Precedente 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 ..Successive

31 maggio 1957

Assume l’incarico di comandante delle Forze terrestri alleate del Sud Europa il generale Alessandro Albert, che subentra al generale Clemente Primieri.

31 maggio 1957

Il democristiano Mario Scelba afferma di non considerare lecito "un governo formato con una maggioranza diversa da quella espressa dal corpo elettorale". D.C.

maggio 1957

Un "Rapporto del governo italiano al Gruppo di lavoro n.9" dell’Oece illustra l’andamento dell’economia italiana nel biennio 1955-56 in rapporto allo ‘Schema di sviluppo’, redatto da Ezio Vanoni.

maggio 1957

A Napoli, sono denunciati diversi casi di vaiolo nei quartieri popolari.

1 giugno 1957

A Roma, è accreditato il nuovo ambasciatore della Germania ovest, Klaiber.

1-3 giugno 1957

A Roma, al teatro Brancaccio, si svolge un convegno sindacale organizzato dal Psi, alla presenza dei vertici del partito, cui partecipano circa 400 sindacalisti. P.S.I. Movimento operaio- sindacati

3 giugno 1957

L’Unione combattenti italiani conferma presidente, per acclamazione, Giovanni Messe.

4 giugno 1957

Il presidente del Consiglio Adone Zoli replica al Senato a conclusione del dibattito sulla fiducia. Nel corso del suo intervento critica i socialdemocratici:"…non vi era riunione di partito – afferma – in cui, dalla base ai parlamentari, non fosse segnalata ai dirigenti l’azione dei ministri socialdemocratici per il partito: i collocatori, i contributi alle cooperative, istituti per la case popolari, e tanti altri espedienti….". E ai missini dice: "Siamo sempre gli stessi voi ed io…le mie tre date significano che sono un antifascista, che ho lottato per la Resistenza, le vostre date significano cose diverse e voi sapete quali, e voi sapete quale è il mio severo giudizio su di esse. E’ il giudizio anche, sapete, su tutto ciò che ad esse si riallaccia; i vostri voti, perciò, che non vi ho richiesto, che non vi sollecito, che non vi solleciterei mai, non potranno cambiare, nonostante tutti i vostri espedienti, né i miei connotati, né i connotati del governo". Il Senato accorda la fiducia al governo con 132 voti favorevoli (Dc, Pnm, Msi), 93 contrari (Pci, Psi, Pli) e 4 astenuti. D.C. Destra- M.S.I.

5 giugno 1957

Alla Camera dei deputati, inizia il dibattito sulla fiducia al governo Zoli. Palmiro Togliatti lamenta l’assenza di una "politica estera nazionale" e chiede "…lo stabilimento di nuovi rapporti con i Paesi socialisti – tutti – dell’Europa e dell’Asia". P.C.I. D.C.

5 giugno 1957

Sul "Corriere della sera", Aldo Airoldi scrive: "I missini, anche se i loro voti non erano richiesti e Zoli ribadiva il suo antifascismo, trovavano che il rospo da ingoiare era meno amaro del previsto" e riporta la dichiarazione di Arturo Michelini: "Non manderemo fiori a Zoli, ma i voti sì, per la sua intransigente posizione di anticomunismo". Destra- M.S.I. D.C.

5 giugno 1957

Il ministro del Lavoro Luigi Gui, più volte sollecitato in tal senso, convoca infine le parti per tentare la mediazione fra agrari e braccianti che continuano l’agitazione in diversi comuni del Polesine. D.C. Movimento contadino e bracciantile

5 giugno 1957

In una conferenza stampa, il presidente americano Eisenhower afferma che gli scienziati contrari al nucleare hanno enfatizzato la pericolosità dei relativi esperimenti, anche per "incompetenza", ed afferma che la richiesta all’America di una moratoria non ha alcun realismo. Stati Uniti

6 giugno 1957

Alla Camera dei deputati, Pietro Nenni afferma che "non ci sarà il crollo del sistema dei Paesi dell’Est che molti hanno vaticinato negli ultimi anni e considerato imminente durante la tragica crisi ungherese e durante quella polacca…" P.S.I.

6 giugno 1957

Alla Camera, Amintore Fanfani, nel motivare l’appoggio democristiano al governo Zoli, elogia Giuseppe Saragat collocandolo fra i ‘padri della patria’, esprime una cauta apertura verso il Psi che stimola al confronto sulla riforma regionale e sui patti agrari, attacca invece le destre definendole "persistenti avversari". D.C.

