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10 maggio 1958

Il quotidiano vaticano, "L’Osservatore romano" , pubblica una lettera pastorale dell’arcivescovo di Pesaro :"Votare, votare per il meglio." Vaticano. D.C.

10 maggio 1958

"La voce repubblicana" informa di una petizione popolare dei cattolici bolognesi per i diritti della Chiesa osservando che è stata promossa dall’Arcivescovado e scrive che "la tecnica dei partigiani della pace è stata adottata dall’arcivescovo di Bologna. Aspettiamo che il cardinale Lercaro organizzi gite di fedeli a Roma e invio di delegazioni al capo dello Stato con manifestazioni davanti a Montecitorio…" Vaticano

11 maggio 1958

A Bologna, l’arcivescovo Lercaro afferma: "Il sacerdozio è fatto oggetto di vituperio, di calunnia, di insulto. I limiti dell’autorità della Chiesa e gli oggetti sui quali si può portare il giudizio suo e le sue direttive non possono essere fissati da estranei, né da professori universitari, qualunque ne sia la cultura, né da giornalisti comunque qualificati…" Vaticano

11 maggio 1958

Sul "Corriere della sera", Aldo Airoldi commenta la dichiarazione di Saragat secondo cui una maggioranza Dc-Psdi sarebbe possibile solo con il definitivo naufragio della riunificazione socialista: "Matteotti e Zagari /esponenti della sinistra socialdemocratica, Ndr/ sono piuttosto diffidenti- scrive- Essi pensano che Saragat voglia solo degli alibi per tornare poi alla maggioranza di governo. Ancora più diffidente risulta Nenni il quale si ritiene ‘scottato’ da Pralognan e da Saragat. ‘Avanti!’ poi, in questa campagna elettorale, si mantiene sulla difensiva con i comunisti, attacca quotidianamente i socialdemocratici, specie Saragat e commenta le dichiarazioni odierne definendole ‘scambio di effusioni’ tra Saragat e Fanfani". P.S.I.

12-15 maggio 1958

Il presidente della repubblica, Giovanni Gronchi, si reca in visita in Gran Bretagna. D.C.

13 maggio 1958

Ad Algeri, con un colpo di stato militare sostenuto dalle forze armate in territorio metropolitano, i generali chiamano alla presidenza della repubblica francese il generale Charles De Gaulle, che si impegna a non concedere l’indipendenza dell’Algeria.

13 maggio 1958

A Genova, un comizio missino concesso, inopportunamente, proprio davanti alla sede dell’Anpi – che nei giorni precedenti si era mobilitata per tentare d’impedirlo- finisce in zuffa e lo stesso oratore, Giuseppe Gonella, contestato con urla e lancio di pietre deve ricorrere al pronto soccorso. La polizia interviene per disperdere i dimostranti comunisti ed opera alcuni fermi. Violenza politica. Repressione armata

14 maggio 1958

In Francia, Pierre Pflimlin costituisce il nuovo governo.

14 maggio 1958

Il presidente del Consiglio, Adone Zoli, risponde al memorandum inviatogli da Reale e Pannunzio in merito al comunicato elettorale della Cei (vedi note del 2 e 8 maggio 1958), invitandoli a rivolgersi alla magistratura e non a lui. Zoli ricorda che "di fronte ad interventi ben più precisi di autorità ecclesiastiche avvenuti in occasione di precedenti elezioni politiche, l’autorità giudiziaria, sollecitata da parlamentari comunisti e socialisti, procedette immediatamente all’archiviazione", mentre repubblicani e radicali "nulla ebbero da rilevare di men che legittimo. Nessun motivo mi è stato indicato - conclude Zoli - per cui oggi il giudizio debba essere diverso". Vaticano. D.C.

17 maggio 1958

La Corte di cassazione stabilisce che "ai sensi delle vigenti disposizioni sulla durata del lavoro ordinario e sullo straordinario, le ore di lavoro da prestarsi dal lavoratore non possono superare le otto ore giornaliere e le quarantotto settimanali in modo disgiuntivo, nel senso che non ha diritto a compenso per lavoro straordinario il lavoratore che, pur avendo prestato la sua opera per più di otto ore in qualche giorno, non abbia però oltrepassato le quarantotto ore settimanali".

