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30 maggio 1969

Partono altri scioperi articolati dei metalmeccanici, si astengono dal lavoro anche i tipografi dei quotidiani. Movimento operaio

30 maggio 1969

In Argentina, l’agitazione giovanile si è estesa ad importanti stabilimenti industriali e si sono verificati scontri a Cordoba, con altri 3 lavoratori uccisi e 78 feriti. Il generale Ongania annuncia l’imposizione della legge marziale a tutto il paese.

maggio 1969

A Washington, un rapporto del Dipartimento di stato informa la Casa Bianca che "in Italia è esplosa una tempesta politica a causa della spaccatura del Partito socialista unificato…che non si sa se Saragat e Nenni riusciranno a ricucire". Stati Uniti- Italia. P.S.I.

maggio 1969

A Padova, nei primi giorni del mese si presenta al commissario di Ps Pasquale Juliano, Nicola Pezzato, pregiudicato e missino, che in cambio di denaro gli fornisce i nomi di Fachini, Brancato, Petraroli e Bocchini come componenti di un’organizzazione dedita al compimento di attentati. Destra- M.S.I. Destra- formazioni minori. Strutture clandestine e semiclandestine

1 giugno 1969

A Parma, la polizia carica una manifestazione di disoccupati e studenti che bloccano il Giro d'Italia per protestare contro la chiusura della Salemi. L'intervento della polizia provoca contusi e sono operati arresti. Repressione armata

1 giugno 1969

Nuovo calendario di agitazioni per i coltivatori diretti, proclamato dall’Alleanza sindacale. Movimento contadino e bracciantile

2 giugno 1969

A Roma, militanti radicali e pacifisti sono disturbati e poi fermati dalla polizia mentre distribuiscono manifestini antimilitaristi in occasione della tradizionale parata. Repressione armata

2 giugno 1969

La Fiat minaccia sospensioni per fermare le lotte di reparto, dopo di che sono proclamate 2 ore di sciopero a Fiat Mirafiori. Alla Fiat, si stanno svolgendo in questi giorni anche le elezioni dei delegati di reparto (300 delegati per 20.000 lavoratori circa) che sostituiranno le vecchie commissioni interne. Ciò accade in diversi altri stabilimenti e gruppi industriali ma l’istituto non è ancora generalizzato, per le resistenze delle direzioni aziendali. Movimento operaio

2 giugno 1969

A Corigliano Calabro, sono state arrestate 12 persone per aver assalito e malmenato un gruppo di missini, che percorrevano le vie del paese ostentando simboli e slogan di destra. Violenza politica. Repressione armata

2 giugno 1969

A Ventimiglia, è compiuto un attentato dinamitardo contro la locale caserma dei carabinieri. Violenza politica

3 giugno 1969

A Trieste, è occupato il cantiere navale San Marco nel corso dell’agitazione dei navalmeccanici, in sciopero anche alla Spezia. Fermate anche a Corigliano, a Porto Torres e alla Piaggio di Savona. A Palermo, avvengono manifestazioni di protesta ad opera dei lavoratori delle aziende municipalizzate, che occupano la sede del Comune. Movimento operaio

3 giugno 1969

A Milano, gli studenti del movimento rioccupano il rettorato del Politecnico, issando bandiere rosse alle finestre. Movimenti contestativi

4 giugno 1969

Nel corso della riunione della direzione democristiana, Giulio Andreotti è accusato da più parti di usare strumentalmente la questione del divorzio per favorire una svolta a destra. D.C.

4 giugno 1969

E’ raggiunto un accordo fra il governo e i sindacati per il contratto dei postelegrafonici che ottengono l’orario unico e la possibilità di consegnare la posta una sola volta in un giorno. Movimento operaio

4 giugno 1969

Sono ancora fermi gli operai della Fiat Mirafiori a Torino, mentre astensioni dal lavoro e cortei continuano a Trieste, dove gli operai hanno presidiato i cantieri anche durante la notte, Genova, Pordenone. A Palermo, i lavoratori dei cantieri Piaggio hanno occupato la stazione ferroviaria. A Pordenone, i lavoratori della Rex conquistano i delegati di reparto e il diritto di assemblea. Movimento operaio

5 giugno 1969

A Mosca, si apre la conferenza mondiale dei partiti comunisti. La delegazione italiana è composta dal vice segretario nazionale del Pci Enrico Belringuer e da Bufalini, Cossutta, Galluzzi, Rossi, Boffa e Mechini. P.C.I.

