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10 marzo 1977

Alla Camera dei deputati, G. La Malfa, Magnani Noya e Rosolen presentano un’interrogazione parlamentare su un episodio verificatosi nel mese di gennaio nella scuola media di Pino Torinese, dove un bidello avrebbe offeso due ragazze, una delle quali ebrea, perché esonerate dall’ora di religione affermando che "gli ebrei sono avari e cattivi; Hitler avrebbe dovuto sterminarne il doppio".

10 marzo 1977

A Roma, estremisti di destra devastano il cinema ‘Rouge et Noir’ nel quale è in corso la proiezione del film "Salò" di Pier Paolo Pasolini. Sempre a Roma, 4 ragazze, militanti di sinistra, aggrediscono Luciana Leoni, simpatizzante del Msi. Violenza politica

11 marzo 1977

A Bologna, la polizia carica i militanti di sinistra e del movimento che manifestano per le vie cittadine. I carabinieri aprono il fuoco, uccidendo Pier Francesco Lorusso dell’area di Lotta continua. I giovani continuano a manifestare, caricati a più riprese. Sono arrestate in seguito agli scontri 45 persone fra cui Renato Resca, Nicola Rastigliano, Diego Benecchi, Alberto Armaroli, Mauro Collina, Raffaele Bertoncelli, Giancarlo Zecchini, Albino Bonomi, Fausto Bolzani, Carlo Degli Esposti, fra gli altri. Per la morte di Lorusso sarà inquisito il capitano dei carabinieri Pietro Pistolese. Repressione armata- caduti

11 marzo 1977

A Napoli, un gruppo di estremisti di destra devasta la libreria ‘Cultura operaia’, provocando ingenti danni. Violenza politica

11 marzo 1977

La Corte di assise di Torino esclude che il ‘gruppo della Consolata’, costituito da elementi di ‘Prima linea’, possa configurarsi come ‘banda armata’ e possa costituire un pericolo per le istituzioni perché carente di mezzi e operativamente inefficace. Sinistra- formazioni minori

11 marzo 1977

A Venezia, assume la presidenza della Fondazione Giorgio Cini, Bruno Visentini.

12 marzo 1977

A Gioiosa Jonica (Reggio Calabria), è ucciso da mafiosi il mugnaio comunista Rocco Gatto, che aveva denunciato le cosche operanti nella zona. Violenza politica- caduti

12 marzo 1977

A Torino, una squadra di Pl uccide in un agguato il brigadiere di Ps Giuseppe Ciotta. Violenza politica- caduti

12 marzo 1977

A Torino, la polizia disperde una manifestazione dei militanti di sinistra e del movimento indetta per protestare contro l’uccisione di Lorusso. Repressione armata

12 marzo 1977

A Milano, le forze di polizia reprimono duramente una manifestazione di protesta per la morte di Pier Francesco Lorusso. Repressione armata

12 marzo 1977

A Bologna, dove le organizzazioni sindacali hanno proclamato uno sciopero contro l’intervento della polizia e l’uccisione di Lorusso, si crea tensione fra il servizio d’ordine sindacale e del Pci, che vuole limitare l’afflusso dei giovani in piazza Maggiore, e questi ultimi. Nel pomeriggio, gli studenti manifestano nuovamente e si scontrano con la polizia; gruppi di Autonomia, dopo aver assaltato un’armeria, rispondono alla polizia sparando. Verso la mezzanotte, la polizia fa irruzione nei locali di ‘Radio Alice’, emittente legata al movimento, arrestando i 5 redattori presenti e sigillando i locali per ordine della magistratura. Movimento operaio- sindacati. P.C.I. Movimenti contestativi. Repressione armata. Violenza politica

12 marzo 1977

A Roma, una manifestazione nazionale di decine di migliaia di giovani, indetta per protestare contro l’uccisione di Lorusso, è affrontata da un ingente schieramento di forze di polizia che fanno largo uso di armi da fuoco. Anche gli autonomi però rispondono sparando, così che insieme a 3 civili anche 10 fra agenti di Ps e carabinieri rimangono feriti. Alla fine, si contano 125 fermati, dei quali 31 sono tratti in arresto. Il ministro Cossiga dichiara in serata: "E’ in corso a Roma un disegno di guerriglia criminoso e precostituito". La risposta armata approfondisce la divisione che si era già delineata fra autonomi ed altri settori del movimento. Repressione armata. Violenza politica. Movimenti contestativi. D.C.

