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1 dicembre 1957

Il quotidiano comunista "L’Unità" riprende l’articolo del prof. Aldo Romano, pubblicata su "Avanti!" il 30 novembre affermando che la lettera di Gramsci è stata sostituita da "un saggio di falso" oltre che di furto. In conseguenza, la querela sporta da Eugenio Reale si estende al vice direttore del quotidiano comunista, Luca Pavolin. P.C.I.

2 dicembre 1957

A San Donato (Milano), Enrico Mattei illustra il bilancio e le prospettive dell’Eni, alla presenza dei ministri Bo e Gui.

3 dicembre 1957

Da Montevideo, dove ha partecipato alla riunione degli ambasciatori italiani in America latina, Giuseppe Pella si reca a Washington per conferire con John Foster Dulles. D.C. Stati Uniti- Italia

4 dicembre 1957

Il direttore del Sifar, Giovanni De Lorenzo, rappresenta al generale Mancinelli la "assoluta necessità" di evitare qualsiasi indiscrezione sulle forze di resistenza che devono restare "strettamente occulte" e "affidate" al Sifar. Strutture clandestine e semiclandestine

4 dicembre 1957

Il ministro degli Esteri austriaco Figl afferma che i colloqui intervenuti con i rappresentanti italiani hanno confermato una "profonda divergenza di vedute" sulla questione altoatesina.

4 dicembre 1957

Il ministro della Difesa tedesco Strauss giunge a Roma dove s’incontra con Paolo Emilio Taviani. D.C.

5 dicembre 1957

In Germania, il giornale "Soldatenzeitung" diffuso fra gli ex combattenti scrive: "Dopo il gesto di riconciliazione della deposizione di una corona al luogo di esecuzione degli ostaggi delle Fosse ardeatine - gesto che ha trovato risonanza internazionale- il Presidente federale doveva dedicare anche una corona ai 32 soldati tedeschi che hanno trovato la morte a via Rasella in un attentato di partigiani italiani comunisti, attentato che è la causa diretta della fucilazione degli ostaggi alle Fosse ardeatine". Occupazione tedesca

5 dicembre 1957

A Roma, è firmato l’accordo con il quale Israele si impegna a rifondere 511.000 dollari per i danni arrecati agli impianti dell’Eni, nel corso dell’attacco all’Egitto, e a restituire una sonda requisita nell’occasione dopo trattative condotte personalmente da Eugenio Cefis.

5 dicembre 1957

Giuseppe Rapelli, parlando alla Commissione d’inchiesta parlamentare sulle condizioni dei lavoratori in Italia, afferma: "Questo è il maggior merito politico dell’inchiesta: siamo andati alla Fiat e /abbiamo compiuto/ per primo atto la visita a quelle Commissioni interne; dichiarando, nel contempo, al potere padronale che è venuta la Repubblica per vedere se dietro quei cancelli si fanno valere quelle leggi, espresse dalla capacità dei lavoratori, e se si aveva una effettiva maturazione d’un diritto operaio".

6 dicembre 1957

A Cap Canaveral, fallisce il lancio del satellite americano che esplode a pochi metri da terra. Non casualmente, nello stesso giorno, Nikita Kruscev conferma che il razzo vettore dello Sputnik 1 è caduto in territorio americano e che gli Usa non possono eludere la richiesta, sostenuta con un appello dell’Accademia sovietica delle scienze, di restituirlo. Stati Uniti

6 dicembre 1957

A Washington, Giuseppe Pella s’incontra con il segretario di Stato americano Foster Dulles al quale riconferma l’assoluta fedeltà dell’Italia all’Alleanza atlantica. D.C. Stati Uniti- Italia

6 dicembre 1957

A Tel Aviv,presso l'ambasciata italiana, Eugenio Cefis sottoscrive l'accordo che chiude la vicenda dei danni provocati dall'esercito israeliano nei pozzi di Abu Rudeis, nel novembre 1956, con un risarcimento assai inferiore all'entità dei danni provocati.

