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4 giugno 1958

A Roma, nel corso della riunione della direzione nazione del Pci, Palmiro Togliatti attribuisce il successo elettorale della Dc ai "brogli, i trucchi, l’assistenza, la corruzione, le pressioni dell’apparato dello Stato, le pressioni padronali e il terrorismo religioso". P.C.I. D.C.

5 giugno 1958

Intervistato, Pietro Nenni afferma di non farsi "illusioni sull’atteggiamento del Psdi, che cerca di scaricare le responsabilità sul nostro partito per tornarsene al governo" e sulla Dc che, sostenuta dalle destre economiche, non avrà sproni per varare un programma di rinnovamento sociale. P.S.I.

6 giugno 1958

Il Consiglio dei ministri riduce il tasso di sconto al 3,50, come misura per tamponare le conseguenze della recessione americana e tutelare le esportazioni. Stati Uniti- Italia

6 giugno 1958

A Roma, la polizia disperde i disoccupati che si accalcavano a Cinecittà nella speranza di essere assunti come comparse nel film "Ben Hur", provocando scontri nei quali restano feriti una decina fra cittadini e agenti di polizia. Repressione armata

7 giugno 1958

L’organo di Azione cattolica "Il Quotidiano" attacca chi, come Paolo Rossi, propone alla Dc di mettere alla prova il Partito socialista. Anche le Acli, per bocca del presidente Penazzato, si pronunciano per il tripartito Dc- Psdi- Pri con l’esclusione di "ogni compromissione con le sinistre comuniste e socialiste" Vaticano

7 giugno 1958

Sul "Giornale d’Italia", Sturzo attacca Fanfani per la esclusione dei liberali dalle forze invitate a far parte della maggioranza trattandoli, a suo avviso, "da nemici inconciliabili". D.C.

9 giugno 1958

A Palermo, è eletto sindaco il democristiano Salvo Lima. D.C.

10 giugno 1958

A Milano, al circolo della stampa si discute dei teddy boys e degli influssi della cinematografia sui comportamenti dei giovani, con esponenti del mondo culturale e del cinema, pedagoghi e dirigenti della Questura.

11 giugno 1958

Luigi Gui è designato presidente del gruppo democristiano alla Camera dei deputati. D.C.

12 giugno 1958

Ha inizio la 3° legislatura. Presidente del Senato è Cesare Merzagora; presidente della Camera dei deputati, Giovanni Leone. D.C.

12 giugno 1958

Al Senato, è ripresentato da Luigi Renato Sansone e Giuliana Nenni il disegno di legge su "Casi di scioglimento del matrimonio" che formula la possibilità dell’introduzione del divorzio in Italia (v. nota 20 ottobre 1954). P.S.I.

13 giugno 1958

Con Dpr n. 585, sono fissati i programmi per l’insegnamento dell’educazione civica nelle scuole.

15 giugno 1958

A Budapest, è condannato a morte Imre Nagy, leader del governo ungherese destituito dopo l’invasione del 24 ottobre 1956. Era stato arrestato dai sovietici il 22 novembre 1956.

16 giugno 1958

In Francia, il generale Charles De Gaulle ordina lo scioglimento del Comitato di salute pubblica costituitosi ad Algeri.

16 giugno 1958

Pietro Ingrao, alla Camera dei deputati, giustifica l'esecuzione di Imre Nagy, inserendola nel contesto dello scontro fra Est ed Ovest. P.C.I.

16 giugno 1958

La Corte di cassazione, a sezioni unite civili, afferma che è "conforme all’art. 2 del testo unico di Ps l’ordinanza del prefetto che dispone il sequestro dei giornali murali, qualora il sequestro abbia avuto luogo in una situazione di urgenza o di grave necessità pubblica, al fine di tutelare l’ordine e la sicurezza". Repressione

17 giugno 1958

Il presidente del Consiglio, Adone Zoli, assume ad interim il ministero del Lavoro e della previdenza sociale a seguito delle dimissioni presentata da Luigi Gui. D.C.

19 giugno 1958

Si dimette il governo presieduto da Adone Zoli. D.C.

19 giugno 1958

Sul quotidiano "L’Unità", Palmiro Togliatti commenta la condanna a morte inflitta a Imre Nagy: "Ho visto che deputati di tutte le correnti, a cominciare dai fascisti, naturalmente, hanno fatto rumorose dichiarazioni a proposito del processo e della condanna dei capi della rivolta ungherese del l956. Per conto mio non ho nulla di particolare da dichiarare...La lotta in Ungheria fu...una esasperata lotta politica e di classe fra la reazione e un regime popolare che dovette alla fine difendersi con tutti i mezzi". P.C.I.

