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5 settembre 1959

Giorgio La Pira replica indirettamente alle polemiche suscitate dalle sue affermazioni in occasione del viaggio in Unione sovietica, dicendosi convinto che "siamo entrati in un’epoca storica profondamente nuova. Non abbiamo più avversari da combattere e vincere ma uomini, fratelli in Cristo coi quali collaborare nella pace; con i quali non si deve usare la menzogna diplomatica o il ricatto economico, ma con cui si devono avere contatti diretti e scambi leali". D.C.

5 settembre 1959

Il generale Arthur Trudeau, capo della sezione ‘Ricerche e sviluppo dell’esercito’ del Pentagono, non casualmente alla vigilia della visita di Kruscev in America, invoca pubblicamente un chiarimento sull’uso delle armi chimiche, come l’acido lisergico prodotto per via sintetica e i gas nervini, chiedendo retoricamente se il criterio di impiego previsto formalmente in termini soltanto difensivi "vada mantenuto o modificato" e conclude: "Penso che gli agenti psicochimici siano le armi del nostro futuro e, se non le sfrutteremo, perderemo un’arma che, pur essendo di terribile efficacia, è umanitaria". Stati Uniti

6 settembre 1959

A Bologna, nel corso del suo intervento al convegno della corrente democristiana ‘Rinnovamento’, Carlo Donat Cattin afferma che durante la crisi di governo sono avvenuti "tentativi posti in essere da talune forze politiche di mettere in pericolo le istituzioni democratiche". D.C. Piani occulti

6 settembre 1959

Sulla "Gazzetta del popolo" di Torino, vicina alla Dc, Ugo Zatterin scrive che "la classe amministrativa italiana si porta dietro, nel sangue, paure ed accondiscendenze feudali" ed esorta il governo perché "dia di piglio alla scopa e spazzi le ragnatele dell’omertà, gratti via gli abusi". D.C.

6 settembre 1959

Su "Avanti!", nell’articolo "Eisenhower tra i selvaggi", Pietro Nenni confronta la visita di Eisenhower a Parigi del 1957 (v. nota 16 novembre 1957) che "si svolse nei limiti stretti del protocollo e senza un’anima sulle strade", all’indomani della proclamazione della ‘dottrina Eisenhower’, e la situazione attuale, alla vigilia dell’incontro con Kruscev, nella quale egli crede di scorgere "un vero e proprio rovesciamento degli spiriti, un’adesione spontanea a un nuovo corso che non si sa ancora bene cosa possa essere ma al quale va la fiducia dei popoli" . Nenni afferma che la posizione di Adenauer e De Gaulle, il quale ultimo particolarmente non vuol delegare agli Stati uniti la rappresentanza dei propri interessi nei confronti dell’Urss, si capirebbe "se avessero un’idea, un metodo, una prospettiva. Non hanno nulla. E’ stato detto giustamente che la loro è la posizione dei borbonici e dei papalini del dopo 1848, incalzati da ogni lato dalle idee nuove e da nuovi interessi e fermi nella difesa di un ordine condannato". E conclude con un auspicio di "coraggio" per i presidenti americano e sovietico. P.S.I. Stati Uniti- Italia

7 settembre 1959

E’ annunciato che le 4 potenze hanno proposto la costituzione di un comitato per il disarmo composto da 10 paesi, fra i quali anche l’Italia.

7 settembre 1959

A Little Rock, nell’Arkansas guidato dal governatore razzista Faubus, i segregazionisti fanno esplodere bombe in uffici pubblici e scolastici. Stati Uniti

8 settembre 1959

A Milano, il quotidiano "Il Giorno" pubblica il testo di una lettera inviata da Roberto Rossellini (neo premiato al Festival del cinema di Venezia per il film "Il generale Della Rovere") al ministro del Turismo e dello spettacolo, Umberto Tupini, per auspicare che abbiano fine "la cronica inefficienza, la lunga serie di pressioni e discriminazioni e le errate soluzioni che vanno per generale convinzione attribuite alla amministrazione dello Spettacolo, dipesa fino ad oggi dalla Presidenza del Consiglio". Rossellini aggiunge: "Sarà il nuovo ministero che dovrà decidere in quale misura si dovrà tenere il cinema, se lo si debba considerare sul piano della cultura e dell’arte oppure come mezzo di squallida evasione e di rimbambimento del pubblico, al pari della Tv, nei confronti della quale lo stato è gravemente responsabile". Tupini non darà risposta. D.C.