17 maggio 1958

Si conclude, a Genova, l’istruttoria a carico di Ebe Roisecco, con il suo rinvio a giudizio. D.C.

18 maggio 1958

A Cuneo, nel corso di un comizio del generale Emilio Battisti, già comandante designato della III armata ed ora consigliere comunale monarchico a Bologna, le forze di polizia, dirette dal commissario di Ps Ferruccio Allitto Bonanno, caricano violentemente la folla che lo contesta. Repressione armata

19 maggio 1958

A New York, sul "Jewish Newsletters", compaiono le dichiarazioni del filosofo di origine ebraica Erich Fromm: "La rivendicazione degli Ebrei sulla terra di Israele non può essere politicamente realistica. Se improvvisamente tutti i paesi rivendicassero i territori dove i loro antenati sono vissuti duemila anni or sono, il mondo diventerebbe un manicomio".

20 maggio 1958

A Washington,’ il National security Council (Nsc), in un suo documento, scrive: "I progressi verso il conseguimento dei nostri obiettivi sono stati ostacolati dalle attività, dentro e fuori dall’Italia, di Enrico Mattei e dalle interferenze del presidente Giovanni Gronchi negli affari del governo". Stati Uniti- Italia

20 maggio 1958

Il governo sovietico invia a quello italiano una lettera nella quale ripropone il patto di non aggressione con l’intendimento "di rafforzare l’amicizia tra i popoli dell’Unione sovietica e dell’Italia sulla base dei principi della pacifica coesistenza" che consiste nel "rispetto per la reciproca integrità territoriale e sovranità, non aggressione, non intervento nei reciproci rapporti interni, uguaglianza e reciproco vantaggio".

20 maggio 1958

Egidio Ortona annota nel suo diario: "…Dulles parla anche di quanto sta avvenendo in Libano in termini che confermano la maggiore dinamica con cui il governo americano ha deciso di muoversi in caso di peggioramento della situazione in quel settore. Dal modo con cui ci parla, Dulles appare implicitamente forzare alquanto la portata della ‘dottrina Eisenhower’, dichiarandola applicabile anche ai casi di minaccia agli interessi americani, ma non necessariamente determinata dalla richiesta di un governo straniero a causa di un’aggressione esterna di paesi dominati dal comunismo". Stati Uniti

20 maggio 1958

Il leader socialista Pietro Nenni, alla domanda di un giornalista se una svolta a destra a livello governativo potrebbe portare ad un ritorno del frontismo, risponde: "Può darsi, se di fronte ad un attacco della destra sarà necessario raggruppare le forze di sinistra: ciò è scritto nelle cose". Alla domanda se il Psi consideri realistica l’alternativa di sinistra al governo: "E’ evidente che una alternativa di governo non sarebbe concepibile senza l’apporto del Partito comunista…Il problema più urgente però è quello di un’alternativa politica, e questa si può realizzare togliendo alla Dc il monopolio del potere" P.S.I.

23 maggio 1958

A Mosca, il ministro degli Esteri sovietico distribuisce ai giornalisti italiani una dichiarazione sui dispersi in guerra impegnandosi ad avviare un negoziato.

23 maggio 1958

A Palermo, muore il sindaco Luciano Ruggeri. La Dc candida Salvo Lima. D.C.

23 maggio 1958

Chiudendo la campagna elettorale per il Pci, Palmiro Togliatti afferma: "Non c’è alternativa se si decide a priori che i voti comunisti in Parlamento non contano, se si accetta la prassi dei ‘voti maledetti’ ". P.C.I.

23 maggio 1958

Chiudendo la campagna elettorale per il Psi, a Milano, Pietro Nenni dice che il segretario della Dc "ha suscitato fantasmi che, se esistessero veramente, dimostrerebbero il fallimento della Dc: la quale, dopo 10 anni, si troverebbe di fronte a quello stesso pericolo che sosteneva di aver scongiurato per sempre". P.S.I.

