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2 gennaio 1958

Il cardinale Ottaviani accusa su "Il Quotidiano", organo dell'Azione cattolica, il ministro democristiano Rinaldo Del Bo, pur senza esplicitamente nominarlo, di "tradimento" per avere egli proposto la ripresa del dialogo con l'Urss. Vaticano. D.C.

3 gennaio 1958

Una nota informativa della divisione Affari riservati riporta i dati relativi a Valerio Benuzzi, del quale si dice che "durante il periodo fascista, per la sua spiccata capacità nei servizi informativi, fu assunto alle dipendenze dell’Ovra e il suo nome, infatti, figura nell’elenco pubblicato nella Gazzetta ufficiale…Dopo l’8 settembre 1943 prestò la sua opera di informatore alle dipendenze della Repubblica di Salò. Sottoposto, nel 1947, a procedimento penale davanti alla Corte speciale di assise di Roma per collaborazionismo, fu assolto perché il fatto non costituiva reato. Dal dispositivo di sentenza, di cui si unisce stralcio, rilevasi che durante il periodo nazifascista il Benuzzi svolse opera altamente meritoria che gli valse la viva riconoscenza di qualificati esponenti del Clnai, di mons. Bicchierai e del prof. Valletta, il quale ebbe a dichiarare che il Benuzzi, servendosi delle sue relazioni nel campo avversario, aveva evitato la distruzione degli impianti industriali della Fiat. Il Benuzzi conosce molto bene l’ambiente altoatesino, per cui si ritiene possa essere utilizzato durante la campagna elettorale". Controllo politico di Stato e informative

3 gennaio 1958

A Roma, parlando all’Università lateranense, il ministro Taviani illustra i risultati della Ceca, affermando che la produzione europea di acciaio è passata da 42 mila tonnellate a 57 (dato riferibile al 1956- primi mesi del 1957), che è prevedibile un parallelo sviluppo dell’Euratom mentre "non mancheranno difficoltà" per il Mercato comune. Afferma inoltre che la Ced ha fallito "perché è mancata al Parlamento francese la necessaria volontà politica, /mentre/ oggi questa volontà sembra rinvigorirsi sotto la sferzata degli avvenimenti nel Medio Oriente". D.C.

3 gennaio 1958

Nella consueta conferenza- stampa annuale, il segretario della Cgil Novella afferma che la confederazione sta recuperando lo svantaggio precedente, avendo ottenuto nella elezione delle commissioni interne, mediamente, il 66% ed il 55% dei voti, campionati rispettivamente in 553 aziende di grosse dimensioni e in 74 di dimensione piccolo- media; e che si conta di tornare ai 4 milioni di iscritti. Afferma, inoltre, che nell’anno precedente il potere contrattuale dei sindacati è migliorato, grazie alla istituzione del ministero delle Partecipazioni statali: "Nelle aziende Iri ed Eni dovranno stabilirsi rapporti sindacali nuovi" per i quali sarà consentito ai lavoratori e alle organizzazioni sindacali "partecipare alla elaborazione dei programmi produttivi", con un effetto di trascinamento anche per le aziende private. Infine, conclude con un invito all’unità d’azione con Cisl e Uil. Movimento operaio- sindacati

4 gennaio 1958

Il governo sovietico, per bocca del ministro Kuznetsov, annuncia che ridurrà unilateralmente le forze armate di 300.000 unità, 17.000 delle quali saranno evacuate dall’Ungheria e 41.000 dalla Germania orientale come "esempio per tutti gli altri paesi, e soprattutto Stati uniti, Gran Bretagna e Francia affinché facciano altrettanto, per arrestare la pericolosa corsa agli armamenti". La promessa unilaterale supporta la proposta di creare una zona "disatomizzata" nell’Europa centrale, cessare gli esperimenti nucleari e ribadire il già proposto "patto di non aggressione", ovvero una dichiarazione solenne che impegni le maggiori potenze a non interferire negli affari interni dei paesi mediorientali.

5 gennaio 1958

Su "Giustizia", Giuseppe Saragat, dopo aver ammesso che le proposte sovietiche per il disarmo vanno prese "in seria considerazione", afferma che "la minaccia per l’Italia è costituita dai missili sovietici installati in Russia e nei paesi satelliti, Albania compresa, non già dagli alleati dell’Italia, per la difesa della pace e della libertà". Stati Uniti- Italia

6 gennaio 1958

Su "Avanti!", un corsivo attribuibile a Pietro Nenni afferma che Fanfani "ha preso a prestito dai suoi avversari interni la gloria del degasperismo e la palma dell’anticomunismo viscerale…/il/ tema usato ed abusato del pericolo comunista, opportunamente ingigantito per ingigantire l’argine di questo pericolo, ossia la Dc". P.S.I. D.C.

