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23 settembre 1960

Nikita Kruscev interviene all'Assemblea generale dell'Onu, a New York, con un discorso di oltre 2 ore nel quale propone un piano globale di disarmo, la modifica strutturale delle Nazioni unite per renderle espressione della "volontà dei popoli" e contesta la presenza di basi militari americane in Europa ed in Asia "continua minaccia per la sicurezza e la indipendenza dei paesi vicini".

24 settembre 1960

A Newport News (Stati uniti), è varata la prima portaerei a propulsione nucleare, "Enterprise" di 86.700 tonnellate a pieno carico ed una velocità di 36 nodi. Stati Uniti

25 settembre 1960

A Pisa, muore il presidente dell’Iri Aldo Fascetti.

26 settembre 1960

A New York, nel corso del suo intervento durato 4 ore, Fidel Castro accusa gli Stati uniti di attentare alla indipendenza di Cuba. Stati Uniti

26 settembre 1960

Il generale Aldo Rossi, capo di Sm della Difesa, giunge a Teheran dove s’incontra con esponenti militari e politici, fra cui lo stesso Scià.

27 settembre 1960

A Lucca Sicula (Agrigento), la mafia uccide il segretario della Camera del lavoro, il bracciante comunista Paolo Bongiorno. Violenza politica- caduti

27 settembre 1960

A Merano (Bolzano), sono tracciate scritte che chiedono l’annessione dell’Alto Adige all’Austria. Separatismo- Nord Italia

27 settembre 1960

A Palermo, il Tribunale emette la sentenza a carico degli accusati per lo sciopero dell’8 luglio. Nella motivazione i giudici scrivono: "è pacifico che i fatti dell’8 luglio ebbero il fine di rovesciare il governo Tambroni" ma i governi "si rovesciano con i sistemi regolati dalle norme, consuetudini del diritto costituzionale, non con le dimostrazioni di piazza e scatenando i più bassi istinti della parte deteriore della popolazione, sempre pronta a pescare nel torbido". Commentando i fatti che videro la morte di 4 dimostranti, i giudici affermano che la polizia "non solo omise di ricorrere alla forza ma incassò con calma olimpica insulti e violenze e reagì moderatamente e dentro i limiti dello stretto indispensabile, e con i mezzi più moderati possibili". Sugli organizzatori, infine, afferma che vanno ricercati "in persone di non comune preparazione, capacità e freddezza, la cui azione lungi dall’esaurirsi entro confini territorialmente ristretti si orienta e si armonizza su direttive che si sviluppano congiuntamente anche fuori dai confini della nostra Penisola".(Vedi nota dell’8 luglio 1960). Repressione

28 settembre 1960

Bertrand Russel, da Londra, lancia una campagna contro il nucleare proponendo manifestazioni ispirate ai metodi gandhiani di resistenza passiva, e la disobbedienza civile.

28 settembre 1960

Intervenendo all’Assemblea dell’Onu, Antonio Segni aderisce alla posizione americana sulle Nazioni unite rigettando la proposta di Kruscev. D.C. Stati Uniti- Italia

28 settembre 1960

Sul "Corriere della sera", commentando i lavori in corso della direzione democristiana, Aldo Airoldi scrive che "ognuno, anche in campo democristiano, traeva proprie deduzioni con il solito sforzo di dare una propria interpretazione agli orientamenti di Moro". D.C.

30 settembre 1960

Da Palermo, Gedda invita i comitati civici ad "impegnarsi seriamente" per far rispettare, nella campagna elettorale, "le direttive della gerarchia ecclesiastica, che affermano così chiaramente la necessità di combattere il marxismo socialcomunista". D.C. Vaticano

1 ottobre 1960

La Federazione nigeriana proclama la propria indipendenza.

2 ottobre 1960

La stampa da notizia che è in corso la visita a San Giovanni Rotondo del segretario del Vicariato di Roma, mons. Carlo Maccari, che prefigura una nuova gestione della ‘Casa sollievo della sofferenza’ di padre Pio. Vaticano

4 ottobre 1960

In occasione della presentazione del bilancio del Lavoro, il ministro Fiorentino Sullo afferma che all’ordine del giorno del governo è la trasposizione in decreto delegato dell’accordo interconfederale del 1953, in virtù della legge ‘erga omnes’; ma la proposta incontra l’ostilità della Cisl (vedi nota 15 settembre 1960). D.C. Movimento operaio- sindacati

4 ottobre 1960

A Palermo, l’ingegnere Italo Bazan presenta un progetto per la costruzione di un fabbricato in piazza Politeama che era stato bocciato in precedenza perché in contrasto con il piano regolatore.

