Precedente 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 ..Successive

23 agosto 1962

A Washington, Philip W. Quigg, dirigente della rivista "Foreign affairs" richiede a Fabio Luca Cavazza un articolo di Aldo Moro avente per tema principale "un’analisi dell’esperienza di costruzione dell’apertura a sinistra" Moro rifiuterà. Stati Uniti- Italia. D.C.

24 agosto 1962

A Bari, la polizia carica un corteo di operai in sciopero compiendo 216 arresti tra i quali 61 minorenni. Repressione armata

25 agosto 1962

A Roma, Outerbridge Horsey, funzionario dell’Ambasciata americana, invia al Dipartimento di stato un documento dal titolo "La cronologia dell’evoluzione del Psi nel suo distacco dai comunisti". Stati Uniti- Italia. P.S.I.

25 agosto 1962

Palmiro Togliatti, sulla rivista "Rinascita", scrive che le posizioni detenute dalla borghesia, "bisogna strappargliele, e strappargliele non si può con superficiali manovre, ma soltanto con la forza di un movimento politico generale, sostenuto dalla maggioranza delle classi lavoratrici e guidato con intelligenza e energia". P.C.I.

25 agosto 1962

Ad Ariano Irpino, manifestanti, prevalentemente senzatetto, circondano il comune reclamando la corresponsione degli aiuti promessi per alleviare i danni causati dal terremoto, mentre si svolge una riunione delle autorità comunali con il ministro Sullo.

26 agosto 1962

Il quotidiano socialdemocratico "Giustizia" accusa la componente socialista della Cgil di non sapersi opporre alla politica agitatoria dei comunisti.

27 agosto 1962

L’Ambasciata americana a Roma invia un dispaccio relativo al contenuto di un incontro fra Frederick Reinhardt e mons. Iginio Cardinale, capo del Protocollo vaticano, richiesto da quest’ultimo. "Mons. Cardinale si è detto colpito e genuinamente preoccupato (per il nostro diniego). Ha detto di parlare informalmente, in tutto segreto e quale vero amico degli Stati uniti, essendo mons. Cardinale tra l’altro, lo ha sottolineato più volte, mezzo americano. Per questo chiede che rivediamo la nostra posizione". Ma il Dipartimento di stato ribadisce il rifiuto di inviare una delegazione ufficiale ai lavori del Concilio Vaticano II. Stati Uniti. Vaticano

27 agosto 1962

In relazione ai fatti del luglio 1960 a Reggio Emilia, il procuratore Sangiorgio rinvia a giudizio 54 dimostranti accusati di resistenza, danneggiamento, adunata sediziosa ed oltraggio, e l’agente di Ps Orlando Celani con l’ipotesi di omicidio colposo. Repressione armata

30 agosto 1962

Il quotidiano "Il Messaggero" critica, in un articolo ispirato da qualificati ambienti democristiani, i socialisti, scrivendo: "Se le cose non dovessero cambiare, sarebbe meglio, forse, rivolgersi al paese e dire chiaramente che il Psi è venuto meno all’attesa". D.C. P.S.I.

31 agosto 1962

A Roma, Julian P. Fromer, primo segretario dell’Ambasciata americana, invia al Dipartimento di stato un documento dedicato al 10° congresso del Pci, il cui svolgimento è fissato per il mese di dicembre: "Il comitato centrale e la commissione centrale di controllo del Pci hanno discusso, in un incontro che si è tenuto dal 1°al 4 agosto, il documento politico per il 10°congresso del partito previsto per dicembre. Il testo rappresenta probabilmente un compromesso costruito da Palmiro Togliatti, segretario del partito, tra la linea dura (Scoccimarro e compagni) e gli innovatori più giovani (Amendola, ecc.).I primi desiderano: 1) attaccare il governo di centrosinistra e il Psi; 2) seguire la politica estera sovietica; 3) mantenere intatta la struttura totalitaria del partito. I giovani, invece, cercano di risolvere questi problemi con uno spirito krusceviano che spesso è più revisionista di quello dello stesso Kruscev..." P.C.I.

agosto 1962

Il francese Alain Guignot de Sallebert, ex sturmbannfuhrer della brigata delle Waffen Ss francesi, rifugiato da tempo in Italia dove dirige un’agenzia di stampa, mette in contatto il prefetto Piechè con Robert Leroy. Piani occulti

agosto 1962

In una nota anonima diretta al Viminale si fa cenno a minacce rivolte dall’Oas ad Enrico Mattei. Controllo politico di Stato e informative. Strutture clandestine e semiclandestine

agosto 1962

Il capitano di vascello Fulvio Martini passa dal Sios Marina ad un incarico operativo.

agosto 1962

A Roma, l’Ambasciata americana rassicura il Dipartimento di stato di non avere responsabilità nella campagna stampa contro Enrico Mattei, condotta da Indro Montanelli sul quotidiano "Il Corriere della sera".(Vedi nota del 13-17 luglio 1962). Stati Uniti- Italia

agosto 1962

Con memorandum nr.182 il ‘National security Act’ rafforza i concetti già affermati nel memorandum n. 124 del 18 gennaio 1962 (vedi nota). Stati Uniti

