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15-18 gennaio 1959

A Napoli, si svolge il 33° congresso nazionale dei Psi nel corso del quale Pietro Nenni ribadisce la scelta del dialogo con i cattolici, già affermata nel congresso di Venezia. A conclusione dei lavori, la corrente autonomista guidata da Pietro Nenni prevale su quella di Tullio Vecchietti e Dario Valori, e sulla sinistra libertaria di Lelio Basso. Pietro Nenni è rieletto segretario nazionale, Francesco De Martino, vicesegretario. La nuova direzione è votata favorevolmente dagli autonomisti (46) con la astensione della corrente bassiana (6) mentre si oppongono le sinistre (27); è composta, oltre che da Nenni e De Martino, da: Lombardi, Pieraccini, Mancini, Mazzali, Paolicchi, Venturini, De Pascalis, T. Carretoni, Cattani, S. Gatto, Corona, Jacometti. P.S.I.

16 gennaio 1959

"Il Quotidiano", organo di stampa dell’Azione cattolica, nell’articolo intitolato "Granelli disubbidisce alla Chiesa", attacca l’esponente democristiano colpevole di aver scritto una lettera a Pietro Nenni, invitandolo a collaborare con la Democrazia cristiana. D.C.

16 gennaio 1959

I senatori altoatesini Tinzi e Sand presentano un disegno di legge per chiedere la modifica degli articoli 116 e 131 della Costituzione.

16 gennaio 1959

A Bonn (Germania federale), giungono Pellegatta e Bulbarelli, alla ricerca di finanziamenti per l’Unione Pace e libertà. I due incontrano Fritz Cramer, presidente del Comitato internazionale d’informazione e azione sociale con sede in Lussemburgo, e Marcel De Roover, industriale belga, ai quali illustrano le difficili condizioni economiche in cui versa l’organizzazione, ed espongono i loro progetti per il suo rilancio. Strutture clandestine e semiclandestine

17 gennaio 1959

A Parigi, la stampa informa che l’americana Standard Oil ha ottenuto dal governo francese la concessione per la regione sahariana di Eggelé, algerina, confinante con la Tunisia. Stati Uniti

19 gennaio 1959

Negli Usa, si conclude il viaggio del vice premier sovietico Anastasio Mikojan che ha incontrato il presidente Eisenhower, il vice presidente Nixon ed il segretario di Stato, Allen Dulles per discutere dello status di Berlino. Al termine degli incontri, Mikojan afferma che, mentre "il popolo americano desidera la pace, al Dipartimento di Stato domina la mentalità della guerra fredda", non sbloccandosi né la questione berlinese né quella degli esperimenti nucleari. Stati uniti

20 gennaio 1959

A Roma, giunge in visita privata il sultano del Marocco Mohammed V, che è ricevuto al Quirinale. La visita si conclude il 7 febbraio.

20 gennaio 1959

Il ministro dei Lavori pubblici, Giuseppe Togni, si dimette per protesta contro il rinvio dell’entrata in vigore del nuovo codice della strada. D.C.

20 gennaio 1959

Su "Giustizia", Giuseppe Saragat scrive che la mozione approvata dai socialisti al congresso di Napoli è "un miscuglio strano di intransigenza massimalista e di opportunismo, che oscilla tra il sogno e l’avventura, sullo sfondo di un ripudio della dittatura, seguito da formulazioni frontiste". L’editoriale de "Il Popolo", ispirato da Amintore Fanfani, scrive che il documento socialista è il risultato della "piacevole ebbrezza di 2 o 3 mesi di successo" delle posizioni nenniane, giustifica la reazione dei socialdemocratici al "diktat di entrare come penitenti nel Psi" e respinge le critiche rivolte dalla mozione socialista alla Dc, ispirate da "faziosità ed acrimonia". D.C. P.S.I.

