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24 marzo 1976

In Argentina, un colpo di mano militare incruento rovescia il regime di Isabel Peron sostituendolo con una giunta di capi di Sm.

25 marzo 1976

Cessa l’allarme Nato con la frase in codice "Nebbia fitta calante". Piani occulti

25 marzo 1976

Si svolge uno sciopero generale di 4 ore (che a Pozzuoli, per decisione dell’attivo sindacale, è prolungato a 8 ore) come sbocco degli scioperi di base e delle proteste contro il carovita. A Bergamo, nel corso della manifestazione alla Prefettura, la polizia apre il fuoco ferendo gravemente la 17enne Luisa Toffetti ed operando 15 arresti. A Milano, un dirigente della Locatelli spara contro gli scioperanti con un fucile da caccia; i carabinieri, intervenuti, puntano le armi contro i lavoratori; 20 fermati anche davanti alla Ras che tentavano di far uscire gli impiegati. Sempre a Milano si verifica tensione anche la sera, ad un concerto organizzato dal Psi col jazzista Charles Mingus il cui incasso è destinato ai lavoratori delle fabbriche in lotta, quando un gruppo di persone, pretendendo di entrare gratis, si lancia contro i carabinieri che reagiscono con una carica indiscriminata; anche il vice direttore di "Avanti!", salito sul palco per sedare gli animi, è colpito da un candelotto. Repressione armata

26 marzo 1976

Mario Tanassi riceve una comunicazione giudiziaria per ‘concussione aggravata’ nell’ambito dell’inchiesta sullo scandalo Lockheed. Stati Uniti- Italia

26 marzo 1976

Al termine del congresso nazionale, è eletto segretario del Psdi Giuseppe Saragat che ricopre anche la carica di presidente del partito. Nel corso dei lavori è stato contestato Mario Tanassi, per il suo coinvolgimento nell’affare Lockheed.

26 marzo 1976

A Milano, Fabrizio De Michelis e Giorgio Invernizzi, militanti missini, uccidono una ragazza, Olga Calzoni, nel tentativo di sequestrarla. Destra- M.S.I. Violenza politica- caduti

26 marzo 1976

A Mosca, Boris Ponomarev segnala al comitato centrale del Pcus che ad esso "si è rivolto il membro della direzione e della segreteria del Partito comunista italiano, compagno Cervetti (messaggio cifrato da Roma n 432 del 19 marzo 1976) chiedendo di fornire al suo partito un aiuto finanziario per l’importo di un milione di dollari..." P.C.I.

27 marzo 1976

E’ interrogato il generale Gianadelio Maletti su Marco Pozzan e, per la seconda volta, si fa riferimento alla figura dell’accompagnatore di Labruna in Spagna da Stefano Delle Chiaie. Stragi- Piazza Fontana

28 marzo 1976

Sono arrestati il generale Gianadelio Maletti ed il capitano Antonio Labruna, nell’ambito dell’inchiesta sulla strage di piazza Fontana. Stragi- Piazza Fontana

28 marzo 1976

A Roma, il Tribunale condanna l’editore Giulio Savelli e il responsabile di "Stampa alternativa" Marcello Baraghini, rispettivamente a 10 mesi e a 1 anno e 6 mesi con i benefici della condizionale per entrambi, per ‘oscenità’, con riferimento al libro "Contro la famiglia"; la relativa denuncia era partita dai ‘Cattolici tradizionalisti’. Repressione