1 settembre 1962

A l’Avana, dopo che sono filtrate notizie circa nuovi attacchi in preparazione contro Cuba, il governo fa arrestare 400 elementi filo americani. Intanto, giunge in visita a Washington il capo delle forze armate venezuelane, generale Linares. Stati Uniti

4 settembre 1962

A Bari, la polizia carica con estrema violenza gli operai edili in sciopero per il rinnovo del contratto di lavoro, arrestandone molti che vengono duramente picchiati nei locali della Questura. Repressione armata. Sevizie di Stato

5 settembre 1962

Assume il comando del Centro addestramento guastatori di Alghero il tenente colonnello Pasquale Fagiolo, già aderente alla Rsi, processato a fine guerra, discriminato e successivamente riammesso in servizio. Strutture clandestine e semiclandestine

5 settembre 1962

A Ginevra, il delegato messicano alla Conferenza sul disarmo, Padilla Nervo, denuncia che Usa e Urss dispongono di circa 60.000 bombe H per una potenza complessiva di 250mila megatoni. Stati Uniti

6 settembre 1962

A Roma, a Palazzo Chigi, si svolge un incontro fra il vicepresidente americano Lyndon B. Johnson e il presidente del Consiglio Amintore Fanfani. Nel corso dell’incontro Fanfani "ha inoltre riferito - rileva il memorandum americano - dell’importanza del Concilio ecumenico che si svolgerà nel mese di ottobre. Il presidente del Consiglio italiano è convinto che il Concilio avrà un’importanza politica e religiosa che sorprenderà il mondo per la sua grandezza. Fanfani ha richiesto - e lo aveva già fatto al segretario Rusk – una delegazione ad alto livello dai paesi occidentali per la cerimonia inaugurale. Se Kennedy non può, sarebbe importante la presenza del vicepresidente, ha concluso Fanfani". Stati Uniti- Italia. D.C. Vaticano

7 settembre 1962

Il presidente americano John F. Kennedy chiede al Congresso la mobilitazione di 150.000 riservisti con espresso riferimento alla questione cubana. Stati Uniti

7 settembre 1962

Jean Ferrandi, aiutante del generale Salan, invia una lettera a firma di M.Fournier, suo pseudonimo, a Enrico De Boccard con allegato appunto sulla morte del comandante Niaud. Strutture clandestine e semiclandestine. Destra- M.S.I.

7 settembre 1962

Il ministro Paolo Emilio Taviani, rispondendo alla Camera sui fatti di Bari (vedi note 24 agosto e 4 settembre 1962), definisce il prefetto "un ottimo funzionario" ed elogia altresì le forze di polizia affermando che gli incidenti di piazza derivano "da un modo di concepire ed attuare le lotte del lavoro che non rifiuta, anzi giustifica, il ricorso alla violenza". D.C. Repressione armata

7 settembre 1962

Danilo Dolci ed altri pacifisti iniziano un digiuno per sollecitare la costruzione della diga sullo Jato, approvata due anni orsono dalla regione Sicilia e mai realizzata per le resistenze dei gruppi mafiosi, che permetterebbe di irrigare una vasta zona agricola e fornire opportunità di lavoro.

8 settembre 1962

La Questura di Torino informa il ministero dell’Interno che l’U.n.a. ‘Pace e libertà’ "fa capo al noto Luigi Cavallo, residente a Milano in via … che ha qui recapito presso la madre in via…, dove dispone di due locali e saltuariamente di una segretaria". Controllo politico di Stato e informative. Strutture clandestine e semiclandestine

