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30 gennaio 1971

A Padova, si svolge un convegno della ‘Giovane Italia’ al quale prende parte il militante di Avanguardia nazionale di Trento, informatore del maggiore Angelo Pignatelli del Sid con il criptonimo di Avorio, che il giorno successivo relazionerà sul contenuto degli interventi. Destra- M.S.I. Destra- formazioni minori. Controllo politico di Stato e informative

30 gennaio 1971

A Milano, il pretore del lavoro Montera ordina il reintegro nel posto di lavoro per Giuseppe Bonora, licenziato dalla Sit Siemens, in applicazione dello Statuto dei lavoratori.

30 gennaio 1971

A Milano, manifestano gli studenti del movimento contro la repressione, il governo Colombo e l’imperialismo americano. A Roma, decine di elementi di destra dotati di armi improprie assaltano la facoltà di Scienze politiche, occupata dagli studenti di sinistra. Movimenti contestativi. Violenza politica

31 gennaio 1971

A Roma, in un suo intervento, Enrico Berlinguer afferma che il Pci deve portare avanti la rivoluzione socialista "oltre i limiti entro cui l’esperienza storica l’aveva fatta vittoriosa a oriente". P.C.I.

31 gennaio 1971

Il democristiano Emilio Colombo dichiara: "Non abbiamo bisogno dei richiami di improvvisate vestali dell’ordine come il Pci, che ha dato per anni copertura, per ambigui giochi politici, a ogni sorta di infantile estremismo. E’ questo estremismo che ha finito per ridare fiato ad un neofascismo che oggi insidiosamente cerca lo scontro di piazza". D.C. P.C.I.

31 gennaio 1971

A Milano, un gruppo di estremisti di destra assalta e devasta il bar Magenta, abituale ritrovo di giovani di sinistra. A Varese, un gruppo di destra organizza una sassaiola notturna contro le sedi del Pci e della Cisl. Violenza politica

31 gennaio 1971

A Trento, il confidente del Sid noto come Avorio relaziona sul convegno svoltosi a Padova il giorno precedente scrivendo che l’oratore ha affermato che, nel caso il socialista Francesco De Martino sia eletto presidente della repubblica consentendo così ai comunisti di giungere al potere per vie pacifiche, la destra prenderà a sua volta le armi. Controllo politico di Stato e informative. Destra- formazioni minori. Piani occulti

31 gennaio 1971

A Los Angeles (Usa), 5.000 messicani sfilano per le vie della città rivendicando i loro diritti. Le forze di polizia li aggrediscono uccidendone uno, ferendone 25 e arrestandone alcune centinaia. Stati Uniti

gennaio 1971

Salvatore Drago, secondo la testimonianza resa dal capitano Antonio Labruna, fa pervenire ai vertici del Sid il suo ringraziamento per il comportamento mantenuto, a copertura, durante e dopo l’operazione del 7/8 dicembre 1970. Destra- formazioni minori. Piani occulti

gennaio 1971

A San Benedetto del Tronto, sono effettuati 10 arresti e numerosi fermi fra i pescatori e la popolazione che, dopo la morte di alcuni marinai del 'Rodi', hanno protestato chiedendo il recupero dei corpi e la ripresa dei lavori di ripristino di un quartiere alluvionato. Repressione armata

gennaio 1971

A Siracusa, 92 famiglie occupano appartamenti Iacp nel quartiere di Santa Panagia, ma sono sgomberate dalla polizia che denuncia tutti i capifamiglia. Repressione armata

gennaio 1971

A Roma e Fusaro (Napoli), scendono in agitazione i lavoratori della Selenia, l’azienda elettronica modello detta la ‘fabbrica del Duemila’ su una vertenza molto avanzata, duramente contrastata dalla direzione che colpirà i dipendenti più attivi con denunce alla magistratura. Movimento operaio

1 febbraio 1971

A Milano, militanti di Ordine nuovo veneti e lombardi fanno esplodere un potente ordigno al plastico in uno scantinato dell’Università. A parere degli inquirenti l’attentato era rivolto contro il movimento studentesco. Nella giornata di oggi, si svolge in città lo sciopero di un’ora contro la aggressione alla Camera del lavoro del 29 gennaio. Altri attentati si verificano a Modena e Varese contro sedi del Pci e della Cgil. Violenza politica

1 febbraio 1971

A Brescia, sciopera la Om Fiat per il licenziamento di un delegato di reparto. Entra in agitazione il gruppo Ignis, dove sono state effettuate trattenute e contro i ritmi insostenibili e l’autoritarismo della direzione; nonché quelli della Salmoiraghi di Nerviano, azienda a partecipazione statale che ha effettuato la serrata. Movimento operaio

1 febbraio 1971

A Genova, protestano i detenuti nel carcere di Marassi. Movimenti contestativi

2 febbraio 1971

Cinquemila parà del governo di Saigon sbarcano da aerei americani in Laos, sull’altopiano di Bolovens.

2 febbraio 1971

Assume il comando dell’Arma dei carabinieri il generale Corrado Sangiorgio che subentra al generale Luigi Forlenza.

