partito alla repressione in Ungheria, si dimette dal Pci il consigliere comunista di Merano Ermes Barbieri, che chiede la tessera della Dc; nei prossimi giorni, si dimettono il partigiano veronese Berto Perotti, il bolognese Alberto Turilli esponente dei Partigiani della pace ed altri. P.C.I.

11 novembre 1956

A Seul, il governo sud coreano minaccia un attacco alla Repubblica popolare di Corea.

11 novembre 1956

Alle elezioni amministrative parziali, a Bolzano la Svp ottiene 64,4%, la Dc il 14,3%, il Msi il 6%, il Psi il 5,6%, il Psdi il 4%, il Pci il 2,1%. il Pci è in netto calo anche ad Aosta, dove è sceso da 6268 voti a 5867 –anche se sarà riconfermato il sindaco- a Trento da 2574 a 1887. Tuttavia il quotidiano comunista "L’Unità" titola: "Il Pci primo partito ad Aosta. Numerosi comuni conquistati in Piemonte". P.C.I.

11 novembre 1956

A Milano, la segreteria provinciale della Cisl sottolinea "le posizioni di insuperabile abisso morale che si sono create tra i sindacalisti democratici e i dirigenti della corrente comunista della Cgil, come sempre asserviti al Pci". Analoga dichiarazione perviene dalla Uil milanese. Movimento operaio- sindacati

12 novembre 1956

A Bologna, la madre di Anteo Zamboni presenta domanda al Comune perché sia affissa una lapide che commemori il figlio, nel trentesimo anniversario della sua uccisione.

12 novembre 1956

A Padova, il Comune revoca la concessione di una sala del teatro Verdi al Pci per commemorare la rivoluzione di Ottobre, motivando la revoca con il timore di incidenti. Con la stessa motivazione è negata dalla Questura di Perugia l’autorizzazione per un comizio di Palmiro Togliatti, il cui intervento dovrà svolgersi in un luogo chiuso. P.C.I.

12 novembre 1956

A Roma, si conclude il 1° convegno nazionale di Italia nostra per la tutela del patrimonio artistico e naturale, presieduto da Zanotti Bianco.

13 novembre 1956

Alla Camera dei deputati, l’on. Nadia Gallico Spano (Pci) presenta una interrogazione parlamentare sulla trasformazione della Sardegna in base militare Nato. P.C.I. Stati Uniti- Italia

Precedente 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 ..Successive