febbraio 1956 |
A Bologna, il prefetto Gaipa ordina, in pochi giorni, il sequestro di 4 giornali murali e di un manifesto, ed emette un’ordinanza contro il ‘referendum’ previsto in occasione del Congresso nazionale delle donne; durante una manifestazione sono effettuati 34 arresti tra lavoratori e dirigenti sindacali, e 13 fermi. Repressione armata |
febbraio 1956 |
Sulla rivista "Rinascita", nell’articolo intitolato "Allarme nel Mezzogiorno", Mario Alicata scrive: "Sulla miseria meridionale un fascio di luce cruda è stato gettato, oltre che dall’ondata di gelo che ha dato drammatico rilievo a tutta l’arretratezza e insufficienza delle strutture della vita civile, dalla sanguinosa sparatoria di Venosa, dalle cariche brutali della polizia in decine di villaggi della Puglia e della Calabria, infine dagli arresti di Partinico, i cui echi si sono ripercossi in ambienti ben lontani da quelli popolari per la presenza, fra gli arrestati, di una originale figura di scrittore e ‘missionario laico’, Danilo Dolci". P.C.I. |
1 marzo 1956 |
A Washington, al termine dell’incontro Gronchi – Eisenhower, è emesso un comunicato congiunto che recita, tra l’altro: "Il presidente degli Stati uniti e il presidente della repubblica italiana…hanno espresso il loro fermo e deciso appoggio alla Nato e hanno esaminato con quali mezzi si possa rafforzare la solidarietà fra i suoi membri nei campi politico, economico, psicologico oltre che in quello militare. Il presidente della repubblica italiana ha confermato nuovamente il suo pieno appoggio all’unificazione europea…". I due presidenti auspicano, inoltre, il rafforzamento delle economie dei paesi più deboli aderenti all’Alleanza atlantica. Stati Uniti- Italia |
2 marzo 1956 |
La Francia concede la indipendenza al Marocco, governato dal re Ben Yussef Mohammed V. |
2 marzo 1956 |
A Parigi, il ministro degli Esteri francese Pineau rilascia un’intervista all’associazione della stampa americana, nella quale fra l’altro afferma di non condividere "l’orientamento generale della politica occidentale sulle questioni di guerra e di pace", e che i paesi occidentali sono in errore quando basano "le loro speranze sulla forza militare, in quanto in questo caso l’Occidente perde le sue posizioni perché i comunisti pongono l’accento sulla propaganda di pace". |
2 marzo 1956 |
Il re Hussein di Giordania, con decreto, esonera dalle loro cariche il generale inglese Glubb, comandante della legione araba dal 1939, il suo braccio destro colonnello Patrick Coghill e il brigadiere generale Hatton, e li espelle dal paese nel giro di poche ore, sotto la scorta di carri armati. Il Foreign office britannico, in un comunicato, al proposito afferma: "Il governo è enormemente preoccupato per gli sviluppi della situazione e per le conseguenze interne ed estere che essi possono avere". |
2 marzo 1956 |
Riferendo dell’incontro fra Gronchi ed Eisenhower, il quotidiano socialista "Avanti!" scrive che il presidente italiano "pur con le dovute cautele, ha fatto intendere agli Usa che il patto atlantico non può restare come è, ma deve trasformarsi in uno strumento di solidarietà politico- economica". Diversamente gli esponenti della maggioranza sottolineano l’ortodossia atlantica di Gronchi. Randolfo Pacciardi dichiara: "Il discorso del presidente è nella linea più perfettamente ortodossa della politica estera italiana ..Il tentativo dei socialcomunisti di presentare la posizione di Gronchi –letteralmente concordata col governo- come rinnovatrice – nel senso di una concessione alle loro tesi- è una vera e propria mistificazione". P.S.I. Stati Uniti- Italia |
2 marzo 1956 |
