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12 luglio 1976

A Napoli, si ribellano i detenuti del carcere e un folto gruppo di giovani sale sul tetto per rivendicare il trasferimento ad un carcere minorile. Anche al milanese San Vittore, una ventina di persone salgono sul tetto.

12 luglio 1976

A Napoli, per il terzo lunedì consecutivo scendono in piazza i disoccupati per chiedere la effettività dei 5.000 posti di lavoro promessi dal sottosegretario Bosco. Il vice prefetto rifiuta di riceverli. Movimenti contestativi. D.C.

12 luglio 1976

A San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno), sono processati 9 simpatizzanti della nuova sinistra che avevano protestato in occasione del fermo, da parte dei carabinieri, di alcuni hippies. Repressione

12-13 luglio 1976

A Bruxelles, il Consiglio europeo giunge ad un accordo sul numero dei seggi del Parlamento europeo eletto a suffragio universale. Italia, Francia, Gran Bretagna e Germania avranno 81 seggi a testa.

12-15 luglio 1976

A Roma, all’hotel Midas, si riunisce il comitato centrale del Psi che obbliga alle dimissioni Francesco De Martino a seguito della sconfitta elettorale del 20 giugno, ed elegge segretario nazionale Bettino Craxi con 23 voti favorevoli e 8 astensioni. Il ruolo prevalente nella ‘svolta del Midas’ è comunemente attribuito a Giacomo Mancini. P.S.I.

13 luglio 1976

E’ affidato a Giulio Andreotti l’incarico di formare un nuovo governo. I gruppi parlamentari democristiani avevano suggerito al presidente, accanto al nome di Andreotti, quello di Aldo Moro, il quale ha comunicato pubblicamente la propria indisponibilità. D.C.

13 luglio 1976

Commentando le consultazioni intercorse nei giorni seguenti l’incarico, Giulio Andreortti scriverà che, per i veti incrociati dei partiti, "…sulla carta ero in una strada senza uscita, mentre dagli alleati Nato venivano emissari a consigliarci ‘prudenza’ spiegando che questo voleva dire: un programma coraggioso e senza comunisti". Andreotti riferisce quindi di un "colloquio riservato" con Enrico Berlinguer: "La gravità del momento (di cui naturalmente addebitava le colpe alla loro ‘ghettizzazione centrale’) era da Berlinguer responsabilmente condivisa. Da parte mia, non potevo transigere su equivoci nella continuità della linea di politica estera ‘occidentale’ (atlantica ed europea) anche perché non mi sfuggiva davvero la pesantezza della ‘intimatio’ di Portorico e andava rimosso qualsiasi appiglio per pressioni ulteriori. Lo dissi con chiarezza senza suscitare obiezioni. Berlinguer mi chiedeva solo la garanzia personale di dimettermi se i comunisti fossero stati costretti a ritirare il loro appoggio; che nell’immediato era espresso con l’astensione, ma sperava potesse mutarsi in voto favorevole". I due passano quindi ad esaminare "l’impatto sui sindacati" : "Io non amavo il termine austerità – scrive Andreotti- tuttavia le casse erariali erano vuote, il limite di indebitamento estero abbondantemente superato: tale drammatica situazione non poteva non allarmare anche i rappresentanti dei lavoratori che ‘dovevano’ collaborare. Le frange estremiste avrebbero certamente tentato di mettere in difficoltà i comunisti: per questo era necessario che il governo si desse carico di spiegare giorno dopo giorno situazioni e provvedimenti, colloquiando attivamente sia con i Gruppi parlamentari sia con le Confederazioni. Di tanto in tanto ci saremmo trovati anche in via riservata in casa di Tonino e Giglia Tatò (e così avvenne)". Andreotti annota infine "un passo francese di dissuasione. Ne fu incaricato il ministro Jean Lecanuet…Potei illustrargli a fondo la situazione e tornò a Parigi con uno stato d’animo molto tranquillizzato". D.C. P.C.I.

13 luglio 1976

A Roma, nel corso di un dibattito nella sede della Federazione della stampa, Angelo Rizzoli polemizza con quanti l’accusano di utilizzare denaro pubblico per acquistare giornali, e risponde che preferisce investire in Italia i suoi capitali e non fare come Gianni Agnelli che "vende le quote di giornali in Italia ed investe capitali all’estero".

13 luglio 1976

Due agenti di Ps, in forza al reparto Celere di Milano, fanno esplodere un ordigno nel cortile della caserma ‘Annarumma’.

13 luglio 1976

A Lamezia Terme (Catanzaro), il pm Bartolomei chiede il trasferimento del processo a carico di Oscar Porchia e Michelangelo De Fazio per l’uccisione di Adelchi Argada (vedi nota 20 ottobre 1974), per ‘motivi di ordine pubblico’. Violenza politica- caduti

13 luglio 1976

A Caltanissetta, 400 celerini sgomberano le case occupate di San Cataldo. Repressione armata

14 luglio 1976

Il quotidiano "L’Unità" sottolinea come un fatto positivo la scelta del Partito democratico americano di candidare Jimmy Carter alle elezioni presidenziali. P.C.I. Stati Uniti- Italia

14 luglio 1976

Giulio Andreotti annota nel suo diario che Mario Scelba ha scritto a Flaminio Piccoli: "Trovo criminoso che la Dc possa consegnare il governo del Paese al Pci per non accettare i voti del Msi". D.C.

