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3 dicembre 1963

Si chiude la seconda fase del Concilio ecumenico, ed è reso noto il documento papale "Pastorale munus", sui privilegi dei vescovi. Vaticano

3 dicembre 1963

In un documento diffuso dal suo avvocato difensore, Felice Ippolito afferma che le accuse a suo carico sono state orchestrate in un ambito di "ben individuati interessi politici ed economici e sono destituite di fondamento".

4 dicembre 1963

Nasce il governo presieduto da Aldo Moro. Gli altri ministri sono: Pietro Nenni, alla vice presidenza del Consiglio; Giuseppe Saragat, agli Esteri; Paolo Emilio Taviani, agli Interni; Oronzo Reale, Grazia e giustizia; Antonio Giolitti, al Bilancio; Roberto Tremelloni, alle Finanze; Luigi Gui, alla Pubblica istruzione; Giovanni Pieraccini, ai Lavori pubblici; Mario Ferrari Aggradi, all’Agricoltura e foreste; Carlo Russo, alle Poste e telecomunicazioni; Giuseppe Medici, all’Industria e commercio; Giacinto Bosco, al Lavoro e previdenza sociale; Bernardo Mattarella, al Commercio estero; Giovanni Spagnolli, alla Marina mercantile; Giacomo Mancini, alla Sanità; Achille Corona, al Turismo e spettacolo; Luigi Preti, alla Riforma burocratica; Umberto Delle Fave, ai rapporti con il Parlamento; Carlo Arnaudi, alla Ricerca scientifica; Giulio Andreotti, alla Difesa; Giorgio Bo, alle Partecipazioni statali; Emilio Colombo, al Tesoro; Angelo Raffaele Jervolino, ai Trasporti e all’aviazione civile; Giulio Pastore, alla Cassa per il Mezzogiorno. I socialisti dunque occupano la vice presidenza del Consiglio e i ministeri del Bilancio, dei Lavori pubblici , della Sanità, e del Turismo e spettacolo. I sottosegretari sono: Angelo Salizzoni, alla presidenza del Consiglio; Arialdo Banfi, Giuseppe Lupis, Ferdinando Storchi, agli Esteri; Leonetto Amadei, Guido Ceccherini, Crescenzo Mazza, agli Interni; Riccardo Misasi, alla Giustizia; Giuseppe Caron, al Bilancio; Cesare Bensi, Athos Valsecchi, Mario Vetrone, alle Finanze; Luigi Silvestro Anderlini, Giuseppe Belotti, Lorenzo Natali, al Tesoro; Mario Marino Guadalupi, Guglielmo Pelizzo, Natale Santero, alla Difesa; Maria Badaloni, Giorgio Fenoaltea, Domenico Magrì, alla Pubblica istruzione; Emilio Battista, Pier Luigi Romita, ai Lavori pubblici; Dario Antoniozzi, Ludovico Camangi, Venerio Cattani, all’Agricoltura; Orlando Lucchi, Salvatore Mannironi, ai Trasporti; Luigi Angrisani, Remo Gaspari, alle Poste e telecomunicazioni; Danilo De Cocci, Franco Maria Malfatti, Maria Vittoria Mezza, all’Industria e commercio; Ettore Calvi, Simone Gatto, Anselmo Martoni, al Lavoro e previdenza sociale; Girolamo Messeri, al Commercio con l’estero; Mariano Pintus, alla Marina mercantile; Carlo Donat Cattin alle Partecipazioni statali; Dante Graziosi, alla Sanità; Ruggero Lombardi, Pietro Micara, al Turismo e spettacolo. D.C. P.S.I.

5 dicembre 1963

L’avvocato Bartoli Avveduti, dinanzi al Tribunale di Roma, nel processo sull’affare delle banane, afferma :"Ricevetti segnalazioni scritte ed orali da parte di influenti personalità politiche della Dc perché venissero ammessi all’asta, ed informati dei prezzi minimi e massimi segreti d’asta, alcuni concessionari di Bologna, di Palermo, Verona e Brescia". D.C.

