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giugno 1962

A Roma, giunge in visita ufficiale il vice presidente del Consiglio jugoslavo, Ranovic.

giugno 1962

A Roma, cessa dal comando dell’Ufficio ‘R’ de1 Sifar il colonnello Manlio Capriata.

1 luglio 1962

Ad Algeri, entra in vigore la proclamazione dell’indipendenza.

2 luglio 1962

Alla Camera dei deputati, Carlo Donat Cattin legge un rapporto fattogli pervenire dai sindacalisti della Cisl sul comportamento repressivo nei loro confronti da parte della polizia: "Praticamente l’attività delle forze di polizia veniva svolta secondo le indicazioni dei dirigenti della Fiat e molti dei nostri dirigenti sindacali, quando arrivavano di fronte allo stabilimento, venivano prelevati portati al commissariato, trattenuti finché gli operai non erano entrati tutti .Il vicesegretario della Cisl venne fermato perché recava un bracciale con su scritto Cisl: venne trattenuto in questura per alcune ore con lo specioso pretesto che il bracciale costituiva una divisa. Una vettura con altoparlante, condotta dalla dirigente della Cisl signorina Garolo, in cui erano due vicesegretari della Cisl venne accerchiata dalla polizia perché essi, in un appello con l’altoparlante, dissero: ’Non siate conigli né pecore, non lasciatevi intimidire’, e furono trattenuti in questura diverse ore con la motivazione: violazione della libertà di lavoro..." D.C. Movimento operaio- sindacati. Repressione armata

2 luglio 1962

A Trieste, il centro Cs comunica al reparto D del Sifar l’esito del processo a carico di Manlio Portolan per l’attentato compiuto il 1° aprile contro l’abitazione del professor Carlo Schiffer, che si è concluso con la sua condanna, insieme a Francesco Neami, ad un anno di reclusione, entrambi per detenzione di armi e di esplosivi. Controllo politico di Stato e informative. Destra- M.S.I. Destra- formazioni minori. Violenza politica

3 luglio 1962

Il generale Charles De Gaulle riconosce l’indipendenza dell’Algeria, mentre ad Algeri Ben Khedda proclama la Repubblica.

3 luglio 1962

L’Italia offre all’Algeria indipendente la propria collaborazione.

4 luglio 1962

Negli Stati uniti, il presidente John F. Kennedy, in un discorso a Filadelfia, propone il progetto di una partnership atlantica fra America ed Europa, compresa la Gran Bretagna. Stati Uniti

5 luglio 1962

A Orano, mentre si festeggia l’indipendenza algerina, una bomba dell’Oas provoca 50 morti e decine di feriti. Strutture clandestine e semiclandestine

5 luglio 1962

E’ firmato l’accordo fra i sindacati dei metalmeccanici pubblici, l’Intersind e l’Asap. Movimento operaio- sindacati

6-7 luglio 1962

La Uil firma con la Fiat un accordo separato al quale aderisce anche il Sida (Sindacato aziendale dell’automobile). I due sindacati invitano i loro iscritti a non aderire allo sciopero previsto per il 7 luglio. Movimento operaio- sindacati

7 luglio 1962

La rivista "Civiltà cattolica" ritorna ancora sul tema della scuola privata: "I cattolici - scrive - non devono dimenticare che il problema della scuola cattolica è uno dei problemi di fondo sul quale non possono ammettersi transazioni e cedimenti, perché tocca l’animo del nostro popolo". D.C. Vaticano

7 luglio 1962

E’ proclamato uno sciopero dei metalmeccanici per indurre l’industria privata a concludere la vertenza in atto. Movimento operaio- sindacati

7-9 luglio 1962

A Torino, 10.000 operai in sciopero, in testa quelli Fiat invadono piazza Statuto nonché la sede della Uil che, insieme al sindacato giallo Sida, aveva firmato accordi separati col padrone. Il battaglione Padova della polizia carica violentemente, seguono 3 giorni di scontri. I dirigenti sindacali e comunisti (Sulotto, Pecchioli, Pajetta e altri) cercano invano di placare l’agitazione ma sono contestati e scacciati dai cortei. Il bilancio finale sarà di 1.215 fermati, 90 arrestati rinviati a giudizio con rito direttissimo, un centinaio di denunciati a piede libero, mentre tra i feriti solo 9 si presentano in ospedale e gli altri no, per evitare ritorsioni poliziesche e giudiziarie. Alcuni dei fermati denunciano percosse e sevizie negli uffici della Questura. Movimento operaio. Repressione armata. Sevizie di Stato

