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13 dicembre 1956

Alla stampa, il presidente del comitato nazionale per le ricerche nucleari Basilio Focaccia conferma la continuità della ricerca sul campo, sottolineando particolarmente la costruzione del reattore da 5 megawatt ad Ispra (Varese).

16 dicembre 1956

A Tel Aviv, il direttore generale del ministero degli Esteri israeliano Walter Eylan, in una lettera inviata al ministero del Tesoro, esprime parere favorevole al risarcimento dei danni arrecati all’Eni, rilevando che "L’Italia è uno dei pochi paesi che cerca di mantenere buone relazioni con noi. Si è adoperata per aiutare gli ebrei fuggiti dall’Egitto e ha sostenuto la nostra causa alla Nato".

16 dicembre 1956

Sul "Corriere della sera", Indro Montanelli scrive di aver "provato un misto di orrore e di ammirazione per il modo con cui Togliatti ha toccato /i fatti di Ungheria/ senza toccare l’animo di nessuno e senza mostrare di esserne toccato egli stesso". Delle migliaia di morti "tanti sono da attribuire agli ‘errori’ di Rakosi, Hegedus e Geroe, tanti alle provocazioni dell’imperialismo capitalista. Ai carri armati sovietici, nessuno". P.C.I.

16 dicembre 1956

A Gorizia, alle elezioni provinciali la Dc conquista 14 collegi su 16. D.C.

17 dicembre 1956

A Wageninen (Olanda), il gruppo europeo di contatto della Fao in un documento raccomanda ai governi e alla stessa Fao di intensificare le ricerche sull’impiego di radioisotopi nei terreni, e indica come opportuna una cooperazione internazionale nel campo della conservazione alimentare per mezzo di trattamenti radioattivi.

17 dicembre 1956

Il ministro degli Esteri, Gaetano Martino, dopo la conclusione del Consiglio atlantico di Parigi (v. nota 11-14 dicembre ), dichiara che si è compiuto un grande sforzo per dare alla Nato "nuovi impulsi, più grande vigore e maggiore coesione" e che "gli avvenimenti hanno dimostrato che la nostra sicurezza non è completa se la nostra cooperazione non tiene conto delle sfere d’azione che si estendono oltre l’area della nostra Alleanza".

17 dicembre 1956

A Palermo, Partinico, Bisacquino ed Alia, Danilo Dolci ed i suoi seguaci iniziano un digiuno per protestare contro la miseria in Sicilia. Fra gli altri, lo seguono nell’iniziativa Gianni Mottura, Mauro Gobini, Antonio Siino, Rosolino Battaglia, Gianna Fresco, Lanza del Vasto.

18 dicembre 1956

Il Giappone è ammesso all’Onu.

19 dicembre 1956

In Israele, il primo ministro Ben Gurion dichiara al Parlamento che il suo governo si opporrà al ritorno degli egiziani nella zona di Gaza.

19 dicembre 1956

Alle elezioni per le commissioni interne alla Dalmine, la Cgil perde la maggioranza. Movimento operaio- sindacati

20 dicembre 1956

A Bonn, l’ambasciatore Grazzi scrive al ministro degli Esteri: "Contiamo oggi quello che contiamo; e in una Europa divisa, e quindi per ciò stante trascurata dall’America, conteremo ancor meno, per non dire nulla affatto…". Stati Uniti- Italia

20 dicembre 1956

Presso Bologna, 23 braccianti che stanno accudendo alla coltivazione di terre occupate sono arrestati con l’accusa di invasione aggravata di terreni. Repressione armata

20 dicembre 1956

Il capitale della Montecatini è portato a 100 miliardi.

21 dicembre 1956

Il governo degli Stati uniti chiede al primo ministro francese Guy Mollet di secretare i documenti sequestrati ai capi del Fronte di liberazione algerino arrestati il 22 ottobre. Fra i documenti ci sarebbero, secondo alcune fonti, lettere intercorse tra compagnie petrolifere americane e dirigenti del Fronte su finanziamenti allo stesso. Stati Uniti

21 dicembre 1956

Il segretario democristiano Amintore Fanfani, nell’ambito di un viaggio nelle capitali europee, giunge a Bonn, dove discute con il cancelliere Adenauer le possibilità di ripresa dell’azione europea dopo la crisi di Suez. D.C.

21 dicembre 1956

Sul "Corriere della sera", Luigi Barzini jr., a proposito dei dissidenti del Pci, scrive: "Si domanda /loro/ perché non escono dal partito. No, non è possibile. Il vero partito è quello immaginario al quale si iscrissero da giovani e non quello che la verità storica dimostra… Restando, dicono, possono dall’interno aiutare a correggere difetti ed errori. Era il ragionamento dei fascisti nel 1942 e nel 1943: ‘al mio posto ne verrebbe uno peggio di me’ –dicono- come i ministri di Mussolini…Fuori del partito, per loro, non è salvezza". P.C.I.

22 dicembre 1956

Nell’isola di Sumatra, scoppia una rivolta militare capeggiata dal colonnello Simbolon e appoggiata dalla Cia, per l’indipendenza dall’Indonesia governata da Sukarno. Stati Uniti

22 dicembre 1956

Con legge n° 1189, è istituito il ministero delle Partecipazioni statali.