5 giugno 1969

A Roma, militanti missini aggrediscono, a piazza Navona, Daniel Cohn Bendit, leader del movimento studentesco europeo. Violenza politica

5 giugno 1969

A Napoli, una bomba carta è fatta esplodere presso la sezione Pci in via Cirillo. Violenza politica

5 giugno 1969

A Milano, per la terza volta in poche settimane, la polizia sgombera il Politecnico dagli occupanti, chiamata ad intervenire dal rettore Finzi. Repressione armata

5-6 giugno 1969

Il presidente del Consiglio, Mariano Rumor, si reca in visita ad Ankara, in Turchia. D.C.

6 giugno 1969

E’ compiuto un attentato dinamitardo contro l’eliporto militare di Luni (La Spezia), che provoca ingenti danni. Violenza politica

6 giugno 1969

A Palermo, la direzione della Piaggio ordina la serrata dei cantieri dell’Acquasanta, mentre continua la lotta dei cantieristi, con 8.000 lavoratori fermi a Genova e Riva Trigoso e 3.000 operai in corteo alla Spezia. Per solidarietà con i lavoratori dei cantieri San Marco, si sono astenuti dal lavoro anche i metalmeccanici triestini. Movimento operaio

7 giugno 1969

A Padova, agenti dell’ufficio politico della Questura al comando del commissario di Ps Saverio Molino perquisiscono l’abitazione di Eugenio Rizzato, ispettore di zona per il Triveneto della Confederazione nazionale del commercio (Cnc) con sede a Treviso, sequestrando "una pistola automatica calibro 7,65 marca Beretta, con 15 pallottole complessive" per il cui possesso denunciano a piede libero il Rizzato per "detenzione e porto abusivo di armi e munizioni", ma il funzionario segnala solo alla divisione Affari riservati, omettendo di farne cenno nel rapporto alla magistratura, il rinvenimento della documentazione relativa al ‘Comitato d’azione di risveglio nazionale’ (Carn), nella quale si legge che fra i suoi scopi vi è "la formazione di gruppi d’assalto, pronti a qualsiasi evenienza e disposti a qualsiasi impiego, che saranno a tempo opportuno attrezzati in pieno assetto di guerra". Controllo politico di Stato e informative. Strutture clandestine e semiclandestine

8 giugno 1969

A Grottaferrata (Roma), è arrestata suor Maria Diletta Pagliuca per maltrattamenti nei confronti dei bambini ospitati nel suo istituto. All’istituto Santa Rita di Grottaferrata, gestito da religiose, sono morti diversi bimbi handicappati. Il magistrato ha ordinato la riesumazione delle salme. Vaticano

9 giugno 1969

A Milano, è compiuto un attentato dinamitardo contro la sede del Pci in via Cadore. L’azione è rivendicata dalle Sam. Violenza politica

10 giugno 1969

A Ginevra, intervenendo all’assemblea straordinaria dell’Organizzazione internazionale del lavoro, Paolo VI afferma che la lotta di classe "dopo aver a lungo dominato la nostra epoca" producendo "nuove sofferenze" può essere superata, e conclude invitando al dialogo fra le parti sociali. Vaticano

10 giugno 1969

A Milano, sono arrestati 14 militanti del movimento studentesco, fra i quali Capanna, Liverani, Toscano e Saracini con l’accusa di aver compiuto atti di violenza all’interno della Università Statale. Repressione armata

10 giugno 1969

Calendario sindacale della giornata: sciopero generale nelle Puglie, fermi i lavoratori del Cnr che occupano la sede, quelli della Bettoni di Brescia, occupati 2 calzaturifici di Lomazzo, sciopero cittadino a Maslianico per solidarietà con i lavoratori della Burgo che hanno occupato lo stabilimento, cortei a Palermo, Novara e Suzzara, dove i fittavoli scendono in piazza coi trattori, mentre sono ancora fermi i 2.000 cantieristi di Riva Trigoso e le lotte di reparto si sono estese anche alla Fiat- Grandi Motori. Movimento operaio

10 giugno 1969

Il militante del Partito marxista leninista d’Italia Massimo Magri denuncia lo smarrimento del passaporto. Il documento sarà successivamente utilizzato da Gianfranco Bertoli per espatriare.

11 giugno 1969

Nel corso della conferenza internazionale dei partiti comunisti ed operai che si svolge a Mosca, Enrico Berlinguer afferma: "Noi respingiamo il concetto che possa esservi un modello di società socialista unico e valido per tutte le situazioni…Noi pensiamo che, nelle nostre condizioni, l’egemonia della classe operaia debba realizzarsi in un sistema politico pluralistico e democratico…Noi contiamo in Italia sia perché siamo parte del movimento comunista e operaio internazionale, sia perché siamo, al tempo stesso, una forza nazionale che non si limita alla propaganda delle conquiste socialiste che si realizzano in altri paesi, ma elabora e conduce in piena indipendenza la lotta per la rivoluzione socialista in Italia". P.C.I.

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