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13 novembre 1956

Al Senato, in sede di discussione sul regolamento di attuazione del Consiglio superiore della magistratura, il comunista Terracini critica la farraginosità del provvedimento e gli emendamenti predisposti dalla maggioranza, che dimostrano a suo avviso la tendenza a mantenere un eccesso di potere del Guardasigilli e ad eludere l’obiettivo fondamentale dell’istituzione di autonomia della magistratura. P.C.I.

14 novembre 1956

Il presidente egiziano Nasser giunge in visita ufficiale in Italia.

14 novembre 1956

A Torino, in seguito all’annuncio del governo ungherese che saranno lasciate entrare carovane di aiuti occidentali, l’ ‘Ordine di Malta’, primo fra tutti, annuncia la partenza di 4 automezzi con generi di conforto e medicinali, guidata dal barone Giovanni Donna e dal prof. Giorgio Negro.

15 novembre 1956

Francia e Inghilterra iniziano il ritiro, che si concluderà il 19 novembre, delle proprie truppe dal canale di Suez.

15 novembre 1956

A Washington, l’ambasciatore italiano Manlio Brosio, commentando la politica americana dinanzi agli eventi ungheresi e medio – orientali, scrive: "L’America …ha saputo presentarsi di fronte al mondo come la sola grande potenza avente le mani nette, vantaggio questo che non…vorrebbe perdere". Stati Uniti

15 novembre 1956

La ‘Lega internazionale dei sindacati liberi’, riunita ad Amburgo, approva la decisione di boicottare l’Unione sovietica per esprimere solidarietà alla ribellione ungherese. Movimento operaio- sindacati

15 novembre 1956

Il "Corriere della sera" pubblica un appello di personalità del mondo artistico che esprime piena solidarietà alla rivolta ungherese ed aggiunge: "Gli artisti, che obbediscono solo ai valori dello spirito, prendono decisa posizione contro coloro che continuano a mantenere stretti rapporti con gli oppressori…". Seguono le firme di Renato Bongiovanni Radice, Leonardo Borgese, Aldo Carpi, Carlo Carrà, Giorgio De Chirico, Achille Funi, Virgilio Guidi, Francesco Messina, Enzo Morelli, Arduino Nardella, Mario Sironi, Orfeo Tamburi, Gianfilippo Usellini.

15 novembre 1956

In un’intervista a "Parlamento", il segretario generale della Cgil Di Vittorio afferma che l’unità sindacale è un problema nazionale che va affrontato e risolto; auspica l’autonomia sindacale: "sul principio di sottrarre il sindacato ad ogni influenza esterna dello Stato, dei partiti o di altri, siamo tutti d’accordo"; sottolinea "la necessità che il sindacato, come tale, si astenga dal prendere posizione su quei problemi di natura strettamente politica…per non urtare nessuna delle correnti che lo compongono". Movimento operaio- sindacati

16 novembre 1956

A New York, nel corso della 11° Assemblea ordinaria dell’Onu, il ministro degli Esteri Gaetano Martino s’incontra con il segretario di Stato americano Foster Dulles. Stati Uniti- Italia

16 novembre 1956

Il comitato centrale del Partito comunista cinese afferma, in un documento, che "i Paesi del campo socialista devono rafforzare la loro unità dietro la guida dell’Urss".

16 novembre 1956

Al gruppo parlamentare democristiano, il leader della componente di destra, Pella, chiede "un governo di unione sacra", basato sull’alleanza dei partiti anticomunisti democratici e, se questo risultasse impossibile, "la Dc si dovrebbe assumere le conseguenti responsabilità" (cioè, dare vita ad un monocolore). Pella esprime forti dubbi sulla unificazione socialista ed anche sull’azione governativa nella vicenda di Suez. Gorini, Lucifredi, Riccio e Scelba chiedono un’azione più decisa contro il comunismo e quest’ultimo critica il "filonasserismo" di molta stampa cattolica. Sulla repressione del comunismo, Tambroni risponde che il governo non ha tentennamenti e spiega che la politica di ordine pubblico seguita nell’ultima fase, che ha previsto anche la difesa delle sedi comuniste, è stata orientata sia alla difesa dell’ordine pubblico sia ad evitare che i comunisti potessero giocare al vittimismo o reagire provocando giovani vittime. D.C.

17 novembre 1956

Il governo sovietico avanza la proposta di una conferenza a cinque per l’elaborazione di un nuovo piano di disarmo generale. Contemporaneamente l’agenzia "Tass" comunica l’effettuazione, in data odierna, di un esperimento nucleare a grande altezza.

