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15 ottobre 1957

Perviene ai partiti comunisti e socialisti europei una lettera di Nikita Kruscev che li incita a prendere le difese della Siria, "piccolo Stato democratico amante della pace", esposta al pericolo di aggressione "per l’azione congiunta delle manovre della VI flotta americana, di dichiarazioni provocatorie e minacce" da parte degli Stati uniti che rappresentano "la illimitata rapacità dei grandi monopoli petroliferi. Il complotto- afferma la lettera- mira anche all’Egitto indipendente e poi, uno dopo l’altro, agli altri Stati arabi" e conclude con l’esortazione ad appoggiare attivamente la proposta sovietica di addivenire ad una dichiarazione quadripartita delle quattro maggiori potenze di rinuncia ad ingerirsi nei paesi arabi.

15 ottobre 1957

Entrano in vigore le norme per l’esecuzione di una indagine sulla polverizzazione, la frammentazione e la dispersione delle proprietà fondiarie.

15 ottobre 1957

A Roma, il Tribunale stabilisce che "non costituisce manifestazione fascista il fatto di fare l’appello fascista, il saluto romano, e di cantare in coro la preghiera del legionario in occasione di un rito funebre".

16 ottobre 1957

Il quotidiano vaticano "L’Osservatore romano" critica l’onorevole Del Bo per aver affermato la democraticità del Partito socialista italiano. Vaticano. D.C. P.S.I.

16 ottobre 1957

Alla Camera dei deputati, è approvato il bilancio degli Esteri con 280 voti a favore e 198 contrari. Giuseppe Pella nel suo intervento riafferma la fedeltà atlantica dell’Italia ed il diritto all’esistenza per lo stato di Israele; circa l’Algeria sostiene che "spetta alla Francia prendere le sue risoluzioni, che il governo italiano considererà in spirito di amicizia verso la Francia stessa, e di consapevolezza e conoscenza dei nostri legami col mondo arabo"; afferma infine che la richiesta tunisina di aiuti in armamenti non ha avuto altro seguito. D.C.

16 ottobre 1957

Nello stesso dibattito, Randolfo Pacciardi polemizza con Pella: "Lei avrà il nostro consenso nella misura in cui applicherà questa politica di solidarietà atlantica senza interferenze; poiché non si può restare nel Patto atlantico e contemporaneamente scherzare col fuoco in Medio Oriente".

16 ottobre 1957

Il leader socialista Pietro Nenni risponde positivamente e pubblicamente alla lettera di Nikita Kruscev ribadendo la battaglia del Psi per la neutralità e contro la dottrina Eisenhower, assicurando il sostegno del partito alla dichiarazione di non interferenza ed ai colloqui bilaterali proposti da Mosca, cui aggiunge un maggior sforzo per rendere più vitale e indipendente il ruolo delle Nazioni unite. P.S.I.

16-20 ottobre 1957

Si svolge, a Milano, il congresso nazionale del Psdi che segna una battuta di arresto nella politica di apertura al Psi. Il congresso vede la competizione di 4 componenti: la destra che fa capo a Simonini e Treves, la sinistra di Zagari e Mondolfo, Autonomia socialista di Vigorelli e Matteotti, il centro guidato da Saragat, Tanassi, Romita e Preti.

17 ottobre 1957

A Roma, giunge in visita ufficiale il ministro degli Esteri israeliano Golda Meir.

17 ottobre 1957

Il presidente della commissione Esteri Bettiol rimprovera Nenni per la positiva risposta all’appello di Kruscev accusandolo di essersi comportato "come un uomo perfettamente allineato alle direttive di quella politica che, attraverso l’ultima mossa krusceviana, tenta ancora di scardinare la posizione del mondo libero". D.C. P.S.I.

18 ottobre 1957

Si aggrava la crisi siriana. Mentre la VI flotta accentua le manovre navali e la lanciamissili ‘Canberra’ attracca al porto turco di Smirne, la sovietica "Tass" afferma che i turchi hanno ammassato 50.000 uomini alla frontiera con la Siria rispondendo alle sollecitazioni americane; e che, in caso di attacco a quest’ultima, "l’Unione sovietica non resterà indifferente" e "non sarà possibile localizzare il conflitto". Stati Uniti

18 ottobre 1957

La Camera approva il bilancio dei Lavori pubblici. Nel suo intervento, il ministro Togni insiste sull’edilizia popolare affermando che obiettivo del governo è il raggiungimento di 1 abitante per vano entro i prossimi 5 anni. Obiettivo che non sarà raggiunto. D.C.

19 ottobre 1957

La relazione di maggioranza della Commissione d’inchiesta, firmata dal senatore Antonio Monni, sullo scandalo del Poligrafico dello stato, chiede che sia respinta la richiesta di autorizzazione a procedere contro il senatore Pier Carlo Restagno non avendo egli agito per fini personali. Il Senato accoglie la richiesta. D.C.

19 ottobre 1957

A Biella, in un intervento, il ministro Giuseppe Pella afferma che non ci si deve far fuorviare dalla propaganda moscovita e l’unico pericolo per la pace è rappresentato, a suo avviso, dal comunismo sovietico. Il governo guarda pertanto con preoccupazione ad Est e invece "con tranquillità agli eventi siriani, convinto che non ne uscirà turbata la pace nel mondo". Quanto alla linea economica del governo, l’oratore così la sintetizza: "Sana libertà economica, intelligente e non egoistica iniziativa privata da integrarsi con opportuni interventi statali soprattutto nelle aree sottosviluppate". D.C.

