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23 novembre 1956

A Parigi, Albert Camus lancia un appello agli intellettuali europei perché chiedano l’intervento dell’Onu in Ungheria, il ritiro delle truppe sovietiche, lo svolgimento delle libere elezioni politiche, e la liberazione dei prigionieri.

23 novembre 1956

A Roma, è presentata all’ambasciatore israeliano Eliahu Sasson una nota verbale con la quale si reclama la restituzione della sonda Ideco-H-40 di proprietà dell’Eni, requisita dai soldati israeliani nel corso dell’attacco all’Egitto, e il risarcimento dei danni agli impianti dello stesso Eni per un ammontare di 1.159.040 dollari. Altre due note saranno presentate direttamente al ministero degli Esteri israeliano il 4 e il 7 dicembre 1956.

23 novembre 1956

A Roma, il giudice istruttore militare Carlo Del Prato spicca un mandato di comparizione a carico di Renzo Apollonio ed altri ex ufficiali della divisione Acqui, ipotizzando i reati di rivolta continuata, cospirazione ed insubordinazione con minaccia verso superiore ufficiale, per aver disobbedito agli ordini "di desistere da ogni atto ostile e di predisporre la cessione ai tedeschi delle armi pesanti", inducendo "la truppa alla rivolta per commettere atti di ostilità contro i tedeschi al fine di creare il ‘fatto compiuto’ " e contrastare militarmente i tedeschi. Repressione partigiani

23 novembre 1956

Entra in vigore il decreto che sancisce l’aumento dei prodotti peroliferi.

23 novembre 1956

Su "Avanti!", replicando alla richiesta dei socialdemocratici di radicalizzare la condanna del comunismo, Pietro Nenni afferma che, fermo restando l’allontanamento della distensione prodotto dalla repressione ungherese, i socialisti devono interrogarsi sulla propria funzione. Possono essi stessi, domanda Nenni, puntare sul fallimento della distensione e sulla politica dei blocchi, accodandosi ad altre forze? "No – risponde- ogni partito ha la sua vocazione" e quella dei socialisti e l’azione per ottenere il ritiro delle truppe sovietiche dall’est Europa, e delle truppe americane dall’ovest. Essi "devono creare le condizioni favorevoli ad un coraggioso processo di destalinizzazione", saper indirizzare il travaglio comunista e respingere le sirene dell’atlantismo. Conclude criticando la direzione del Psdi che si sta muovendo "in una sorta di socialismo protetto dalla borghesia", con il risultato di "mortificare una speranza, deludere un’attesa". P.S.I.

24 novembre 1956

A New York, è votata una mozione afro – asiatica che chiede il ritiro immediato delle truppe anglo – francesi dal canale di Suez, con 63 voti favorevoli, 5 contrari e 10 astenuti, fra i quali ultimi l’Italia.

24 novembre 1956

Il "Corriere della sera" notizia dell’attività di un comitato formato dai gruppi parlamentari democristiani per predisporre "specifiche norme per la difesa delle libertà democratiche" ed è costituito "in maggioranza da elementi di destra". Fra le altre, saranno presentate nel giro di qualche settimana proposte di limitazione del diritto di sciopero –che giungono al divieto assoluto per lo sciopero politico, anche nella forma di ‘sciopero di solidarietà’- e una nuova figura di reato, la ‘apologia di Stato estero’ che persegua fini totalitari (leggi: comunismo), analogo al reato di ‘apologia del fascismo. Oggi intanto- riferisce ancora il quotidiano- "il senatore Jannuzzi ha prospettato modifiche al codice penale con severe pene alle organizzazioni e alle persone che esaltano la dittatura, la violenza come sistema di lotta politica. Questo è però un terreno scabroso e mobile su cui il governo è quanto mai riluttante a porsi…In un articolo sul settimanale ‘Oggi’ il ministro Tambroni riafferma infatti la tesi secondo cui leggi eccezionali e repressive farebbero il giuoco del Pci, fornendogli l’arma del vittimismo come diversivo alla crisi interna…/Anche/ senza leggi eccezionali sono già a disposizione tutti i mezzi per difendere l’Italia dal totalitarismo di ogni colore’ ". Del resto, osserva ancora il commentatore, "neppure fra i cattolici i pareri sono concordi; infatti, mentre l’organo dell’Azione cattolica chiede di ‘far tacere’ i comunisti, il direttore dell’ ‘Osservatore romano’ scrive per ‘l’Avvenire d’Italia’ un articolo in cui sostiene che bisogna ‘lasciar vivere’ il Pci affinché i suoi seguaci non si camuffino in altri partiti ma, aprendo gli occhi, lo abbandonino e lo isolino". D.C.

24-25 novembre 1956

Fidel Castro, Ernesto ‘Che’ Guevara ed altri guerriglieri approdano clandestinamente, nel corso della notte, a Cuba.