20 giugno 1958

Il Psi esprime condanna ai fatti di Ungheria. P.S.I.

20 giugno 1958

Mentre si prospetta l’incarico governativo ad Amintore Fanfani, il comitato centrale del Psdi vota con 37 voti contro 21 la partecipazione del partito alla maggioranza.

21-23 giugno 1958

L’assemblea parlamentare europea vaglia le candidature per la capitale. La scelta è Bruxelles con 170 voti, mentre Strasburgo ne ha ottenuti 161 e Milano 155.

24 giugno 1958

L’Unione sovietica accusa Stati uniti e Gran Bretagna di preparare l’intervento armato nel Libano.

24 giugno 1958

Egidio Ortona annota nel suo diario: "Al ministero vengo a sapere dei motivi per cui si era annunciato a Roma il richiamo del nostro ministro a Budapest dopo la condanna a morte inflitta dal governo ungherese ai tre leader della rivolta del 1956. Gronchi, che aveva ovviamente seguito con estrema attenzione la formazione del nuovo governo, aveva telefonato al segretario generale del ministero degli Esteri per dirgli che, per motivi di alchimia interna, gli necessitava qualche gesto che ponesse in evidenza le malefatte sovietiche. Nell’interpretazione dei miei colleghi motivo di tale richiesta sarebbe stata l’intenzione di Gronchi di aver carte in mano per dimostrare a Nenni che egli non avrebbe potuto chiedergli di partecipare alla costituzione del governo nelle attuali circostanze. Altro motivo sarebbe stato il poter così esercitare una pressione su Nenni, affinché chiarisse il suo atteggiamento. Fatto sta che il segretario generale (Adolfo Alessandrini) aveva consultato i suoi collaboratori i quali gli avevano fatto presente che un’iniziativa del genere ci avrebbe fatto apparire come i soli ‘protestatari’, dato che non risultava che alcun paese avrebbe fatto altrettanto. Di qui tira e molla tra i Palazzi che si erano conclusi con la decisione di ‘chiamare il ministro a Roma’ e non di ‘richiamarlo’ pur lasciando alla stampa di sbizzarrirsi sulla portata del ‘ri’. Machiavellismo tipicamente italiano…" D.C. P.S.I.

24 giugno 1958

Si svolge uno sciopero nelle risaie, indetto dalla sola Cgil contro l’intransigenza della Confida che tratta, e firmerà un accordo separato, con le altre organizzazioni sindacali. Molte migliaia di braccianti scendono in agitazione in Emilia Romagna per ottenere la compartecipazione. Movimento contadino e bracciantile

25 giugno 1958

Il presidente della repubblica, Giovanni Gronchi, affida ad Amintore Fanfani l’incarico di formare il nuovo governo. D.C.

25 giugno 1958

Su "Avanti!", Franco Gerardi scrive, a proposito delle destre, che vi sono presenti due tendenze. La prima diretta "alla formazione della cosiddetta grande destra, cioè il blocco politico- organizzativo fra liberali, monarchici e missini…una seconda invece mira a una riedizione del quadripartito e tende pertanto a distinguere liberali, monarchici e missini nel quadro di un’opposizione generale al governo bipartito. Questa tendenza è patrocinata dalla destra Dc e dai liberali e poggia sulla convinzione che la formula Dc- Psdi sarà presto in crisi, con un conseguente sbocco a destra". P.S.I.

26 giugno 1958

Quaranta navi da guerra angloamericane incrociano al largo delle coste libanesi, mentre continuano gli scontri fra le opposte fazioni a Beirut e Tripoli. Stati Uniti

27 giugno 1958

"Paese sera" pubblica un servizio sullo scandalo Italcasse svelando le lotte per il controllo della presidenza, la resistenza ad accettare le indicazioni della Banca d’Italia sull’aumento del capitale sociale per sanare le gravi perdite, propria soprattutto delle Casse lombarde dirette da Dell’Amore. Tra i fatti di gestione impropria, il servizio cita l’assegnazione alla Pro Deo di padre Morlion di 25 milioni £ per studi di carattere sociale, all’indomani di una perdita di 5 miliardi £ causata dal crac della Minerva film (vedi successiva nota 6 luglio 1958).

28 giugno 1958

I parlamentari del Psi propongono un’inchiesta parlamentare sulla scuola per verificare, fra l’altro, gli abbandoni scolastici e l’assolvimento dell’obbligo, lo stato dell’edilizia e delle attrezzature didattiche, la rispondenza dei programmi alla crescita culturale. P.S.I.

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