5 dicembre 1963

A Roma, l’ambasciatore Frederick Reinhardt telegrafa al Dipartimento di stato: "Dopo tre settimane di delicato lavoro il primo ministro Aldo Moro e il suo nuovo governo hanno prestato giuramento nel pomeriggio del 5 dicembre. Si è così formato il primo governo con la partecipazione diretta dei socialisti...Il governo sembra essere ben bilanciato tra le sue componenti. La Dc e il presidente Segni sono soddisfatti perché i ministeri chiave sono rimasti in mani sicure..." Stati Uniti- Italia

6 dicembre 1963

Il quotidiano socialista "Avanti!" saluta la nascita del primo governo di centrosinistra con un articolo intitolato, "Da oggi ognuno è più libero". P.S.I.

6 dicembre 1963

La stampa internazionale dedica spazio alla nascita del primo governo italiano aperto ai socialisti dopo il 1947. Commenti positivi vengono dalla stampa americana, inglese e francese. In un articolo intitolato "Brividi della destra in Italia", il "Guardian", dopo una breve rassegna di commenti alla nascita del governo Moro tratti dalla stampa di destra, scrive: "Ci vorrà tempo per abituarci a sentire le più nere voci sui complotti governativi venire dalla stampa conservatrice".

7 dicembre 1963

Nelle basiliche di San Pietro, a Roma, e di Fanar, a Costantinopoli, Paolo VI e il patriarca ortodosso Atenagora I leggono contemporaneamente una dichiarazione, redatta di comune accordo, con la quale sono revocate le reciproche scomuniche fra cristiani d’Oriente e d’Occidente. Vaticano

7 dicembre 1963

Muore, a Milano, Costantino Bresciani Turroni.

7 dicembre 1963

E’ arrestato a Parigi il colonnello congolese Pakassa, considerato uno dei responsabili dell’eccidio degli aviatori italiani a Kindu (vedi nota 11 novembre 1961).

9 dicembre 1963

A Milano, si apre il processo per gli attentati compiuti in Alto Adige nella c.d. ‘notte dei fuochi’ del 12 giugno 1961 (vedi nota) a carico di 94 imputati, dei quali 69 in stato di arresto, 9 a piede libero e 16 latitanti. Separatismo- Nord Italia. Violenza politica

10 dicembre 1963

A Roma, il comitato centrale del Psi ratifica la composizione del governo. E’ eletto segretario nazionale Francesco De Martino, vice segretario Giacomo Brodolini. P.S.I.

11 dicembre 1963

L’assemblea del Cnel elabora proposte sull’ordinamento del Comitato interministeriale prezzi (Cip).

12 dicembre 1963

Mario Scelba, a nome dei 30 deputati di ‘Centrismo popolare’, dichiara che "la partecipazione dei socialisti al governo senza che si siano verificate le condizioni generali di ordine politico ritenute essenziali dalla stessa maggioranza, non può avere la nostra approvazione". Venticinque deputati del Psi abbandonano l’aula prima del voto. L’opposizione di Scelba e degli altri 29 deputati democristiani poi rientrerà. Il governo ottiene la fiducia con 350 voti a favore, 233 contrari e 4 astenuti. Vota contro anche Randolfo Pacciardi. D.C. P.S.I.

12 dicembre 1963

A Roma, l’ambasciatore americano Frederick Reinhardt invia al Dipartimento di stato un telegramma relativo alla "crisi del Psi", nel quale segnala lo scontro in atto, al suo interno, fra gli ‘autonomisti’ che fanno capo a Pietro Nenni e i ‘carristi’ che puntano su Francesco De Martino come successore dello stesso Nenni. Inoltre, scrive Reinhardt, "la sinistra chiede un congresso straordinario, vuole un atteggiamento della stampa socialista più critico nei confronti del governo, e insiste per una dichiarazione a favore di una posizione neutralista del partito..." Stati Uniti- Italia. P.S.I.

13 dicembre 1963

A Roma, l’ambasciatore americano Frederick Reinhardt informa telegraficamente il Dipartimento di stato e la Casa Bianca dello scontro in atto, all’interno della Dc, fra Mario Scelba, che ha annunciato il voto contrario al nuovo governo, e Aldo Moro. Reinhardt commenta: "La conclusione immediata che si può trarre da questa situazione e da altri simili sviluppi che possono riguardare il dibattito interno al Psi è che la politica italiana è ben lontana dalla speranza di quella stabilità politica della quale Moro e il suo governo si sono fatti interpreti". Stati Uniti- Italia

13 dicembre 1963

Muore alla Camera dei deputati , durante un intervento, Filippo Anfuso, parlamentare del Msi ed ex ambasciatore della Rsi a Berlino. Destra- M.S.I.

