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8 luglio 1960

Il presidente del Senato Cesare Merzagora propone una tregua di 15 giorni con il ritiro in caserma delle forze di polizia e la sospensione delle manifestazioni da parte di Cgil, Anpi e partiti di sinistra. Aderiscono Pci, Psi, Psdi, Pri e Partito radicale, la Dc esprime riserve, si dichiarano contrarie le destre. D.C. P.C.I. P.S.I. Repressione armata

8 luglio 1960

Enrico Mattei, presidente dell'Eni, scrive al presidente del Consiglio Ferdinando Tambroni esprimendogli la sua solidarietà e lodando "l'energica e opportuna azione svolta in difesa dello Stato". D.C. Repressione armata

8 luglio 1960

A Parma, "La Gazzetta di Parma" intitola così il suo articolo sull’eccidio compiuto dalla polizia a Reggio Emilia: "Sanguinosi disordini a Reggio Emilia, 5 morti. La polizia costretta a difendersi da una brutale aggressione". Repressione armata

8 luglio 1960

Enzo Forcella sul quotidiano "Il Giorno", nell’articolo titolato "Scelte chiare", scrive: "Lo schieramento è abbastanza lineare: da una parte c’è il governo, sostenuto calorosamente dall’estrema destra e molto più tiepidamente dal partito che lo ha espresso; dall’altra ci sono i comunisti, i socialisti, i socialdemocratici, i repubblicani radicali, e tutti quei democratici ‘senza partito’ che non seguono regolarmente le vicende politiche ma sono ancora pronti a impegnarsi quando si rimettano in discussione certi valori fondamentali. Non occorrono molte parole per illustrare i termini e la portata della lotta".

8 luglio 1960

A Roma, è fatta saltare la macchina di Carlo Levi, parcheggiata in pieno centro. Violenza politica

9 luglio 1960

In Congo, il presidente del consiglio regionale del Katanga, Moise Tschombe, dichiara la secessione della regione.

10 luglio 1960

Enrico Mattei s'incontra, a Cortina d'Ampezzo, con il leader tunisino Burghiba. Di Ferdinando Tambroni dice: "Per qualche giorno faranno i ponti d'oro a Tambroni; la sua sorte è segnata". D.C.

10 luglio 1960

Il quotidiano "Il Giorno" annuncia con enfasi la posa della "prima pietra" per la costruzione del centro siderurgico di Taranto:"5000 posti di lavoro e un milione di tonnellate d’acciaio".

10 luglio 1960

Sul quotidiano "La Stampa", nell’articolo intitolato "Arbitro il Parlamento", Giulio De Benedetti scrive che "quando in un movimento entrano i comunisti che perseguono scopi ben diversi da quelli dei partiti democratici…. nessuno può prevedere il corso ulteriore dei fatti. Accordate loro un dito e presto anche il braccio è perduto".

11 luglio 1960

A Palermo, la Commissione del Comune, di cui fa parte Vito Ciancimino, approva la variante richiesta dal mafioso Nicolò Di Trapani il 2 febbraio (vedi nota), stabilendo che il terreno di sua proprietà sia adibito ad edilizia privata e non a verde pubblico come stabilito dal piano regolatore. E’ inoltre sanata l’irregolarità nel progetto presentato dal mafioso Girolamo Moncada. D.C.

11 luglio 1960

A Genova, si svolge il processo di appello a carico di Ebe Roisecco che si conclude 2 giorni più tardi, 13 luglio, con la sua condanna a 10 anni e 8 mesi di reclusione. D.C.

11 luglio 1960

Il "New York Times", nell’articolo intitolato "Violence in Italy", scrive: "I giornali indipendenti sospettano che sia stata Mosca a ordinare le agitazioni. Si è notato che il leader comunista italiano, Palmiro Togliatti, ha appena compiuto un viaggio in Russia. Si pensa che i sovietici, incoraggiati dal successo ottenuto con i disordini scoppiati in Giappone contro la visita del presidente Eisenhower, abbiano ritenuto che in Italia una campagna analoga potesse estromettere il governo democristiano e alimentare una generale impressione di scontento e di instabilità nel mondo occidentale". Stati Uniti- Italia. P.C.I.

11-12 luglio 1960

Il presidente del Congo, Kasavubu, chiede l’intervento delle Nazioni unite dopo la secessione del Katanga. Il Consiglio generale dell’Onu invita il Belgio a ritirare le proprie truppe dal Congo, e s’impegna ad assistere il paese militarmente fino al momento in cui non sarà in grado di provvedere per suo conto alla propria difesa.

12 luglio 1960

Alla Camera dei deputati, Pietro Nenni denuncia lo stato di guerra che si è creato nel Paese, e chiede che Tambroni sia posto in stato di accusa dinanzi alla Corte costituzionale. P.S.I. D.C.

13 luglio 1960

La direzione della Dc approva un documento in cui afferma che il governo "ha esaurito il suo compito" e si dichiara favorevole ad un nuovo governo di "schiette e solide convergenze". D.C.

13 luglio 1960

E’ dichiarato legittimo il monopolio pubblico della televisione, perché "un regime di libera iniziativa garantirebbe solo a pochi privilegiati la possibilità di usare il mezzo televisivo".

