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1 settembre 1969

A Firenze, il cardinale Florit ha definito ‘scismatica’ la comunità dell’Isolotto che, riunita in assemblea per rispondere al prelato, decide che i parroci don Mazzi, don Caciolli e don Gomiti, non andranno più in Curia. Movimenti contestativi. Vaticano

2 settembre 1969

Il questore di Genova, in risposta alla lettera del 19 agosto del ministero degli Interni, risponde definendo non meritevoli di attenzione, perché assolutamente non pericolosi per l’ordine democratico, i gruppi del Msi e quelli esterni (On, Giovane Europa, Costituente nazionale rivoluzionaria) e concentrando la sua attenzione sul ‘Comitato di difesa civica’ di cui "nell’ultimo incontro avvenuto a Genova fra il Borghese e noti locali industriali si è espressamente parlato…come organismo non clandestino, ma palese, i suoi programmi non dovranno essere tenuti riservati, e che costituirebbe il lato ‘pubblico’ dell’organizzazione, dietro la quale agirebbero persone economicamente facoltose, cioè i finanziatori. A tale associazione dovrebbero corrispondere altre di tipo ‘attivo’ formate prevalentemente da giovani simpatizzanti per la destra o comunque anticomunisti in senso assoluto; il tutto dovrebbe essere coordinato da Junio Valerio Borghese e dal suo ex aiutante Arillo". Controllo politico di Stato e informative. Destra- M.S.I. Destra- formazioni minori

2 settembre 1969

A Torino, Agnelli sospende 7.400 operai Fiat, con la motivazione che gli scioperi hanno danneggiato la produzione; le sospensioni diventeranno 20.000, poi 35.000 nei giorni successivi. I sindacati Cgil, Cisl, Uil e Sida proclamano uno sciopero di protesta per ottenere il ritiro dei provvedimenti repressivi e l’inizio delle trattative per la vertenza nazionale il 9 settembre; diversamente, sarà sciopero ‘duro’. A Milano, scioperano i lavoratori della Pirelli. Movimento operaio

3 settembre 1969

La ‘Squadra 23’, dipendente dall’ufficio Affari riservati ed operante a Torino, redige un appunto sul conto di Giovanni Agnelli: "Alle 21 di ieri, nella sua abitazione di corso…, il presidente della Fiat avvocato Agnelli ha intrattenuto a cena l’ing. Pirelli, il dott. Chiusano (direttore delle Relazioni esterne della Fiat), il dott. Scassellati-Sforzolini (direttore della Fondazione Agnelli) e il dott. Nori (capo ufficio stampa dell’Unione industriale di Torino). Nel corso di lunghe conversazioni protrattesi fin verso la mezzanotte, l’avv. Agnelli e i suoi ospiti hanno trattato vari argomenti, principalmente quello relativo all’atteggiamento della stampa nei riguardi della Fiat, della Pirelli e dell’industria in genere. Dopo aver osservato che a due soli giornali, praticamente, si può far credito di obiettività e cioè al "Corriere della sera" e al "Sole 24 Ore", l’ing. Pirelli si è mostrato propenso a svolgere un’azione chiarificatrice con altri quotidiani, in modo che risultino il più possibile aderenti alla realtà economico- industriale le eventuali notizie che verranno pubblicate in futuro. Parlando poi della situazione sindacale e dei fatti verificatisi ieri a Milano per la Pirelli, e a Torino per la Fiat, l’ing. Pirelli si è detto disgustato di certe posizioni assunte dai sindacati che appoggiano le impossibili richieste di frange maoiste ed ha approvato la decisione della Fiat di sospendere il lavoro in quei reparti che si trovano in crisi di produzione per mancanza di pezzi provenienti dalle officine dove 6 o 700 ‘contestatori’ fermano il lavoro sotto i più assurdi pretesti. Per quanto riguarda la sua azienda, l’ing. Pirelli ha dichiarato che userà la massima fermezza, specie se dovessero ancora accadere episodi incresciosi come quelli di ieri, allorché il blocco della sede centrale da parte di scioperanti, non ha consentito l’ingresso a chi intendeva recarsi al lavoro. Egli stesso, ha aggiunto l’ing. Pirelli, aveva dovuto raggiungere la sede alle 6 del mattino. L’avv. Agnelli, dal canto suo, ha osservato che alla Fiat non si poteva fare a meno di adottare il provvedimento di sospensione suddetto, anche perché i tre sindacati appaiono suddivisi in troppe correnti e non danno, almeno in questa circostanza, garanzie di serie trattative. Intanto, secondo l’avvocato Agnelli, l’organizzazione sindacale dimostra debolezza nel non saper o voler disgiungere le proprie responsabilità da quelle dei gruppi contestatori cui si debbono le odierne agitazioni. Ha riconosciuto che i sindacati, alla notizia del comunicato Fiat sulla sospensione del lavoro, non hanno acceduto nel ritenerla una ‘serrata’ e si è dimostrato fiducioso che la loro azione verrà diluita in uno sciopero di breve durata (in effetti, ciò si è verificato puntualmente perché nella notte i sindacati hanno proclamato uno sciopero di due ore). Per quanto riguarda il futuro, i due industriali hanno osservato che la ripresa dell’attività lavorativa nelle aziende dopo le ferie estive, si presenta abbastanza favorevole dal punto di vista della produzione. In quasi tutti i settori e particolarmente in quello metalmeccanico e della gomma il mercato garantisce assorbimento per un lungo periodo. Le preoccupazioni riguardano l’insieme delle rivendicazioni economiche e normative che i sindacati si apprestano ad avanzare per il rinnovo dei contratti. Agnelli e Pirelli hanno espresso seri dubbi che si possa accedere alle richieste dei lavoratori senza gravi ripercussioni sui costi e, di conseguenza, sulle possibilità competitive dell’industria italiana nell’area del Mec ed altrove. Riprendendo, infine, l’argomento dei rapporti con la stampa, è stato deciso di dare incarico al dott. Chiusano per la Fiat e al dott. Nori per l’Unione industriale, di illustrare in via riservata i rispettivi punti di vista ai più qualificati esponenti dei quotidiani di informazione ed a tale scopo risulta che è già stato fissato un appuntamento per oggi pomeriggio con Alberto Ronchey, direttore de ‘La Stampa’ ". Controllo politico di Stato e informative