24 maggio 1958

"Radio Vaticana", il giorno prima delle votazioni, afferma: "Ora che il silenzio ci avvolge, i cattolici non devono sottrarsi alla riflessione, perché la Chiesa e il Paese molto attendono da loro. Al senso di responsabilità di ognuno sta affrontare la drammatica alternativa di democrazia o tirannide". Vaticano

25-26 maggio 1958

Elezioni politiche. Risultati: Dc, 12.494.391 voti, 42,3%, 273 seggi; Pci, 6.704.706 voti, 22,7%, 140 seggi; Psi, 4.208.111 voti, 14,2%, 84 seggi; Msi, 1.406.358 voti, 4,7 %, 24 seggi; Psdi, 1.345.750 voti, 4,6%, 22 seggi; Pli, 1.046.939 voti, 3,5%, 17 seggi; Pmp, 776.942 voti, 2,6%, 14 seggi; Pnm, 659.865 voti, 2,2%, 11 seggi; Pri, 405.572 voti, 1,4%, 6 seggi; Comunità, 173.257 voti, 0,6%, 1 seggio; Ppst, 135.495, 0,5%, 3 seggi; Union Valdotaine, 30.956 voti, 0,1%, 1 seggio; altri, 175.649 voti, 0,6%, nessun seggio. Senato: Dc, 10.782.262 voti, 41,2%, 123 seggi; Pci, 5.701.019 voti, 21,8%, 59 seggi; Psi, 3.682.806 voti, 14,1%, 35 seggi; Psdi, 1.165.402, 4,4%, 5 seggi; Msi, 1.149.873, 4,4%, 8 seggi; Pli, 1.008.830, 3,9%, 4 seggi; Pmp, 773.959 voti, 3%, 5 seggi; Pnm, 510.823 voti, 1,9%, 2 seggi; Comunità, 185.644 voti, 0,7%, 2 seggi; Ppst, 120.086 voti, 0,5%, 2 seggi; Union Valdotaine, 28.137 voti, 0,1%, 1 seggio; altri, 1.043.158 voti, 4,0% nessun seggio. D.C. P.C.I. P.S.I. Destra- M.S.I.

28 maggio 1958

Su "Concretezza" Giulio Andreotti, dopo avere osservato che il peso dei comunisti è immutato, invita socialdemocratici e repubblicani a collaborare con la Dc. Analogo invito giunge da Donat Cattin e, i giorni successivi, da Bonomi, Rumor e dallo stesso Fanfani. D.C.

29 maggio 1958

In Francia, il Presidente della repubblica René Coty affida a Charles De Gaulle l’incarico di primo ministro.

1 giugno 1958

Sul settimanale "L’Espresso", Camilla Cederna presenta il nuovo fenomeno giovanile che mutua i suoi costumi dai ‘teddy boys’ americani: "I maschi portano tutti i pantaloni di tela blu e camiciotti a scacchi, scarpe da tennis e giubbotti da pallacanestro con la scritta dietro...; hanno quasi tutti la motocicletta e da un anno circa hanno cominciato ad organizzarsi in bande...I milanesi li videro tutti insieme quest’inverno, quando ci fu il primo campionato di rock and roll al Palazzo del Ghiaccio...Volevano entrare a tutti i costi senza pagare e premettero per forza contro le porte. Per disperderli furono messi in azione due battaglioni della Celere e due Compagnie di carabinieri li annaffiarono con getti d’acqua ma poi convenne lasciarli filtrare per evitare il peggio".

2 giugno 1958

Su proposta del sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Lorenzo Spallino, è nominato cavaliere del lavoro Michele Navarra, capomafia di Corleone (Palermo). D.C.

3 giugno 1958

In Francia, sono attribuiti i pieni poteri al generale Charles De Gaulle. Il Parlamento sospende i lavori per 6 mesi, sono istituite 3 commissioni allo scopo di preparare il progetto consultivo per il referendum popolare, una parlamentare, una presieduta dallo stesso De Gaulle, una tecnico- giuridica presieduta da Michel Debré.

3 giugno 1958

Il presidente del Consiglio Adone Zoli risponde all’invito russo dichiarando il favore del governo italiano per colloqui fra est e ovest e per la sospensione controllata e concordata degli armamenti. D.C.

4 giugno 1958

A Ginevra, si apre la Conferenza del lavoro, che discute le conseguenze della recessione americana sull’economia e l’occupazione.

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