20 gennaio 1959

"L’Osservatore romano" commenta l’esito del 33° congresso socialista: "Nonostante i chiari insegnamenti pontifici alcuni, eccessivamente preoccupati di immediate realizzazioni pratiche, penserebbero di mettere da parte, almeno temporaneamente, i principi. Ma non si vede come si possa prescindere dai fondamenti teologici che ispirano, caratterizzano, determinano il fine dell’azione pratica. Nei principi essenziali, fra cristianesimo e socialismo vi è antitesi". Valutazioni negative provengono anche dalle agenzie della destra cattolica ‘Urbe’, ‘Dies’, ‘Ape’. Vaticano

20 gennaio 1959

A Milano, presso il ‘Rotary club’ il professor Franco Valsecchi rievoca il 1859 e la divisione dell’Europa fra "l’Europa dinastica e l’Europa delle nazionalità", alla presenza fra gli altri del ministro francese Jean Marie Soutou.

21 gennaio 1959

Inizia alla Camera la discussione sui risultati dell’inchiesta detta ‘Anonima banchieri’ o caso Giuffrè. Oggetto delle critiche provenienti dagli opposti schieramenti (il missino Romualdi, il comunista Assennato, il liberale Bignardi, Bruno Romano per il Pmp fra gli altri intervenienti) è la reticenza del partito di maggioranza all’approfondimento dell’indagine ma per taluni anche il ministro delle Finanze, Preti.

21 gennaio 1959

Al ministero della Giustizia si svolge un summit presieduto dal ministro Guido Gonella per esaminare i progetti di amnistia. D.C.

21 gennaio 1959

In serata, il ministro del Lavoro e previdenza sociale, Ezio Vigorelli, si dimette dal governo.

22 gennaio 1959

Alla Camera dei deputati, viene presentata una mozione di sfiducia nei confronti del governo, imperniata sul caso Giuffrè, che è respinta con un solo voto (279 contrari, 278 favorevoli), per l’intervento di franchi tiratori democristiani interessati a far cadere il governo presieduto da Amintore Fanfani. D.C.

22 gennaio 1959

Il senatore Adone Zoli, nel corso del suo intervento alla Camera dei deputati, critica duramente i socialdemocratici che hanno promosso lo scandalo Giuffrè in funzione antidemocristiana affermando fra l’altro: "Ma, insomma, il partito socialdemocratico ha dimostrato ingratitudine verso la Democrazia cristiana che è sempre stata molto paziente, consentendogli durante la collaborazione al governo, l’assunzione di molti incarichi, l’utilizzazione di tutta una serie di strumenti, case popolari, collocatori comunali, cooperative, che dovevano servire come ricostituenti di quel partito". D.C.

22 gennaio 1959

A Firenze, il sindaco Giorgio La Pira si rivolge alla Corte costituzionale in nome del diritto al lavoro, perché intervenga per scongiurate i 480 licenziamenti previsti alla Galileo. D.C.

23 gennaio 1959

Giuseppe Togni ritira le proprie dimissioni, presentate il 20 gennaio. Le mantiene invece Ezio Vigorelli che afferma di volersi dedicare all’unificazione socialista. D.C.

24 gennaio 1959

Il periodico "La legione" riporta la cronaca di un convegno sul tema "Europa domani", organizzato a Roma dalla federazione studentesca ‘Gioventù mediterranea’ e dal gruppo universitario ‘Barbarossa’, con relazioni svolte da Gino Ragno, presidente di ‘Gioventù mediterranea’, da Giulio Maceratini e da Pino Rauti che presiede il convegno come segretario del centro Ordine nuovo. Al convegno prendono la parola il prof. Nico Bujin, per la Guardia di ferro rumena, Carlo Oltavany, per la Gioventù ungherese, e il tenente dei paracadutisti tedeschi Embke. Destra- M.S.I.