22 dicembre 1956

E’ rimesso in libertà il tenente colonnello delle Ss Joachim Peiper, ritenuto uno dei responsabili dell’eccidio di Boves del 19 settembre 1943, che costò la vita a 23 civili (vedi nota). Occupazione tedesca

22 dicembre 1956

A Roma, Antonio Giolitti giustifica alla commissione di disciplina del Pci, composta da Mario Alicata, Paolo Bufalini e Luigi Longo, l’intervento svolto al congresso. P.C.I.

22 dicembre 1956

"L’Osservatore romano" scrive: "Quando si afferma –questo è il succo del marxismo- che per ottenere giustizia bisogna abbandonare la religione, estirpare i ‘pregiudizi’, opporre all’ingiustizia altre ingiustizie, alla carità l’odio…la Chiesa non ha solo il diritto ma il dovere di ricordare a tutti i suoi figli e all’intera umanità che il pegno di un avvenire migliore, più giusto, non è l’apostasia ma la fede professata, vissuta, attestata dalle opere". Lo spunto dell’articolo era una dispensa della scuola quadri della Cgil, nella quale si affermava che i sindacati liberi obbediscono al governo e le Acli al Vaticano. Vaticano

23 dicembre 1956

In Vaticano, Pio XII nel suo radiomessaggio natalizio si sofferma sulla "angosciosa contraddizione" di cui l’uomo moderno è "autore e vittima" nello stesso tempo, per la frattura fra la vita e la fede cristiana. Un aspetto di questa contraddizione è l’utopia, che rifletterebbe "le teorie del disordine" contro cui la Chiesa deve lottare, come lottò a suo tempo contro le eresie. Il Papa si pronuncia fra l’altro contro l’obiezione di coscienza per i cattolici, affermando: "Se dunque una rappresentanza popolare e un Governo eletti con libero suffragio, in estremo bisogno, coi legittimi mezzi della politica estera ed interna, stabiliscono provvedimenti di difesa ed eseguiscono le disposizioni a loro giudizio necessarie, essi si comportano egualmente in maniera non immorale, di guisa che un cittadino cattolico non può appellarsi alla propria coscienza per rifiutare di prestare i servizi e adempiere i doveri fissati per legge". Vaticano

24 dicembre 1956

Di ritorno dal suo viaggio nelle capitali europee, Amintore Fanfani afferma di aver trovato conferme della giustezza del proprio orientamento di "collaborazione europea" e di "apertura verso i popoli afro- asiatici" sia nei governi belga, francese, olandese e tedesco sia fra i laburisti inglesi. D.C.

25 dicembre 1956

Il quotidiano socialista "Avanti!" afferma che "i piani di politica estera di Fanfani sono in difficoltà" per l’atteggiamento assunto dal Vaticano, fautore della politica dei blocchi contrapposti. P.S.I. D.C. Vaticano

27 dicembre 1956

Con la legge n.1423 sulle "misure di prevenzione riguardanti le persone pericolose per la sicurezza e la moralità pubblica", rientrano in vigore i provvedimenti della diffida, del rimpatrio obbligatorio e del confino (che muterà il nome in ‘residenza obbligata’), sotto il controllo formale dell’autorità giudiziaria.

27 dicembre 1956

E’ varata la legge n° 1441 che ammette le donne a far parte delle giurie popolari delle Corti di assise di primo grado e di appello.

29 dicembre 1956

A Roma, il Tribunale assolve per insufficienza di prove dall’accusa di diffamazione il direttore del settimanale "L’Espresso" Arrigo Benedetti e il giornalista Manlio Cancogni, che avevano condotto una campagna di stampa contro la speculazione edilizia nella capitale, ed erano stati querelati dalla Società Immobiliare.

29 dicembre 1956

Mario Alicata scrive a Giangiacomo Feltrinelli: "Da qualche parte mi si dice che tu conserveresti talune perplessità sui risultati del Congresso. Ciò posso anche comprenderlo, data la complessità dei problemi che il Partito ha dovuto e deve affrontare; ma mi sembra superfluo insistere sul fatto che solo discutendo a fondo fra compagni tali riserve possono essere superate. E questa discussione mi sembra tanto più importante averla con te, per le particolari responsabilità che incombono sulla tua persona, data la diversità e importanza delle iniziative che a te fanno capo". P.C.I.

29 dicembre 1956

"Il Corriere della sera" pubblica la lettera di Eugenio Reale, censurata da "L’Unità" , nella quale il senatore comunista motiva il "profondo dissenso da una politica fondata, a mio avviso, sulla negazione consapevole dei più genuini ideali del socialismo" e lamenta di non essere "stato ammesso, neanche in qualità di invitato, per disposizione esplicita di Togliatti" al congresso del partito. P.C.I.

30 dicembre 1956

E’ espulso dal Pci il senatore Eugenio Reale per avere espresso "giudizi e interpretazioni false e calunniose sull’8° congresso del Pci". Aderirà al Psdi. P.C.I.

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