2 febbraio 1971

A Foggia, nel corso di uno sciopero la polizia apre il fuoco uccidendo il bracciante Domenico Centola. Repressione armata- caduti

2 febbraio 1971

A Roma, 5.000 tra poliziotti e carabinieri irrompono nella Casa dello studente occupata, devastandola e malmenando i presenti, impiegando lacrimogeni rivestiti di ferro a gittata lunga e armi da fuoco. Alcuni studenti sono immobilizzati col fucile in bocca. Prima di sgomberare, le forze di polizia lavano le pareti che un giornalista de "La Stampa" descriverà in seguito come "lorde di sangue". Ha partecipato personalmente all'azione il vice questore Mazzatosta. Il bilancio finale è di 214 fermati, 3 arrestati, 61 contusi e feriti. Repressione armata

2 febbraio 1971

A Roma, sono arrestati per concorso negli attentati ai distributori di benzina Luigi Capparella e Carmelo Staltari. Violenza politica

2 febbraio 1971

A Treviso, è compiuto un attentato contro la sede della Dc. Violenza politica

3 febbraio 1971

A Reggio Calabria, durante gli scontri tra polizia e manifestanti per Reggio capoluogo, è gravemente ferito da un candelotto lacrimogeno sparato a brevissima distanza e ad altezza d'uomo il dentista Angelo Pugliatti; sono arrestati per possesso di armi e munizioni l’avvocato Bolignano e Annunziato Turro, componenti del ‘Comitato d’azione per Reggio capoluogo’. A Catanzaro, è lanciata una bomba contro la sede della Regione. Repressione armata

3 febbraio 1971

A Messina, decine di aderenti al Fuan irrompono in un’aula dell’Università dove si sta svolgendo un’assemblea del movimento studentesco e feriscono alcuni dei partecipanti. A Napoli, militanti missini feriscono, nel corso di un’aggressione, gravemente a coltellate Domenico Puddu, militante di sinistra. Violenza politica

3 febbraio 1971

I lavoratori occupano gli stabilimenti di Ossona e Viggiù del gruppo Muller, per protesta contro l’autoritarismo della direzione e la sospensione di alcuni operai. Movimento operaio

4 febbraio 1971

A Catanzaro, nel corso di una manifestazione indetta dai partiti per protestare contro l’attentato del giorno prima ai danni del palazzo della Regione, vietata dalla Questura per motivi di ordine pubblico, sono lanciate alcune bombe a mano fra alcune centinaia di militanti di sinistra che sostano nei pressi di una sezione del Msi. Resta ucciso Giuseppe Malacaria e altre 14 persone rimangono ferite, alcune in modo grave. Le indagini dirette dall’ispettore generale di Ps Ariberto Vigevano porteranno all’arresto di 4 militanti del Msi di un paese dell’interno, fra i quali il locale segretario del partito; ma la magistratura li proscioglierà per ‘assoluta mancanza di indizi’, nonostante le proteste pubbliche di Vigevano che ribadisce il suo convincimento sulla colpevolezza dei militanti missini. Violenza politica- caduti. Destra- M.S.I.

4 febbraio 1971

A Bologna, la polizia interviene per impedire uno sciopero studentesco al Pacinotti, indetto per protestare contro le azioni della ‘Giovane Italia’, entra nella scuola operando 9 arresti, 30 fermi e pestaggi. Repressione armata

4 febbraio 1971

Scioperano le lavoratrici di una fabbrica di plastiche di Seregno denunciando che il padrone, Mario Bellù, ha picchiato alcune operaie. La Fiat, la Indesit e la Olivetti hanno praticato sospensioni di lavoratori in conseguenza delle agitazioni per le vertenze. Movimento operaio. Violenza politica

5 febbraio 1971

A Roma, il Consiglio superiore della magistratura (Csm) approva un ordine del giorno: "Il Csm, considerate le manifestazioni di violenza che da qualche tempo turbano la vita del paese con una gravità e una diffusione tali da far ritenere che si intenda compromettere il democratico progresso del popolo italiano; richiamata in particolare l’intollerabile catena di delitti contro le persone, le cose e la pubblica incolumità compiuti nella città di Reggio Calabria dove, inasprendo una controversia che deve essere risolta dagli organi pubblici competenti, si è instaurato un clima di disordine e di terrore; rilevate le minacce, le aggressioni e le violenze compiute in numerose altre città e accompagnate da inammissibili manifestazioni come a Roma, Milano, Trento, Trieste, Palermo, Napoli e da ultimo Catanzaro, dove ieri un cittadino di 33 anni è stato ucciso ed altri gravemente feriti, ritiene proprio dovere, come organo di autogoverno della magistratura, alla quale spetta di far osservare le leggi dello Stato e, prima fra esse, la Costituzione repubblicana nata dalla resistenza, di esprimere il proprio sdegno nei confronti degli esecutori e dei mandanti di così gravi attentati alla civile convivenza del popolo italiano; richiamandosi al messaggio rivolto ieri dal Presidente della repubblica, esprime la certezza che l’ordine giudiziario, nella sua autonomia e indipendenza saprà, specie in questa particolare situazione, amministrare giustizia con fermezza e tempestività". Violenza politica

5 febbraio 1971

Le organizzazioni sindacali hanno indetto uno sciopero a Catanzaro, per protestare contro le bombe e la morte di Malacaria. Brevi astensioni e manifestazioni più partecipate si svolgono a Milano, Torino, Genova, Livorno, Porto Marghera, Bologna, dove si protesta anche per altre azioni aggressive della destra. Scioperano anche i lavoratori del gruppo Zanussi dove in 6 mesi i dipendenti sono calati di 2.000 unità, a fronte di investimenti in Spagna. Movimento operaio- sindacati. Violenza politica

5 febbraio 1971

A Roma, la polizia carica un corteo studentesco indetto per protestare contro i fatti del 2; seguono scontri dopo un lancio di molotov dei manifestanti verso l'abitazione dell'on. Franco Restivo. Sono operati 20 arresti a fine corteo, mentre i manifestanti si sciolgono. Paolo Ricci, studente simpatizzante del movimento, è ferito da elementi di destra dinanzi al liceo Mamiani. Repressione armata. Violenza politica

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