6-7 gennaio 1958

I 6 ministri degli Esteri designano i 9 membri della Commissione della Cee, i 6 membri della Commissione dell’Euratom, e rinnovano i 9 membri dell’Alta autorità della Ceca. Nominano presidente della Cee il tedesco Walter Hallstein; dell’Euratom, il francese Louis Armand; della Ceca, il belga Paul Pinet; 4 democristiani - Campilli, Malvestiti, Medi e Petrilli- alla Banca europea (Campilli) e nelle Commissioni: il che provoca la reazione polemica di Saragat e Pacciardi. D.C.

7 gennaio 1958

Su "Il Mondo", è preannunciato un convegno sui "Diritti della stampa e la sua libertà". L’annuncio è accompagnato da una dichiarazione intitolata "Per la libertà di stampa", firmata da 387 giornalisti ed intellettuali. In essa si legge che, in conseguenza delle denunce contro i giornalisti Benedetti e Cancogni, della sentenza assolutoria di primo grado (v. note 22 aprile e 23 dicembre 1957) e del "salutare moto che opinione" che ne seguì, "il Senato fu spinto ad approvare una legge per contenere la speculazione, la vigilanza della stampa si fece più attenta…Oggi, appena affievolito l’interesse dei cittadini, la legge sulle aree fabbricabili giace insabbiata alla Camera, la pressione dei privati interessi torna a prevalere e nuovi episodi di speculazione e di malcostume dilagano". L’appello denuncia quindi "le pene inferte a giornalisti per l’adempimento coraggioso del loro dovere, le crescenti intimidazioni contro i diritti della stampa nella sua funzione di critica e di censura, se non addirittura di cronaca e di informazione", per concludere: "La libertà di stampa è sempre cosa preziosa; ma nei periodi di sottogoverno, di malcostume politico, è una necessità vitale e inderogabile. Nessuna sventura maggiore potrebbe cadere oggi sul nostro paese di quella rappresentata da una stampa imbavagliata, o intimidita, o costretta al conformismo". Repressione

7 gennaio 1958

"L’Osservatore romano" indica alla Democrazia cristiana le regole per le future alleanze di governo, e fra esse due "pregiudiziali". La prima consiste nell’escludere chi ha indirizzato alla Dc "attacchi furiosi ed offensivi /che in realtà sono/ ognora più di natura anticlericale, e perfino anticattolica, e non soltanto di ispirazione politica e sociale" mentre la Dc, secondo l’organo vaticano "non si negò a concordia e collaborazione alcuna, fino a quando fu lasciata sola". Una seconda pregiudiziale deriva dalla "chiara indicazione centrista data dal corpo elettorale". Vaticano. D.C.

8-10 gennaio 1958

Si accende una querelle sul movimento di magistrati in corso nel Tribunale fiorentino, subito collegato al caso del vescovo di Prato dato che il procuratore che attivò il procedimento, Rotella, è stato promosso procuratore generale e trasferito a Trento, mentre il procuratore che avocò il processo alla sezione istruttoria della Corte d’appello, Renis, è stato promosso presidente della stessa Corte. Il ministro della Giustizia, Gonella, manda smentite e precisazioni alla stampa comunista e repubblicana, che hanno fornito ulteriori ipotesi ed avanzato i maggiori sospetti sulle promozioni, affermando essere "pura fantasia la voce della imminente promozione del presidente della sezione che dovrà giudicare sui fatti di Prato". La "Voce repubblicana" replica che in ogni caso "non può non essere considerata una condizione di favore il fatto che a primo presidente della Corte sia stato nominato un magistrato che si è già detto favorevole al proscioglimento del vescovo". Vaticano. D.C.

9 gennaio 1958

Facendo seguito al memorandum inviato il 13 dicembre 1957 ed al messaggio del ministro degli Esteri Kuznetsov (vedi note, quest’ultima al 4 gennaio 1958), Bulganin scrive ad Adone Zoli per reiterare le proposte di un Patto di non aggressione fra le due alleanze e di neutralizzazione nucleare dell’Italia.

9 gennaio 1958

A Roma, si dimette il sindaco Umberto Tupini. Al suo posto sarà eletto, con i voti del Msi, Urbano Cioccetti. D.C. Destra- M.S.I.

9 gennaio 1958

Giovanni Leone querela il direttore responsabile di "Cronaca italiana", Gianfranco Finaldi, che in una scheda informativa dedicata al presidente della Camera aveva scritto "già fervente fascista, alla Liberazione si iscrisse alla Dc e fece rapida carriera…Ha una posizione economica non trascurabile…La sua influenza, cospicua nel nolano e nell’aversano, si spiega con la simpatia che nutrono per lui i maggiorenti della ‘onorata società’ locale". D.C.

