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1 gennaio 1960

Diviene operativa, a Gioia del Colle, la 36^ Aerobrigata di interdizione strategica con 45 Irbm Sm 78A Jupiter. Stati Uniti- Italia

1 gennaio 1960

A Milano, il direttore del quotidiano "Il Giorno" Gaetano Baldacci, sostituito per disposizione del Consiglio dei ministri (v. note 25 novembre e 23 dicembre 1959), si congeda dai lettori in un editoriale dal titolo "Il saluto di Baldacci" nel quale scrive che il giornale è stato "l’oggetto di una lotta senza quartiere, senza respiro". E prosegue: "I motivi per i quali sono costretto a lasciare la direzione del ‘Giorno’…non li dirò. Non li dirò ora…Tra qualche mese i miei lettori li sapranno e li sapranno da me…Qualcuno, a un certo momento, doveva pagare. E io pago…La storia d’Italia si sta trasformando. Bisogna che qualcuno tenga duro ( per poi riprendere in altro modo) nella lotta che riguarda, più che noi stessi, i nostri figli e il loro avvenire". Repressione

1 gennaio 1960

Su "Avanti!", Pietro Nenni scrive: "Nulla e nessuno allo stato delle cose può esimere la Dc dalla responsabilità di affrontare la crisi che c’è e di risolverla. A seconda delle scelte programmatiche e politiche che farà, la Dc risolverà per la sua parte di responsabilità il quesito delle eventuali intese. Per scelte di destra troverà forze di destra, quelle medesime che l’appoggiano in Parlamento e nel Paese. Per scelte democratiche e socialmente progressive troverà le forze di sinistra, quelle socialiste in primo luogo. Ma finché la scelta non ci sia stata, coi rischi che comporta, nulla di positivo e di concreto sarà possibile". P.S.I.

1 gennaio 1960

Il Camerun ottiene l’indipendenza. Alla vigilia della proclamazione, scontri fra la polizia e l’Unione dei popoli camerunesi provocano 30 morti.

2 gennaio 1960

"Nuove Cronache" commenta il siluramento di Gaetano Baldacci scrivendo che "l’operazione è stata condotta a termine da Enrico Mattei, prestatosi a funzionare da braccio secolare della destra" mentre la sua sostituzione, anziché con un esponente della destra, con "un egregio pubblicista, noto per i legami che lo stringono a Mattei ed ex partigiano" appare come "una nuova edizione della cena delle beffe". D.C.

3 gennaio 1960

La rivista "Newsweeck" scrive essere "quasi certo" che il presidente sovietico Kruscev chiederà udienza al Papa ed aggiunge: "Fonti informate dicono che papa Giovanni XXIII riceverà il primo ministro sovietico se questi sarà pronto a fare alcune concessioni concrete, come ad esempio la riapertura di chiese a Mosca. Se Kruscev non sarà disposto a tanto, il Papa potrebbe far coincidere il periodo della visita di Kruscev a Roma con un suo viaggio a Lourdes o a Venezia". Vaticano

3 gennaio 1960

Emerge il caso di Alfeo Zannini che, dopo un tentativo di fuga dall’ospedale psichiatrico nel quale è ricoverato, è stato costretto nella camicia di forza in un locale umido e buio, dove ha trovato la morte per edema polmonare. Sevizie di Stato

4 gennaio 1960

E’ fondata l'Efta (Associazione europea di libero scambio) fra Gran Bretagna, Danimarca, Norvegia, Svezia, Austria, Svizzera, Portogallo.

4 gennaio 1960

Una mostra dedicata all’Italia e particolarmente all’editoria italiana è inaugurata a Mosca, in previsione del viaggio del presidente Gronchi.

