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31 maggio 1976

In Libano, fanno il loro ingresso l2 mila uomini dell’esercito siriano, che occupano i punti chiave in appoggio ai falangisti cristiani e in funzione di contrasto ai palestinesi.

31 maggio 1976

A Firenze, la polizia carica i militanti di sinistra che, a Palazzo Strozzi, contestano un comizio di Giorgio Almirante, operando 20 arresti e decine di fermi. Repressione armata

31 maggio 1976

A Milano, inizia il processo per omicidio colposo a carico del capitano Alberto Antonetti che il 12 dicembre 1970 guidava il reparto dal quale è partito il candelotto mortale per Saverio Saltarelli. Repressione armata- caduti

31 maggio 1976

Il governatore della Banca d’Italia afferma la necessità di bloccare la scala mobile per contrastare l’inflazione. La federazione unitaria Cgil-Cisl-Uil oppone un rifiuto. Movimento operaio- sindacati

31 maggio 1976

Da gennaio a maggio 1976, secondo dati forniti dall’Istituto centrale di statistica, l’occupazione nella grande industria è diminuita dell’1,3%.

1 giugno 1976

Il parlamentare missino Sandro Saccucci tenta di attraversare la frontiera al valico di Brogeda. E’ respinto senza, peraltro, che gli siano sequestrati i documenti. Destra- M.S.I.

1 giugno 1976

L’ammiraglio Mario Casardi, direttore del Sid, risponde al giudice istruttore Angelo Vella che aveva sollecitato notizie sugli accertamenti compiuti dal servizio sulla strage dell’Italicus: "Come già precisato il Sid non ha svolto, neppure in tempi successivi, indagini specifiche sull’attentato in oggetto, perché non di sua pertinenza, né d’altra parte dall’attività informativa sono emersi elementi utili per ulteriori accertamenti". Stragi- Treno Italicus

1 giugno 1976

Il pretore milanese Simoneschi ordina alla direzione dell’Alfa Romeo di corrispondere le somme detratte a titolo di ferie ai lavoratori individuati come ‘assenteisti’. Dopo pochi giorni, pervengono a 20 operai mandati di comparizione per cortei interni di anni prima. Repressione

1 giugno 1976

In Cile, il democristiano Eduardo Frei entra nel Consiglio di stato creato dal golpe di Pinochet.

2 giugno 1976

Il presidente del Consiglio Aldo Moro, dopo il trasferimento dell’inchiesta sul cosiddetto ‘golpe bianco’ da Torino a Roma, scrive al procuratore della repubblica di Roma in risposta alle lettere inviategli dal giudice istruttore Luciano Violante il l2 febbraio e il 15 aprile 1977 (vedi rispettive note):"Mi è stato chiesto di confermare se la materia relativa ad eventuali finanziamenti e alle finalità specifiche di detti finanziamenti sia coperta da segreto politico- militare. Il quesito non può ovviamente riguardare il primo punto, dato il diniego del generale Miceli di aver ricevuto finanziamenti per fini non istituzionali. Per quanto, invece, riguarda il secondo punto non è possibile valutare se sussista o meno il segreto politico- militare opposto dall’ufficiale, in quanto nulla risulta al riguardo né al ministro della Difesa da me interpellato, né a questa Presidenza. Pertanto, in difetto di qualsiasi elemento di diversa o indiretta informazione, non si è in grado di esprimere un giudizio sulla segretezza o meno di un fatto meramente ipotetico e non circostanziato". Anche sul conto di Edgardo Sogno, Moro risponde negativamente. D.C. Piani occulti

2 giugno 1976

A Firenze, insieme ai reparti militari, nella ricorrenza dell’anniversario della fondazione della Repubblica, sfilano per la prima volta i reduci partigiani. Resistenza

2 giugno 1976

A Roma, militanti di sinistra devastano un bar, in via delle Medaglie d’Oro, ritenuto luogo di ritrovo dei militanti di destra della zona. Violenza politica

3 giugno 1976

A Parigi, nel comizio tenuto insieme al leader comunista francese Georges Marchais, Enrico Berlinguer definisce l’eurocomunismo come un mezzo per indicare "posizioni e iniziative nella vita politica interna" dei partiti comunisti italiano e francese, e la "visione che essi hanno del cammino verso il socialismo e dei peculiari caratteri che esso deve avere in paesi come i nostri". P.C.I.