8 luglio 1962

A Torino, la segreteria della Cisl attribuisce la responsabilità degli scontri a piazza Statuto a "gruppi di teppisti prevalentemente formati da elementi estranei alle organizzazioni sindacali, assoldati da chi oggi ha particolari interessi a determinare nell’opinione pubblica il discredito sui sindacati /e/ per provocare nei confronti dell’attuale formula di governo e nei confronti delle forze dell’ordine motivi di risentimento e di discredito". La segreteria della Cgil denuncia, a sua volta, in un comunicato, "la presenza di provocatori che operavano sul piano del teppismo, e del tutto estraneo e anzi respinto dalla gran massa dei lavoratori in sciopero". Tutte le forze politiche sono contro i manifestanti; anche il Pci inveisce contro i ‘mestatori’ sul giornale "l’Unità". Movimento operaio- sindacati. P.C.I. Repressione armata

8 luglio 1962

A Roma, per un disguido, Agostino Novella, corrispondente del quotidiano "Paese Sera" riceve una telefonata dal segretario dell’ispettore di Ps Vincenzo Agnesina, che gli dice: "Avvisi il suo direttore che domani, qui a Torino, ci saranno nuovamente disordini. Disordini grossi". La telefonata, come si chiarirà dopo, era diretta al quotidiano "Il Tempo" diretto da Renato Angiolillo. P.C.I. Repressione armata

8 luglio 1962

Il comitato direttivo centrale dell’Associazione nazionale magistrati (Cdc), "in considerazione della fluida situazione determinatasi riguardo al progetto di riforma della promozione e allargamento degli organici" ed "in rapporto al pericolo che possa ancora durare, attraverso le statuizioni del disegno di legge ministeriale, una struttura gerarchico- burocratica della magistratura, deleteria per l’amministrazione della giustizia", delibera di restare convocato in permanenza ed invita i magistrati associati "pur rendendosi conto del loro stato di esasperazione, ad astenersi da qualsiasi intempestiva manifestazione, in attesa delle decisioni che saranno adottate dal Cdc".

9 luglio 1962

A Milano, la sezione del Cdc approva un ordine del giorno nel quale propugna la sospensione delle udienze in tutto il paese, lo sciopero e le dimissioni in massa dalla magistratura.

9 luglio 1962

A Torino, il quotidiano "La Gazzetta del popolo" riporta la versione fornita da un dirigente della Cisl che racconta come da piazza Statuto, "a poco a poco, gli operai se ne andavano...: agli operai Fiat, persone di una certa età, che non avrebbero mai lanciato un sasso, sono succeduti dei giovinastri, che macchine di lusso scaricavano in piazza Statuto a getto continuo".(Vedi 7-8-9 luglio 1962). Movimento operaio- sindacati. Repressione armata

9 luglio 1962

Una delegazione comunista giunge a Mosca per partecipare al Congresso mondiale della pace. Il Psi ha declinato l’invito osservando che l’ispirazione del congresso "non è universale ma unilaterale", ma invia un messaggio augurando che i lavori del congresso convergano con altre iniziative per giungere "a un accordo generale sul disarmo controllato". P.C.I. P.S.I.

9 luglio 1962

Gli Usa fanno esplodere una bomba termonucleare nella jonosfera, lanciata da un razzo Thor. Stati Uniti

10 luglio 1962

A Milano, sul quotidiano "Il Giorno", nell’articolo intitolato "600 fermi a Torino. Assaltato un giornale", Ettore Masina scrive che sin dal 7 luglio la polizia ha iniziato a compiere continui fermi, "ovunque un gruppetto di giovani si fermasse ai margini dalla piazza", fino a quando "la riottosità, di fronte all’energia degli agenti, è sfociata in aperta ribellione". Repressione armata

