30 aprile 1962 |
A Monfalcone, sono processati 19 lavoratori del Crda per blocco stradale (v. nota 25 gennaio 1962), così descritto dall’accusa: "avere, in concorso fra loro ed altre persone rimaste sconosciute, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso…ostruito mediante grosse pietre un tratto di strada della statale Trieste- Monfalcone…" Repressione |
30 aprile 1962 |
A Brescia, è arrestato con l’accusa di appropriazione indebita il democristiano Giuseppe Forlini, amministratore delle cooperative edili. D.C. |
aprile 1962 |
A Roma, il generale Giovanni De Lorenzo, direttore del Sifar, convoca Manlio Capriata, responsabile della struttura Stay-behind, e gli comunica la sua decisione di attivare i ‘gladiatori’ residenti in Alto Adige per impiegarli contro gli irredentisti sud- tirolesi. Strutture clandestine e semiclandestine. Separatismo- Nord Italia |
aprile 1962 |
Nella sua relazione, il consiglio di amministrazione della Fiat osserva: "Non c’è da aver paura del nuovo e del diverso…non ci si deve preoccupare eccessivamente di tante voci ricorrenti in tema di pianificazione". |
aprile 1962 |
"L’Espresso" scrive di "persuasori occulti" che sono all’opera per ottenere il rinvio a tempo indefinito della nazionalizzazione dell’industria elettrica. |
aprile 1962 |
Giancarlo Pajetta, in un intervento al comitato centrale, riconosce che il Pci non aveva ritenuto possibile la formazione di un governo di centrosinistra, e afferma che "questo giudizio nasceva evidentemente dall’analisi superata della Democrazia cristiana e del capitalismo". Luigi Longo, da parte sua, afferma che compito dei comunisti non è la presa del potere ma quello di "sapersi muovere per inserirsi ed imporre le soluzioni necessarie". P.C.I. |
aprile 1962 |
Sul periodico "Quaderni Piacentini" si legge: "Il 25 aprile di quest’anno ci ha colto di sorpresa. Ce lo hanno ricordato guarda un po’ i giornali benpensanti, la radio televisione, le bandiere, i cortei, le bande musicali, i discorsi. Dopo 17 anni di quarantena la Resistenza è stata promossa...è stata ritenuta ‘degna’ di tutte le guerre precedenti del ‘Popolo Italiano’: 1848,1859,1866,1911,1915,1935,1940. Un bel risultato non c’è che dire, per i nostri ‘resistenti’ commossi e quasi increduli a tanta grazia. La Resistenza non fa più paura, è morta: evviva, dunque, la Resistenza...No. No. No. Non vogliamo che i morti della Resistenza siano ‘onorati’ con monumenti ai ‘caduti di tutte le guerre’ inaugurati da Vescovo, Prefetto, Presidente del Tribunale, Comandante del Distretto, Commissari, Intendenti e Soprintendenti. Meglio il silenzio. Il senso della Resistenza fu: Rivoluzione, Rinnovamento". Resistenza |
1 maggio 1962 |
Il settimanale "Vita" riferisce la dichiarazione dell’amministratore delegato del gruppo pubblico Finsider, prof. Manuelli, che non vede quali "motivi di carattere economico e sociale rendano opportuna la nazionalizzazione" dell’industria elettrica. |
2 maggio 1962 |
A Trieste, sono rinviati a giudizio alcuni militanti di destra – Manlio Portolan, Ugo Fabbri, Benito Di Mauro, Roberto Franzot, Alberto Dossi- in relazione all’attentato compiuto contro l’abitazione del professor Schiffer, nel quale rimase ferita Adele Frittelli. Destra- formazioni minori. Violenza politica |
4 maggio 1962 |
Gli Usa fanno esplodere la 4° bomba atomica presso l’isola di Natale. Stati Uniti |
4 maggio 1962 |
A Berlino est, il vescovo Alfred Bengsch, in un documento preparatorio per il Concilio vaticano, raccomanda prudenza nell’attacco al comunismo e si spinge a chiedere che non si facciano riferimenti alla ‘Chiesa del silenzio’ per evitare ulteriori oppressioni. Vaticano |
4-6 maggio 1962 |
