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5 settembre 1956

Commentando le mozioni approvate il giorno precedente dalle rispettive direzioni, l’organo del Psdi "La Giustizia" ribadisce la irrinunciabilità delle proprie posizioni, mentre "Avanti!" definisce il documento socialdemocratico "molto generico". P.S.I.

6 settembre 1956

Il segretario della Sfio, Pierre Commin, riparte per Parigi esprimendo un "moderato ottimismo" sul percorso di unificazione socialista e la necessità di ulteriori approfondimenti, consigliando una prassi di consultazione fra i due partiti, per verificare nel concreto le proprie divergenze. Fra i molti scettici, il sottosegretario Del Bo commenta: "Se non si sapesse che le maggioranze dei due partiti desiderano ad ogni costo l’unificazione, i documenti delle rispettive direzioni sembrerebbero indicare l’impossibilità di un accordo ". (v. nota del 4 settembre). P.S.I.

7 settembre 1956

A Ginevra, è firmata la Convenzione supplementare sull’abolizione della schiavitù, della tratta degli schiavi e delle istituzioni e pratiche analoghe.

7 settembre 1956

A Mosca, il vice ministro degli Esteri Gromyko dichiara all’ambasciatore della Repubblica federale tedesca Haas che l’unificazione tedesca è stata resa impossibile dalle iniziative di riarmo e dalla messa fuori legge del Partito comunista tedesco nella Germania ovest.

7 settembre 1956

A Roma, docenti universitari e studenti inviano una lettera alla rivista "Rinascita" per criticare il comportamento di Palmiro Togliatti nei confronti di Fabrizio Onofri. La lettera non sarà mai pubblicata. P.C.I.

8 settembre 1956

Commentando la politica italiana sul fronte mediorientale ed il nodo del Canale di Suez, il "Corriere della sera" , dopo aver rilevato che "la politica estera italiana sembra ondeggiare fra tendenze e pressioni discordanti" segnala, per comprenderne gli orientamenti, la nota diffusa dall’agenzia Italia di ispirazione democristiana "secondo cui le trattative tra Nasser e i Cinque sarebbero ormai fallite e pertanto si aprirebbe una fase nuova…sulla base di un realistico progetto americano /che/ leghi il Canale ai Paesi che di esso si servono e, in pratica, all’Occidente che è il maggior utente. La nazionalizzazione della Compagnia sarebbe ormai acquisita; tuttavia il nuovo Ente egiziano potrebbe ammettere la partecipazione dei detentori delle azioni alla ripartizione degli utili e, quindi, all’esercizio di un certo controllo sulla gestione…"

8 settembre 1956

Commentando su "Il Popolo" la prospettata partecipazione del Psi alle giunte di Firenze e Milano, unitariamente con il Psdi, Franco Malfatti scrive: "Sarebbe strano che la Dc, dopo aver dato per dieci anni appuntamento all’onorevole Nenni sul terreno della democrazia, negasse a sua volta qualsiasi possibilità di incontro una volta che l’on. Nenni manifestasse la propria volontà di presentarsi all’appuntamento". D.C. P.S.I.

9 settembre 1956

Due cittadini italiani –Giovanni Falernon e Max Costi- insieme a una donna italo- jugoslava sono scarcerati al Cairo dove erano stati recentemente arrestati (insieme a 4 inglesi e 25 egiziani) nell’ambito di indagini su una rete spionistica.

9 settembre 1956

Il settimanale "L’Espresso" pubblica un servizio di Camilla Cederna sul concorso ‘La donna ideale’ svoltosi a Varazze, sotto il titolo "Con uno scoppio di stupidità finisce l’estate". La giornalista e il direttore responsabile, Arrigo Benedetti, ricevono querela.

10 settembre 1956

Nella Guinea portoghese, è fondato il Partito africano per l’indipendenza della Guinea e del Capo verde (Paigc), diretto da Amilcar Cabral.

10 settembre 1956

Il governo egiziano propone, in un documento declinato in 12 articoli, inoltrato al Segretariato generale dell’Onu e ai governi in relazioni diplomatiche con l’Egitto, l’immediata costituzione di un "organismo di negoziato" internazionale che elabori una soluzione pacifica del problema di Suez.