14 luglio 1976

A Torino, per iniziativa della Flm, tengono convegno le delegate metalmeccaniche, per discutere lo specifico femminile della donna lavoratrice. Movimento operaio

14 luglio 1976

A Napoli, famiglie che da 3 mesi occupavano la scuola Paisiello per rivendicare la ristrutturazione dei palazzi del centro, dopo essere state sgomberate dalla polizia, occupano palazzo San Giacomo. Repressione armata

15 luglio 1976

A Milano, Silvio Berlusconi costituisce la ‘Editoriale finanziaria srl’ per interventi nel campo della stampa.

15 luglio 1976

A Roma, il comitato direttivo delle Confederazioni sindacali discute, su una relazione di Rinaldo Scheda, la linea del ‘confronto globale’ e la disponibilità ad accettare la regolamentazione degli scioperi nel pubblico impiego, freni alla contrattazione aziendale e il congelamento della scala mobile al di sopra di un certo tetto. Movimento operaio- sindacati

15 luglio 1976

A Latina, il giudice istruttore Archidiacono, titolare dell’inchiesta sui fatti di Sezze dove è stato ucciso Luigi Di Rosa e ferito Antonio Spirito, invia 15 comunicazioni giudiziarie a militanti del Pci e di Lotta continua per ‘rissa aggravata’. Sandro Saccucci, nel frattempo, resta in Spagna. Violenza politica- caduti. Repressione

15 luglio 1976

A Milano la polizia carica, nei pressi del Tribunale, i lavoratori che intendono partecipare ad un’udienza del processo che li oppone alla Magneti Marelli. Repressione armata

15 luglio 1976

A Roma è arrestato Giovanni Gentile Schiavone, militante dei Nap. Sinistra- formazioni minori. Repressione armata

15 luglio 1976

A Buenos Aires, muore Rodolfo Mondolfo.

15 luglio 1976

Un dispaccio dell’agenzia "Associated Press" informa: "Il cancelliere tedesco- occidentale Helmut Schmidt ha dichiarato che gli Stati uniti, la Germania occidentale, la Francia e la Gran Bretagna sono d’accordo nel non concedere aiuti economici all’Italia qualora nel governo di Roma entrino esponenti comunisti. Schmidt ha precisato che gli aiuti all’Italia furono il tema principale del summit economico occidentale svoltosi lo scorso mese a Portorico /vedi nota giugno 1976/, anche se la questione non venne discussa in presenza del presidente del Consiglio Aldo Moro". Stati Uniti- Italia. Affare Moro

16 luglio 1976

Il quotidiano comunista "L’Unità" commenta le dichiarazioni di Helmut Schmidt, cancelliere tedesco, in un articolo dal titolo "Moro dov’era?", con toni sdegnati. P.C.I. Affare Moro

16 luglio 1976

L’ammiraglio Mario Casardi, direttore del Sid, risponde al giudice istruttore di Bologna Angelo Vella reiterando la risposta già fornita in data 1° giugno sulla non attivazione del servizio in relazione alla strage dell’Italicus. Stragi- Treno Italicus

16 luglio 1976

Sono rinvenuti a Rimini alcuni appunti di Andrea Brogi, estremista di destra toscano, dov’è scritto che dal 1973 l’attività sua e degli altri appartenenti ad Ordine nuovo "derivava dalla collaborazione con alcuni ufficiali dell’Esercito". Si fa il nome di tale De Felice, ufficiale ‘I’ dei paracadutisti di Pisa e si afferma che "Cauchi /è/ rimasto al servizio del Sid e manovrato". Destra- formazioni minori. Strutture clandestine e semiclandestine

16 luglio 1976

A Terni, sono lanciate alcune bottiglie incendiarie contro la redazione del quotidiano comunista "Paese Sera", azione rivendicata da Ordine nuovo. Violenza politica

16 luglio 1976

A Milano, i detenuti del carcere di san Vittore protestano violentemente per la mancata attuazione della riforma carceraria. La protesta è sedata da una massiccia operazione di polizia; il giudice di sorveglianza Bruti Liberati dichiara tuttavia che è stata accolta la richiesta di riconoscere una commissione di rappresentanza composta da 15 detenuti. Proteste si sono avute anche nel carcere fiorentino. Repressione armata

17 luglio 1976

Sul "New York Times", il giornalista Leslie Gelb rivela che, secondo le intenzioni attribuite personalmente a Henry Kissinger, il governo americano avrebbe continuato ad assistere finanziariamente l’Italia anche se i comunisti fossero stati inseriti nel governo in posizioni, però, di "responsabilità non a livello ministeriale". Stati Uniti- Italia

17 luglio 1976

Giovanni Ventura denuncia il ministero degli Esteri ed il Sid per il segreto apposto sul nome dell’accompagnatore del capitano Antonio Labruna in Spagna nel novembre del 1972. Stragi- Piazza Fontana

17 luglio 1976

Albert Spaggiari compie a Nizza un furto miliardario nel caveu di una banca.

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