8 settembre 1962

In un rapporto segreto Umberto Federico D’Amato riporta il colloquio avuto con Georges Bidault, parlando di se stesso in terza persona: "Bidault appare molto invecchiato e stanco e vari particolari del suo aspetto e sintomi del suo comportamento dimostrano che si tratta ormai di un alcoolizzato. Ha iniziato il colloquio con il funzionario nella stanza del questore di Macerata mentre biascicava un pezzetto di formaggio, unico cibo che aveva chiesto perché non mangia quasi più nulla; beve sin dalla mattina e soltanto vino. Durante l’irruzione nella sua stanza della villa di Civitanova si era tuttavia comportato con estrema dignità, esibendo subito il suo vecchio passaporto diplomatico. In Questura era stato, invece, colto da un’improvvisa e profonda irritazione ed il colloquio ha avuto inizio in modo burrascoso. Ha cominciato col dire che il passaporto che egli aveva esibito era proprio quello che anni /prima/ gli era servito per fare alcuni viaggi da presidente del Consiglio e da ministro degli Esteri di Francia nell’interesse del nostro paese, contribuendo ad assicurare il ritorno di Trieste all’Italia e rafforzando l’amicizia fra l’Italia e la Francia con molte iniziative, fra cui quella del traforo del Monte Bianco. Ha poi ricordato l’appoggio che la Francia ha dato agli esuli politici italiani durante il fascismo e quanto egli fece a favore degli italiani della sua stessa parte politica, cioè i democristiani, primo fra i quali Luigi Sturzo che era fra i principali collaboratori dei giornali cattolici ed antifascisti che egli dirigeva. Ha chiesto che gli si dimostrasse se e di quali colpe era responsabile in Italia e se qualcuno degli attuali governanti democristiani fosse disposto ad avere un colloquio con lui, togliendo di mezzo la polizia. Ha minacciato che, appena possibile, avrebbe fatto una conferenza stampa per denunciare all’opinione pubblica mondiale l’iniquo comportamento dei governanti italiani nei suoi confronti, rivelando antichi e sensazionali retroscena riguardanti sopra tutto la classe dirigente democristiana. La sfuriata iniziale si è andata rapidamente esaurendo man mano che il colloquio procedeva, in quanto il funzionario ha ricordato a Bidault che egli veniva espulso dall’Italia solo dopo che molti altri governi avevano preso analogo provvedimento; che egli era entrato nel nostro paese, per sua stessa ammissione, con passaporto falso e vi viveva clandestinamente; che egli si apprestava a presiedere una riunione di uomini che alla base del loro programma /avevano/ non solo azione politica contro il governo del loro paese, ma ulteriori piani di assassinio del presidente De Gaulle (e Bidault non ha osato smentire); che lo si sarebbe potuto denunziare per detenzione di falso passaporto, cosa invece che non veniva fatta; che malgrado le irregolarità della sua posizione e del suo comportamento in Italia, nessuna indagine veniva esperita nei suoi confronti, né esaminata la copiosa mole di documenti che aveva con sé, né nulla gli veniva chiesto sul come era entrato nel paese, da quanto tempo vi soggiornava, con chi era in contatto; che questo comportamento estremamente riguardoso nei suoi confronti da parte della polizia era un riflesso di disposizioni impartite in alta sede politica; che non si facevano indagini sull’altro francese fermato nella villa pur essendo certo che i suoi documenti a nome di Duval erano falsi e che, trattandosi della sua ‘guardia del corpo’ per proteggerlo da attentati da parte di elementi gaullisti –così aveva dichiarato Bidault- gli si consentiva di portarselo con sé all’estero; e via di seguito con altri argomenti analoghi. L’effetto di questo discorso non si è fatto attendere e Bidault, con uno di quei rapidi passaggi di umori che sono caratteristici nelle persone dedite all’alcool, si è commosso quasi mettendosi a piangere e, al momento della partenza, ha voluto abbracciare il funzionario pregandolo di esprimere al governo ancora una formale protesta per il provvedimento ma, nel contempo, l’espressione della sua gratitudine per il modo con cui era stato trattato ed il rincrescimento per aver procurato con la sua presenza tanto fastidio ed imbarazzo alle autorità italiane". Controllo politico di Stato e informative

8 settembre 1962

Mentre il quotidiano comunista "l’Unità" critica duramente il discorso del ministro Taviani alla Camera del giorno precedente (vedi nota), "Avanti!" scrive: "Anche se non si possono registrare come positivi i passi relativi all’immancabile difesa delle forze di polizia – il cui comportamento anche in questa occasione non è sempre stato giustificato e giustificabile- /l’intervento del ministro/ ha consentito l’apertura di un proficuo dialogo tra le forze che compongono la maggioranza, attorno ai problemi posti dai fatti di Bari…, di rispetto delle norme democratiche, del ruolo dei sindacati nella vita pubblica, del rapporto fra lo Stato e i cittadini…" P.C.I. P.S.I.

9 settembre 1962

Il dirigente della polizia di frontiera di Como, vice questore Gennaro Ciampa, ragguaglia il questore Ortona, dirigente della divisione Affari riservati, sulle modalità di espatrio di Georges Bidault in Svizzera, accompagnato dal commissario di Ps Bonaventura Provenza e traendo in inganno le autorità svizzere. Controllo politico di Stato e informative

10 settembre 1962

Il questore Ortona, dirigente della divisione Affari riservati, invia al vice questore Gennaro Ciampa una ‘riservata personale’: "Caro Ciampa, stamattina ho ricevuto la tua di ieri che ho immediatamente fatta leggere a S.E. il Capo, il quale è rimasto molto soddisfatto. Ho buone ragioni per ritenere che la cosa avrà presto tangibili conseguenze. Ti ringrazio della fattiva collaborazione e ti invio i più cordiali saluti". Controllo politico di Stato e informative

11 settembre 1962

Il Cremlino replica alla chiamata dei riservisti americani (v. nota 7 settembre 1962) affermando che, in caso di attacco a Cuba, l’Urss accorrerà in difesa del piccolo alleato e diffida gli Stati uniti dal compiere "provocazioni…che porterebbero allo scatenamento della guerra".

Precedente 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 ..Successive