Si svolge ad Atene la sessione ministeriale del Consiglio atlantico, che esamina le circostanze nelle quali la Nato potrebbe essere indotta ad usare armi nucleari. Il ministro della Difesa americano, Robert McNamara, illustra agli alleati la dottrina della ‘risposta flessibile’. Stati Uniti |
5 maggio 1962 |
Il confidente ‘Aristo’ informa il Viminale sul tentativo dell’on. missino Cesare Pozzo di ottenere finanziamenti dall’Oas per Avanguardia nazionale. Controllo politico di Stato e informative. Strutture clandestine e semiclandestine. Destra- M.S.I. Destra- formazioni minori |
5 maggio 1962 |
Sul periodico "Rinascita", nell’articolo intitolato "Comunisti inseriti", non firmato, si afferma che con i cattolici "non abbiamo mai posto il problema in termini di assorbimento /ma/ sempre in termini di rapporto con le masse lavoratrici cattoliche in quanto tali: e cioè con le loro convinzioni, le loro tradizioni, e anche con le loro organizzazioni associative, sindacali, politiche". P.C.I. |
6 maggio 1962 |
Antonio Segni è eletto presidente della Repubblica con i voti della destra monarchica e missina. I parlamentari delle sinistre hanno votato per Giuseppe Saragat. D.C. Destra- M.S.I. P.C.I. P.S.I. |
7 maggio 1962 |
A Roma, l’ambasciatore americano Frederick Reinhardt invia al Dipartimento di stato, Casa Bianca, ambasciate americane a Bonn, Londra, Parigi e Madrid un telegramma riferito all’elezione a presidente della Repubblica italiana di Antonio Segni: "Il ministro degli Esteri Segni è stato eletto presidente della repubblica italiana il 6 maggio dopo nove ballottaggi e cinque giorni di duro scontro che ha minacciato di provocare una scissione nella Dc e di concludere l’esperienza del governo di centrosinistra. E’ sintomatico della base ristretta del centrosinistra il fatto che i partiti che lo compongono e lo sostengono non hanno trovato l’intesa su un candidato che potesse rappresentare il loro orientamento politico". Reinhardt sottolinea come l’elezione di Antonio Segni vada ascritta ad Aldo Moro che ha prevalso su Amintore Fanfani: "L’elezione di Segni è solo un’interruzione temporanea della lotta politica e ha prodotto euforia in alcuni ambienti e molta disapprovazione in altri...Alcuni osservatori sono convinti che la vittoria dei dorotei sarà utilizzata per aumentare il prestigio nel partito e per spingerlo ad abbandonare le concessioni più estreme alla dottrina socialista. In realtà è comunque probabile che il consenso ottenuto da Moro dal centro e dall’ala destra del partito possa rafforzare la sua leadership anche in vista delle questioni più controverse…Riguardo all’immagine di Fanfani primo ministro e uomo del centrosinistra non va dimenticato che è stato Moro a cominciare l’opera paziente di apertura ai socialisti a livello locale, dopo il congresso di Napoli. Durante quest’ultimo periodo Moro è stato certamente più spregiudicato di quanto si potesse prevedere (è stato sempre in contatto privato con l’ambasciata sostenendo che il governo di centrosinistra avrebbe dovuto seguire e non precedere le elezioni)..." Stati Uniti- Italia |
8 maggio 1962 |
Amintore Fanfani assume ad interim la guida del ministero degli Esteri. D.C. |
8 maggio 1962 |
A Termini Imerese (Palermo) è compiuto un attentato di matrice mafiosa contro la Camera del lavoro. Violenza politica |
9 maggio 1962 |
A Ravenna, la Corte d’assise assolve dall’accusa di ‘vilipendio nei confronti del governo e delle forze dell’ordine’ Sergio Cavina e Piero D’Attorre, rispettivamente segretari della federazione comunista e di quella socialista, per aver diramato un volantino nel quale, in merito ai fatti del luglio 1960, era scritto: "Un governo che, premeditatamente e proditoriamente, adopera il fuoco della polizia contro una simile popolazione è indegno di governare". E’ invece condannato il tipografo, per violazione della legge sulla stampa, ed il segretario della Camera del lavoro, Agide Samaritani, a 6 mesi di reclusione. Repressione |
