Precedente 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 ..Successive

25 febbraio 1969

A Praga, in piazza san Venceslao, anche il 17enne Jan Zajie, studente medio di Sumperk in Moravia, si uccide dandosi fuoco. Movimenti contestativi

25 febbraio 1969

Alla Camera dei deputati, Pietro Nenni sostiene l’ingresso della Gran Bretagna nella Comunità economica europea, affermando che l’Italia non accetterà veti. "Non possiamo accettare – dice – che il rifiuto di un solo governo arresti il movimento verso la ricerca prima della concordia e poi dell’unità". P.S.I.

25 febbraio 1969

A Roma, la polizia carica i precari della scuola in agitazione per richiedere un’occupazione stabile, che manifestano dinanzi Palazzo Madama. Repressione armata

26 febbraio 1969

Si verificano incidenti alla Camera dei deputati, dove il governo richiede il voto di fiducia sulla legge istitutiva della commissione d’inchiesta sulle presunte deviazioni del Sifar che, se approvata, farà decadere gli emendamenti volti ad impedire che l’inchiesta sia circoscritta e il segreto militare mantenuto. D.C. P.S.I. Piani occulti

26 febbraio 1969

E’ trasmessa una nota informativa alla divisione Affari riservati, redatta dalla fonte ‘Stadio’ sul conto di Gian Nicola Amoretti, monarchico: "Informasi che Gian Nicola Amoretti, dirigente del Fronte monarchico giovanile della Liguria, è stato chiamato a far parte della commissione giovanile presso ‘le Comunità europee di Bruxelles’. L’Amoretti, che viene ad essere l’unico rappresentante in tale organismo, ha ricevuto il significativo incarico durante i lavori dell’ultimo congresso internazionale di questa associazione tenutasi in Belgio nei decorsi giorni". Controllo politico di Stato e informative

26 febbraio 1969

A Milano, è scarcerato l’industriale tessile Felice Riva, che si rifugia in Libano sfuggendo ad un secondo mandato di cattura spiccato dopo pochi giorni nei suoi confronti.

26 febbraio 1969

A Roma, la polizia carica un corteo studentesco che si stava dirigendo verso l’Università, ancora serrata. Repressione armata

26 febbraio 1969

A Monfalcone, dopo 500 ore di sciopero è siglato un accordo fra i sindacati e la direzione dell’Italcantieri, in conseguenza del quale lo stabilimento è spontaneamente disoccupato dai lavoratori. Movimento operaio- sindacati

27 febbraio 1969

Giunge a Roma il presidente americano Richard Nixon. Egidio Ortona, ambasciatore italiano a Washington, annota: "Al Quirinale, Saragat e Nixon si ritirano per un incontro a quattr’occhi: deplorevole dispregio dei diplomatici…". A questo colloquio fra i due presidenti, svoltosi senza alcun testimonio, può esser fatta risalire la data d’inizio dell’operazione stragista che culminerà nell’eccidio di piazza Fontana del 12 dicembre 1969, finalizzata alla proclamazione dello ‘stato di emergenza’. Stati Uniti- Italia. Stragi- piazza Fontana

27 febbraio 1969

La desecretazione di un dossier contenuto negli archivi di Washington sui rapporti fra Usa e Italia ha reso in parte disponibile un resoconto stilato dal generale Vernon Walters del colloquio fra Richard Nixon e Giuseppe Saragat (peraltro svoltosi senza testimoni) secondo il quale il presidente italiano, concordando con quello americano sul ‘pericolo comunista’, avrebbe affermato che "agli occhi degli italiani il Pci si fa passare per un partito socialista attivista e rispettabile ma è dedito agli interessi del Cremlino; il suo capo, Luigi Longo, è a tutti gli effetti un funzionario sovietico. I comunisti hanno condannato l’invasione della Cecoslovacchia e la nostra stampa, e quella internazionale, vi hanno visto un distacco dall’Urss. E' un errore, lo hanno fatto perché gli italiani sono indignati, e per tenersi liberi di denunciare la Nato: la vogliono distruggere, rendere prima l’Italia neutrale poi allinearla a Mosca…Il Psi ha una frangia estremista di sinistra, come la Dc, ma con un peso maggiore: grazie alla complicità di questi due gruppi antiatlantici, il Pci è in grado di causare grossi guai". Circa la politica vaticana, ancora Saragat avrebbe affermato che Paolo VI "non ne capisce molto di politica, bisognerebbe dirgli che se il comunismo vincesse finirebbe in esilio o diverrebbe come il metropolita Alexei in Urss..". Il dossier contiene inoltre alcune raccomandazioni fatte al presidente americano da Henry Kissinger che, nel preparare il colloquio, ha insistito sul ruolo decisivo, oltre che di Saragat, di Mariano Rumor , ed ha concluso: "Non bisogna dare l’impressione che trattiamo l’Italia da nazione di rango inferiore". Stati Uniti- Italia

