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29 settembre 1956

Presso Bolzano, dopo la proibizione di una manifestazione prevista per l’indomani, gruppi indipendentisti organizzano nella notte centinaia di fuochi ed esplosioni di petardi sulle colline che circondano la città. Separatismo- Nord Italia

30 settembre 1956

Giuseppe Di Vittorio, in un articolo su "Rassegna sindacale" commemorativo della figura di Achille Grandi, ripropone ancora il tema dell’unità sindacale. Movimento operaio- sindacati

1 ottobre 1956

In Marocco, è aperta l’ambasciata italiana.

1 ottobre 1956

A Londra, si riunisce la ‘Scua’ (Associazione degli utenti del canale di Suez) alla quale aderiscono Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia, Italia, Germania ovest, Spagna, Portogallo, Turchia, Norvegia, Svezia, Danimarca, Olanda, Iran, Nuova Zelanda, Australia.

1 ottobre 1956

Un editoriale pubblicato su "La Giustizia", attribuito a Saragat, ribadisce la solidarietà atlantica sulla vicenda di Suez ed afferma che "prima di commuoversi delle miserie del mondo arabo, proprio i comunisti e coloro che se ne fanno sicofanti si dovrebbero preoccupare delle sorti riservate ai nostri operai di Milano e Torino qualora le fonti di energia localizzate nel Medio Oriente, ed in primo luogo il petrolio, fossero sottratte alla nostra disponibilità e messe al servizio di paesi, come l’Unione sovietica, che già hanno nel loro territorio risorse immense di energie, ancora in gran parte inutilizzate".

2 ottobre 1956

Giuseppe Saragat afferma che "se l’ultimo comitato centrale del Psi si fosse tenuto a Praga, i suoi membri non avrebbero parlato diversamente". Nenni, aggiunge Saragat, ha un temperamento un po’ pigro, portato ad eludere i problemi e "il suo ideale sarebbe di fare l’unificazione socialista d’accordo con Togliatti".

2 ottobre 1956

A Tel Aviv, l’ambasciatore italiano Benedetto Capomazza invia al ministero degli Esteri, dopo un incontro con il ministro degli Esteri israeliano Golda Meir, una nota in cui ipotizza un attacco israeliano alla Giordania.

2-3 ottobre 1956

Il ministro degli Esteri, Gaetano Martino, illustra alla Camera dei deputati gli eventi che hanno condotto alle due conferenze di Londra sul canale di Suez, e la posizione assunta dall’Italia, che ribadisce la priorità della solidarietà atlantica ed il controllo internazionale del Canale di Suez.

3 ottobre 1956

La Gran Bretagna propone la creazione in Europa di una zona di libero scambio.

3 ottobre 1956

A Milano, il gesuita padre Toldo, dal centro San Fedele, redige un rapporto sul contrasto verificatosi a Venezia tra il cardinale Angelo Roncalli e il gruppo riunito attorno al settimanale "Il Popolo del Veneto", diretto da Dorigo, in merito alla politica di apertura a sinistra propugnata da quest’ultimo. Vaticano. D.C.

4 ottobre 1956

E’ ufficialmente sciolta l’Organizzazione ‘O’, che versa le armi all’8° Rgt. alpini ed ai carabinieri, i quali le conservano come "scorte speciali di copertura". Strutture clandestine e semiclandestine

4 ottobre 1956

Presso la Camera dei deputati si svolge una riunione fra Pietro Nenni e Sandro Pertini in rappresentanza del Psi, e Palmiro Togliatti e Luigi Amendola in rappresentanza del Pci, per esaminare lo stato dei rapporti fra i rispettivi partiti. Al termine, è emesso un comunicato congiunto: "I due partiti sono concordi nel ritenere che la mutata situazione comporta per entrambi forme di collaborazione diverse da quelle stabilite dal patto di unità d’azione del 1946. In conseguenza decidono di assicurare lo sviluppo dei rapporti fra socialisti e comunisti attraverso consultazioni al centro e nelle organizzazioni periferiche per l’esame dei problemi di fondamentale interesse della classe operaia e per l’azione comune di tutti i lavoratori". P.S.I. P.C.I.

5 ottobre 1956

A Roma, l’esecutivo nazionale del Psdi impone la rottura dell’accordo tra il Psi e il Pci, pena l’abbandono definitivo del processo di unificazione. P.S.I. P.C.I.

5 ottobre 1956

Su "L’Unità" si scrive: "Saragat, a volte, non ha ben presenti i termini della realtà". P.C.I.

6 ottobre 1956

A Londra, Morgan Philips commenta che l’unificazione tra Psi e Psdi è "crollata" per colpa dei "criptocomunisti" presenti all’interno del primo. P.S.I.

6 ottobre 1956

A Budapest (Ungheria), si svolgono i funerali di Stato dell’ex ministro degli Esteri Laszlo Rajk, fucilato nel 1948 e ora riabilitato. Alla solenne cerimonia prendono parte almeno 300.000 cittadini.