A Roma, al processo d’appello per la strage di Portella delle ginestre, il presidente della Corte ribadisce che il dibattimento riguarderà solo i fatti oggetto del processo e non vicende connesse (fra esse, la morte di Gaspare Pisciotta). Stragi- Portella delle ginestre |
3 marzo 1956 |
Giuseppe Di Vittorio apre il congresso della Cgil con una relazione che contiene qualche spunto autocritico circa "errori di impostazione sindacale e deficienze nel nostro lavoro". Il congresso accoglie la proposta di moltiplicare le sezioni sindacali e perseguire una linea rivendicativa articolata, "fabbrica per fabbrica e anche reparto per reparto, che raccolga le esigenze più sentite e concrete dei lavoratori" ed approva all’unanimità la ‘Carta del disarmo’. Movimento operaio- sindacati |
3 marzo 1956 |
Nasce all’interno del movimento comunista ‘Democrazia comunista’, apertamente critica verso la dirigenza del partito e rivendicante la libertà di opinioni "che non possono manifestarsi efficacemente nelle istanze di partito, a causa della scarsa democrazia interna". Il gruppo si presenta all’esterno con un convegno ed organizzando un volantinaggio al congresso della Cgil in corso di svolgimento. |
4 marzo 1956 |
Il quotidiano vaticano "L’Osservatore romano" plaude all’intervento americano di Gronchi condividendo particolarmente che il Patto atlantico, oltre ad essere "un sistema di difesa /estenda/ i suoi fini a tutta una mutualità di rapporti sociali ed economici". Vaticano |
5 marzo 1956 |
Il quotidiano comunista "L’Unità", diversamente dagli anni precedenti, non commemora né comunque accenna all’anniversario della morte di Giuseppe Stalin (v. nota 5 marzo 1953). P.C.I. |
5 marzo 1956 |
A Pescara, inizia in Corte d’assise il processo contro Ennio Albano accusato di avere ucciso, in concorso con il maggiore tedesco Mayer, fra il 14 e il 15 gennaio 1945, 13 partigiani della brigata ‘Tom’ di Casale Monferrato. Sarà assolto con il riconoscimento che le uccisioni rientrano nei fatti di guerra. Repressione fascisti |
6 marzo 1956 |
Al Cairo si apre una Conferenza sulla situazione in Medio oriente con la partecipazione del primo ministro egiziano Nasser, del presidente siriano Shukri el Konatly e del re dell’Arabia saudita Saud ibn Abd al-Aziz. Nel comunicato conclusivo della Conferenza, il 12 marzo 1956, Egitto, Siria e Arabia affermeranno la politica della neutralità contro quella dei blocchi militari. |
6 marzo 1956 |
Palmiro Togliatti rientra a Roma da Mosca, dove ha partecipato al XX congresso del Pcus. P.C.I. |
6-7 marzo 1956 |
Il nunzio apostolico mons. Fietta conferisce l’onorificenza pontificia di ‘cavaliere di gran Croce dell’Ordine Piano’ al presidente del Consiglio Antonio Segni; che, il giorno dopo, si reca in visita dal Papa, accompagnato dal ministro Tambroni ed altre personalità. D.C. Vaticano |
7 marzo 1956 |
Sul quotidiano socialista "Avanti!", Giacinto Cardona sollecita l’impegno degli intellettuali "indipendenti" dai partiti, che definisce "l’elemento nuovo nel panorama culturale italiano" nella lotta per la "edificazione socialista". P.S.I. |
8 marzo 1956 |
Un gruppo di senatori del Pci, Psi e Indipendenti presenta in Senato un disegno di legge per la creazione di un Ente nazionale per l’energia nucleare (Enen). P.C.I. P.S.I. |
9 marzo 1956 |
La Camera dei deputati approva la legge che abolisce la cancellazione dalle liste elettorali dei condannati per reati colposi, e negli altri casi riduce l’interdizione dal voto a 5 anni. |
9 marzo 1956 |