8 settembre 1959

La rivista "L’Espresso", riportando con rilievo l’intervento di Pietro Nenni ad Intra (v. nota 5 settembre 1959) che rilancia le proposte al congresso del partito svoltosi a Napoli, scrive che le "grandi cose" sulle quali il leader socialista apre il confronto politico sono "per esempio, la nazionalizzazione dell’industria elettrica, la lotta a fondo contro i monopoli, una revisione della politica estera italiana per sganciarla dall’allineamento con Bonn e Parigi, una più ferma tutela dell’autonomia dello Stato contro le ingerenze ecclesiastiche". E continua affermando che, su queste basi, viene meno "la schematica contrapposizione tra alternativa e dialogo con la Dc" ed invitando le "forze democratiche" a non ripetere "la rovinosa esperienza dei 7 mesi di governo Fanfani; non si balocchino con un riformismo a buon mercato, desideroso di accontentare tutti e capace soltanto di non accontentare nessuno; rompano i ponti alle spalle, una volta tanto, con la Confindustria, i Cioccetti, i fascisti, i conservatori delle varie specie…" P.S.I. D.C.

9-19 settembre 1959

A Roma, la direzione nazionale del Psi approva una mozione che impegna il partito a dare appoggio ad un governo che rompa "con il clerico- fascismo e con la destra economica e politica". P.S.I.

10 settembre 1959

Alla vigilia del congresso democristiano, il segretario del partito Aldo Moro tenta un difficile avvicinamento fra dorotei e fanfaniani, precedentemente uniti nella corrente ‘Iniziativa’. Note di agenzia attribuiscono a questi ultimi l’accusa di "metodi polizieschi" nei confronti degli avversari ed allo stesso Fanfani il commento, rivolto a Segni, di avere "cotto la carne che io gli avevo preparato senza averne approntata un’altra". Nei congressi provinciali, la componente che fa riferimento a Fanfani presenta mozioni preclusive verso l’alleanza con le destre; in quella romana fra le altre si legge l’auspicio di "una scelta definitiva, come già quella del 1946 tra repubblica e monarchia, conservazione e progresso, restaurazione e sviluppo civile; tra la vocazione moderata e tentazione clerico- fascista, oppure la visione moderna, democratica e popolare che la Dc ha ereditato da De Gasperi, Dossetti e Vanoni" D.C.

10 settembre 1959

Su "Avanti!", intervenendo nel dibattito iniziato da Riccardo Lombardi (vedi nota 3 settembre 1959), Sandro Pertini afferma che l’autonomia è oramai patrimonio dell’intero partito che "ha voluto liberarsi dei complessi di inferiorità per credere maggiormente a se stesso e divenire consapevole della sua naturale funzione, che è quella di rappresentare la tradizione socialista italiana…camminare con le sue gambe, senza appoggiarsi a stampelle altrui", senza peraltro cadere nella "trappola dell’anticomunismo" e della rottura dell’unità sindacale; ed aggiunge: "Chi tra noi non intende assecondare i fermenti che agitano il mondo cattolico e democristiano?" dove esistono anche "forze sinceramente democratiche…che intendono dare alla questione sociale una soluzione corrispondente agli interessi delle masse lavoratrici"; anche se "nessuno pensa all’assurdità di una nostra collaborazione governativa con la Dc perché nessuno, che io sappia, può meditare di farci fare la miserevole fine dei socialdemocratici". P.S.I.

11 settembre 1959

Randolfo Pacciardi parte per un viaggio in Medio Oriente e in Nord Africa che durerà fino al 2 ottobre.

11 settembre 1959

Il quotidiano parigino "Le Monde" informa di una nota trasmessa dalla Santa Sede all’episcopato francese che ordina di porre fine all’esperienza dei ‘preti operai’, ritenendo essi facili a contaminarsi con le dottrine marxiste e laiciste e perfino "che il lavoro di fabbrica o nei cantieri sia incompatibile con la vita e i doveri sacerdotali". L’esperienza dei ‘preti operai’ ha avuto finora l’appoggio dello stesso arcivescovo di Parigi, Feltin. Vaticano

12 settembre 1959

Fiorentino Sullo presenta alla Camera dei deputati la proposta di un’inchiesta parlamentare sulla camorra campana e le sue collusioni ed infiltrazioni nell’amministrazione pubblica. D.C.

13 settembre 1959

Winkler Johann, vice comandante degli Schutzen di Villando porta a Innsbruck, ad una adunata irredentista, la ‘corona di spine’ dell’Alto Adige, simbolo della ‘prigionia’ imposta dagli italiani. Separatismo- Nord Italia

13 settembre 1959

Il razzo sovietico Lunik II raggiunge la Luna.