5 gennaio 1960

A Roma, nella notte, militanti di destra inscenano una manifestazione antiebraica che degenera in incidenti con militanti della comunità israelitica. Violenza politica

5 gennaio 1960

E’ annunciata la prossima costituzione dell’associazione Italia- Israele il cui comitato promotore è formato da Adone Zoli e dai docenti Arangio-Ruiz e Tommaso Perassi.

5 gennaio 1960

Nella rubrica "Occhio sinistro", il quotidiano socialista "Avanti!" denuncia "gli strani programmi urbanistici che la Curia arcivescovile ‘suggerisce’ al comune di Milano. Secondo questi non illuminati suggerimenti la Parrocchia dovrebbe diventare il centro del quartiere e fornire a esso tutti i servizi: religiosi naturalmente, e poi scolastici, ricreativi, assistenziali" preferendosi "quartieri- caserma con relativo cappellano d’ordinanza. Il governo infine dovrebbe dare mezzi adeguati per realizzare questo programma". P.S.I. Vaticano

6 gennaio 1960

A Roma, il quotidiano comunista "l’Unità" pubblica la riproduzione di un manifesto affisso a cura della locale federazione del Pci, e tolto dalla polizia:" Il 16 ottobre 1943 non si ripeterà" pubblicato in risposta a manifestazioni antisemite e relative incidenti provocati dai militanti missini nei confronti della comunità ebraica. (V.a. nota del 14 aprile 1948). P.C.I.

7 gennaio 1960

In Egitto, presente il re del Marocco Mohamed V, il presidente Nasser inaugura i lavori per la costruzione della diga di Assuan.

7 gennaio 1960

"L'Osservatore Romano" disapprova l'avvio del dialogo fra cattolici e socialisti perché – scrive- "il socialismo, anche nelle forme più temperate, anche se ripudiasse Marx, la socializzazione, la lotta di classe, non può conciliarsi con la professione di cattolico". Vaticano. P.S.I.

7 gennaio 1960

Il cardinale Ottaviani, in un’omelia in occasione di una messa per la "Chiesa del silenzio", critica il viaggio in programmazione di Giovanni Gronchi in Russia, affermando che "non si ha più nessuno sgomento a dare la mano ai novelli anticristi! Anzi si fa la corsa a chi arriva primo a stringerla ed a scambiare con essi dei cari sorrisi"; e sull’apertura a sinistra, chiede: "Può un cristiano optare per alleanze con gli ausiliari, gli alleati di coloro che preparano l’avvento di un anticristiano regime di terrore nei paesi ancora liberi?". Vaticano. D.C.

8 gennaio 1960

La ‘Squadra 54’, a Milano, invia alla divisione Affari riservati una nota informativa nella quale riferisce che "le dimissioni di Baldacci da direttore de ‘Il Giorno’ non hanno risolto nulla e tutto è rimasto come prima. Si afferma che l’on. Mattei ha sacrificato Baldacci per ottenere la maggioranza del pacchetto azionario del giornale (che prima era diviso tra Iri, Same e Eni); con ciò l’Eni, oltre ad essersi assicurata la proprietà del quotidiano, avrà l’opportunità di imporre, senza intralcio, la sua linea politica definitiva. ‘Il Giorno’, diretto dal socialista Italo Pietra, continuerà la battaglia contro i monopoli e richiederà l’apertura a sinistra…". Controllo politico di Stato e informative

8 gennaio 1960

La fonte ‘117’ (‘Sacripante’), gestita dal vice prefetto Sampaoli Pignocchi, invia una nota informativa alla divisione Affari riservati sul conto del giornalista Gaetano Baldacci di cui viene segnalata la presenza a Roma e l’incontro con altri giornalisti. Controllo politico di Stato e informative

8 gennaio 1960

A Washington, in un rapporto inviato al presidente Eisenhower sulla situazione in Italia, si segnala che il rinvio del viaggio a Mosca del presidente Giovanni Gronchi è dovuto a motivi politici interni:" Ci sono segni di un contrasto crescente nella Dc e tra i suoi alleati che minacciano la tenuta del governo Segni…Il presidente Gronchi è coinvolto in pieno nelle manovre politiche e il suo rinvio del viaggio a Mosca – predisposto per il 7 gennaio – è dovuto più a una possibile crisi di governo che a una malattia, come pubblicamente annunciato". Stati Uniti- Italia. D.C.