3 settembre 1969

E’ redatta una nota informativa, vista anche dal ministro della Difesa Luigi Gui, sul conto del colonnello ftr. (cong.) Giuseppe Falcone. Costui, "nella cui abitazione sono stati recentemente sottratti, ad opera di ignoti, argenteria, quadri ed altri oggetti, tra cui un moschetto automatico ‘Beretta’ con relative munizioni – nel denunciare il furto ai carabinieri ha insistito perché venisse assunta a verbale la seguente dichiarazione: ‘Nell’anno 1948 in previsione delle elezioni politiche che si presentavano abbastanza difficoltose ebbi incarico in qualità di comandante del presidio di Sacile, dal comando del V Comiliter di Udine, di armare alcuni civili fidati nella zona di Sacile, Vittorio Veneto, Valcellina e limitrofi, di un certo quantitativo di armi. Detti armi anche all’Arcivescovado di Udine –mons. Zaffonato- allora vescovo di Vittorio Veneto. Tutta questa zona era sotto il controllo diretto. Ad elezioni ultimate ritirai le armi e le versai alla sezione staccata di Artiglieria di Conegliano. Avevo con me e mi serviva nei diversi giri di ispezione un mitra ‘Beretta’ con alcune cartucce. Detto mitra, al quale ero affezionato, ritenni di non versarlo e tenerlo in casa’ ". Controllo politico di Stato e informative. Strutture clandestine e semiclandestine. D.C. Vaticano

3 settembre 1969

Ad Acri (Cosenza), è occupato il Municipio da manifestanti che protestano per la mancata autorizzazione per una scuola tecnica, fatto ascrivibile ad una situazione di malcontento che ha radici più profonde. Movimenti contestativi

3 settembre 1969

Ad Hanoi, muore Ho Ci Minh.