17 novembre 1956

Il ministro degli Interni, in relazione alla guerra di mafia in corso a Palermo, durante la quale dal mese di luglio sono stati commessi 35 omicidi, comunica che le forze di polizia hanno fatto luce su 26 omicidi, che hanno proceduto a compiere 18 arresti e che 68 sono gli incriminati datisi alla latitanza, mentre un centinaio di persone sono state inviate al confino. Il sottosegretario agli Interni Vittorio Pugliese, però, intervenendo alla Camera afferma: "Non sembra accertato un nesso di concatenazione tra i vari delitti. Può decisamente affermarsi che non esiste in Sicilia una vera e propria organizzazione mafiosa alimentata da cause economiche, politiche e sociali da ricercare e da eliminare. Esistono soltanto pregiudicati che riescono ad assicurarsi l’impunità attraverso azioni intimidatorie e l’omertà derivante dagli stessi illeciti traffici cui i delitti sono connessi. Contro questi delitti si rivelano particolarmente efficienti i provvedimenti di polizia".

17 novembre 1956

Nel corso dell’esecutivo socialista, Vecchietti, Basso, De Martino e Valori sottolineano la opportunità di non rompere con il Pci e al tempo stesso di condurre una decisa critica interna al movimento operaio per indirizzarlo verso una politica di neutralità ed opposizione ai blocchi. Sandro Pertini invece, dopo aver lamentato lo scarso rilievo dato, a suo avviso, dalla stampa italiana al "terrore bianco" in Ungheria, conclude il suo intervento affermando: "Guai a noi se i fatti d’Ungheria ci dovessero indurre a mutare la nostra posizione di partito classista…La diversità di giudizio sui fatti d’Ungheria non deve tradursi in rottura fra noi e i comunisti" ed occorre evitare che la unificazione socialista si tramuti in una "operazione da corvi" a spese del Pci. Per l’accelerazione del processo di unificazione socialista si esprimono Lombardi, Sansone, Matteucci e Santi. P.S.I.

18 novembre 1956

In Vaticano, Pio XII parla agli operai di Terni, guidati dal sottosegretario all’Industria e dai maggiori dirigenti della loro fabbrica, affermando: "Le lacrime vengono ai nostri occhi, ogniqualvolta ci chiediamo come sia possibile ancora tale acquiescenza (al comunismo – Ndr) e tanta ostinazione in una notevole parte delle pur così brave masse operaie". Vaticano

19 novembre 1956

L'ambasciatrice Clara Booth Luce annuncia le dimissioni, ufficialmente per motivi di salute. Nuovo ambasciatore americano in Italia è designato James David Zellerbach, già dirigente degli aiuti Eca dal 1948 al 1956. Il presidente del Consiglio, Antonio Segni, manda un telex alla signora Luce nel quale la ringrazia per aver servito "con entusiasmo e successo la causa dell’amicizia italo- americana, elemento vitale della comunità atlantica, della collaborazione internazionale e della pace". Stati Uniti- Italia

19 novembre 1956

A New York, intervenendo all’Assemblea ordinaria dell’Onu, il ministro degli Esteri Gaetano Martino, in armonia con il delegato americano Cabot Lodge esprime la sua condanna nei confronti della "Russia sovietica che ha compiuto in Ungheria un’operazione politico – militare e non si è limitata a prestare aiuto alle forze di polizia del governo ungherese". Stati Uniti- Italia

19 novembre 1956

Il "New York Telegram and Sun" pubblica un dispaccio di un inviato da Monaco di Baviera, in cui si afferma che l’organizzazione spionistica facente capo al generale Gehlen avrebbe contribuito alla preparazione della rivolta in Ungheria. Stati Uniti

19-23 novembre 1956

Si svolge a Parigi la seconda sessione della Conferenza dei parlamentari della Nato.

20 novembre 1956

Il generale Lauris Norstad, nuovo comandante supremo alleato in Europa, prende possesso del suo incarico.

