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15 aprile 1957

In Giordania, re Hussein estromette dal governo gli elementi nazionalisti del partito Baath guidati dal ministro degli Esteri Ramawi, forma un nuovo governo e proclama la legge marziale.

16 aprile 1957

A Napoli, la Corte di appello stabilisce che "non può ravvisarsi esaltazione in senso tecnico giuridico /del fascismo/ in ogni semplice e banale inneggiamento espresso in forma elementare, come per esempio manifesti affissi con le scritte ‘Viva la Nembo. Viva la Folgore. Viva la Monterosa. Viva la X Mas. Mussolini presente".

16 aprile 1957

A Verona, il Tribunale militare condanna Antonio Bianchedi, testimone di Jeova ed obiettore di coscienza, a 4 mesi di reclusione. Repressione

16-17 aprile 1957

Sul "Corriere della sera", il corrispondente da Washington Ugo Stille scrive: "Washington non nasconde la sua soddisfazione perché re Hussein ‘ha vinto il primo round’ (è questa la espressione che circolava stamane al Dipartimento di Stato) nel duello contro le forze anti- occidentali…" In un secondo servizio, il giorno successivo: "A Washington qualcuno non esitava stamane a tracciare un certo parallelismo tra la situazione giordana e quella prodottasi in Italia dopo il 25 luglio 1943 col governo Badoglio. La dichiarazione di Hussein che la politica estera della Giordania rimarrà immutata nel suo allineamento appare perciò l’equivalente del proclama badogliano ‘la guerra continua’. In realtà, Hussein si propone di spostare l’asse della politica estera del suo paese, ma deve farlo gradualmente e con cautela, e soltanto dopo avere acquisito la sicurezza di controllare la situazione". Stati Uniti

17 aprile 1957

E’ nominato comandante della Guardia di finanza il generale Domingo Fornara.

17 aprile 1957

A Roma, il governo vara la legge che assegna un contributo straordinario di 55 milioni all’Istituto nazionale previdenza giornalisti italiani (Inpgi), ed eleva a 115 milioni il contributo dello Stato.

17 aprile 1957

Matteo Matteotti si dimette da segretario nazionale del Psdi. Al posto suo è eletto Mario Tanassi.

17 aprile 1957

Egidio Ortona annota nel suo diario: "Il ‘New York Times’ pubblica un lungo articolo sull’operazione dell’Eni in Iran. I circoli americani sono beffardi e furiosi". Stati Uniti- Italia

18 aprile 1957

A Roma, la direzione nazionale del Psi, dopo la presa di posizione del Psdi che reclama "la non collaborazione sistematica" del Psi con il Pci, afferma che "a tali condizioni non è neppure possibile iniziare una discussione". Pietro Nenni dichiara, inoltre, che i socialdemocratici hanno sacrificato "a miserabili contingenze ministeriali una grande riforma socia1e e l’unificazione socialista". P.S.I. P.C.I.

18 aprile 1957

A Firenze, la Corte d’assise di appello conferma la condanna di Francesco Moranino (v. note 20 e 21 aprile 1956) all’ergastolo, ridotto a 10 anni per effetto dei condoni, in contumacia perché egli è riparato all’estero. P.C.I. Repressione partigiani

20 aprile 1957

A Roma, giunge il leader laburista inglese Gaitskell, per invito di Giuseppe Saragat che cerca appoggi alla sua azione di pressione sul Psi.

20 aprile 1957

Lo scrittore pacifista Lanza del Vasto, fondatore della ‘comunità dell’Arca’ è inquisito a Parigi per aver lanciato un appello ai francesi contro la repressione e le torture praticate in Algeria.

20 aprile 1957

Dalla Siria dove è riparato il generale giordano Hayari, capo di Sm, si dimette dal suo incarico accusando la Corte di partecipare al "complotto imperialista contro l’indipendenza della Giordania".

21 aprile 1957

Il giornale socialista "Avanti!", commentando la crisi giordana, scrive che "il Medio Oriente non ha bisogno della dottrina Eisenhower, come non ha bisogno di altri interventi unilaterali; ha bisogno dell’Onu". P.S.I.