4 ottobre 1960

A Mosca, Enrico Mattei sigla con Niko1aj Patolicev, ministro del Commercio estero, il contratto per il trasferimento all’Eni di 3 milioni di tonnellate di petrolio in cambio di gomma sintetica prodotta dall’Anic (del gruppo Eni) e di tubi di acciaio della Finsider (gruppo Iri).

5 ottobre 1960

A Palermo la commissione del Comune, di cui fanno parte Salvo Lima e Vito Ciancimino, approva il progetto presentato il giorno precedente dall’ingegner Bazan. (Vedi nota del 4 ottobre 1960). .

5-6 ottobre 1960

Alla Camera, in occasione del dibattito sul bilancio degli Esteri, il ministro Antonio Segni ribadisce la fedeltà atlantica contro "le tentazioni neutralistiche". Riccardo Lombardi per il Psi esprime condivisione alle proposte del leader sovietico Kruscev ed afferma che la linea governativa, oltre che errata nei principi è "ambigua nei movimenti, equivoca nei fini, fiacca, contraddittoria negli strumenti" per concludere con il voto contrario del partito. D.C. P.S.I.

6 ottobre 1960

Al Senato, in occasione delle votazioni sul bilancio delle politiche agricole, il comunista Sereni critica Rumor accusandolo di doppiare Bonomi e di avere "una concezione paternalistica dello Stato, secondo la quale solo dall’alto si può impostare una politica"; ma da atto al presidente del Consiglio, Fanfani, di avere ammesso l’esistenza di una crisi e "non aver mancato di additare le responsabilità della politica disorganica e frammentaria finora seguita". D.C. P.C.I.

6 ottobre 1960

Il presidente del Consiglio, Amintore Fanfani, annuncia alla Camera dei deputati la nascita di "Tribuna politica" concordata con tutti i partiti. D.C.

6 ottobre 1960

Silvio Gava è eletto capo del gruppo democristiano al Senato. Incarico che ricoprirà fino al 12 dicembre 1969. D.C

6 ottobre 1960

A Mosca, il vice presidente Aleksej Kossighin attacca la Francia per la politica colonialista in Algeria e, in generale, l’imperialismo dell’occidente ed afferma: "L’Unione sovietica considera un dovere aiutare i popoli a liberarsi".

7 ottobre 1960

A Mosca, Aleksej Kossighin riceve il leader algerino Ferhat Abbas.

7 ottobre 1960

A Roma, giunge in visita ufficiosa il presidente indonesiano Sukarno.

7 ottobre 1960

Il "Corriere della sera", a proposito della ‘Casa sollievo della sofferenza’ di san Giovanni Rotondo scrive: "Oggi il grandioso complesso ospedaliero, sorto con le offerte dei fedeli, è praticamente di proprietà di padre Pio. Ma le autorità religiose si stanno preoccupando di trovare una sistemazione giuridica e più organica per il futuro…Quale sarà il destino di questo enorme patrimonio il giorno della scomparsa di padre Pio? In questo interrogatorio è condensata, per dirla in parole spicce, la crisi attuale di san Giovanni Rotondo". Vaticano

8 ottobre 1960

Commentando il programma democristiano e particolarmente il proposito di attuare il decentramento, la "Voce repubblicana" scrive che esso "esige un’affermazione del centrosinistra".

9 ottobre 1960

Su "Avanti!" Pietro Nenni, rivolgendosi al segretario democristiano Moro, scrive: "Si provi, il segretario della Dc, a individuare gli egoismi di cui parla, le chiusure spirituali e sociali alle quali giustamente si riferisce. Troverà che egoismi e chiusure, ingordigie e vigliaccherie, per dirla con Salvemini, hanno nella Dc le loro più efficienti posizioni". E’ la destra il nemico da battere – conclude- mentre "il pericolo comunista è ipotetico". P.S.I. D.C.

10 ottobre 1960

Il ministro degli Interni, Mario Scelba, nomina capo della polizia il prefetto di Milano Angelo Vicari, in sostituzione di Giovanni Carcaterra che aveva ricoperto l’incarico dal 22 marzo 1954. A capo della Prefettura di Milano, in luogo di Vicari, è destinato Antonino Celona. D.C.

10 ottobre 1960

Alla frontiera del Brennero, gli irredentisti altoatesini espongono bandiere abbrunate nell’anniversario "del giorno in cui la secolare unità spirituale e politica del Tirolo fu arbitrariamente lacerata", considerato "giornata di lutto". Separatismo- Nord Italia

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