27 febbraio 1969

A Roma, l’arrivo di Richard Nixon avviene in un clima di forte contestazione. Manifestazioni di protesta sono indette nella capitale, presidiata da 12.000 poliziotti, e in diverse altre città. A Roma, la manifestazione di protesta è caricata dinanzi a palazzo Chigi. I dimostranti tengono la piazza contrastando la polizia per circa un’ora, poi la manifestazione rinasce in altri punti della città e si verificano ancora scontri con la polizia a piazza Colonna e a Fontana di Trevi. La polizia assedia l’ateneo occupato e si arriva allo scontro anche con elementi di destra che tentano di assaltare la facoltà di Magistero; nello scontro muore, cadendo da un muro, l’anarchico Domenico Congedo. Stati Uniti- Italia. Repressione armata. Violenza politica- caduti

27 febbraio 1969

Anche a Milano, la polizia carica la manifestazione contro Nixon indetta dinanzi al Consolato americano, con idranti e lacrimogeni, poi i poliziotti inseguono i manifestanti nelle vicinanze, spingendosi fin dentro i portoni delle case. Manifestazioni si svolgono anche in diverse altre città, fra le quali Bologna, Reggio Emilia, Pisa, Foggia. Stati Uniti- Italia. Repressione armata

27 febbraio 1969

In occasione della visita del presidente americano Richard Nixon, il parlamentare comunista Emanuele Macaluso respinge l’ipotesi di "un allargamento del centrosinistra passando attraverso un ovattamento dell’opposizione di sinistra". P.C.I.

27 febbraio 1969

Il quotidiano "Il Secolo d’Italia", organo del Msi, pubblica nella sua ultima pagina una scritta bilingue, in occasione della visita di Nixon in Italia, che recita: "Attenzione Nixon! L’Italia si prepara a tradire gli impegni atlantici sottoscritti con gli Stati uniti e a portare i comunisti al potere". Stati Uniti- Italia. Destra- M.S.I.

27 febbraio 1969

A Roma, presieduta da Guido Gonella, inizia i suoi lavori la Commissione di studio per la revisione del Concordato. D.C. Vaticano

28 febbraio 1969

Richard Nixon lascia la capitale alle ore 12, diretto a Parigi. Rispondendo alle interpellanze parlamentari dell’opposizione, il governo difende l’operato repressivo della polizia. Stati Uniti- Italia. Repressione armata

28 febbraio 1969

Manifestazioni contro Nixon si tengono ancora ad Alessandria, Aosta, Rimini, Ferrara, Modena, Genova dove scioperano gli operai delle fabbriche del Ponente, a Terni dove gli operai sfilano dietro l’immagine del loro compagno Luigi Trastulli, ucciso 20 anni fa dalla polizia, e ancora a Taranto, Salerno, Palermo. A Milano, si sparge la notizia che i giovani fermati sono stati percossi nei locali della Questura, come già dopo i fatti di Avola. Stati Uniti- Italia. Repressione armata

28 febbraio 1969

Il ‘Comitato di difesa e lotta contro la repressione’ in un suo comunicato denuncia all’opinione pubblica la collusione fra militanti di destra e forze di polizia, nonché l’utilizzo politico che degli attentati è fatto dalle forze di governo. Repressione armata. Violenza politica