10 settembre 1956

Il ministro degli Esteri, Gaetano Martino, scrive ai suoi colleghi di Stati uniti, Gran Bretagna e Francia per sollecitare una soluzione pacifica del problema del canale di Suez. Stati Uniti- Italia

10 settembre 1956

La Corte costituzionale afferma la legittimità dell’ergastolo alla luce della Carta fondamentale: "la tendenza dottrinale e umana verso una mitigazione della pena –si legge nella sentenza- potrà, se del caso, essere presa in considerazione dagli organi legislativi dello Stato".

10 settembre 1956

A Udine, la polizia al comando del vice questore Grauzo carica alcune centinaia di profughi balcanici che cercavano di raggiungere la Prefettura per protestare contro il rimpatrio forzoso di alcuni connazionali. Gli scontri si protraggono per due ore, con ripetute cariche che producono feriti e contusi fra i dimostranti. Repressione armata

11 settembre 1956

La segreteria del Pci convoca Umberto Terracini dopo che questi aveva espresso valutazioni differenti da quelle del partito circa la unificazione socialista e critiche a Nenni. Lo stesso Terracini minimizza, pur non smentendolo, l’episodio: "è di nessuna importanza", afferma. P.C.I.

11 settembre 1956

A Mosca, è ricevuto e festeggiato il presidente indonesiano Sukarno che parla, amplificato dagli altoparlanti, alla folla assiepata allo stadio. L’Urss e l’Indonesia hanno siglato un patto di assistenza tecnico- economica necessario al varo del piano quinquennale indonesiano.

12 settembre 1956

Durante un attacco condotto da forze israeliane ad un posto di polizia giordano, sono uccisi 19 uomini della polizia e della Guardia nazionale giordana.

12 settembre 1956

A Washington, Victor Sullam scrive a Fabio Cavazza: "Pralognan, incredibile dictu, è venuta come una mazzata di prima forza. Le ho accennato prima come molti funzionari fossero in ferie; altri erano assenti per malattia o per motivi familiari; altri infine assorbiti in traslochi o trasferimenti. Comunque, ripeto, poco si sapeva e poco ci si aspettava. Si pensava anche che Saragat rifiutasse l’invito…Le notizie dall’Italia, improntate ad eccessivo ottimismo nel senso della unificazione, hanno causato vero panico: 1) se l’unificazione va, l’Italia è, de facto, neutralizzata; 2) se all’unificazione si reagisce con una coalizione destra – Dc, si ha un governo estremamente instabile (per le note considerazioni sulla destra fatteLe in altre mie lettere); 3) se l’unificazione fallisce, il Psdi si sfalda e si ritorna a un centro assai instabile…Conclusione: i funzionari ritengono che l’Usa (United states ambassador - Ndr) sia stata battuta sul terreno tattico e su quello strategico in quanto Pralognan ha reso impossibile la formazione di quella opposizione democratica alla Dc a cui da lungo tempo i funzionari aspiravano…Essenzialmente però occorre dire che, come nel caso di Gronchi, come nella questione di Suez è successo qualcosa che i funzionari e i loro capi non si aspettavano. Infatti, mentre restava la preoccupazione di una apertura a sinistra della Dc, non si pensava che sarebbe stato il Psdi ad aprire…Da quanto detto sopra, Lei potrebbe trarre l’impressione che qui si ritenga che l’unificazione sia cosa fatta. Questa impressione non sarebbe giusta; quella che è cosa fatta è la gran delusione nel Psdi, partito che i funzionari avevano sempre difeso da tutte le critiche, tutte le accuse di corruzione, di inefficienza e di mancanza di base nel suffragio popolare. Ora questo partito, che era il garofano rosso all’occhiello della coalizione, la più sicura garanzia che non si sarebbe patteggiato con le estreme e, ultimamente, l’unico aspetto buono delle elezioni amministrative nonché una certa garanzia di laicismo, questo partito dicevo ha fatto chiaramente capire a Saragat – secondo i funzionari – che voleva andare a letto con il Psi. Come Lei ben comprende, è tutta una politica che crolla". Stati Uniti- Italia

12 settembre 1956

Il Consiglio dei ministri approva una risoluzione che esprime rammarico per il rifiuto di Nasser di accettare la proposta di internazionalizzazione del canale di Suez, ed auspica un intervento delle Nazioni unite.