9 maggio 1962 |
L’esecutivo della Cgil discute della politica di programmazione, come mezzo utile a facilitare l’unità sindacale. Movimento operaio- sindacati |
10 maggio 1962 |
A Palermo, la polizia interviene con una brutale carica contro gli operai in sciopero. Repressione armata |
11 maggio 1962 |
Il "Giornale d’Italia" pubblica un duro attacco a Fanfani, accusato di aver subito "l’ultimatum socialista- repubblicano" circa la nazionalizzazione, entro giugno, dell’industria elettrica. |
11 maggio 1962 |
A Washington, si svolge un incontro fra Ilario Fiore, corrispondente del quotidiano "Il Tempo" di Roma e i responsabili della sezione esteri del Dipartimento di stato. Nel resoconto sul colloquio, si afferma: "Nel corso della conversazione sulle elezioni presidenziali e sugli effetti sul governo Fanfani di centrosinistra, Fiore ha sottolineato che il governo è stato messo in difficoltà dalla campagna delle forze conservatrici che chiedono di sottoporre l’apertura a sinistra al diretto intervento degli Stati uniti. Fiore ha sostenuto che né l’ambasciata né i rappresentanti ufficiali del governo di Washington hanno avuto un ruolo diretto nella formazione del governo Fanfani. Ha sostenuto che c’è stata da parte dell’ambasciatore Reinhardt più attenzione per l’elezione presidenziale che per la formazione del governo". Stati Uniti- Italia |
11 maggio 1962 |
In una lettera di Thomas Parrott indirizzata ad Arthur Schlesinger, si comunica che è arrivato il finanziamento per favorire la visita degli esponenti socialisti italiani negli Stati uniti. Parrott, che è funzionario della Cia, informa che il finanziamento è stato motivato come "assistenza speciale per il Partito socialista italiano". Stati Uniti- Italia. P.S.I. |
11 maggio 1962 |
A Bruxelles, ha inizio la trattativa per l’ingresso della Gran Bretagna nella Comunità economica europea. |
11-14 maggio 1962 |
A Roma, si svolge un incontro promosso dal Centro di Vita italiana, al quale partecipano Odysseus Elytis, poeta greco; Diego Fabbri, Vintila Horia, Gabriel Marcel. |
12 maggio 1962 |
Con un formale atto d’ossequio il governo Fanfani presenta le dimissioni al nuovo presidente della Repubblica, Antonio Segni, che le respinge. Nell’occasione, il presidente del Consiglio ribadisce l’intenzione di "attuare integralmente" il programma di governo annunciato. D.C. |
13 maggio 1962 |
La Cgil illustra in un’iniziativa pubblica i deliberati del consiglio nazionale Fiom circa la disdetta del contratto dei metallurgici e l’agitazione contro le rappresaglie, fra le quali si registra la serrata del gruppo Borletti. Movimento operaio- sindacati |
13 maggio 1962 |
Giorgio Amendola, commentando i recenti avvenimenti politici, afferma: "La destra che alcuni credevano sparita – come se tutta la borghesia monopolistica volesse una politica di riforme – la destra invece c’è, dentro e fuori la Dc, e si è rivelata in pieno nella elezione del Presidente". Luigi Longo, dal canto suo, sottolinea i "pericoli di involuzione": "I democristiani vogliono stabilizzare la situazione su questo nulla di fatto, cioè sulla impotenza e sulla paralisi del governo, e rassicurare le forze conservatrici e reazionarie. Nulla è stato attuato di quanto promesso". P.C.I. |
14 maggio 1962 |
Parlando a Napoli, Francesco De Martino afferma che "i socialisti non si faranno distogliere dalle manovre della destra" e proseguiranno la propria azione per influire sulla politica italiana, sottolineando la vittoria sui monopoli e la destra politica che si realizzerà con la nazionalizzazione elettrica. P.S.I. |
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