4 settembre 1969

A Torino, una scheda del servizio informativo della Fiat dà conto che l’operaio F.M. è stato "fermato il 3.7.69 in occasione di uno sciopero rivendicativo di carattere economico nei confronti della Fiat, nella zona di corso Traiano…". Strutture clandestine e semiclandestine. Repressione armata

4 settembre 1969

A Milano, i lavoratori della Pirelli Bicocca cominciano lo ‘sciopero del rendimento’ e si fermano quelli della Om Fiat. Fermate e scioperi sono in corso in molte località. Movimento operaio

4 settembre 1969

Il quotidiano socialista "Avanti!" scrive: "L’autunno potrà essere ‘caldo’ ma non a causa e per colpa di qualche estremista, bensì come conseguenza di una perdurante cecità padronale di fronte alle spinte verso nuovi equilibri di potere che si manifestano nella società". P.S.I. Movimento operaio

4 settembre 1969

Il quotidiano milanese "Il Giorno" pubblica una dichiarazione di Alberto Tridente, segretario provinciale della Fim-Cisl: "La Fiat sa bene cosa contiamo. Alla Fiat Mirafiori ci sono più di 50.000 operai e appena 18 membri di commissione interna. Nello stesso stabilimento, fra noi e la Fiom faremo sì e no 1600 tesserati. Perché? Perché da sempre la Fiat cerca di decapitare i nostri quadri appena si formano, da sempre fa una politica contro il sindacato, verso il quale i lavoratori non possono che avere sfiducia". Movimento operaio- sindacati

5 settembre 1969

La Fiat ritira le sospensioni; mentre viceversa si interrompono le trattative per gli edili. I lavoratori della Pirelli continuano lo ‘sciopero del rendimento’ nonostante la presenza della polizia davanti ai cancelli. Movimento operaio. Repressione armata

5 settembre 1969

A Rieti, presso l’albergo ‘Cavallino bianco’ di Monte Terminillo, si svolge un ‘corso di aggiornamento del Msi per dirigenti giovanili’ al quale partecipano 127 militanti fra i quali: Vincenzo Centorame, di Teramo; Graziano Gubbini e Luciano Lanfranco, di Perugia; Romolo Magnani, Pietro Paolo Lentini, Bruno Spotti, emiliani; Piergiorgio Marini, di Ascoli Piceno; Ugo Martinat, di Torino; Alessandro Floreani, Pietro Tondato, Giancarlo Patrese, Delfo Zorzi, Pier Giorgio Gradari, Piero Longo, Massimiliano Fachini, veneti. Destra- M.S.I.

5 settembre 1969

A Venezia, militanti di Ordine nuovo delle tre Venezie contestano il ‘Festival del cinema’ dove viene proiettato anche un film sovietico. Destra- formazioni minori. Destra- M.S.I.

5 settembre 1969

A Parma, due bottiglie incendiarie sono lanciate contro la sinagoga; per il fatto è successivamente fermato lo studente P.P., già accusato di aver compiuto attentati contro sezioni del Pci. Contro la violenza di destra, si svolge una manifestazione cittadina. Violenza politica

6 settembre 1969

Da Ruvo di Puglia, dove si è trasferito, il commissario di Ps Pasquale Juliano invia al giudice padovano, Ruberto, un puntiglioso memoriale difensivo nel quale riferisce di essere stato informato dal confidente Francesco Tomasoni che esisteva una organizzazione, responsabile di attentati, che faceva capo a "certo avvocato Freda da Padova", e a un bidello del ‘Configliachi’ di Padova che va identificato in Marco Pozzan, responsabile dei Volontari nazionali del Msi di Padova. Destra- M.S.I. Destra- formazioni minori. Strutture clandestine e semiclandestine

7 settembre 1969

Il quotidiano comunista "l’Unità", organo del Pci, scrive che in Italia è in vigore l’allarme Nato che sarebbe stato decretato il 6 luglio, nell’incombenza della crisi di governo, con l’approntamento di un piano segreto, che prevede in caso di necessità la mobilitazione delle basi militari e l’occupazione di ministeri, partiti, giornali da parte di unità speciali dell’esercito e dei carabinieri. P.C.I. Piani occulti

7 settembre 1969

A Roma, sconosciuti manomettono gli scambi ferroviari della linea Roma- Ostia Lido, così che solo per caso è evitato un grave incidente. Violenza politica

7 settembre 1969

A Torino, è compiuto un attentato con un ordigno confezionato con polvere nera, contro la sede dell’Arcivescovado. Violenza politica

