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4 settembre 1967

A Porto Tolle, nel Polesine, le forze di polizia operano 10 arresti e spiccano altre decine di denunce in relazione ad una manifestazione del 25 agosto che chiedeva il rafforzamento degli argini del Po e lavoro socialmente utile. Gli arrestati saranno scarcerati il 16 settembre. Repressione armata

4 settembre 1967

Riferendosi alle operazioni in corso in Sardegna contro il banditismo, il democristiano Giovanni Puggioni afferma: "La verità è che qui lo Stato arriva solo per combatterci, non per aiutarci". D.C.

5 settembre 1967

A Washington, l’ambasciatore italiano Egidio Ortona annota: "Da vari segni da Roma mi è facile dedurre che vi sono motivi di tensione tra i nostri maggiori in relazione alla visita (negli Stati uniti - Ndr). Saragat avrebbe dichiarato a Moro e Fanfani che non sarebbe /andato/ se non avesse potuto schierarsi nettamente con gli Stati uniti in tema di Medio Oriente, di Vietnam, di Nato; e ciò mentre Moro da parte sua è condizionato dalla sua sinistra ed ha cercato di ottenere attenuazioni. Questo sarebbe il quadro. Ecco come un’ora di colloquio in America o poco più può influire sulla nostra politica estera". Stati Uniti- Italia. D.C.

6 settembre 1967

In vista del viaggio diplomatico in America del nord, Amintore Fanfani conferisce con l’ambasciatore jugoslavo che lo informa del viaggio di Tito al Cairo e delle proposte jugoslave circa la crisi mediorientale. D.C.

7 settembre 1967

L’agenzia "A.P." notizia di un programma inteso a "pacificare il Vietnam" elaborato dall’amministrazione americana: "arrestare da 4000 a 5000 terroristi comunisti per rendere decisiva la campagna antiguerriglia; revisione dell’attuale sistema giudiziario e legislativo sud vietnamita per eliminare i cavilli legali che permettono al terrorismo di sfuggire alla persecuzione; creazione di tribunali e giudici ad hoc per giudicare i sospetti di terrorismo (secondo i funzionari americani molti giudici sud vietnamiti hanno paura di recarsi fuori delle grandi città a causa del pericolo vietcong); costruzione di carceri a prova di evasione, preferibilmente su isole; migliorare la rete di informatori tra la popolazione per identificare i terroristi". Stati Uniti

7 settembre 1967

A Bari, intervenendo alla Fiera del Levante, Aldo Moro rassicura gli imprenditori sull’intento governativo di aumentare la competitività dell’industria italiana e di "non contrastare ed anzi favorire il processo di accentramento delle imprese private, sulla base di un responsabile realismo". D.C.

9 settembre 1967

A Jabalia, i militari israeliani fanno saltare con la dinamite un numero imprecisato di case palestinesi per rappresaglia contro un attentato compiuto dalla resistenza contro una jeep, nel quale è perito un soldato.

9 settembre 1967

Il deputato psiuppino Francesco Lami presenta un’interrogazione parlamentare che prende a spunto le affermazioni attribuite a Manlio Brosio dal "New York Times", secondo le quali sono stati messi a punto i piani volti a "stroncare movimenti sovversivi" nei paesi aderenti alla Nato, con particolare attenzione a quelli dove è forte il comunismo, cioè l’Italia e la Francia, nei quali si potrebbero riprodurre tensioni simili a quelle che hanno caratterizzato la Grecia alla vigilia del putsch. Sinistra- formazioni minori. Stati Uniti- Italia

11 settembre 1967

Il presidente della Repubblica, Giuseppe Saragat, accompagnato dal ministro degli Esteri, Amintore Fanfani, si reca in visita negli Stati uniti, in Canada e in Australia per tre settimane. Capo dello Stato supplente diviene il presidente del Senato Cesare Merzagora. D.C. Stati Uniti- Italia

11 settembre 1967

Il ministro del Bilancio e programmazione, Giovanni Pieraccini, si reca in visita ufficiale in Romania ricambiando quella già compiuta a Roma dal presidente del Comitato per la pianificazione Berghianu. P.S.I.

14 settembre 1967

Sono arrestati, per complicità con gli irredentisti altoatesini, Hans Humer e Karl Schafferer. Separatismo- Nord Italia. Repressione

14 settembre 1967

Su "l’Espresso", Eugenio Scalfari rileva che le divisioni interne alla maggioranza su problemi di fondo quali il trattato di non proliferazione nucleare, la crisi mediorientale e vietnamita, l’ammissione della Gran Bretagna alla comunità fanno apparire le petizioni di fedeltà atlantica "una scatola vuota". Antonio Gambino afferma che i processi di "liberalizzazione" in atto nell’est e la mutata situazione internazionale fanno sentire "meno lontani" i cecoslovacchi e più lontani il regime greco e portoghese. Stati Uniti- Italia

15 settembre 1967

Per ostacoli burocratici frapposti, è rinviata la visita che una delegazione sindacale nord vietnamita guidata da Hoang Quoc Viet avrebbe voluto compiere in Italia, ospite della Cgil, dopo aver visitato la Francia. Repressione

16-17 settembre 1967

A Firenze e Belgirate, la sinistra democristiana tiene due convegni sul rinnovo del patto atlantico, che pongono l’obiettivo di un patto di sicurezza europeo con la partecipazione delle due superpotenze, nell’ottica del superamento graduale dei blocchi. D.C. Stati Uniti- Italia

17 settembre 1967

I giovani del Partito socialista unificato votano a maggioranza una mozione che chiede la cessazione dei bombardamenti in Vietnam ed attribuisce carattere di lotta di liberazione alla guerriglia vietnamita, nella versione fornita dal segretario dell’Onu U Thant, chiede inoltre l’allontanamento della Grecia e del Portogallo dall’alleanza, esprime infine "preoccupazione per la "involuzione della politica israeliana". P.S.I. Stati Uniti- Italia

19 settembre 1967

A New York, si apre la 22° Assemblea generale dell’Onu che deve affrontare i temi scottanti della guerra nel Vietnam e della situazione in Medio Oriente.