20 ottobre 1957

In Guatemala, si svolgono le elezioni politiche dopo l’assassinio del dittatore Castillo Armas, avvenuto il 26 luglio. Nessun candidato ottiene la maggioranza e al governo s’insedia una giunta militare.

20 ottobre 1957

Il quotidiano comunista "l’Unità" rilancia l’allarme di Kruscev per la situazione in Medio Oriente, affermando che la Turchia non è che un docile strumento della politica americana che può servirsi al tempo stesso delle basi navali italiane per aggredire la Siria e, domani, qualunque Stato arabo. P.C.I.

20 ottobre 1957

Riferendo della crisi siriana su "Avanti!", Pietro Nenni scrive: "Una personalità ebraica mi diceva nei giorni scorsi che siamo a mezzanotte meno cinque. Nasca alla frontiera della Siria con la Turchia, o su quelle con Israele, un conflitto sarebbe di ardua localizzazione. Nessuno che non sia pazzo può prendere alla leggera le parole di Kruscev nella lettera a noi diretta…". Nenni invoca l’Assemblea delle Nazioni unite e la conferenza proposta dai sovietici e dai laburisti che, ancor più di eventuali negoziati bilaterali, sarebbe efficace "perché si svolgerebbe fuori del raggio di illuminazione dei grossi riflettori della propaganda". P.S.I.

21 ottobre 1957

Il governo egiziano –così come nei giorni scorsi quello jugoslavo- riconosce la Repubblica democratica tedesca.

22 ottobre 1957

Sul quotidiano di partito "La Voce repubblicana", Ugo La Malfa scrive: "Chiunque abbia un minimo di obiettività deve riconoscere che la presenza della Dc nel tessuto connettivo del paese è oggi infinitamente maggiore di quella che essa poteva vantare nel l947, quando non esisteva la cosiddetta politica di collaborazione con i partiti laici: il che porta alla conclusione che la collaborazione, più che testimoniare di uno spirito liberale, testimonia di una tendenza esclusivistica esercitata all’ombra di una formula liberale".

23 ottobre 1957

Il quotidiano vaticano "L’Osservatore romano", nell’articolo intitolato "Mercato di stupefacenti", chiede che i processi relativi a reati attinenti alla moralità sessuale si svolgano a porte chiuse. Vaticano

23 ottobre 1957

Diviene legge il provvedimento di estensione della pensione ai contadini.

23-25 ottobre 1957

Il presidente americano Eisenhower, il primo ministro inglese Harold MacMillan, il segretario generale della Nato Paul Henry Spaak si riuniscono a Washington. E’ presa la decisione di riunire il Consiglio atlantico al livello dei capi di governo. Stati Uniti

24 ottobre 1957

Sul "Corriere della sera", Virgilio Lilli discetta sul "sentimento antiamericano" diffuso nel mondo arabo. "Ha origini varie – scrive- Un profondo complesso d’inferiorità, caratteristico di tutto il popolo arabo verso gli occidentali in genere; il risentimento del povero contro il ricco; la diffidenza per la razza inglese, per il mercantilismo degli affaristi americani (gli arabi vedono negli americani i successori degli inglesi nell’accaparramento del petrolio); il sospetto- veramente destituito di fondamento- che Washington abbia ispirato l’azione franco- inglese dello scorso anno a Suez; il patto di Baghdad nel quale i siriani credono di scorgere la longa manus americana; e infine la dottrina Eisenhower, la cui prima conseguenza sarebbe stata per essi l’appoggio alla Giordania…"

25 ottobre 1957

La Camera vota i 7 membri che completano la delegazione italiana all’assemblea della Ceca, composta finora, per i continui rinvii causati dal disaccordo fra i partiti, dai soli Pella e Cavalli.

25 ottobre 1957

E’ rinviato a giudizio il vescovo di Prato, mons. Pietro Fiordelli, imputato di diffamazione. Era stato denunciato da Loriana Nunziati e Mauro Bellandi, da lui definiti "pubblici concubini" perché si erano sposati con il solo rito civile. Vaticano

25 ottobre 1957

A Mosca, il Praesidium fissa i fondi da distribuire ai partiti comunisti esteri nel 1958. Nell’anno in corso, 1957, sono stati versati al Pci 2.635.000 dollari, ai quali vanno aggiunti altri 500 mila dollari consegnati dai fondi del Pcus; al Psi, 321 mila dollari; alla Cgil, 350 mila dollari al Partito comunista triestino, 50 mila dollari. P.C.I. P.S.I.

25-26 ottobre 1957

Serrano i cotonifici Cantoni (che occupano, in 6 stabilimenti, circa 8.000 operai) per reazione agli scioperi ‘a singhiozzo’, accompagnati da azioni di denuncia. La Prefettura interviene nella vertenza per far pagare le maestranze.

27 ottobre 1957

Il presidente del Consiglio, Adone Zoli, delega al direttore del Sifar la facoltà di concedere il Nulla osta di sicurezza (Nos). D.C.

27 ottobre 1957

A Catanzaro, il prefetto, in una sua relazione, segnala: "Tutti i disoccupati sarebbero disposti ad emigrare sia all’interno che all’estero se ne esistesse la possibilità...La violazione della legge sul lavoro e degli accordi sindacali, specie per la miseria dei salari, è assai diffusa; i lavoratori restano in balia dei datori di lavori...Dato lo stato di bisogno e di soggezione in cui versano, oltre che per ripugnanza naturale, raramente i lavoratori ricorrono allo sciopero". Controllo politico di Stato e informative

29 ottobre 1957

In Ungheria, sono eseguite altre condanne a morte, la cui cifra ufficiale sale a 111.

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