3 giugno 1976

Sul quotidiano "La Stampa" appare un’intervista a Renzo De Felice, che osserva il fenomeno degli intellettuali che si schierano, sempre più numerosi, con il Pci: "Parlando di moda del giorno, ci riferiamo soprattutto a certi intellettuali. Ammetto, e spero, che in certi casi la loro sia un scelta consapevole. Purtroppo ho l’impressione, però, che molti votino comunista nel timore di perdere la qualifica di uomini di cultura". P.C.I.

3 giugno 1976

A Latina, la Procura della repubblica emette mandato di cattura in relazione ai fatti di Sezze contro il maresciallo del Sid Francesco Troccia per favoreggiamento, omissione di atti d’ufficio e falsa testimonianza, per avere secondo alcuni testimoni coperto la fuga del latitante Saccucci. Mandati sono spiccati anche a carico di Allatta e Angelo Pistolesi, amico del Troccia. Destra- M.S.I. Violenza politica- caduti. Repressione

3 giugno 1976

Ad Ancona, alla riapertura del processo in secondo grado per l’uccisione di Mariano Lupo (vedi nota 25 agosto 1972), la difesa di Bonazzi, Ringozzi e Saporito (condannati rispettivamente a 11 anni, 6 anni e 10 mesi, 4 anni e 5 mesi in primo grado) avanza la ‘legittima suspicione’. Violenza politica- caduti

3 giugno 1976

A Venezia, la polizia sgombera palazzo Gussoni, sfitto da anni ed occupato da 11 famiglie nei giorni di Pasqua. Repressione armata

4 giugno 1976

Con un comunicato congiunto, Italia e Angola annunciano l’apertura delle rispettive sedi diplomatiche.

4 giugno 1976

Si svolge lo sciopero nazionale dei tessili che coincide con la giornata di lotta nelle fabbriche del gruppo Gepi-Ipo, tra le quali Innocenti, Faema, Singer, Ducati, Torrington, Angus, Mammuth. "Disoccupati di lusso, ci pagano per non lavorare", è scritto su uno striscione alla Faema. Movimento operaio

4 giugno 1976

La ‘Squadra 50’, operante a Genova, invia all’ispettorato Antiterrorismo una nota informativa intestata a "extraparlamentare di sinistra" : "Fonte confidenziale attendibile ha riferito che De Andrè Fabrizio Cristiano …residente a Genova, dovrebbe acquistare o avrebbe già acquistato un appezzamento di terreno in località Tempio Pausania (Sassari) dove intenderebbe istituire una comune per extraparlamentari di sinistra. Nei periodi di permanenza a Genova, lo stesso avrebbe contatti con elementi appartenenti al gruppo anarchico ed a quello filo- cinese. Il De Andrè è persona nota a codesto Ministero". Controllo politico di Stato e informative

4 giugno 1976

A Roma, al termine di un comizio del parlamentare missino Michele Marchio, ignoti esplodono colpi di arma da fuoco contro i partecipanti ferendo Domenico Franco, Lorenzo Papi, Daniele Rossi, Gianni Amati. Violenza politica

5 giugno 1976

A Beirut, fanno il loro ingresso le truppe siriane.