6 ottobre 1956

A Bressanone (Bolzano), è compiuto un attentato anti - italiano. Separatismo- Nord Italia. Violenza politica

7 ottobre 1956

Il quotidiano socialista "Avanti!", nell’articolo intitolato "Mobilitiamo il partito per l’unificazione socialista", smorza le polemiche affermando che il Psi non vuole essere pregiudizialmente né anticlericale né anticomunista. P.S.I.

7 ottobre 1956

A Trieste, al congresso della Federazione nazionale della stampa italiana, il ministro della Giustizia Aldo Moro annuncia che il governo ha approvato il progetto di legge per l’istituzione dell’Ordine dei giornalisti.

7 ottobre 1956

E’ beatificato papa Innocenzo XI. Vaticano

8 ottobre 1956

A Vienna, il governo austriaco redige un memorandum nel quale preannuncia la sua intenzione di riaprire il contenzioso con l’Italia sull’Alto Adige.

9 ottobre 1956

A Roma, si insedia la Commissione italiana per l’Unesco, presieduta da Egidio Reale, presenti il direttore generale dell’Unesco Jean Thomas, il presidente della repubblica Gronchi, il ministro degli esteri Martino e numerosi esponenti della cultura.

9 ottobre 1956

Il quotidiano socialista "Avanti!" pubblica una lettera di Pietro Nenni, il quale afferma che "l’unificazione socialista si farà, si va facendo…". P.S.I.

9 ottobre 1956

Giuseppe Pella, intervenendo ad un convegno economico a Como nella sua qualità di presidente della Ceca, afferma che le vicende internazionali (Suez ed il processo di destalinizzazione) hanno "portato ad un più accentuato fervore europeistico paesi che, per ragioni diverse /leggi prevalentemente: Gran Bretagna/ in questi ultimi due anni sembravano avere accentuato la loro prudenza dinanzi ai programmi di integrazione europea". D.C.

10 ottobre 1956

Il ministro degli Esteri Gaetano Martino invia una lettera ‘riservata’ al ministro della Difesa Paolo Emilio Taviani, per esprimere il suo parere contrario alla richiesta di estradizione in Italia di ufficiali germanici accusati di strage nel nostro paese: "Sono convinto – scrive – che coloro i quali presero parte a così barbare azioni non meritino personalmente alcuna clemenza. Non posso tuttavia nascondermi, come responsabile della nostra politica estera, la sfavorevole impressione che produrrebbe sull’opinione pubblica tedesca e internazionale una richiesta di estradizione da noi avanzata al governo di Bonn alla distanza di ben 13 anni da quando i dolorosi incidenti surriferiti ebbero luogo, tanto più che una buona parte dei militari incriminati risulterebbero già stati giudicati e condannati dalle corti alleate al momento opportuno e cioè nell’immediato dopoguerra. Ma, a parte le considerazioni negative che potrebbero farsi su questo nuovo tardivo risveglio non ho bisogno di sottolineare a te, che segui da vicino i problemi della collaborazione atlantica ed europea, quali interrogativi potrebbe far sorgere da parte del governo di Bonn una nostra iniziativa che venisse ad alimentare la polemica sul comportamento del soldato tedesco. Proprio in questo momento infatti tale governo si vede costretto a compiere presso la propria opinione pubblica il massimo sforzo, allo scopo di vincere la resistenza che incontra oggi in Germania la ricostruzione di quelle Forze armate, di cui la Nato reclama con impazienza l’allestimento". Occupazione tedesca. D.C.

10 ottobre 1956

Alla Camera, durante la discussione del disegno di legge sulla soppressione degli enti inutili (relatore il democristiano Scoca), il comunista Assennato e il radicale Villabruna lamentano che non sia allegato un elenco degli enti da sopprimere, la eccessiva discrezionalità attribuita alle autorità preposte e la macchinosità della procedura, che rischiano di vanificare la legge in discorso. D.C. P.C.I.

11 ottobre 1956

La presidenza del Consiglio decreta l’istituzione di un Comitato per lo sviluppo dell’occupazione e del reddito, composto da un presidente e 20 membri, per l’attuazione del piano Vanoni.

11 ottobre 1956

A Roma, nel corso di una riunione della direzione nazionale del Psi, Pietro Nenni minaccia di dimettersi per far accettare l’accordo stipulato con il Pci. P.S.I. P.C.I.

11 ottobre 1956

Presso Roma, in località Monte di Leva, duellano alla sciabola Giorgio Almirante e Vanni Teodorani, per dissidi personalistici nonché per disaccordo sulla iniziativa assunta dalla rivista "Asso di bastoni", diretta dallo stesso Teodorani, di costituire un ‘corpo di volontari’ in Egitto. Saranno entrambi denunciati sia dalla Questura che dai carabinieri. Destra- M.S.I.

12 ottobre 1956

S’incontrano Nenni, Pertini, Matteotti e Tanassi, per iniziativa dello stesso Nenni, allo scopo di costituire la commissione paritetica consigliata dal segretario della Sfio, Pierre Commin. In serata, Saragat scrive un editoriale per "La Giustizia" dove è ribadito come condizione irrinunciabile che "il patto di consultazione fra Pc e Ps deve essere denunziato, se subito tanto meglio, o al più tardi al prossimo congresso socialista". P.S.I. P.C.I.

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