13 dicembre 1963

"L’Osservatore Romano " richiama i cattolici all’unità politica, dopo che Mario Scelba aveva preannunciato che i parlamentari della corrente ‘Centrismo popolare’ avrebbero votato contro il governo di centrosinistra. L’organo del Vaticano critica le dichiarazioni di Scelba del giorno precedente, scrivendo che "ogni indebolimento del partito cui va il suffragio dei cattolici italiani rafforza, non indebolisce, gli avversari dell’ordine democratico…In Italia per il partito dei cattolici e per la democrazia stessa l’alternativa è unica: o uniti o sconfitti". Vaticano. D.C.

14 dicembre 1963

Pietro Nenni annota nel suo diario: "La verità è che nella classe politica italiana del 1963 operano alcuni dei fattori di disgregazione che caratterizzarono quella del 1922". P.S.I.

14 dicembre 1963

Il quotidiano "L’Unità" giudica il governo Moro- Nenni un "momento di arresto e anche di involuzione". P.C.I.

15 dicembre 1963

A Roma, al teatro Brancaccio, si riunisce la sinistra socialista guidata da Lelio Basso e Tullio Vecchietti i quali affermano che la posta in gioco non è un programma di governo, ma se "il Psi deve sanzionare definitivamente il capovolgimento della linea e lo snaturamento della sua essenza". P.S.I.

16 dicembre 1963

A Roma, l’ambasciatore Frederick Reinhardt invia un telegramma al Dipartimento di stato per informare che "il 15 dicembre Scelba e la sua corrente hanno deciso di votare il governo Moro. L’iniziativa de ‘l’Osservatore romano’ è stato forse il fattore più importante per fargli cambiare idea...Grazie all’intervento della Chiesa, la minaccia immediata al governo Moro è stata contenuta..." Stati Uniti- Italia. Vaticano. D.C.

16-17 dicembre 1963

Si svolge la sessione ministeriale del Consiglio atlantico a Parigi. Il presidente americano Lyndon B. Johnson riafferma il "leale appoggio" degli Stati uniti all’Alleanza atlantica . Stati Uniti

17 dicembre 1963

La Camera vota la fiducia al governo Moro con 350 sì, 233 no (comunisti, missini, liberali, monarchici) e 4 astensioni. Si allontanano dall’aula al momento del voto 25 deputati del Psi: Maria Alessi, Alini, Angelino, Avolio, Cacciatori, Ceravolo, Foa, Franco, V. Gatto, Ghislandi, Lami, Luzzatto, Malagugini, Menchinelli, Minasi, Naldini, L.Passoni, Perinelli, Pigni, Raia, Sanna, Valori, Vecchietti, Basso, Curti. D.C. P.S.I. P.C.I. Destra- M.S.I.

18 dicembre 1963

Randolfo Pacciardi, che ha espresso voto contrario al governo con un intervento polemico, è deferito ai probiviri dal Partito repubblicano. Anche il Psi deferisce ai probiviri i 25 deputati della sinistra che non hanno partecipato al voto, allontanandosi dall’aula. P.S.I.

20 dicembre 1963

Il quotidiano "Avanti!" pubblica un accorato appello della direzione socialista all’unità del partito, mentre giungono telex e ordini del giorno dalla base. P.S.I.

20 dicembre 1963

In relazione al deferimento ai probiviri dei 25 deputati della sinistra socialista, la stampa comunista parla di "grave misura di rappresaglia" ed annuncia la probabile scissione del Psi. P.C.I. P.S.I.

20-22 dicembre 1963

A Roma, si svolge il convegno delle Acli, concluso da Labor. Il convegno, cui intervengono fra gli altri Aldo Moro, Bisson, Pioggia, si pronuncia positivamente sul centrosinistra definito "una scelta di civiltà". Al termine dei lavori, una delegazione è ricevuta dal Papa. D.C. P.S.I. Vaticano

21 dicembre 1963

Il Senato vota la fiducia al governo Moro con 175 voti favorevoli e 111 contrari. Tredici senatori socialisti non partecipano al voto. D.C. P.S.I.

22 dicembre 1963

Harry Truman, sul "North American Newspaper Alliance", scrive un articolo nel quale rileva che i servizi segreti stanno diventando sempre più autonomi ed indipendenti rispetto all’esecutivo. Stati Uniti

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