13 luglio 1960

A Los Angeles (Stati uniti), la convenzione del Partito democratico sceglie come candidato alla presidenza John F.Kennedy, che sarà affiancato come vice presidente dal texano Lyndon B.Johnson. Stati Uniti

14 luglio 1960

Ferdinando Tambroni, alla Camera dei deputati, afferma che i disordini avvenuti in diverse città italiane fanno parte di un piano prestabilito dal Pci e stabilisce una connessione diretta fra questi e il viaggio di Togliatti a Mosca (vedi nota dell’11 luglio 1960). Nel corso della riunione del Consiglio dei ministri, sempre Tambroni respinge la richiesta di dimissioni del governo che sarebbero apparse come "un cedimento alla piazza" e avrebbero determinato un "vuoto di potere"; informa inoltre i ministri "delle preoccupazioni manifestategli anche dall’estero, e particolarmente dall’on. Campilli, attualmente in America". D.C. P.C.I.

15 luglio 1960

Gianni Baget Bozzo, su "Ordine civile", interviene a favore del governo presieduto da Ferdinando Tambroni: "L’apertura alla sinistra nenniana — scrive — è un’operazione ormai stanca e esaurita...Quel che ci importa notare è che ancora una volta ci si è messi fuori dalle regole del regime parlamentare rovesciando un governo che non era mai stato battuto in Parlamento, ma che aveva visto continuamente crescere la propria maggioranza". D.C.

15 luglio 1960

Il Ccs di Padova invia alla direzione del Sifar un riassunto delle informazioni fornite da Walter Beneforti, già in passato collaboratore del Servizio militare con il criptonimo di ‘Miro’, riavvicinato dopo che era cessato dal servizio parallelo di De Nozza. Controllo politico di Stato e informative

15 luglio 1960

A Palermo, la Questura rilascia il passaporto al pluripregiudicato Pietro Davì.(vedi nota del 12 maggio 1960).

15 luglio 1960

In Congo, il presidente Kasavubu e il primo ministro Patrice Lumumba chiedono l’assistenza sovietica contro il Belgio e gli Stati occidentali che rappresentano una minaccia nei confronti della neutralità del Paese.

15 luglio 1960

A Mosca, Nikita Kruscev ordina il ritiro di circa 3000 tecnici sovietici dalla Cina, annulla i 364 contratti industriali stipulati con la Cina ed espelle i ricercatori cinesi dai centri atomici sovietici.

16 luglio 1960

Il maggiore Passaro del Ccs di Trieste pone, in una nota informativa, in evidenza alcuni spostamenti interni alla Questura di Trieste che fanno ritenere che si stia ricostituendo il servizio parallelo di De Nozza. Controllo politico di Stato e informative. Strutture clandestine e semiclandestine

16 luglio 1960

La Corte costituzionale respinge come manifestamente infondate le eccezioni di incostituzionalità sollevate sulla composizione e le deliberazioni della sezione disciplinare del Consiglio superiore della magistratura.

16 luglio 1960

A Bad Manheim (Germania federale), muore il feldmaresciallo Albert Kesserling, comandante delle truppe tedesche in Italia nel biennio 1943-45. Condannato a morte nel dopoguerra, la pena gli era stata commutata in ergastolo e, infine, era stato scarcerato nel 1952. Occupazione tedesca

17 luglio 1960

Aldo Moro, in una dichiarazione, afferma: "L’intesa dei partiti è stata raggiunta per un monocolore democristiano il quale constata di avere l’appoggio parlamentare della Dc, del Pli, del Pri e del Psdi, appoggio che è la ragione determinante della sua costituzione e della sua vita…I partiti che lo appoggiano a questo scopo hanno programmi diversi ma sottolineano insieme la pregiudiziale difesa della libertà… /e permettono di/ fronteggiare su solide basi l’attacco comunista allo Stato democratico". D.C. P.C.I.

17 luglio 1960

Ugo La Malfa dichiara al quotidiano milanese "Il Corriere della sera" : "Se non dovessimo fare tutto quello che lo sviluppo di una democrazia rende auspicabile e necessario, solo perché i comunisti parallelamente lo vogliono, non avremmo dovuto neanche volere un regime democratico e repubblicano: bastava rimanere al fascismo".

17 luglio 1960

Enzo Biagi, direttore del settimanale "Epoca", in un articolo dal titolo "Dieci poveri inutili morti", critica "quei democratici che respingono le idee e le nostalgie dei missini ma ne sopportano i voti", e tutti "coloro che vedono in ogni movimento, in ogni critica esclusivamente una manovra del Pci: a Genova lo sdegno per certe provocazioni...era una ribellione morale che trovava unite persone di ogni idea e di ogni provenienza".

17 luglio 1960

Negli Stati uniti, l’agente dell’Fbi, Barletta, riporta in un suo rapporto quanto gli ha detto Charles Rebozo, detto ‘Bebè’, amico personale di Richard Nixon: "Se il senatore Kennedy vince è mia convinzione che gli Stati uniti avranno piano piano un governo socialista. A questo punto io mi sto già preparando a trasferire in Svizzera gran parte dei miei beni. Certo non è una bella cosa dover fare questo, ma è la realtà". Stati Uniti

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