25 gennaio 1959

Giovanni XXIII annuncia la convocazione del Concilio ecumenico Vaticano II. Vaticano

25 gennaio 1959

Su "Il Quotidiano", organismo di stampa dell’Azione cattolica, nell’articolo intitolato "Videre Petrum", il cardinale Ottaviani critica la tendenza di "certi giovani /di/ giudicare, criticare, sradicare tutto ciò che non sa di novità, di moderno, di sovvertimento. Pecorelle che tendono l’orecchio più al richiamo del mercenario che alla voce del Buon Pastore; che guardano con malcelato anelito più al di fuori che al di dentro. E il povero cristiano è sbalordito nel sentire tanta acredine spumata di certi comunistelli delle sacrestie, nel sentire in ogni tono che tutto arretrato è". Vaticano

25 gennaio 1959

Pietro Nenni concede un’intervista e Leo Wollemborg del "Washington Post" nella quale definisce "fatto irreversibile la scelta del metodo democratico" e il distacco dal comunismo. Tale distacco- egli chiarisce- non si estende al campo sindacale perché "il nostro obiettivo non è di produrre ulteriori scissioni fra i lavoratori ma di promuovere la formazione di una singola confederazione sindacale indipendente da tutti i partiti". P.S.I.

26 gennaio 1959

Si dimette il governo presieduto da Amintore Fanfani. La direzione nazionale della Democrazia cristiana emette, in proposito, un comunicato nel quale si legge: "Esaminata la situazione creatasi dopo le dimissioni del governo, la Direzione centrale della Dc afferma che la soluzione atta a difendere in questa contingenza la nazione dai rinnovati assalti del Pci e dal tentativo che il Psi - rivelatosi incapace di spezzare i vincoli che lo legano al comunismo in sede sindacale, di enti locali e di politica internazionale - ha preannunciato per provocare lo sfaldamento delle forze democratiche, è quella che offre la garanzia di una maggioranza parlamentare democratica per il proseguimento dell’attuazione del programma impostato dopo il 25 maggio". D.C.

26 gennaio 1959

Nel corso di una movimentata riunione della direzione socialdemocratica, Giuseppe Saragat attacca duramente "la sedizione di sinistra" della quale farebbe parte l’ex ministro Vigorelli, affermando la necessità di prendere drastici provvedimenti; e di rilanciare l’alleanza con la Dc con la chiusura verso i socialisti.

26 gennaio 1959

A Bologna, il vice procuratore militare Attilio Grossi chiede la "temporanea sospensione" dell’istruttoria a carico di Karl Titho, ex responsabile del Campo di Fossoli, per l’impossibilità "di conseguire i mezzi di un sicuro accertamento dell’identità degli imputati". La richiesta è accolta lo stesso giorno dal giudice istruttore militare, maggiore Mario Segalla. Occupazione tedesca

27 gennaio 1959

il quotidiano parigino "Le Monde" paragona Amintore Fanfani a Mendès France, per avere come quest’ultimo tentato di governare con la sinistra, escludendone le ali estreme. D.C.

27 gennaio 1959

A Firenze, le forze di polizia dopo aver proceduto all’alba allo sgombero della Galileo, caricano violentemente gli operai che protestano provocando decine di feriti e procedendo a 20 arresti e 138 denunce a piede libero per tutti gli occupanti. Il sindaco della città, La Pira, scrive un’accorata lettera al presidente Gronchi. Repressione armata

29 gennaio 1959

La ‘Squadra 63’ operante a Roma informa la divisione Affari riservati che "è stato segnalato che Bagdache Khaled, una delle personalità comuniste più influenti di tutto il Medio Oriente ed esponente del Pc siriano, sarebbe transitato per Roma verso la fine dello scorso mese di dicembre. Il Bagdache avrebbe ottenuto il visto d’ingresso dal Consolato generale d’Italia di Damasco. Ciò premesso pregasi confermare quanto sopra e specificare se il predetto abbia qui avuto contatti con personalità politiche". Controllo politico di Stato e informative

29 gennaio 1959

A Roma, riprendono le trattative per la Galileo di Firenze, patrocinate dal ministro dimissionario, Ezio Vigorelli.

29 gennaio 1959

A Nocera Inferiore, oltre 200 operaie occupano le Manifatture cotoniere meridionali per protestare contro il previsto taglio occupazionale (250 unità). Movimento operaio

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