6 giugno 1957

Alla Camera, il segretario del Pli Malagodi critica il programma di governo enunciato da Adone Zoli che, a suo avviso, soffocherebbe l’iniziativa privata privilegiando le partecipazioni statali, sarebbe lanciato verso la riforma regionale ed aprirebbe la via alla giusta causa permanente nei patti agrari, definendolo "un governo di sinistra scaturito da voti di destra", una "operazione Predappio". D.C.

7 giugno 1957

Alla Camera dei deputati, Adone Zoli conferma che i voti del Msi non sono stati "sollecitati", e aggiunge che avrebbe detratto "dal calcolo dei voti validi per la fiducia quelli provenienti dal Msi" e "dai risultati di questa detrazione" avrebbe tratto "le dovute conseguenze ai fini del mantenimento dell’incarico". D.C. Destra- M.S.I.

8 giugno 1957

La Camera dei deputati vota la fiducia al governo Zoli con 305 voti favorevoli e 257 contrari. D.C.

9 giugno 1957

In Algeria, in un crescendo di scontri che hanno visto la morte di 40 patrioti in pochi giorni, la Resistenza compie un attentato al casinò, che provoca 7 morti e alcune decine di feriti.

9 giugno 1957

A Roma, inizia le pubb1icazioni il settimanale "Corrispondenza socialista", diretto da Eugenio Reale.

10 giugno 1957

Il governo presieduto da Adone Zoli si dimette dopo aver rifiutato i voti del Msi che, per un precedente ‘errore di calcolo’ sono risultati determinanti. D.C. Destra- M.S.I.

10 giugno 1957

Giangiacomo Feltrinelli scrive alle Edizioni di stato a Mosca dando conferma, come richiestogli da Pasternak, che "non procederemo alla pubblicazione del romanzo…prima della sua uscita in Urss" ed elogiando in termini superlativi l’opera dello scrittore russo. P.C.I.

10 giugno 1957

Si svolge uno sciopero unitario dei lavoratori edili. Movimento operaio- sindacati

11 giugno 1957

"L’Osservatore romano" ribadisce che non è possibile una collaborazione sul piano governativo con il Psi, perché legato sul piano parlamentare, sindacale e prima ancora ideologico, al Pci. Vaticano. P.S.I.

12 giugno 1957

Si svolge un secondo sciopero nazionale degli operai siderurgici che chiedono la riduzione delle ore di lavoro da 44 a 40. Movimento operaio- sindacati

13 giugno 1957

Ricevendo i parlamentari europei convenuti a Roma per il congresso d’Europa, Pio XII afferma: "Ci sembra necessario che l’Europa conservi in Africa la possibilità di esercitare la sua influenza educativa e formativa e che essa metta alla base di questa azione un aiuto materiale largo…così essa dimostrerà che la sua volontà di formare una comunità di Stati non costituisce un espediente egoista…". Vaticano

13 giugno 1957

Il presidente della Repubblica, Giovanni Gronchi, a proposito del suo intervento nel corso della crisi di governo, afferma: "L’opera mia non si può limitare a dare un presidente del Consiglio al paese, ma deve collaborare alla formazione del governo..." D.C.

13 giugno 1957

La Corte d’appello di Roma, sentenziando sulle frodi valutarie, conferma sostanzialmente le condanne e le assoluzioni pronunciate in 1° grado (v. note 18 giugno 1955, 13 maggio 1957); fra gli assolti, il marchese Matteo Di Negro ed Aaron Matalon, con formula piena.

15 giugno 1957

Il presidente della repubblica, Giovanni Gronchi, affida al presidente del Senato, Cesare Merzagora, un incarico esplorativo per la formazione di un nuovo governo. D.C.

15 giugno 1957

Su "Politica", Nicola Pistelli, esponente democristiano fiorentino, rileva come le condanne da parte delle gerarchie ecclesiastiche all’apertura a sinistra preludano ad accordi ad esse favorevo1i, e fa l’analogia con il Patto Gentiloni: "Allora - scrive - la polemica dei cattolici contro i liberali escludeva l’ipotesi di un accordo almeno quanto i richiami della gerarchia chiudono oggi la strada ai socialisti, eppure i clerico- moderati ebbero poi l’autorizzazione a trattare il rapporto di alleanza. Ci sembra anzi che l’Autorità ecclesiastica precisi con tanta maggiore energia l’atteggiamento prescritto ai cattolici quanto più avverte vicina una intesa necessaria con forze di diversa matrice ideologica, e teme l’immaturità dei credenti nel contatto delle dottrine". D.C. Vaticano. P.S.I.

16 giugno 1957

A New York, il delegato sovietico all’Onu, Valerio Zorin, propone una moratoria degli esperimenti nucleari per due o tre anni, con annessa possibilità di controlli internazionali per la verifica del rispetto della stessa.

Precedente 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 ..Successive