29 marzo 1976

L’ex militante di Avanguardia nazionale Paolo Pecoriello consegna ai magistrati, tramite il suo difensore, il memoriale preparato su invito del giudice istruttore di Torino, Luciano Violante. In esso si afferma, fra l’altro, che Ordine nuovo ed Avanguardia nazionale "non operano mai in posizione di rivalità, anzi si può dire senz’altro che quasi sempre collaborano…In quel periodo (1961-62) furono condotte anche accurate ricerche in campo sionista, e furono schedati numerosi ebrei, che in vari campi svolsero attività a favore di Israele e dell’Internazionale sionista. Tale ricerca fu condotta da Fabio De Martino, successivamente membro del direttivo dell’Anpd’I, implicato nel tentativo di golpe nel 70…In tutti questi anni, non si può mai parlare di un netto distacco fra il Msi e Avanguardia nazionale. Infatti servimmo la prima volta il candidato Ernesto Brivio, nella campagna elettorale per le elezioni amministrative. Successivamente nelle politiche An tentò addirittura di proporre un proprio candidato al Parlamento, Paolo Signorelli, ma sempre nelle liste del Msi. Ma Avanguardia dette il massimo del suo contributo nel duello fra Almirante e Michelini in evenienza del congresso di Pescara. L’on. Almirante, promotore della corrente ‘Rinnovamento’ mise nelle mani di Stefano Delle Chiaie l’organizzazione di detta corrente, incaricandoci di prendere in mano, in poco tempo, la direzione del maggior numero possibile di sezioni, onde poter disporre in sede di congresso dei loro voti. In questa occasione a me e Mario Merlino fu affidata la direzione del gruppo giovanile della sez. ’Istria e Dalmazia’, che era la più importante di Roma. Ebbi la prima prova dei contatti di nostri elementi con ufficiali dell’Arma dei carabinieri e del Sifar nell’inverno del 64. Addetto a questi contatti era Cataldo Strippoli, e numerose volte ci fu prospettata l’ipotesi che avremmo dovuto operare parallelamente e agli ordini provenienti dai loro comandi. Nel periodo settembre-ottobre 65, partecipai all’attacchinaggio di un manifesto che riportava l’effige di Stalin ed era firmato: Movimento marxista comunista d’Italia…La sera del 5 gennaio (1966) mi giunse una telefonata, in cui mi comunicarono che quella notte avremmo dovuto attaccare dei manifesti nelle province di FI-PS e Livorno. Effettuammo l’operazione in tre squadre. Solo una macchina fuse il motore e non poté partecipare. Il manifesto da attaccare trattava di una fornitura di armi della Cina al nord Vietnam ed è nuovamente firmato Movimento marxista leninista d’Italia…Era la sera dell’11 dicembre (1969). La mattina successiva telefonai al mio amico Roberto Palotto, il quale alle ore 11 mi veniva a trovare, e dopo aver parlato insieme delle mie intenzioni, mi lasciò dicendomi che sarebbe tornato la sera per darmi una risposta. Rimasi a letto tutto il pomeriggio, con la febbre altissima, e solo alle 17 mi alzai e accesi la televisione. Da un servizio speciale del telegiornale appresi ciò che era accaduto a Roma e a Milano. Intuii subito di cosa si poteva trattare, e mi sentii mancare la terra sotto i piedi. Mi riempii di medicinali e decisi di ripartire il mattino successivo. Prima della partenza mi recai a casa di Palotto, ma era già stato arrestato, per cui maggiormente impaurito mi allontanai nel minor tempo possibile…" Destra- M.S.I. Destra- formazioni minori. Piani occulti. Stragi- Piazza Fontana

29 marzo 1976

A Torino, 2 giovani della IV Internazionale sono accoltellati da elementi che rientrano da una manifestazione cittadina per la ‘Costituente di destra’. Violenza politica

30 marzo 1976

E’ redatto un ‘appunto’ informativo sul conto di Marco De Amici che non risulta trasmesso successivamente dall’ispettorato Antiterrorismo, diretto dal questore Emilio Santillo, alla Questura per l’inoltro alla magistratura: "Fonte confidenziale ha riferito che tale Marco De Amici, da Brescia, studente a Milano, abitante a Novate, trasportava esplosivo dalle cave di Brescia che consegnava a Maurizio Ferrari. Sarebbe stato lui a trasportare, se pure inconsapevolmente, l’esplosivo T/4, usato per la strage di Brescia. Subito dopo il fatto si mostrava molto strano, timoroso e pauroso, non per le indagini della polizia, ma per l’eventuale rappresaglia degli stessi ‘amici’, temendo che avrebbero potuto fargli fare la stessa fine del Ferrari. E’ un tipo malleabile, saprebbe diverse cose e probabilmente nominativi e particolari in merito al triste episodio; dopo la strage si sarebbe allontanato per un certo periodo di tempo da Milano e, ritornandovi, si sarebbe recato in un bar della città che fa angolo con viale Abruzzi, chiedendo al titolare il comportamento da tenere essendo tale esercente, probabilmente, a conoscenza di particolari sull’episodio criminoso. Il confidente definisce il De Amici come elemento non pericoloso, entrato in un gioco più grande di lui, e da qui il suo timore verso i suoi ‘amici’, che ha originato questo suo ‘sfogo’. Il De Amici avrebbe 22/23 anni". Controllo politico di Stato e informative. Stragi- Piazza della Loggia

30 marzo 1976

A Napoli, nel corso di una manifestazione contro la disoccupazione, la polizia interviene con estrema violenza, provocando numerosi feriti ed operando 29 arresti. Sono stati nel frattempo scarcerati Marra, Pirolla e Lanzini, arrestati in febbraio all’ufficio di collocamento. Repressione armata

30 marzo 1976

A Milano, sono stati spiccati altri 5 avvisi di reato in relazione alle ‘ronde operaie’ del sabato davanti alla Knipping di Quinto Stampi. Repressione

30 marzo 1976

E’ arrestato, nell’ambito dell’inchiesta sui sequestri di persona, l’avvocato Gian Antonio Minghelli.