12 marzo 1977

A Roma, sono arrestati Eugenio Gastaldi e Mara Nanni, dopo un conflitto a fuoco fra il primo ed i carabinieri. La donna risulterà appartenente alle Br. Sinistra- formazioni minori. Repressione armata. Violenza politica

12-15 marzo 1977

Arnaldo Forlani si reca in visita in Egitto, Siria e Libano. D.C.

13 marzo 1977

A Praga, dopo un interrogatorio durato 11 ore da parte della polizia, muore per infarto all’età di 69 anni Jan Patocka, esponente di Charta 77.

13 marzo 1977

A Bologna, mille carabinieri appoggiati dai mezzi corazzati M 113, procedono allo sgombero della Università occupata. E’ ‘chiusa’ dalla Ps anche l’emittente libera "Ricerca aperta", legata al Partito radicale. A Roma, è stata vietata ogni manifestazione per 15 giorni, compreso un corteo in occasione dei funerali di Francesco Lorusso. Repressione armata

14 marzo 1977

A Catanzaro, è interrogato nell’aula della Corte di assise Guido Giannettini, che nega ogni responsabilità nella strage di piazza Fontana. Stragi- Piazza Fontana

14 marzo 1977

Nel suo diario, Giulio Andreotti scrive che Aldo Moro "è molto preoccupato che agenti stranieri –di segno contrapposto, ma uniti dallo stesso fine di bloccare l’eurocomunismo- possano essere in azione per mandare all’aria l’equilibrio italiano. Non ha elementi ma solo sensazioni che lo inquietano molto". D.C. Affare Moro

15 marzo 1977

Giulio Andreotti registra nel suo diario un incontro con Giuseppe De Gennaro, magistrato che era stato sequestrato dai Nap: "…quando fu liberato mi disse che alcune domande rivoltegli dai rapitori presupponevano una conoscenza molto interna del ministero della Giustizia". D.C. Sinistra- formazioni minori

16 marzo 1977

Il settimanale "Il Mondo" pubblica le dichiarazioni di Carlo Bordoni, collaboratore di Michele Sindona, secondo cui Richard Nixon, John Volpe, Dean, Mitchell, David Kennedy, "intuendo il deterioramento della situazione politica italiana che si stava evolvendo a favore del Pci, erano disposti ad appoggiare Sindona perché erigesse una barriera contro il comunismo" e " all’inizio Andreotti era nel giro, ma poi, una volta eliminate le prove che potevano esserci a suo carico, decise di rinunciare al tentativo". Stati Uniti- Italia

16 marzo 1977

A Roma, secondo quanto riferito dal settimanale "Panorama", alcune decine di poliziotti esacerbati circondano il capo della polizia Giuseppe Parlato ed i sottosegretari Clelio Darida e Nicola Lettieri, presso il Viminale, urlando "lasciateci sparare", con riferimento alla repressione delle manifestazioni. Repressione armata

16 marzo 1977

A Bologna, una manifestazione unitaria è stata indetta dagli enti locali e dei partiti per "confermare il sostegno della popolazione alle istituzioni democratiche e per rispondere a tutti i tentativi di provocazione e alle violenze". La manifestazione richiama alcune migliaia di persone provenienti da varie città emiliane, mentre altre migliaia di studenti stazionano nelle vie antistanti. Gli organizzatori non consentono la parola al fratello di Francesco Lorusso. P.C.I. Movimenti contestativi

17 marzo 1977

Michele Sindona scrive al governatore della Banca d’Italia, Paolo Baffi: "Io l’ho avvertita per non sentirle dire un giorno, accusato di complicità e di correità, che lei non era al corrente della situazione; e per metterla in guardia da chi cerca di trascinarla nelle proprie responsabilità per costringerla a difenderlo", con riferimento specifico a Giorgio Ambrosoli, di cui chiede l’allontanamento dall’incarico.