20 novembre 1956

E’ divulgata a grandi linee la mini- riforma del codice penale, elaborata da una commissione presieduta dal procuratore generale romano Leonardo Giocoli. Fra le innovazioni vi è un’attenuazione del concorso formale, fermo restando il principio del cumulo materiale delle pene in presenza di pluralità di reati; il divieto di estradizione per i reati politici; un attutimento della responsabilità oggettiva del direttore della testata per i reati a mezzo stampa; la introduzione della ‘falsa dichiarazione di nascita di figlio adulterino’, con la quale figura si attenua la responsabilità della donna nei casi in discorso, precedentemente riferita al più grave reato di ‘alterazione di stato’. La innovazione più consistente è nel senso di accentuare la discrezionalità nella concessione della ‘liberazione condizionale’, in presenza di ‘ravvedimento’, elemento liberamente valutabile dal giudice e dalle autorità carcerarie, riforma che va incontro alle istanze della Chiesa. L’ergastolo resta in quanto – afferma Giocoli in un’intervista al "Corriere della sera"- "non si ravvisa contrasto con il fine educativo della pena…perché costituisce la necessaria maggiore sanzione per le più gravi manifestazioni di criminalità"; tuttavia è stata introdotta anche in questo caso, con l’asserito fine di "umanizzazione della pena", la liberazione condizionale a discrezione del giudice (in realtà della autorità carceraria).

20 novembre 1956

Al direttivo della Cgil, Giuseppe Di Vittorio propone la introduzione del voto segreto. Di Vittorio critica la condotta di Cisl e Uil che –afferma- è tesa a strumentalizzare i fatti di Ungheria ed a compromettere definitivamente la unità sindacale; sul quale punto avanza proposte per tentare di ricucire l’unità di azione alla base. Movimento operaio- sindacati

21 novembre 1956

A New York, il ministro degli Esteri Gaetano Martino incontra nella sede delle Nazioni unite il suo collega francese, Pineau, per tentare un riavvicinamento fra gli anglo – francesi e gli americani.

21 novembre 1956

A Porto Sa’id, giungono i primi contingenti della forza di interposizione dell’Onu: i manifestanti che li accolgono sono caricati dai soldati anglo – francesi.

21 novembre 1956

All’agenzia A.P. il leader egiziano Nasser dichiara: "Giuro che non diventerò mai il pupazzo, il satellite, la pedina o il venduto di nessuno", dichiarandosi estraneo ad ogni ideologia quale "fascismo, marxismo, colonialismo, imperialismo, ateismo i quali – sia detto per inciso- sono tutti di origine europea". Non ha logica –dice- la critica rivoltagli di voler creare un impero arabo; vero invece che, proprio come le nazioni europee si incamminano verso l’unione, come hanno già fatto gli stati americani, "così anche le nazioni arabe lavorano per un ideale di fruttuosa collaborazione". Infine, Nasser rivolge un appello "ai governi di tutto il mondo e a tutti gli uomini e le donne di buona volontà /per raggiungere/ una equa ed onorevole soluzione dei problemi".

21 novembre 1956

Intervenendo alla direzione socialdemocratica, Matteo Matteotti critica la destra democristiana che – dice- si vorrebbe avviare verso un nuovo 18 aprile e sta accarezzando l’idea di leggi eccezionali; giudica positivamente la condanna della repressione ungherese da parte del Psi, che peraltro deve a suo giudizio meglio chiarire la propria opposizione al regime sovietico.

22 novembre 1956

A Budapest, è arrestato dai russi il segretario del Partito comunista, Imre Nagy.

22 novembre 1956

A Parigi, il comitato centrale del Pcf biasima pubblicamente gli scrittori Claude Roy, Roger Vaillant e Claude Morgan per aver sottoscritto una dichiarazione diffusa il 6 novembre, che anticipava la posizione assunta nei confronti del partito da Sartre. Su "France Observateur" lo scrittore Vercors, esponente della Resistenza comunista, scrive: "L’esercito rosso, stritolando con i suoi carri armati gli operai ungheresi, si è battuto per la prima volta contro la liberazione di un popolo, e ha perduto così, agli occhi di milioni di uomini, la sua innocenza". Lo scrittore comunista Louis de Villefosse, a sua volta, afferma: "Ho persino deposto al processo Kravcenko, affermando che mi sembrava inconcepibile l’esistenza dei campi di concentramento in Polonia e in Russia. Me ne devo pentire: credendo di combattere la calunnia, difesi l’oppressione".

22 novembre 1956

E’ annunciato che la campagna di sottoscrizioni ‘Natale per i bambini ungheresi’, iniziata da Cisl e Uil, sarà patrocinata dal ministro del Lavoro Vigorelli, con la cooperazione dei due sindacati. In diverse aziende si sono costituiti comitati per la raccolta dei fondi e in alcune, fra le quali la Falck, gli operai affiliati alle due organizzazioni hanno offerto mezza giornata di paga. Movimento operaio- sindacati

22-23 novembre 1956

Le truppe anglo – francesi lasciano il territorio egiziano, sotto il controllo di quelle Onu.

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