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16 febbraio 1971

Scioperano i vetrai dopo la rottura delle trattative per il rinnovo contrattuale. Migliaia di contadini manifestano ancora a Roma, per sollecitare la approvazione della legge sui fitti. Movimento operaio. Movimento contadino e bracciantile

16 febbraio 1971

A Palermo, militanti missini assaltano la Casa dello studente, il ginnasio Umberto I e il Municipio. Violenza politica

16 febbraio 1971

A Livorno, ignoti profanano il cimitero ebraico. Violenza politica

17 febbraio 1971

A Torino si svolge uno sciopero generale, dopo che la Fiat ha sospeso nuovamente 40.000 lavoratori per le conseguenze degli scioperi. Scioperano i tessili. Movimento operaio

18 febbraio 1971

A Reggio Calabria, sono sgomberati con l’impiego di oltre 1.000 uomini fra militari, poliziotti e carabinieri e mezzi corazzati M-113 i quartieri Sbarre e Santa Caterina, dove la popolazione in rivolta aveva eretto stabili barricate. Per la prima volta dall'immediato dopoguerra, sono impiegati i carri armati contro la popolazione civile. Fermi, contusi e feriti. Repressione armata

18 febbraio 1971

A Roma, è compiuto un attentato contro la sede del Pci all’Eur. Attentati contro le sedi del Pci sono compiuti anche a Milano e a Casalpusterlengo. Violenza politica

18 febbraio 1971

I Gap compiono un attentato contro la raffineria Garrone di Arquata Scrivia. Le Br invece lanciano un ordigno, a Torino, contro la sede del sindacato autonomo Sida. Violenza politica

19 febbraio 1971

Nel rapporto del Viminale dedicato ad una riunione del Club di Berna sulla contestazione studentesca, si sostiene che "almeno all’origine si deve rilevare la spinta di qualche servizio segreto americano (non parlo dell’Fbi, ha precisato il delegato tedesco facendo con questo una pesante allusione alla Cia) che ha finanziato elementi estremisti in campo studentesco". Controllo politico di Stato e informative

19 febbraio 1971

Il Partito comunista polemizza duramente con la Democrazia cristiana a proposito del viaggio di Emilio Colombo negli Stati uniti. Secondo Enrico Berlinguer, esso è stato compiuto "per offrire al governo Usa quelle garanzie che esso chiede contro ogni autonomo sviluppo democratico del nostro paese", e lo paragona a quello di De Gasperi quando i governanti italiani "accettarono di subordinare gli interessi e la indipendenza del nostro paese ai voleri dell’imperialismo americano". P.C.I. D.C. Stati Uniti- Italia

19 febbraio 1971

E’ firmato, dopo una lunga lotta, l’accordo per il gruppo Falck. Movimento operaio

19 febbraio 1971

A Genova, la sezione del Pci Villa è distrutta da un incendio doloso. A Catania, elementi di destra aggrediscono studenti e docenti riuniti in assemblea universitaria, ferendone 3 a randellate, il professor Gabriele Centineo e 2 studenti, Sebastiano Giuffrida e Giuseppe Lamartina: quest’ultimo è il più grave, per una frattura al capo. Sono arrestati i fratelli Vincenzo e Francesco Rapisarda e Vincenzo Cardullo. Il Senato accademico dell’Università di Catania decide di costituirsi parte civile al processo. Violenza politica

20 febbraio 1971

A Washington, il presidente Richard Nixon riceve il presidente del Consiglio italiano Emilio Colombo e il ministro degli Esteri Aldo Moro. L’ambasciatore Egidio Ortona, presente al colloquio, annota: "…Nixon attacca subito in modo molto serio. Vuol ripetere ancora una volta come egli attribuisce estrema importanza all’evolversi della situazione italiana. Ciò che capita da noi ha ripercussioni nel Mediterraneo, nella Nato, ma non solo. Basti pensare all’America latina. Quello del Cile è certo un preoccupante episodio, ma se qualcosa di simile accadesse in Italia, si avrebbero ripercussioni gravissime di portata mondiale. ‘Non voglio interferire nella vostra politica interna. La sola cosa che mi auguro è che la Democrazia cristiana sappia mantenersi salda e unita…’ ". Stati Uniti- Italia. D.C.

20 febbraio 1971

In un rapporto al presidente americano, il segretario di Stato William Rogers, pur non escludendo per l’Italia la possibilità di "una soluzione extra- costituzionale", ha affermato la inopportunità di un paragone semplicistico fra situazione italiana e cilena (vedi nota 22 dicembre 1970) in quanto "ci sono differenze fondamentali. L’Italia è più prospera, non elegge il presidente col voto popolare, da 25 anni la governa la Dc, che su 8mila amministrazioni locali ne controlla 5mila. In Italia i nostri investimenti non sono sulla scala del Cile, non coalizzano la gente contro di noi, e nessun partito democratico è filo- comunista". Pur essendo vero- continua- che "il Vaticano non svolge più il ruolo politico attivo che svolse sotto Pio XII, e i pareri dei vescovi non sono omogenei", tuttavia la situazione resta diversa e suscettibile di rischiararsi, dipendendo ciò dal ruolo svolto dalla Dc. Dal canto suo il segretario per la sicurezza Henry Kissinger aveva consigliato il presidente di insistere perché "Colombo prenda misure serie e durature per rafforzare la Dc, distinguerla dal centrosinistra e combattere il Pci". Stati Uniti- Italia. D.C.