21 settembre 1967

La visita di Giuseppe Saragat e Amintore Fanfani negli Usa termina con la riaffermazione della fedeltà atlantica e la esaltazione della alleanza quale fattore di sicurezza e di pace, con un accenno a ritocchi per sviluppare maggiormente gli aspetti politici ed economici. Sul trattato di non proliferazione la delegazione italiana ha peraltro mantenuto le sue posizioni, tanto che il "New York Times" scrive che l’Italia si è fatta "portavoce del gruppo dei c.d. paesi quasi- nucleari che potrebbero costruire armi nucleari nel prossimo futuro". L’agenzia "A.P." ha riferito anche di un incidente occorso nel colloquio con Johnson che ha interrotto "con una certa impazienza" il ministro degli Esteri dopo un suo accenno alla cessazione dei bombardamenti sul Vietnam. Stati Uniti- Italia

21 settembre 1967

In un’intervista televisiva, Francesco De Martino riconosce i contrasti interni al Psu sulla politica atlantica ed aggiunge "siamo mancati anche nel non insistere abbastanza sulla nostra esigenza di attuare il programma di riforme così come era stato concordato". P.S.I.

21-24 settembre 1967

A Catania, si svolge il congresso dell’Associazione nazionale magistrati che esamina i rapporti fra potere giudiziario e gli altri poteri dello Stato, primo fra tutti la Corte costituzionale.

22 settembre 1967

Sulla rivista "L’Espresso", Eugenio Scalfari firma un’editoriale dal titolo "De Lorenzo in Giappone", in cui ribadisce le sue accuse e osserva che "l’ex capo di Stato maggiore dell’esercito non solo non è stato punito, ma è stato addirittura promosso con una procedura che può essere definita ‘elegante’ solo da chi l’ha favorita". Piani occulti

22 settembre 1967

Su "L’Espresso", è pubblicato un rapporto scritto da Susanna Agnelli dopo due mesi di permanenza in Vietnam al seguito della Croce rossa che descrive le atrocità della guerra e conclude: "Se uno dovesse giudicare gli americani dal punto di vista dell’azione politica e militare degli Stati uniti in questo paese, l’impressione sarebbe di orrore". Stati Uniti- Italia

22 settembre 1967

Il pacifista americano David MacReynolds rivolge un appello ai soldati inviati nel Vietnam: "I patrioti, così entusiasti della guerra, vi dicono che il movimento per la pace è contro di voi. Dicono che noi dovremmo essere tutti mandati in Vietnam o fucilati, o almeno che dovremmo vergognarci perché mentre voi state combattendo, noi manifestiamo contro la guerra. Avete sentito dire di bandiere bruciate, di cartoline precetto date alle fiamme e che noi siamo un mucchio di comunisti: cioè una sorta di cancro. Ma riflettete. Se date fuoco a una cartolina precetto, bruciate un pezzo di carta; se date fuoco a una bandiera, bruciate un pezzo di stoffa. Ma se buttate una bomba al napalm, date fuoco a degli esseri umani…Voi non state liberando il Vietnam, voi lo occupate. Quando ‘liberate’ un villaggio, la gente viene fuori sorridendo ad offrirvi dei fiori? Le ragazze si precipitano ad abbracciarvi?… Si dice che l’esercito fa di voi degli uomini. Ma cos’è un uomo? C’è qualcosa di veramente virile nell’essere capaci di infilare una baionetta nella pancia di un altro uomo?" Stati Uniti

23 settembre 1967

A Milano, la Procura incrimina per ‘abbandono collettivo di pubblico servizio’, ai sensi dell’articolo 330 codice penale, 1500 vigili in relazione ad uno sciopero. Repressione

25 settembre 1967

Il governo israeliano ordina il coprifuoco in 7 villaggi palestinesi dopo un attentato della resistenza che ha fatto saltare una fabbrica di glucosio a nord di Tulkarem: 100 gli arrestati, diverse le espulsioni fra cui quella del capo della comunità mussulmana Abdul Hamid Saidj.

25 settembre 1967

A Milano, nel centro città, nell’inseguimento in auto della banda Cavallero, sia polizia che rapinatori in fuga aprono il fuoco tra la folla, provocando 3 vittime.

25 settembre 1967

A Roma, il giudice istruttore Antonio Alibrandi spicca 40 mandati di comparizione per il crac della Società mediterranea di assicurazione.

26 settembre 1967

Il Senato approva la legge sul controllo delle armi che aumenta le pene per la detenzione illegale ed il traffico.

27 settembre 1967

Gli israeliani bombardano Ismailia e accendono scontri con gli egiziani a Suez ed El Qantara, uccidendo 36 civili e ferendone diverse decine.

27 settembre 1967

A Trieste, il Tribunale condanna 40 lavoratori, accusati di adunata sediziosa in relazione ad una manifestazione dell’8 ottobre 1966, a pene varianti dai 5 giorni ad un mese. Repressione

28 settembre 1967

A Bologna, il Tribunale condanna ad alcuni mesi di reclusione (con un massimo di 11) i dimostranti per il Vietnam libero incarcerati da 4 mesi, ora rimessi in libertà per il ridimensionamento delle accuse ed i benefici di legge. Repressione

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