17 marzo 1977

Il ministro degli Interni, Francesco Cossiga, in televisione annuncia: "Non permetteremo in nessun modo lo svolgimento della manifestazione studentesca prevista a Roma per il 19 marzo". In realtà nessuna manifestazione era stata ancora indetta a Roma per quella data; gli autonomi rispondono perciò a Cossiga con un telegramma beffardo: "Venuti a conoscenza manifestazione da te indetta in Roma in data 19 marzo, non avendo sicurezza del carattere pacifico e di massa di suddetta tua manifestazione siamo spiacenti comunicarti nostra impossibilità partecipare…" D.C. Movimenti contestativi

18 marzo 1977

Si svolge lo sciopero generale nazionale, con manifestazioni nelle principali città. Vi partecipano in massa i giovani del nuovo movimento, ai quali è per lo più negata la parola dal palco. A Milano, Giorgio Benvenuto, parlando alla piazza tradizionalmente più combattiva, promette: "La discussione sul costo del lavoro è da considerare chiusa, non c’è più niente su cui trattare. E se il governo non ritirerà gli art.3 e 4 del decreto sulla fiscalizzazione, non ci siederemo più intorno a un tavolo". I giovani del movimento contestano il comizio, ciò che provoca una carica della polizia. Anche a Napoli, la polizia carica gli studenti che contestano il comizio di Luciano Lama, provocando diversi feriti ed operando numerosi fermi. A Bologna il servizio d’ordine sindacale, dopo una iniziale resistenza, lascia affluire migliaia di giovani in piazza Maggiore. A Roma, per il divieto di manifestazione, lo sciopero è rinviato. Movimento operaio- sindacati. Movimenti contestativi. Repressione armata

18 marzo 1977

Il Sid segnala la presenza a Roma di Stefano Delle Chiaie ai suoi organi periferici. Controllo politico di Stato e informative. Destra- formazioni minori

18-19 marzo 1977

A Roma, è sequestrato Arturo Arcaini, figlio dell’onorevole Giuseppe Arcaini, presidente dell’Italcasse. D.C.

19 marzo 1977

A Napoli, è occupato l’istituto Margherita di Savoia da 46 famiglie sgomberate dal rione popolare Montesano. Movimenti contestativi

19 marzo 1977

A Bologna, è spiccato mandato di cattura a carico di Francesco Berardi detto ‘Bifo’ di "Radio Alice", accusato di ‘associazione sovversiva e istigazione a delinquere’. Il giovane si rende latitante. Repressione

20 marzo 1977

Sul settimanale "L’Espresso", nell’articolo intitolato "Quante bistecche per San Pietro", relativo al contrabbando di carne, si scrive: "Le indagini della magistratura e della Guardia di finanza sulle importazioni di carne sembrano avviarsi in questo momento verso due direttive precise: Roma e la Svizzera. A Roma, infatti, fanno capo alcune società che provvedono a collocare grosse partite di carne presso la Santa Sede. Ogni mese entrano nelle mura leonine circa 180-200 tonnellate d carne, esenti da tasse, Iva e dazi comunitari. Ma quanti sono i cittadini del Vaticano che possono acquistare bistecche a prezzi molto bassi (circa la metà di quelli pagati da 56 milioni di italiani)? Le pubblicazioni vaticane affermano che non si superano le 4.700 persone: 368 cittadini vaticani residenti, 370 residenti di nazionalità diverse, 2.531 residenti al di fuori delle mura leonine e, infine, 1.452 dipendenti. Ebbene costoro, stando alle statistiche, acquistano quasi 45 chili di carne al mese, poco meno di quanto consuma mediamente l’italiano in un anno. L’appetito dei cittadini vaticani comunque è notevole, tant’è che due anni fa, in coincidenza con l’anno santo i magazzini della Santa Sede sono stati ampliati". Vaticano

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