Il colonnello Luigi Olivieri, comandante dell'Organizzazione ‘O’, scrive al senatore Raffaele Cadorna, già capo di Stato maggiore dell'esercito: "Come ricorderà sorse allora, con il Suo appoggio, l’Organizzazione ‘O’ con gli elementi della disciolta formazione partigiana ‘Osoppo- Friuli’. L'organizzazione era segreta e le supreme autorità militari non dovevano figurare di fronte agli alleati che l’appoggiavano". Strutture clandestine e semiclandestine |
9 marzo 1956 |
A Cipro, l’arcivescovo Makarios è arrestato e deportato dall’isola. Migliaia di persone si riversano nelle strade e circondano l’ambasciata britannica, duramente repressi. |
11 marzo 1956 |
La Corte di cassazione assegna al Tribunale di Venezia la competenza a giudicare il caso Montesi, per ‘legittima suspicione’. |
12 marzo 1956 |
A Parigi, il governo presieduto da Guy Mollet ottiene i pieni poteri per fronteggiare gli avvenimenti algerini, con 455 voti favorevoli e 76 contrari. In questi stessi giorni, Parigi è teatro di scontri fra la polizia e migliaia di algerini che manifestano in occasione del dibattito parlamentare riguardo le sorti del loro paese. |
12 marzo 1956 |
La Corte di cassazione respinge il ricorso presentato dai partigiani condannati per l’eccidio della famiglia Manzoni, rendendo definitiva la condanna. Repressione partigiani. Repressione fascisti |
12 marzo 1956 |
A Gottolengo (Brescia), Aldo Bonazzoli, segretario della locale Camera del lavoro e del direttivo provinciale del Pci, e suo fratello Giuseppe sono aggrediti e seriamente feriti dai proprietari terrieri Almici, che vogliono imporre loro lo sfratto immediato. Violenza politica |
13 marzo 1956 |
Il presidente del Consiglio Segni incontra l’austriaco Figl. D.C. |
13 marzo 1956 |
Si svolge la riunione del comitato centrale del Pci che esamina i risultati del XX congresso del Pcus. Nel suo intervento, Palmiro Togliatti afferma che "Stalin è stato un grande marxista" e che "ha avuto una grande parte, una parte positiva nella lotta che ebbe luogo subito dopo la morte di Lenin per difendere il patrimonio leninista contro i trotzkisti, i destri, i nazionalisti borghesi, per battere queste correnti e riuscire a prendere la strada giusta di costruzione di una società socialista". Togliatti esalta la Russia ed i paesi sovietici "Stati indipendenti, liberi, sovrani, pienamente autonomi…" affermando essere compito del partito premere perché il governo italiano "prenda /con essi/ contatti diretti, per la conclusione di un accordo di non aggressione fra la repubblica italiana e l’Unione sovietica". P.C.I. |
14 marzo 1956 |
Il periodico comunista "Rinascita", esponendo diversi interventi del XX congresso del Pcus, scrive che "il dibattito ha portato alla luce l’esigenza di un più attento lavoro ideologico al di là degli schemi, di una attività politica che assicuri un giusto orientamento di larghi gruppi di militanti". P.C.I. |
14 marzo 1956 |
A Barletta (Bari), una folla di circa 4.000 persone accalcata dinanzi alla sede della Pontificia opera di assistenza per ritirare pacchi di viveri ed indumenti, è caricata dalle forze di polizia che aprono il fuoco, uccidendo Giuseppe Di Corato, Giuseppe Spadaro e Giuseppe Lojodice e ferendo gravemente altri 6. Un rapporto dei carabinieri sui fatti rileva che i tre braccianti uccisi dalla polizia "assieme ad altri 3000 dimostranti, disoccupati preceduti da donne e bambini" chiedevano una più equa distribuzione dei pacchi viveri della Pontificia opera di assistenza e del Soccorso invernale. Repressione armata- caduti |
15 marzo 1956 |
Intervenendo in Parlamento sui fatti di Barletta del giorno precedente, il ministro Tambroni parla di "sommossa". D.C. Repressione armata- caduti |
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