28 febbraio 1969

A Roma, è compiuto un attentato dinamitardo contro un ingresso secondario di Palazzo Madama in via della Dogana vecchia. Anche se non rivendicato, il gesto sarà successivamente considerato come uno dei primi atti della ‘strategia della tensione’. Violenza politica. Piani occulti

28 febbraio 1969

Scioperano i lavoratori della Lanerossi a Vicenza, a Verbania quelli della Rhodiatoce contro i licenziamenti e per i diritti sindacali. A sostegno di questa agitazione, che riscuote molta solidarietà, si è formato un comitato cittadino di lotta. Movimento operaio

28 febbraio 1969

Nuove occupazioni contro il progetto Sullo si verificano a Torino, Bologna, Padova dove l’ateneo, dichiarato serrato dal rettore fino al 7 marzo, viene ‘riaperto’ dagli studenti dopo una manifestazione, a Firenze dove è rioccupata la facoltà di Lettere che era stata sgomberata, anche in questo caso dopo una manifestazione per i fatti di Roma. A Bari, gli studenti delle facoltà scientifiche occupano la loro sede. Movimenti contestativi

febbraio 1969

L’Italia riconosce il governo della Repubblica popolare cinese. D.C. P.S.I.

febbraio 1969

Paolo VI invia un messaggio ad Alexander Dubcek, nel quale riconosce il processo di liberalizzazione in campo religioso avviato dal suo governo. Vaticano

febbraio 1969

A Bascapè (Pavia), Giovanna Ronchi, figlia di Mario Ronchi, l’agricoltore che aveva assistito all’esplosione in volo dell’aereo di Enrico Mattei e poi aveva ritrattato le dichiarazioni iniziali, è assunta dalla Pro.De (in seguito divenuta Ge.Da.), società "direttamente riconducibile – come accerterà anni dopo il procuratore della repubblica di Pavia, Vincenzo Calia – al presidente della Snam Eugenio Cefis, anche attraverso il fratello Adolfo". Affare Mattei

febbraio 1969

Il generale Ernesto Cellentani, sulla "Revue militaire générale" scrive: "In seno alle forze politiche protagoniste dei disordini e delle sommosse si è andato rilevando specie negli ultimi tempi un processo crescente di osmosi, ideale e organizzativa, sul piano internazionale. Il problema potrebbe rappresentare, in un futuro prossimo, ulteriori complicazioni e difficoltà poste dall’intervento dell’assai importante componente giovanile studentesca. Sembra allora opportuno realizzare una stretta cooperazione civile e militare, sul piano europeo occidentale, tendente allo scopo di mettere a /disposizione/ fattori comuni esperienze ed informazioni; potrebbe allo scopo essere concretata da una politica dell’ordine pubblico ed un’altrettanta comune politica di informazione ed azione psicologica, entrambe necessarie. La popolazione non interessata al disordine potrebbe – infine – essere chiamata in determinati casi limite a cooperare al ristabilimento dell’ordine. Oggi esiste, ormai, un fronte interno anche in tempo di pace". Repressione

febbraio 1969

Esce l’ultimo numero de "La Nation européenne", organo di ‘Jeune Europe’. Destra- formazioni minori

1 marzo 1969

L’università di Roma viene occupata da migliaia di carabinieri e poliziotti armati: gli studenti avevano già disoccupato i locali e gli agenti trovano solo 7 giovani, che arrestano. Anche a Torino, la polizia ha sgomberato le facoltà umanistiche. Repressione armata

1 marzo 1969

A Roma la polizia respinge un assalto di manifestanti del Fuan alla federazione Pci in via delle Botteghe oscure. Repressione armata

1 marzo 1969

A Milano, poliziotti e carabinieri disperdono alcune decine di insegnanti precari che manifestano dinanzi all’istituto dove si tiene la cosiddetta ‘prova riservata’ per l’abilitazione, della quale essi chiedono la soppressione. Repressione armata

1 marzo 1969

A Milano, le Sam compiono un attentato incendiario contro una sezione del Partito comunista d’Italia marxista leninista. Una bomba carta è fatta esplodere contro la tipografia de "L’Unità" in viale Fulvio Testi. Violenza politica

Precedente 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 ..Successive