24-26 novembre 1956

A Milano, si svolge il congresso nazionale del Msi. A conclusione dei lavori, è rieletto segretario nazionale Arturo Michelini, che ottiene 314 voti a favore contro i 307 ottenuti da Giorgio Almirante. Destra- M.S.I.

25 novembre 1956

Commentando sul "Corriere della sera" il voto all’Onu del giorno precedente (vedi nota), Ugo Stille osserva che la votazione della mozione era scontata poiché "su di essa concordavano il blocco afroasiatico, il blocco comunista e il blocco latino- americano"; che "gli Stati uniti /hanno cambiato/ posizione 3 volte nel giro di 48 ore" e che "il dilemma in cui la crisi mediorientale sta mettendo la diplomazia americana /è che essa/ da un lato è spinta a procedere sulla strada dell’anticolonialismo per mantenere la sua influenza nel mondo arabo e asiatico", dall’altro non vuole perdere alleati e si propone di avvantaggiarsi della crisi di Suez. Stati Uniti- Italia

26 novembre 1956

A Budapest, il capo del governo Janos Kadar dichiara alla radio: "Ci siamo impegnati a non sottoporre a processo Imre Nagy e i suoi amici per i delitti da loro commessi, anche se li confesseranno".

26 novembre 1956

Il generale Norstad, comandante della Nato, in un’intervista a "U.S. News and World Report", dichiara: "I nostri piani sono basati sul pieno e pronto impiego delle armi atomiche in caso di guerra generale" e "Io sono convinto che tali armi dovrebbero essere usate nel caso che fosse necessario difendere l’Europa occidentale". Stati Uniti

26 novembre 1956

Il ministro degli Esteri, Gaetano Martino, scrive una lettera al segretario di Stato americano Foster Dulles per invitarlo a promuovere una chiarificazione all’interno dell’alleanza che superi le divisioni "in un momento come questo, in cui l’Occidente si trova di fronte ad una riacutizzazione della minaccia sovietica". Stati Uniti- Italia

26 novembre 1956

Il governo istituisce il Comitato interministeriale per la protezione civile, presieduto dal ministro degli Interni, con il compito di coordinare gli interventi delle varie amministrazioni in materia. Il parallelo disegno di legge sulla protezione civile, intitolato "Norme sulla protezione civile in caso di eventi bellici e calamità naturali", prevede che essa si avvarrà di "personale civile e militare di altre amministrazioni dello Stato, in servizio o in quiescenza, di esperti nonché di personale volontario da iscrivere in appositi quadri, che dovrà essere addestrato nelle singole specialità" e che la metà dei volontari saranno scelti fra i vigili di leva.

27 novembre 1956

In Giordania, il primo ministro Suleiman Nabulsi annuncia al Parlamento la rottura del trattato fra Giordania e Gran Bretagna, e la richiesta di ritiro delle truppe inglesi dal paese.

27 novembre 1956

A Parigi, il segretario Pierre Commin riferisce alla commissione affari esteri della Sfio sulla questione dell’unificazione Psi – Psdi. P.S.I.

27-29 novembre 1956

Al Senato, si svolge un dibattito sulla questione mediorientale. Esponenti della Dc esprimono perplessità sul voto di astensione dell’Italia all’Onu sulla mozione afro – asiatica, mentre il Psdi giustifica la decisione del governo. D.C.

28 novembre 1956

E’ firmato il protocollo d'intesa fra Cia e Sifar per la costituzione in Italia della rete Stay-Behind. Alle trattative ha partecipato il funzionario della Cia John Edwards. Stati Uniti- Italia. Strutture clandestine e semiclandestine

29 novembre 1956

Nel corso di una riunione del direttivo della Cgil, Giuseppe Di Vittorio afferma che la Cgil "pur consapevole di essere la più numerosa, la più forte ed efficiente organizzazione sindacale italiana" è pronta, "senza porre nessuna condizione pregiudiziale", a partecipare insieme alle altre confederazioni sindacali alla creazione di "una grande organizzazione unitaria, forte, democratica, autonoma e indipendente dallo Stato e da tutti i partiti". Movimento operaio- sindacati

29 novembre 1956

Nel corso della riunione fra i rappresentanti del Sifar e gli esponenti americani, viene deciso di retrodatare al giorno precedente la data dell’accordo per la creazione della rete Stay behind. Il ‘Comitato Gladio’ fu inizialmente composto da 11 membri, 8 italiani e 3 statunitensi, restando in funzione fino al 1973. Stati Uniti- Italia. Strutture clandestine e semiclandestine

29 novembre 1956

A Parigi, su "France Observateur" è pubblicata la lettera firmata da 35 scrittori sovietici e apparsa sulla "Literaturnaja Gazeta", in risposta alle accuse degli scrittori francesi. (Vedi nota dell’8 novembre 1956)