7 dicembre 1957

Su "L’Unità", Giorgio Amendola scrive che il Pci ha perso 300.000 iscritti nel 1957 e chiede ai militanti uno sforzo straordinario per tornare ai 2 milioni di tesserati precedenti. P.C.I.

8 dicembre 1957

Rossana Rossanda invia a Mario Alicata la sua relazione sul conto di Giangiacomo Feltrinelli: "Caro Mario, come ho già detto ai compagni Longo, Amendola e Barca ho avuto il previsto colloquio con Feltrinelli. Ti riassumo brevemente le posizioni che ne sono uscite, ed il mio punto di vista. 1) Inizialmente F. ha respinto la mia accusa di aver ‘montato’ uno scandalo a fini pubblicitari. Ha dichiarato che questo non era nelle sue intenzioni; che nessuno scandalo ci sarebbe stato se il volume non fosse stato proibito; che egli si era limitato a dare alcune interviste per ‘condizionare’ la stampa avversaria. Su questo punto, che io ho distrutto in modo piuttosto pesante, ha finito col riconoscere di aver fatto male a dare le interviste; e che queste costituivano obiettivamente un danno per il Partito. Mi ha dichiarato di essere profondamente dispiaciuto per lo sdegno dei compagni. 2) Per il futuro, ha ammesso di dover controllare attentamente la pubblicità della casa ed ha promesso che non ci saranno più scandali. Mi ha informato di avere in corso di pubblicazione una serie di volumi, uno o due dei quali potevano assumere un carattere delicato, come una raccolta di scritti sui sindacati nell’Urss, a cura del figlio di Longo, o un vecchio libro di Nagy. Mi ha detto che è disposto a discutere con noi tutta la sua produzione. Su questo punto, io ho detto semplicemente che, a mio avviso, e prescindendo dalla posizione che il P. avrebbe preso verso di lui, in quanto egli restasse nel P. bisognava assolutamente che questa discussione ci fosse, franca e continuativa – e non su un terreno personale, ma proprio politico. Egli ha dichiarato di desiderarla per ovviare ad altri inconvenienti. 3) Per quanto riguarda il suo posto nel P. - avendogli io detto che eravamo tutti arrabbiati che un membro del P., con la tessera in tasca, facesse quel genere di campagna; che nessuno di noi era disposto ad ammettere che questi fossero dei termini d’una qualsiasi battaglia politica; e che se egli non intendeva difendere le proprie posizioni correttamente, e come tutti noi, io e molti compagni come me ritenevano preferibile metterlo fuori, e che se ne andasse – egli mi è parso sinceramente colpito e preoccupato. Ha sostenuto con calore di essere un fedele persuaso della linea dell’8° Congresso e di voler restare nel Partito. In conclusione, la conversazione è durata 2 ore e mezza…A questo punto la cosa è finita in nulla; recensito appena dai giornali, il libro è già scomparso dalle vetrine…Il mio parere è che nel F. agiscano vanità e confusione, non una effettiva malafede. Una sua ‘direzione’, o almeno ‘condizionamento’, è possibile…D’altra parte, se un ‘condizionamento’ è difficile, è tuttavia sempre preferibile al lasciar andare la Casa e gli Istituti alla deriva, fuori da ogni nostra possibile azione e controllo. Ritengo che un provvedimento disciplinare di espulsione non allontanerebbe tutti i compagni e le simpatie da questi organismi; creandovi una certa atmosfera di vittimismo, potrebbe accrescere la confusione. Resta, eventualmente, il problema di far sentire ufficialmente al F., come personalmente ho fatto io e forse altri, che ha passato il segno. Mantengo l’opinione che questo potrebbe avvenire in forme regolari a Milano, e perfino nella sua cellula; ma sono la sola a pensarla così; un biasimo della cellula, duro, sarebbe la cosa a mio avviso più pedagogica per lui e per tutti. I compagni Longo, Amendola e anche Alberganti e Scotti sono invece d’opinione di trattare le cose a Roma". P.C.I.

9 dicembre 1957

E’ presentato il piano elaborato dal ministro degli Esteri polacco, Rapacki, sulla creazione di una fascia disatomizzata in Europa.