31 marzo 1976

A Roma, alla conclusione di un comizio di Giorgio Almirante, un gruppo di missini assalta la sezione Pci di via Greppi, facendo anche uso di armi da fuoco. Violenza politica

31 marzo 1976

A Milano, 3 individui entrano nello studio del dottor Fulvio Nori, ginecologo radicale abortista, e lo ‘gambizzano’. Violenza politica

31 marzo 1976

A Milano, i lavoratori della metalmeccanica Creas, che durante lo sciopero del 25 marzo ha annunciato la messa in liquidazione, occupano lo stabilimento. Movimento operaio

31 marzo 1976

A Roma, alcune centinaia di terremotati del Belice manifestano davanti al Parlamento. Movimenti contestativi

marzo 1976

E’ interrogato il colonnello Antonio Viezzer sull’espatrio di Marco Pozzan e sull’accompagnamento di Labruna in Spagna da Stefano Delle Chiaie. Stragi- Piazza Fontana

marzo 1976

A Milano, sono rinviati a giudizio per traffico di armi ed esplosivo Gianni Nardi, Luciano Bruno Stefano, Gudrun Kiess, Luciano Baldazzi, Giancarlo Baebler. Destra- formazioni minori. Repressione

marzo 1976

La lira raggiunge un record negativo nel mercato dei cambi, 880 a 1 nei confronti del dollaro.

marzo 1976

L’Istat rende noto un aumento di disoccupazione di 300.000 unità nell’ultimo anno e di 700.000 giovani in cerca di primo impiego.

marzo 1976

Per un volantino critico sull’atteggiamento sindacale nella vertenza del parastato, la Cgil veronese sospende 17 iscritti, per 2 dei quali si ventila la espulsione. Movimento operaio- sindacati

1 aprile 1976

Alla Camera dei deputati, la Dc ed il Msi riescono a far approvare, con 298 voti a favore, l’articolo 2 della legge sull’aborto che lo qualifica come "reato gravissimo", e lo consente solo nei casi di pericolo estremo per le donne. D.C. Destra- M.S.I.

1 aprile 1976

A Villa Vicentina (Udine), si tiene una manifestazione con militari, Psi e sinistra rivoluzionaria per la riforma delle forze armate e per protestare contro i 14 arresti seguiti alla protesta per l’arresto di Mastromauro; analoga manifestazione segue fra 2 giorni a Udine. P.S.I. Sinistra- formazioni minori. Movimenti contestativi

1 aprile 1976

A Massa, dove la polizia ha sgomberato per la seconda volta gli appartamenti occupati, gli ex occupanti si trasferiscono nelle case occupate di Marina di Massa. Repressione armata

1 aprile 1976

A Roma è aggredito da militanti di sinistra, dinanzi alla sua abitazione, Giancarlo Milite. Violenza politica

2 aprile 1976

Organizzato dal Centro studi strategici della Georgetown University, si svolge a Washington un convegno sul tema: "La stabilità politica dell’Italia". Partecipano, fra gli altri, Ray Cline, William Colby, Horacio Rivero, Clara Booth Luce, Wynfred Joshua, Claire Sterling, il giornalista Marino De Medici. L’ammiraglio Horacio Rivero, ex comandante delle forze navali Nato nel sud Europa, dichiara: "Chi controlla l’Italia, controlla il Mediterraneo. L’accesso del Pci porterebbe l’Italia al neutralismo, con l’uscita dalla Nato e l’eliminazione della più importante struttura logistica, informativa per le comunicazioni della Sesta flotta americana". Da parte sua, Wynfred Joshua, funzionario della Dia, afferma che "probabilmente in nessun altro luogo la minaccia all’Alleanza atlantica è stata più chiara che nel suo schieramento meridionale, dove le tendenze politiche contribuiscono a rappresentare una sfida profonda alle difese dell’Occidente". Stati Uniti- Italia

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