9 gennaio 1960

La fonte ‘109’ (‘Ondi’) invia alla divisione Affari riservati, tramite il vice prefetto Sampaoli Pignocchi che l’aveva in carico, una nota informativa sul conto di Gaetano Baldacci, giornalista direttore di "Il Giorno", descritto come un individuo privo di scrupoli e teso al proprio interesse personale. Controllo politico di Stato e informative

11 gennaio 1960

Il giornale britannico "Financial Times" dichiara la lira italiana "migliore divisa dell’anno", ma non rileva che il divario fra Nord e Sud si è ulteriormente aggravato.

12 gennaio 1960

A Genova, nell’udienza del processo a carico di Ebe Roisecco, l’escussione della teste Rachele Parodi fa emergere una lucrosa operazione di grano patrocinata dalla Santa Sede. D.C. Vaticano

13 gennaio 1960

A Milano, la Prefettura rileva che Filippo Frassati fu allontanato dalla segreteria della federazione Pmp "perché accusato di opportunismo e di doppio gioco con i partiti di estrema sinistra". Controllo politico di Stato e informative

13 gennaio 1960

A Roma, giunge l’Arcivescovo cipriota Makarios che, una volta al governo, non riterrà di dover aprire un’ambasciata nella capitale italiana.

13 gennaio 1960

Muore Sibilla Aleramo.

14 gennaio 1960

A Mosca, in un discorso al Soviet supremo, Nikita Kruscev dichiara che è necessario ridurre di un terzo le forze convenzionali militari per destinare le risorse alla costruzione di nuove armi nucleari e missilistiche.

14 gennaio 1960

A Roma, su disposizione del governo, il procuratore generale militare Enrico Santacroce dispone l’archiviazione provvisoria (inesistente sul piano giuridico) dei fascicoli processuali ancora aperti sul conto di militari tedeschi e della Repubblica sociale italiana accusati di eccidi e violenze nel periodo 8 settembre 1943 – 25 aprile 1945. La decisione del governo costituisce un atto di ossequio nei confronti della Germania federale, richiesto dagli Stati uniti e dalla Nato. Occupazione tedesca. Stati Uniti- Italia

15 gennaio 1960

Ad Algeri, il generale Massu concede un’intervista al giornalista Hans Ulrich Kempski, corrispondente del "Suddeutsche Zeitung" di Monaco di Baviera, nel corso della quale afferma:" Non riusciamo più a capire la politica del generale De Gaulle…La nostra più grande delusione è di sapere che egli è passato alla sinistra…De Gaulle non capisce niente dei Mussulmani…L’esercito ha le sue idee in proposito. Ha anche la forza. Finora non l’ha impiegata. L’occasione non si è ancora presentata ma, in determinate circostanze, l’esercito potrebbe prendere in mano il potere".

18 gennaio 1960

Egitto ed Unione sovietica firmano l’accordo conclusivo per il finanziamento da parte sovietica della costruzione della diga di Assuan, e per l’assistenza tecnica che vedrà l’impiego di almeno 20 mila tecnici sovietici.

18 gennaio 1960

Rispondendo all’interpellanza comunista sulla morte di Marcello Elisei (vedi nota 15 dicembre 1959), il ministro della Giustizia Guido Gonella difende l’amministrazione carceraria ed afferma che il letto di contenzione non è una misura punitiva bensì "di sicurezza, per evitare che un soggetto possa arrecare danni a sé od altri" e come tale "è approvata dal regolamento delle Nazioni unite sulla umanizzazione della pena". D.C. Sevizie di Stato

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