22 aprile 1957

Il segretario di Stato americano John Foster Dulles afferma che "l’America è oggi il solo dei paesi liberi che abbia la capacità di produrre le costose armi ultramoderne ed è perciò necessario che essa continui ad essere l’arsenale del mondo libero" e riafferma l’obiettivo della riunificazione tedesca nonché "la liberazione dei paesi ancora schiavi" dell’Europa orientale. Stati Uniti

22 aprile 1957

Il quotidiano vaticano "L’Osservatore romano", in un suo articolo, deplora la sentenza assolutoria emessa dal Tribunale di Roma a favore dei giornalisti Cancogni e Benedetti, querelati dalla Società Immobiliare, responsabile prima della specu1azione edilizia nella capitale e facente capo allo stesso Vaticano. Vaticano

23 aprile 1957

L’organo sovietico "Izvestija" pubblica la corrispondenza di Bulganin con Eden e Mollet al tempo della crisi di Suez, dalla quale traspare l’interesse degli stessi esponenti politici europei a non ostacolare Nasser, per porre freni all’espansionismo americano in Medio Oriente.

23 aprile 1957

A Roma, nel corso di un colloquio riservato fra Luigi Longo e l’incaricato d’affari sovietico, Dimitri Pozdaev, si passano in rassegna i candidati che, all’interno del Psi, potrebbero subentrare a Pietro Nenni nella carica di segretario nazionale di quel partito, "comprando" i necessari appoggi interni con i finanziamenti sovietici, indicati in almeno 200 milioni di lire. P.C.I. P.S.I.

23 aprile 1957

Nel 20° anniversario della morte di Antonio Gramsci, "l’Unità" pubblica un lungo testo del comitato centrale comunista che ripropone la ‘via italiana al socialismo’ asseritamente ispirata al suo pensiero. P.C.I.

23 aprile 1957

Il fisico Frédéric Joliot-Curie e il medico- filosofo Albert Schweitzer lanciano un appello contro gli esperimenti nucleari.

24 aprile 1957

A Roma l’ambasciatore israeliano Zvi Locker, in un rapporto dedicato ad Enrico Mattei, lo definisce "un dirigente intelligente, brillante, dinamico, ma non onesto e filo- arabo per necessità di lavoro".

24 aprile 1957

A Roma, inizia il processo di 2° grado a carico dei 7 partigiani già condannati dal tribunale di Velletri per l’uccisione di 126 militi neri a Oderzo (cfr. note 30 aprile 1945 e 16 maggio 1953). Repressione fascisti. Repressione partigiani

24 aprile 1957

Ad Arezzo, si apre il convegno dei democristiani europei, incentrato sulla "crisi del comunismo". D.C.

24 aprile 1957

Ad Amman, il nuovo governo presenta le dimissioni mentre si susseguono manifestazioni e scontri fra dimostranti e polizia. In un’intervista, re Hussein incolpa della crisi giordana il "comunismo internazionale" (vedi note 15 e 20 aprile 1957).

25 aprile 1957

A Washington, il presidente Eisenhower ed il segretario di Stato Foster Dulles rilanciano le accuse del re giordano contro il comunismo, affermando che "l’America considera vitali l’indipendenza e l’integrità della Giordania". Corazzate della VI flotta salpano da Marsiglia, Napoli e Livorno dirette verso le coste mediorientali. Stati Uniti. Stati Uniti- Italia

26 aprile 1957

A Washington, Sam Waugh, già assistente per gli affari economici, e futuro presidente dell’Export import Bank, dice ad Egidio Ortona: "Peccato: i rapporti italo- americani non avevano una nube. Sarebbe grave se la prima nascesse dall’azione di Mattei in Iran". Stati Uniti- Italia

27 aprile 1957

A Milano, nella ‘giornata dell’imprenditore’ in occasione della Fiera, il presidente della Confindustria Alighiero De Micheli incita gli imprenditori a lanciarsi nella mischia politica per "contrastare le concezioni che soffocano le imprese e la libera iniziativa economica" nella quale sta, a suo giudizio, la vera libertà dell’uomo.

27 aprile 1957

Il segretario di Stato americano John Foster Dulles, rispondendo alle domande dei giornalisti in una conferenza stampa, afferma che la dotazione da parte degli Usa agli Stati europei, fra cui l’Italia, di "armi moderne a doppio impiego /convenzionale ed atomico/ non è un mistero…se attaccati, potranno contare sulle armi atomiche". Stati Uniti- Italia

29 aprile 1957

A Strasburgo, è firmata la Convenzione per il regolamento pacifico delle controversie internazionali.

29 aprile 1957

Il ministro degli Esteri sovietico Gromyko reagisce alle accuse americane incolpando a sua volta gli Usa: "Ieri l’Egitto, oggi la Giordania, domani qualsiasi Stato arabo potrà diventare oggetto di questa congiura imperialista…/Gli Usa/ vogliono dunque trasformare questa zona in un focolaio continuo di provocazioni e conflitti militari?" . Stati Uniti

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