20 febbraio 1971

A Roma, si conclude il 38° corso accademico del ‘Nato Defence College’. Il segretario generale della Nato, nel suo intervento, si chiede se il Patto atlantico abbia il diritto di intervenire "nel caso che i comunisti o altri partiti ostili alla Nato prendessero il potere in uno dei Paesi membri". Egli giunge alla conclusione che "non si devono chiudere gli occhi al fatto che la presenza dei comunisti nel governo di un Paese alleato porterebbe praticamente, prima o poi, all’inevitabile ritiro di questo paese dall’Alleanza atlantica anche se le relative misure formali non fossero immediatamente adottate. E’ ovvio che questa situazione (che si sta pericolosamente profilando in Italia) interesserebbe direttamente e preoccuperebbe l’Alleanza atlantica. Quale sarebbe in questo caso la reazione concreta della Nato sul piano diplomatico e quali le conseguenze, nessuno è in grado di prevedere e io non mi azzardo a fare ipotesi".

20 febbraio 1971

A Roma, l’ambasciatore italiano presso il Vaticano Gianfranco Pompei annota il resoconto di un colloquio con mons. Benelli: "Mi manifesta la viva preoccupazione espressagli da S.E. mons. Pangrazio, che le perquisizioni nei seminari apostolici (nell’azione intrapresa dalla magistratura a difesa dell’infanzia), svolgendosi in questo clima di divorzio e azione anticoncordataria, possa essere inopportuna perché rinfocola l’anticlericalismo. Non contesta l’opportunità di difendere l’infanzia…I giudici ricercano casi di maltrattamenti, sfruttamento delle rette con somministrazioni insufficienti e avariate (viveri e medicine scaduti), condizioni igieniche deplorevoli, omissione dell’invio delle liste ai giudici, in maniera da privare gli abbandonati della possibilità di essere adottati e non perdere così le pur misere rette…" Vaticano

20 febbraio 1971

Il Pci presenta alla Camera una proposta di legge per ridurre la ferma a 12 mesi. P.C.I.

22 febbraio 1971

A Milano, è compiuto un attentato incendiario ai danni della sezione Pci Arrighini, in via Ercole Ferrario. Due giorni orsono, un fatto analogo è stato compiuto contro la sezione comunista Gramsci di Reggio Emilia. Violenza politica

23 febbraio 1971

A Milano, la polizia guidata dal vice questore Vittoria procede allo sgombero di alcuni stabili occupati, procedendo dopo violente cariche a un fitto lancio di candelotti lacrimogeni, all’arresto di 25 persone e al fermo di altre 66. Repressione armata

23 febbraio 1971

A Napoli, prendendo a motivo l’aggressione di uno studente di sinistra da parte di avversari politici, la polizia irrompe nell’istituto tecnico Righi, operandovi una violenta carica. Repressione armata

23 febbraio 1971

Manifestano nuovamente i lavoratori della Ignis Ire, che è stata serrata. Movimento operaio

23-24 febbraio 1971

Ad Arzignano (Vicenza), un blocco stradale organizzato sul ponte del Guà dagli operai della Pellizzari è caricato dal battaglione 'Padova'. Gli operai resistono, seguono scontri ed un assedio al Palazzo comunale. Il giorno seguente i manifestanti organizzano le barricate, ma in questa occasione la polizia non compare. Repressione armata. Movimento operaio

24 febbraio 1971

A Ravenna, i bieticoltori piantano una tenda davanti allo stabilimento dell’ Eridania, per rivendicare l’innalzamento del prezzo loro corrisposto e solidarizzano con i lavoratori dello zuccherificio. A Bologna, si svolge un corteo contro i licenziamenti nel settore tessile. Movimento operaio. Movimento contadino e bracciantile

24 febbraio 1971

A Milano, è compiuto un attentato dinamitardo contro la sezione Pci Carminelli, in via Archimede. Violenza politica

24 febbraio 1971

A Palermo, è sequestrato Antonino Caruso, figlio dell’imprenditore Giacomo Caruso, imparentato con il mafioso Pietro Torretta e legato all’esponente democristiano Bernardo Mattarella. D.C.

24 febbraio 1971

Ad Algeri, il governo nazionalizza le compagnie petrolifere francesi.

25 febbraio 1971

A Reggio Calabria, nel corso delle quotidiane dimostrazioni, un agente in borghese apre il fuoco sulla folla, ferendo un bambino. Repressione armata

25 febbraio 1971

Mons. Agostino Casaroli, segretario del consiglio per gli affari pubblici della Santa Sede, inizia il viaggio in Urss che si concluderà il 1° marzo. Vaticano

25 febbraio 1971

Si svolge a Milano la prima assemblea generale della Confederazione mondiale corrispondenti diplomatici, alla quale partecipano: Michele Maria Tumminelli, Mario Vecchi, Adalberto Tardini, Guglielmo Sessa, Pietro Sarasso, Gianni Samuelli, Antonio Santopietro, Mario Riccardi, Francesco Perez, Maurizio Pardocchi, Mario Mottura, Enzo Magni, Alberto Macchi, Paolo Frassi, Giuseppe Diana, Augusto Chiericati, Piero Calcaterra, Alfonso Bonaccorsi, Gaetano Basso, Armando Baj, Giorgio Strini, Vincenzo Zanzi, Giovanni Gramellini, Paolo Ghini, Mario Vedovato, Raphael Villarino, Luciano Pelliccioni, Irene Imperiali di Francavilla, Lino Orlando, Fabrizio Ferrari, Luciano Contini, Clois Avigni, Fernando Berardini.

26 febbraio 1971

A Genova, nel corso di una rapina di autofinanziamento, Mario Rossi, leader del gruppo ‘22 Ottobre’ uccide il fattorino Alessandro Floris. Violenza politica- caduti

26 febbraio 1971

A Gela, scioperano i lavoratori dell’Anic contro l’atteggiamento antisindacale dell’azienda a partecipazione statale, che ha effettuato rappresaglie contro la lotta per la revisione delle qualifiche. Movimento operaio

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