29 novembre 1956

A Washington, l’ambasciatore italiano Manlio Brosio scrive al ministero degli Esteri: "La crisi che stiamo vivendo e che potrebbe definirsi una crisi di ridimensionamento ha scosso l’America nel suo profondo. La spiacevole sorpresa di doversi trovare apparentemente schierati contro i propri amici…per essere portati, sia pure per poco, a fianco dell’aborrito nemico, il dover per questo mettersi alla testa di una congerie di paesi, di cui molti irragionevoli, infidi e semiprimitivi, per condannare gli alleati di mezzo secolo…sono fatti che non avvengono senza lasciare traccia. L’essere riusciti, almeno per il momento, a fronteggiare la crisi senza essere travolti e salvando il mondo da una catastrofe sono di per sé fatti che fanno inorgoglire, e a dire di molti, l’America deve fare da sé, seguire i suoi impulsi, restare fedele alla sua tradizione. Questi direi gli aspetti emotivi e negativi. Ma non sono mancati nemmeno gli aspetti positivi e razionali di non poco peso. Essi sono: la constatazione dell’intrinseca debolezza sovietica…il miraggio di poter recuperare taluni paesi asiatici di gran mole, gli effetti tonificanti della paura sugli Europei in senso pro Nato e europeistico, la riaffermata dipendenza dell’Europa dall’America con il suo derivato di maggiore ascolto che gli europei debbono prestare alla voce degli Stati uniti…". Stati Uniti- Italia

30 novembre 1956

A Roma, il ministero degli Esteri analizza la situazione determinatasi dopo l’attacco militare anglo – franco – israeliano contro l’Egitto: "L’incompiuta operazione franco – inglese presenta per ora un forte passivo che si riassume: sul piano politico in una grave ulteriore e difficilmente riparabile caduta di prestigio della Francia e del Regno Unito specialmente in Africa e in Asia; in un diffuso e vivo risentimento perfino in Israele, la cui fiducia è rimasta profondamente scossa, che vede svanire l’ambito premio della vittoria ed è più incerto che mai del suo avvenire; in un indebolimento della solidarietà atlantica; in una accresciuta influenza dell’Unione sovietica e in un corrispondente indebolimento dei governi arabi filo – occidentali costretti ad una politica contraria ai loro interessi; sul piano economico nella chiusura del Canale di Suez per un periodo ancora indeterminabile, in una grave decurtazione dei rifornimenti petroliferi, per effetto anche dei danni causati agli oleodotti, e un aumento dei noli con inevitabili ripercussioni sull’economia dell’Europa occidentale, che avrà come risultato ultimo una maggiore dipendenza dall’America".

novembre 1956

A Washington, il Dipartimento di stato redige un documento sulla riunificazione dei partiti socialista e socialdemocratico italiani: "L’argomento di maggiore interesse che riguarda l’Italia è la possibile riunificazione delle due ali del movimento socialista italiano. I leader dei due partiti sembrano intenzionati a farlo, ma probabilmente ci vorrà un altro anno perché ciò possa avvenire. Come ricordato dal generale Cabell questa riunificazione potrebbe apportare benefici all’Italia. Ma i possibili svantaggi superano di molto i benefici. Il grande partito di Nenni assorbirebbe quello piccolo di Saragat, con il risultato che l’unificazione socialista potrebbe concludersi sotto un controllo dei comunisti. Potrebbe anche essere possibile che l’obiettivo di Nenni sia quello di creare un grande fronte sotto il controllo dei comunisti". Stati Uniti- Italia

novembre 1956

Sulla rivista "Mondoperaio", Francesco De Martino, intervenendo sulla tragedia ungherese, scrive: "…tragedia storica, ripeto, perché né Kadar, né il vecchio gruppo di Rakosi, né tanto meno i sovietici possono essere sospettati di aver voluto coscientemente perseguire fini diversi da quelli dell’emancipazione dei popoli". P.S.I.

1 dicembre 1956

Il governo siriano chiede che l’Assemblea dell’Onu esamini la situazione di minaccia nei confronti del proprio territorio da parte delle forze anglo – francesi e israeliane.

1 dicembre 1956

A Milano, Luigi Einaudi riceve il premio Bruno Pezzana per il giornalismo e lo devolve ai profughi ungheresi.

2 dicembre 1956

A Cuba, i guerriglieri guidati da Fidel Castro sono costretti dall’esercito a rifugiarsi sulla Sierra Maestra.

2 dicembre 1956

E’ pubblicizzata la lettera di apprezzamento indirizzata dal Papa a mons. Montini per la iniziativa da quest’ultimo assunta di distribuire ai fedeli il "Rituale della famiglia": "opportuna e sapiente guida spirituale destinata a rendere ogni casa in cui entrerà e vi sarà custodito e usato una ‘piccola Chiesa’ orante e benedetta". Vaticano

2 dicembre 1956

Per disposizione della Congregazione concistoriale, si svolge la ‘Giornata dell’emigrante’. Vaticano

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