12 settembre 1956

Ad Alimena (Palermo), una manifestazione di contadini che occupano simbolicamente alcuni feudi non ancora assegnati è attaccata dalle forze di polizia, che provocano diversi feriti ed spiccano 39 denunce. Repressione armata

12 settembre 1956

A Venezia, Wladimiro Dorigo denuncia in un documento la persecuzione alla quale, nella sua veste di direttore del settimanale "Il Popolo del Veneto" e per la sua politica di apertura a sinistra, è stato sottoposto dalla Curia locale, guidata dal cardinale Angelo Roncalli: "L’azione della Curia di Venezia si esplicò, oltreché nella campagna preferenziale per alcuni candidati, nel cercare di evitare la candidatura Dorigo al consiglio comunale, e ad elezione avvenuta (nonostante l’intensa azione contraria dei Comitati civici…) nello sconsigliare vivamente – anche qui invano – la sua elezione ad assessore. Subito dopo il 27 maggio l’azione contro ‘Il Popolo del Veneto’, mai cessata, assunse un ritmo più accelerato e violento, chiedendosi ormai alla segreteria del partito la sostituzione del direttore generale, pena gravissimi provvedimenti di carattere religioso disciplinare". Vaticano. D.C.

13 settembre 1956

Paolo Emilio Taviani, in un colloquio con il segretario dell’Aeronautica militare americana, Donald Quarles, avente per oggetto la riunificazione socialista, afferma che quest’ultima è "la questione più pericolosa che l’Italia ha oggi di fronte", e aggiunge che "se Nenni dovesse solo morire o scomparire l’intero scenario in Italia volgerebbe decisamente al meglio". Stati Uniti- Italia. D.C. P.S.I.

14 settembre 1956

Il primo ministro sovietico Bulganin, in una lettera al presidente americano Eisenhower pubblicata dalla "Tass", propone l’abolizione degli esperimenti atomici, in vista della costruzione di una politica di disarmo.

14 settembre 1956

A Roma, una relazione del ministero dell’Industria e commercio afferma che, se il canale di Suez sarà bloccato, l’Italia vedrà diminuire del 41% le proprie importazioni di greggio.

14 settembre 1956

Gli on. Amendola, Ingrao e Natoli (Pci) presentano alla Camera dei deputati una mozione che invita il Parlamento a non dare parere favorevole all’adesione dell’Italia alla Associazione degli utenti del canale di Suez, ad agire perché la sede dei negoziati sul problema di Suez sia l’Onu e ad esprimere la condanna di qualsiasi soluzione unilaterale. P.C.I.

15 settembre 1956

Il ministro degli Esteri Gaetano Martino, in una conferenza stampa, illustra i cambiamenti della situazione mondiale rispetto al primo dopoguerra e le loro ripercussioni sull’Alleanza atlantica: "Appena ieri eravamo accerchiati e assediati. Oggi questo accerchiamento si è rotto…Un’azione politica a largo raggio dovrebbe permettere a tutti i Paesi di consolidare le loro libere istituzioni e di resistere vittoriosamente, tutti assieme, nella lotta che ci impone la coesistenza e la competizione pacifica".

16-17 settembre 1956

A Roma, si svolge un’assemblea presieduta da Pietro Ingrao per dibattere sul caso Onofri, che continua a suscitare reazioni polemiche di molti intellettuali nei confronti di Palmiro Togliatti. P.C.I.

17 settembre 1956

A Parigi, nel corso di un incontro a casa dell’ambasciatore israeliano in Francia, Jacob Tzur, Shimon Perez e Ernst Bergmann chiedono a Francis Perris e Pierre Guillaumaut che il governo francese fornisca ad Israele un reattore nucleare.

18 settembre 1956

La "Deutsche Soldaten Zeitung", in un articolo sulla situazione del Sud Tirolo, scrive: "Chi non ha la capacità di convivere con le minoranze nazionali che esistono nel proprio Paese non è nemmeno in grado di collaborare alla creazione dell’Europa".

18 settembre 1956

Il presidente della Corte costituzionale, Enrico De Nicola, presenta le dimissioni in conseguenza delle critiche mosse dagli ambienti della destra, anche democristiana, e vicini alla polizia (v. note 14 giugno, 19 e 21 luglio 1956) con riferimento alle pronunce di incostituzionalità che avrebbero determinato un vuoto legislativo. Il presidente della repubblica Gronchi ed il presidente del Consiglio Segni prendono iniziative nell’intento di ottenere il ritiro delle dimissioni. D.C.

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