10 luglio 1962

A Roma il segretario nazionale del Pci, Palmiro Togliatti, invia al segretario della federazione torinese del Pci, Ugo Pecchioli, un telegramma: "Desidero esprimere ai comunisti e a tutti i lavoratori torinesi compiacimento e plauso per la mirabile prova di compattezza e combattività nello sciopero dei metalmeccanici. La ricostituita unità con la massa degli operai della Fiat è una grande vittoria riportata contro la prepotenza, la illegalità, le insidie, le discriminazioni di un padronato reazionario. Vi esorto, sulla base di questo successo, a intensificare il lavoro per portare a un livello più alto l’organizzazione e l’attività del movimento politico e sindacale del proletariato e del popolo torinese. Gli operai di Torino prendano il posto che loro spetta nelle prime file della battaglia per il progresso politico e sociale. Siate fermi nel respingere atti di inutile e dannosa esasperazione. Uniti nell’azione disciplinata, sindacale e politica, per realizzare le rivendicazioni operaie e dare impulso nuovo alla lotta di tutto il popolo per dare una svolta a sinistra per la democrazia e il socialismo". P.C.I.

11 luglio 1962

A Torino, inizia il processo per direttissima a carico di 38 imputati, denunciati per gli scontri di sabato 7 luglio in piazza Statuto, due dei quali minorenni.(Vedi nota del 7-8-9 luglio 1962) Repressione armata

11 luglio 1962

A Torino, muore Domenico Riccardo Peretti Griva, primo presidente onorario della Cassazione.

12 luglio 1962

A Roma, il ministro degli Interni, Paolo Emilio Taviani, in risposta a varie interrogazioni parlamentari sui fatti di piazza Statuto, afferma: "Da ogni parte si cerca adesso di respingere le responsabilità dei gravi incidenti occorsi durante le ripetute azioni sediziose dinanzi alla sede della Uil in piazza Statuto...viene ripetutamente affermato che, ad un certo momento della sera o della notte, elementi più accesi abbiano preso la mano e siano sfuggiti al controllo dei dirigenti. Peraltro, molte circostanze nel corso della giornata di lunedì stanno a dimostrare una continuità organizzativa alla base delle ripetute aggressioni di piazza Statuto. Dalle risultanze sinora acquisite dal ministero degli Interni, circa i gravi fatti di piazza Statuto, emerge chiara la responsabilità di elementi comunisti, non risulta una partecipazione di altre organizzazioni". Repressione armata. D.C. P.C.I.

13 luglio 1962

A Torino, il quotidiano "La Stampa" commenta i fatti di piazza Statuto e il successivo processo: "E’ il processo degli scamiciati...soltanto nove indossano la giacca, ma anche il tono di questi era da scamiciati: colletto aperto, zazzera lunga dietro la nuca, ciuffo ribelle sulla fronte...è la loro sfrontatezza che li qualifica". A sua volta, sul quotidiano comunista "L’Unità", Diego Novelli scrive un articolo dal titolo significativo: "L’operazione Piazza Statuto’: riveliamo il retroscena della provocazione .l.500 lire ed un pacchetto di sigarette: chi ha pagato?". "Avanti!": "Chi ha spinto in piazza a Torino giovani teppisti e vecchi pregiudicati?". La stampa missina riproduce il comunicato della federazione provinciale del partito: "Il governo di centrosinistra, quello che era stato sbandierato come governo della socialità più avanzata, sta dando i primi clamorosi frutti…E’ un piano inclinato in fondo al quale c’è il baratro di un’Italia sovietizzata". Repressione armata. P.C.I. P.S.I. Destra- M.S.I.

13 luglio 1962

Il gruppo democristiano alla Camera chiede ai socialisti di acquisire una maggiore autonomia dal Pci. Con 191 sì e 46 no, il gruppo approva la nazionalizzazione dell’industria elettrica e l’attività del partito per darle esecuzione. D.C. P.S.I.

13 luglio 1962

Il Consiglio dei ministri vara il disegno di legge che istituisce i Tar, come primo grado di giurisdizione amministrativa. Resterà bloccato per 9 anni. D.C.

13 luglio 1962

Il Cremlino annuncia la ripresa degli esperimenti nucleari con la seguente motivazione: "Gli interessi della pace e della sicurezza mondiale esigono che l’Urss sia l’ultima a effettuarli con le armi nucleari, poiché gli Usa sono stati i primi a procedere a tali esperimenti".

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