14 settembre 1959

Danilo Dolci tiene una conferenza a Ginevra, nell’ambito di un ciclo di ‘incontri culturali’, nel corso della quale afferma che" nella sola Sicilia occidentale, durante gli ultimi anni, si sono spesi 5 miliardi ‘per mettere in galera e per sparare’, mentre i bambini non possono andare a scuola perché non ci sono i locali e, solo a Partinico, ci sono 50 maestri disoccupati. La gente vive alle complete dipendenze dello Stato poliziotto e della mafia…"

15 settembre 1959

Il capo della polizia informa il ministro degli Interni che il Pellegatta Fernando ha cooptato nell’Unione nazionale anticomunista ‘Pace e libertà’ "il Tassinari Italo, residente a Rimini e tali Zanetti Arrigo e Chiaromonti Guido entrambi residenti a Forlì /esponenti/ di ‘Pace e libertà’ per l’Emilia-Romagna…Si faceva nominare –prosegue la nota con riferimento al Pellegatta- reggente provvisorio dell’Unione, coadiuvato dal Tassinari Italo in qualità di vice reggente…Sia il Tassinari che lo Zanetti sopra menzionati, sono pregiudicati per reati vari contro il patrimonio". Controllo politico di Stato e informative. Strutture clandestine e semiclandestine

15-18 settembre 1959

Il presidente del Consiglio, Antonio Segni, si reca in visita ufficiale in Turchia, nel corso della quale si esamina la richiesta di associazione alla Cee avanzata da Istanbul nel mese di agosto. D.C.

15-28 settembre 1959

Nikita Kruscev si reca in visita ufficiale negli Stati uniti. Stati Uniti

16 settembre 1959

A Costantina (Algeria), il generale Charles De Gaulle propone agli algerini l’autodeterminazione, e aggiunge: "In nome della Francia e della Repubblica, in virtù dei poteri che mi sono attribuiti dalla Costituzione di consultare i cittadini, mi impegno, purché Dio mi dia vita e i cittadini mi ascoltino, di chiedere agli Algerini da un lato, nei dodici loro dipartimenti, che cosa in definitiva essi vogliono essere, e a tutti i Francesi, dall’altro, di ratificare questa scelta".

16 settembre 1959

A Washington, il ministro Giulio Pastore, responsabile dell’intervento pubblico straordinario nel Mezzogiorno, Gabriele Pescatore, presidente della Cassa per il Mezzogiorno, e Eugene R. Black, presidente della Banca Mondiale, firmano l’accordo che prevede un prestito di 40 milioni di dollari, da parte della Banca Mondiale, per la costruzione di una prima centrale nucleare. Stati Uniti- Italia

16 settembre 1959

Su proposta del senatore Giuseppe Medici, ministro della Pubblica istruzione, il governo emana il Dpr n.932 che eleva ad "ente morale la Fondazione Rui" (Residenza universitaria internazionale), dipendente dall’Opus Dei. D.C. Vaticano

16 settembre 1959

Parlando a Pescara, Giulio Andreotti –la cui componente si è avvicinata ai dorotei ed osteggia Fanfani- afferma che il governo Segni è "quanto di meglio il partito e la nazione possono auspicare". D.C.

18 settembre 1959

A New York, in un discorso all’Assemblea delle Nazioni unite, Nikita Kruscev propone il disarmo totale di tutte le Nazioni.

19 settembre 1959

Sul quotidiano comunista "L’Unità", Alfredo Reichlin commenta la morte di 58 persone, a Barletta, nel crollo della loro abitazione, nell’articolo intitolato "7 mila stanze per 7 mila famiglie": "C’è tutto, nella tragedia di Barletta: tutta la condizione dell’Italia moderna. C’è la miseria più avvilente e la fame di case, c’è l’uso delle licenze e degli enti pubblici come strumento di corruzione, c’è la corsa più sfrenata al profitto...Non mi risulta che qualcuno abbia sentito il bisogno di inserire nelle raccapriccianti cronache di cui sono pieni i giornali un dato molto elementare ma estremamente significativo. Questo: a Barletta circa 7 mila famiglie, cioè quasi la metà della popolazione, vivono in un solo vano, secondo un affollamento medio di 4,4 per vano. Non è un caso limite, perché Barletta...è una tipica città meridionale (e del Mezzogiorno meno arretrato) …non è un caso limite, ma un caso dell’Italia, di questa Italia del 1959, anno 1 dell’era spaziale". P.C.I.

21 settembre 1959

Parlando ad Arezzo, Amintore Fanfani afferma che l’unico modo per vincere il comunismo è la "concorrenza, con un’avanzata politica sociale /e/ l’allargamento dei consensi alla democrazia", superando la strada meramente repressiva. "Ci auguriamo- aggiunge- che cresca il numero dei partiti sinceramente e palesemente democratici che finalmente si riconoscano omogenei alla Dc". D.C.

21 settembre 1959

Il ministro degli Esteri austriaco Kreisky, a New York, afferma che in caso di fallimento dei negoziati con l’Italia sul nodo altoatesino, l’Austria si avvarrà degli altri mezzi del diritto internazionale investendo le Nazioni unite.

23 settembre 1959

Dopo un nuovo incontro con i rappresentanti della Confindustria e dell’Intersind, i sindacati lanciano un ultimatum per la firma del rinnovo contrattuale. Movimento operaio- sindacati

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