5 giugno 1976

A Roma, si conclude il processo a carico dei dirigenti e dei militanti di ‘Avanguardia nazionale’. La settima sezione penale del Tribunale condanna per ‘ricostituzione del disciolto partito fascista’: Stefano Delle Chiaie, Adriano Tilgher, Roberto Agnellini, Cristiano De Eccher, Felice Genoese Zerbi, Stefano Mingrone e Carmassi Pietro a 2 anni di reclusione; Liborio Trigona, ad un anno e 4 mesi di reclusione; Antonio Fiore, Marco Marchetti, Saverio Saverino Morelli, Adalberto Fadini, Danilo Fadini, Roberto Rivieri, Claudio Luin, Antonino Cotrupi, Alessandro D’Intino, Andrea Mieville, Cesare Perri, Marco Marcucci, Mario Ricci, Claudio Scarpa, Remo Viezzoli, Kim Borromeo, Franco Frutti, Michele Maurelli, Luigi Giuseppe Piccolo, Giovanni Mossa, Antonio Gatto a 5 mesi di reclusione; Salvatore Vivirito a 3 mesi e 15 giorni. Sono assolti ‘per non aver commesso il fatto’: Guido Giannettini, Roberto Pochini, Gianluigi Lilli, Francesco Mantella, Bruno Luciano Stefano, Ferdinando Caggiano, Franco Lonardi, Antonio Braggion, Davide Petrini, Natale Munaò, Giuseppe Baggetta, Vincenzo Buffo, Enrico Perillo, Maniero Di Stefano, Luigi Lamannis, Antonio Pugliese, Mario Pellegrini, e Flavio Campo; assolti per ‘insufficienza di prove’, Angelo Apicella, Antonio Benefico, Savino Bagnato, Agazio Origlia, Armando Tedesco, Marcello Politi, Giovanni Walter Colombo, Francesco Pedercini, Alfredo Gorla, Stefano Trentin, Bruno Di Luia, Saverio Ghiacci, Marco Ballan, Dario Lisiak, Pietro Siclari. Destra- formazioni minori. Repressione

5 giugno 1976

A Milano, i lavoratori studenti che hanno appena rioccupato la casa albergo di via Borromeo, sono circondati dalla polizia e caricati, benché non tentino alcuna forma di resistenza. Repressione armata

5 giugno 1976

A Verona, nel quartiere Borgo Roma 4 militanti di Avanguardia operaia sono aggrediti da una squadra di destra mentre affiggevano manifesti di Dp (Democrazia proletaria); uno di essi riporta trauma cranico. Violenza politica

5 giugno 1976

A Milano, è aggredito da militanti di sinistra il consigliere comunale del Msi, Leo Siegel. A Roma, è dato alle fiamme il cinema Barberini dove si sarebbe dovuta svolgere, il giorno successivo, una manifestazione del Msi, azione rivendicata dai ‘Nuovi partigiani’. Violenza politica

6 giugno 1976

I Maestri venerabili della Sardegna "chiedono che si faccia chiara, completa e definitiva luce sul comportamento del fratello Gelli" e ne sollecitano il deferimento al Tribunale massonico circoscrizionale del Lazio. Strutture clandestine e semiclandestine

6 giugno 1976

A Verona, alla caserma Duca di Montorio, è arrestato il soldato Pasquale Amari. I suoi commilitoni protestano con un minuto di silenzio. Repressione armata

7 giugno 1976

Il presidente del Consiglio, Aldo Moro, scrive a Giulio Andreotti: "Caro Andreotti, in relazione alle premure rivolte, mi è gradito comunicarti di avere preso nota della tua segnalazione a favore del Gr. uff. rag. Giovanni Ghinazzi, proposto per il conferimento dell’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce. Mi riservo di darti notizie in merito appena possibile". D.C.

7 giugno 1976

A Roma, un gruppo di studenti che volantinano e protestano per la disaffissione di manifesti politici dai muri della facoltà di Magistero è bloccato armi in pugno da poliziotti, che fermano Giovanni Vilella di Avanguardia operaia ed un militare che aveva preso un volantino. Repressione armata

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