9 dicembre 1957

A Roma, i rappresentanti dei Paesi aderenti alla Ceca firmano una Convenzione europea per la sicurezza sociale dei lavoratori emigrati.

9 dicembre 1957

Commentando la dichiarazione rilasciata da Giuseppe Pella, di ritorno da Washington, di non avere ancora assunto impegni precisi a nome dell’Italia, Randolfo Pacciardi afferma che l’Europa non può eludere l’impegno di difendere l’Occidente dall’Urss e di dotarsi delle basi missilistiche ed auspica che l’ambigua affermazione del ministro "non voglia significare che l’Europa non può avere le stesse armi che ha l’Unione sovietica: questa sarebbe davvero una capitolazione preventiva". Stati Uniti- Italia

9 dicembre 1957

Una nota dell’agenzia ‘Italia’, vicina alla Dc, afferma che il punto di vista prevalente negli ambienti politici e militari sulla installazione di basi missilistiche in Europa è di favore e che tuttavia "i Paesi europei non intendono rimettere completamente il loro destino agli Stati uniti ed intendono prendere parte alle decisioni che riguardano il comune destino"; e che tale orientamento è emerso nei colloqui di Strauss a Roma e di Taviani a Parigi. Stati Uniti- Italia

10 dicembre 1957

A Cipro, riesplode la tensione fra greci e turchi, accompagnata da un’ondata di arresti.

10 dicembre 1957

La Corte di cassazione afferma la punibilità di tutti i detentori di sostanze stupefacenti, ancorché per scopo di consumo personale oltre che di spaccio.

12 dicembre 1957

L’Assemblea generale dell’Onu, constatato il fallimento dei negoziati italo- etiopici per la definizione dei confini con la Somalia, rinvia la decisione finale ad un collegio arbitrale.

12 dicembre 1957

Alla vigilia della riunione dei capi di governo dei paesi Nato sullo schieramento dei missili in Europa, il Consiglio dei ministri annuncia in un comunicato "la più completa identità di pensiero nei riguardi dell’alleanza, che trova la sua base nella parità fra i membri e in una sempre più stretta consultazione politica".

12 dicembre 1957

In commissione Esteri della Camera, Pietro Nenni afferma: "I socialisti considerano l’installazione in Europa di piste di lancio dei missili americani un suicidio dell’Europa". Analogamente si esprime Giancarlo Pajetta per il Pci. P.S.I. P.C.I.

12 dicembre 1957

La Corte costituzionale rigetta il ricorso di legittimità relativo alle norme sulla nominatività dei titoli azionari contenute nei decreti 1148 del 1941 e 239 del 1942.

13 dicembre 1957

Al Senato, Girolamo Li Causi propone un coordinamento fra l’Alta corte siciliana e la Corte costituzionale che, secondo la maggioranza, dovrebbe invece assorbirne le funzioni. P.C.I.

13 dicembre 1957

A Napoli, assume la carica di sindaco Nicola Sansanelli in luogo di Achille Lauro.

13 dicembre 1957

Presso Palermo, per deficienze strutturali aggravate dal maltempo, crolla un asilo infantile provocando la morte di un’insegnante, una maestra e 8 bimbe.

13 dicembre 1957

A Roma, il colonnello dell’aeronautica Amici in rappresentanza del ministero della Difesa, componente della commissione dei 90 nominata dal comune il 25 giugno 1954 per varare il nuovo piano regolatore della città, presenta un ordine del giorno che chiede un’ulteriore revisione del progetto presentato il 15 novembre dal Cet, che incontra subito l’approvazione dei consiglieri comunali missini e monarchici e dei democristiani Greggi e Lombardi, suggerendo come direzione di sviluppo edilizio ‘la zona verso e oltre l’Eur’. D.C. Destra- M.S.I.

13 dicembre 1957

A Mosca, il Soviet supremo invia un memorandum al governo italiano per proporre un patto di non aggressione fra Nato e Patto di Varsavia e la denuclearizzazione dell’Italia.

13 dicembre 1957

In questa data, secondo notizie diffuse dalla Germania dell’est, fiduciari del governo israeliano contrattano con quello della Rft la vendita di armi ad Israele.

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