9 gennaio 1958

Nella annuale udienza alla nobiltà romana, Pio XII si rivolge ai presenti con queste parole: "Vegliate e adoperatevi affinché le perniciose teorie e i perversi esempi non riscuotano giammai la vostra approvazione e simpatia…quel profondo rispetto alle tradizioni, che coltivate e con cui intendete distinguervi dalla società, vi sostenga per serbare in mezzo al popolo così preziosi tesori...E'’ il miglior servizio che voi potete rendere alla Chiesa e alla Patria". Vaticano

9 gennaio 1958

Nella conferenza di inizio anno della Cisl, contrapponendosi alle affermazioni di Novella per la Cgil (v. nota 3 gennaio) Pastore rivendica alla sua organizzazione la maggioranza relativa dei voti nelle commissioni interne delle aziende rilevanti, stimata a circa il 45%, sfornando anch’egli dati e documentazione. Movimento operaio- sindacati

10 gennaio 1958

A Washington, l’Office of intelligence Research ad Analysis, (Oir) del Dipartimento di stato stila un documento dal titolo "Neo-Atlantism as an element in Italy’s foreign Policy", nel quale paventa che il passaggio da una formula centrista di governo ad una di centrosinistra possa sfociare in una politica di neutralità. Stati Uniti- Italia

10 gennaio 1958

In un rimpasto di incarichi diplomatici, Quaroni è destinato all’ambasciata italiana a Bonn, Rossi Longhi a quella parigina, Grazzi alla Nato, Cattani all’ Europa, mentre in sostituzione di Rossi Longhi alla segreteria generale della Farnesina è nominato Adolfo Alessandrini.

10 gennaio 1958

Il presidente del Consiglio Adone Zoli riceve gli esponenti della Resistenza, Parri, Boldrini ed il generale Cadorna, ed accoglie la tesi, sostenuta particolarmente da quest’ultimo che la lotta di liberazione "si presta ad interpretazioni non solo diverse, ma opposte", motivo per cui le celebrazioni spettano al governo, per evitare interpretazioni di parte. Resistenza

11 gennaio 1958

A San Donato Milanese, Enrico Mattei inaugura la Scuola di studi superiori sugli idrocarburi. Nel suo discorso sottolinea come "non c’è indipendenza politica se non c’è indipendenza economica", e ricorda come venne bloccato l’accordo fra l’Eni e la Libia per le pressioni americane: "Il nostro Paese è affamato di fonti di energia. C’è bisogno che ci facciano largo. Invece si sono divisi la Libia in undici società americane e due inglesi. Ognuna ha preso il suo territorio che è più vasto della Valle Padana, mentre per noi non c’era posto, noi che siamo stati messi fuori". Stati Uniti- Italia

11 gennaio 1958

Un rapporto confidenziale, inviato al capo della polizia, afferma che Giangiacomo Feltrinelli "starebbe per aderire al Psi, dove si presenterebbe candidato alle prossime elezioni politiche". Controllo politico di Stato e informative. P.C.I.

11-13 gennaio 1958

A Roma, si svolge il convegno di studi gramsciani, al quale partecipa Palmiro Togliatti con una relazione sul tema "Gramsci e il leninismo". P.C.I.

12 gennaio 1958

Sul quotidiano "La Voce repubblicana", Ugo La Malfa scrive: "La battaglia laica non può essere una battaglia a soffietto, che viene ingigantita quando si è fuori del Governo e ridotta ad evanescenti proporzioni quando si è nella possibilità di ritornare al Governo. O essa è una serie di questioni da risolvere e da mettere a punto o non è nulla: anzi addirittura un argomento ridicolo".

12-13 gennaio 1958

Franco Evangelisti, a nome della Dc, attacca come "volgare speculazione elettorale" il dossier pubblicato da "Paese sera" sul patto fra Dc e Msi che ha portato alla elezione a sindaco di Tupini. Secondo il giornale comunista, il patto sarebbe intercorso fra lo stesso Evangelisti e Palmitessa per la Dc, con la benedizione di Fanfani, ed il segretario del partito di destra Michelini e prevederebbe, nel merito, un piano di lottizzazione che premia la Immobiliare, controllata dal Vaticano, fra l’altro per i lavori di ristrutturazione di villa Torlonia. D.C. Destra- M.S.I. Vaticano

13 gennaio 1958

E’ presentata alle Nazioni unite una petizione firmata da 935 scienziati contro la prosecuzione degli esperimenti nucleari.

13 gennaio 1958

Nel Sahara, le truppe spagnole uccidono 241 patrioti dell’Esercito di liberazione del Marocco.

13 gennaio 1958

A Adrano (Catania), la polizia carica una manifestazione sindacale provocando numerosi feriti. Repressione armata

13-14 gennaio 1958

Il quotidiano vaticano "L’Osservatore romano" commenta, con compiacimento, la sentenza di condanna emessa dalla Corte di appello a carico dei giornalisti Cancogni e Benedetti (vedi nota del 23 dicembre 1957), nell’articolo intitolato "Il bersaglio supremo", spiegando che il loro attacco alla Società Immobiliare era diretto, in realtà, al Vaticano. Vaticano

14 gennaio 1958

A Roma, la Procura inizia il procedimento contro la supertestimone del processo Montesi, Anna Maria Moneta Caglio, colpita da varie denunce da parte di esponenti della ‘Roma bene’, fra le quali quelle spiccate da Montagna e Piccioni. Repressione

14 gennaio 1958

A Catania, dopo gli scontri del giorno precedente, la polizia procede all’arresto di 4 dirigenti sindacali della Cgil. Repressione armata

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