8 settembre 1969

Ad Alfonsine (Ravenna), i coltivatori danneggiati dalla grandine manifestano per chiedere indennizzi e interventi di difesa del territorio. Movimento contadino e bracciantile

8 settembre 1969

A Milano, nasce il ‘Collettivo politico metropolitano’, fondato da Renato Curcio e Alberto Franceschini. Sinistra- formazioni minori

8-15 settembre 1969

A Roma, è presente il dirigente di Ot, Armando Marques, come segnala il Questore con nota successiva diretta al Viminale. Controllo politico di Stato e informative. Destra- formazioni minori

9 settembre 1969

A Padova, la valigeria ‘Al Duomo’ acquista con regolare fattura le borse di similpelle della ‘Mosbach & Gruber’.

9 settembre 1969

Federico D’Amato invia al colonnello Gasca Quierazza, capo dell’ufficio ‘D’, la copia della relazione che svolgerà alla riunione del coordinamento dei servizi di polizia due giorni più tardi. La relazione è ‘riservatissima’, scritta in francese ed intitolata "Les faites terroristes en Italie", che sintetizza il contenuto di una prima relazione inviata il 15 agosto al ministro degli Interni Franco Restivo. In questa, con riferimento agli attentati ai treni dell’8-9 agosto si "ipotizza quali responsabili: a) gruppi austro- tedeschi- sud tirolesi; b) gruppi di estrema destra; c) gruppi anarcoidi, filo- cinesi, maoisti e contestatori. La prima ipotesi non trovava conforto; gli estremisti di origine nazionalsocialistico- fascista risultavano, all’epoca, aver adoperato solo cariche rudimentali con sistemi a micce; gli anarcoidi, invece, avevano rivelato nell’azione terroristica una migliore qualità ed efficienza tecnica". Nell’esaminare, quindi, la figura dell’editore Giangiacomo Feltrinelli, la relazione "contiene un capitolo nel quale era considerata l’eventualità che i terroristi potessero avere dei collegamenti segreti all’estero. E’ notorio infatti –afferma- che gli anarchici sono in collegamento tra loro sul piano internazionale attraverso l’Internazionale anarchica…". Controllo politico di Stato e informative. Destra- formazioni minori. Sinistra- formazioni minori

10 settembre 1969

A Roma, un gruppo di baraccati è aggredito dalla polizia in via Pigafetta, un agente estrae la pistola. E’ arrestato uno studente. Repressione armata

11 settembre 1969

Si svolge lo sciopero generale dei metalmeccanici su tutto il territorio nazionale, con altissima partecipazione e combattività, mentre altre 24 ore di astensione saranno effettuate in forme articolate; da 2 giorni inoltre, i lavoratori hanno sospeso la prestazione delle ore straordinarie. Movimento operaio

11 settembre 1969

A Tel Aviv, l’avvocato Felicia Langer invia una lettera al ministro della Difesa israeliano Ha Kyria per denunciare le torture inflitte ad Abdullah Yousuf Odwan, arrestato il 28 marzo 1969, e per richiedere l’apertura di una inchiesta.

12 settembre 1969

Nel corso della riunione del ‘Club di Berna’ si definisce la relazione conclusiva che fra l’altro riconosce: ‘l’autonomia dei gruppi di estrema sinistra dai Partiti comunisti; la realtà della contrapposizione di questi gruppuscoli con le confederazioni sindacali; il coordinamento internazionale, non riferibile ad una unica centrale bensì distinto fra esse, dei gruppi anarchici, trotzkisti e marxisti- leninisti’.

12 settembre 1969

Scioperano un milione di edili per il contratto. E’ ancora ferma la Pirelli, e un corteo sfila da Milano a Sesto San Giovanni. Movimento operaio

13 settembre 1969

A Padova muore, precipitando inspiegabilmente nella tromba delle scale, Alberto Muraro, portiere dello stabile di piazza Insurrezione, dove abita Massimiliano Fachini, e testimone chiave dell’inchiesta condotta dal commissario di Ps Pasquale Juliano contro il gruppo Fachini-Freda. Avrebbe dovuto testimoniare due giorni dopo. Destra- M.S.I. Strutture clandestine e semiclandestine

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